Orsodimondo [in pausa]'s Reviews > Broken
Broken
by
by
Orsodimondo [in pausa]'s review
bookshelves: americana, crime-story, giallo-thriller-poliziesco
Sep 03, 2021
bookshelves: americana, crime-story, giallo-thriller-poliziesco
L’ULTIMA CAVALCATA
Il primo romanzo breve (sono tutti intorno alle novanta pagine) è un succo (concentrato estratto centrifugato shakerato mixato agitato) di testosterone con la vendetta come motore. L’ho letto senza particolare piacere.
Ma il secondo è dedicato a Steve McQueen - che mi manca sempre tanto e ogni tanto riguardo un suo film, inutile dire “vecchio” film, sono ormai quarantatre anni che non c’è più, sigh, e su tutti, uno dei miei film preferiti in assoluto, Bullit – e viene subito da pensare a Il caso Thomas Crown, ladro raffinato ed elegante e dal fascino irresistibile che progetta rapine senza spargimento di sangue.
Oppure, la mente corre a Cary Grant di Caccia al ladro – To Catch a Thief.
Apprezzato anche il twist finale.
Il terzo è con dedica a Elmore Leonard. E suppongo che questo giustifichi il tono comico adottato da Winslow: che però non è lontanamente all’altezza dell’umorismo di Leonard: infatti, Don Winslow non è certo famoso per la sua leggerezza e ironia. Così, questa storia rimane fiacca, poco riuscita, non sapendo bene dove andare a parare.
Il quarto torna a crescere e porta a casa il miglior risultato fin qui. Anche perché Winslow rispolvera alcuni suoi personaggi già protagonisti di altri romanzi. Per esempio, una mia vecchia conoscenza, il surfista e detective privato Boone Daniels con i suoi amici che formano La pattuglia dell’alba, da cui il titolo di un romanzo che ho letto (e che ritroverò presto anche in L’ora dei gentiluomini). E anche Neal Carey, a me finora sconosciuto, ma al quale Winslow ha affidato il ruolo di protagonista in ben cinque romanzi.
E ci sono le atmosfere sue più abituali, e i luoghi, San Diego, la California più meridionale, la Baha California messicana. Molto crepuscolare.
La rimpatriata continua, e si allarga: nel quinto ritornano Ben, Chon e O, che sta per Ophelia. A loro Winslow ha già assegnato il ruolo di protagonisti in due romanzi: I re del mondo e Le belve. e c’è anche stato il film di Oliver Stone, Savages - Le belve
Ma non è finita, ci sono un paio di sorprese, due camei per così dire: il protagonista di un romanzo del 1997 (personaggio massacrato dall’omonimo film del 2007) e quello di un altro del 2006
Qui siamo alle Hawaii e sembra di riprendere il filo da dove finisce il film di Stone.
Una buona storia: che sarebbe anche migliore se Winslow evitasse di flirtare col lettore e non si ostinasse a voler fare motti di spirito, che gli vengono così così, non c’è nulla da fare.
L’ultimo è ambientato sulla frontiera Texas-Messico. Questa volta il traffico contempla una merce diversa dalla droga: esseri umani. Migranti.
Dal Centro America, attraverso il Messico, un viaggio allucinante, non dissimile da quello di chi attraversa Sahara e Mediterraneo, o sulle altre tratte del mare nostrum, un viaggio pericoloso: spesso chi arriva alla mèta ha perso lungo il percorso così tanto da non avere più la forza di andare avanti.
Un racconto dolente, e doloroso. Che punta un indice dritto contro la politica americana verso i migranti (trumpiana, Winslow indica chiaramente nel pennellone arancione presidente per un solo mandato – speriamo! - il responsabile dell’abominio di chi separa figli da genitori per sbattere tutti quanti in gabbie separate).
I colori della bandiera non stingono. Ma piangono lacrime.
Il primo romanzo breve (sono tutti intorno alle novanta pagine) è un succo (concentrato estratto centrifugato shakerato mixato agitato) di testosterone con la vendetta come motore. L’ho letto senza particolare piacere.
Ma il secondo è dedicato a Steve McQueen - che mi manca sempre tanto e ogni tanto riguardo un suo film, inutile dire “vecchio” film, sono ormai quarantatre anni che non c’è più, sigh, e su tutti, uno dei miei film preferiti in assoluto, Bullit – e viene subito da pensare a Il caso Thomas Crown, ladro raffinato ed elegante e dal fascino irresistibile che progetta rapine senza spargimento di sangue.
Oppure, la mente corre a Cary Grant di Caccia al ladro – To Catch a Thief.
Apprezzato anche il twist finale.
Il terzo è con dedica a Elmore Leonard. E suppongo che questo giustifichi il tono comico adottato da Winslow: che però non è lontanamente all’altezza dell’umorismo di Leonard: infatti, Don Winslow non è certo famoso per la sua leggerezza e ironia. Così, questa storia rimane fiacca, poco riuscita, non sapendo bene dove andare a parare.
Il quarto torna a crescere e porta a casa il miglior risultato fin qui. Anche perché Winslow rispolvera alcuni suoi personaggi già protagonisti di altri romanzi. Per esempio, una mia vecchia conoscenza, il surfista e detective privato Boone Daniels con i suoi amici che formano La pattuglia dell’alba, da cui il titolo di un romanzo che ho letto (e che ritroverò presto anche in L’ora dei gentiluomini). E anche Neal Carey, a me finora sconosciuto, ma al quale Winslow ha affidato il ruolo di protagonista in ben cinque romanzi.
E ci sono le atmosfere sue più abituali, e i luoghi, San Diego, la California più meridionale, la Baha California messicana. Molto crepuscolare.
La rimpatriata continua, e si allarga: nel quinto ritornano Ben, Chon e O, che sta per Ophelia. A loro Winslow ha già assegnato il ruolo di protagonisti in due romanzi: I re del mondo e Le belve. e c’è anche stato il film di Oliver Stone, Savages - Le belve
Ma non è finita, ci sono un paio di sorprese, due camei per così dire: il protagonista di un romanzo del 1997 (personaggio massacrato dall’omonimo film del 2007) e quello di un altro del 2006
Qui siamo alle Hawaii e sembra di riprendere il filo da dove finisce il film di Stone.
Una buona storia: che sarebbe anche migliore se Winslow evitasse di flirtare col lettore e non si ostinasse a voler fare motti di spirito, che gli vengono così così, non c’è nulla da fare.
L’ultimo è ambientato sulla frontiera Texas-Messico. Questa volta il traffico contempla una merce diversa dalla droga: esseri umani. Migranti.
Dal Centro America, attraverso il Messico, un viaggio allucinante, non dissimile da quello di chi attraversa Sahara e Mediterraneo, o sulle altre tratte del mare nostrum, un viaggio pericoloso: spesso chi arriva alla mèta ha perso lungo il percorso così tanto da non avere più la forza di andare avanti.
Un racconto dolente, e doloroso. Che punta un indice dritto contro la politica americana verso i migranti (trumpiana, Winslow indica chiaramente nel pennellone arancione presidente per un solo mandato – speriamo! - il responsabile dell’abominio di chi separa figli da genitori per sbattere tutti quanti in gabbie separate).
I colori della bandiera non stingono. Ma piangono lacrime.
Sign into Goodreads to see if any of your friends have read
Broken.
Sign In »
Reading Progress
Started Reading
September 3, 2021
– Shelved
September 3, 2021
– Shelved as:
americana
September 3, 2021
– Shelved as:
crime-story
September 3, 2021
– Shelved as:
giallo-thriller-poliziesco
September 3, 2021
–
Finished Reading