Un triangolo asettico-tossico tra tre persone sostanzialmente vuote, passive e superficiali incorniciate da partite di rugby, concorsi per stand-up coUn triangolo asettico-tossico tra tre persone sostanzialmente vuote, passive e superficiali incorniciate da partite di rugby, concorsi per stand-up comedian e scopate randagie in cui il vero protagonista è il pene vigoroso del protagonista, costantemente preso in mano da qualunque donna. In assenza di donne, se lo prende in mano da solo.
Si riassume così. Il tema della dipendenza (sessuale o meno) emerge giusto nelle ultime venti pagine. Non faccio una colpa però a chi si è occupato della sinossi: è l'unico punto vagamente narrativo del romanzo. Non sarebbe un problema: amo tanti libri in cui non succede niente. Non sarebbe un problema se la scrittura fosse più viva. Invece non lo è: è molto piana, lineare e abbozzata. Raggiunge qualche picco di interesse giusto nelle ultime cinque pagine, troppo tardi. Troppo breve per essere interessante dal punto di vista psicologico. Sembra la bozza non finita del romanzo che sarebbe stato solo in secondo luogo.
Il finale è il punto più interessante, ma sembra totalmente fuori contesto. Arriva repentino, senza nessuna coerenza logica o abbastanza approfondimento dell'arco narrativo. Io non sono riuscito a capire la dipendenza che lega Yosuke a Akari... e dovrebbe essere il tema del romanzo.
Da amante del 90% della letteratura giapponese devo dire: purtroppo fa parte di quel tipo di letteratura giapponese (soprattutto di esordienti) che non vuole raccontare nulla con la scusa dello "slice of life", aggiungendoci giusto ogni due-tre pagine scene di sesso e masturbazione perché fa "autoriale". Lo slice of life è un genere, tra l'altro, che ai grandi autori giapponesi solitamente riesce bene, con la differenza che solo apparentemente "non stanno raccontando niente"....more