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Carolina dei delitti

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Torino, 1911. A tre giorni dall’inizio dell’Esposizione Universale che sta attirando sulla città le attenzioni del mondo intero, Carolina Invernizio, la scrittrice italiana più amata dal pubblico e disprezzata dai critici, lavora al suo nuovo romanzo e non smette di cercare ispirazione nelle più efferate notizie di cronaca nera. Una su tutte cattura la sua Emilio Salgari – quel Salgari, il creatore di Sandokan e del Corsaro Nero – è stato trovato morto in un bosco, sulla cima di una collina. Si è ucciso a colpi di rasoio, dicono i giornali, e lo dice anche la caso chiuso  prima ancora di essere aperto. Del resto, i festeggiamenti per i cinquant’anni del Regno non devono essere oscurati. Ma per Carolina un fattaccio di sangue è più irresistibile di un cappello all’ultima moda. Così, approfittando del fatto che in città tutti la conoscono non come la celeberrima Invernizio ma semplicemente come madama Quinterno, moglie irreprensibile di uno stimato colonnello, inizia a fare domande in giro. Insieme a Vittorina, la fedele sorella-assistente, Carolina si ritroverà invischiata in un labirinto di amori morbosi, complotti di famiglia e intrighi politici, più inquietante di quelli usciti dalla sua penna…Ricostruendo in maniera magistrale l’effervescente Torino della Belle Époque e il caso reale del suicidio di Salgari, Lia Celi propone il ritratto di una straordinaria protagonista del suo tempo. Orgogliosa, astuta, ironica, la sua Carolina Invernizio ci ricorda che, oggi come cent’anni fa, non c’è nulla di più pericoloso che sottovalutare l’intelligenza di una donna.

272 pages, Kindle Edition

Published June 6, 2023

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Lia Celi

74 books13 followers
Lia Celi, scrittrice, giornalista e autrice televisiva

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3 (4%)
1 star
1 (1%)
Displaying 1 - 18 of 18 reviews
Profile Image for Gabril.
892 reviews205 followers
April 19, 2024
Due colonne del romanzo popolare italiano: Carolina Invernizio, la regina del feuilleton e Emilio Salgari, il principe del racconto d’avventura sono qui riuniti in un libro-omaggio dall’intreccio intelligente, ironico e sapido.

Siamo a Torino, nel 1911, anno dell’Esposizione Universale; Carolina Invernizio e sua sorella Vittorina, la narratrice di questa storia, stanno sfogliando i giornali alla ricerca di qualche ispirazione per la prossima trama raccapricciante e tenebrosa, quando ricevono da Guido Gozzano la notizia del suicidio di Emilio Salgari.
Carolina, che sente in Salgari uno spirito affine, non può resistere alla tentazione di indagare e approfondire le circostanze di una morte tanto orribile quanto misteriosa. Le sue indagini la porteranno a svelare diversi conturbanti segreti.

La trama avvincente, i riferimenti storici e culturali accurati, un perfetto incastro di fatti reali e fantasiose rielaborazioni, nonché il ritratto di donne intraprendenti e controcorrente fanno di questo romanzo una lettura molto godibile e molto attuale che accende la curiosità su un personaggio come la Invernizio, scrittrice pop massacrata dai critici ma adorata dalle loro mogli, sorelle, figlie.

“Carolina è stata una straordinaria protagonista del suo tempo. Orgogliosa, astuta, ironica. Sono stata molto felice di aver incontrato questo personaggio e spero, in qualche modo, di poter rivalutare la sua figura. Oggi, come cent’anni fa, non c’è nulla di più pericoloso che sottovalutare l’intelligenza di una donna". (Lia Celi)
Profile Image for Babette Brown.
1,022 reviews23 followers
December 15, 2023
Romanzo divertente, arguto, con bellissime ricostruzioni “ambientali” e storico-geografiche in una Torino 1911 tutta da scoprire.
In scena protagonisti e co-protagonisti d’eccezione: Carolina Invernizio nella veste di investigatrice su una morte sospetta, quella di Emilio Salgari, e la sorella di Carolina, Vittorina.
Solo sfondo anche Gozzano e la figlia di Cesare Lombroso.
Un divertissement?
Forse anche sì, ma, come dicevo prima, estremamente arguto e scritto benissimo.
Mai sciatto, mai banale.
MARIA CONCETTA DISTEFANO PER BABETTE BROWN BLOG
Profile Image for Michela.
134 reviews58 followers
July 22, 2023
Ironico, divertente, scorrevole e arguto, curioso e tenero, mischia finzione e realtà senza che questo pesi o rallenti lettura. A Lia Celi, per cui sin da ragazzina ho una certa simpatia, perdono quei due “spiegoni” messi in bocca ai personaggi perché in fin dei conti passano abbastanza inosservati. Un’ottima lettura, leggera e intrigante al punto giusto.
Profile Image for Paola Tani.
131 reviews1 follower
September 20, 2023
Fra tutti i "personaggi storici detective per caso" dei libri questo è uno dei più ben scritti e divertenti.
Ambientato a Torino nel 1911 nel periodo dell'apertura dell'esposizione universale, il libro narra delle "indagini" di Carolina Invernizio, celeberrima scrittrice del genere "romanzo d'appendice" del secolo scorso, che, coadiuvata dalla sorella minore indaga con grande acume e sagacia sulla misteriosa morte di un collega, Emilio Salgari.
Fra spie, bei ragazzi, lavandaie e dive del cinema la trama è sempre interessante e divertente. Anche i dialoghi sono spumeggianti e azzeccati, mai un momento di noia.
A tratti, pochi, ho avuto qualche momento d'incredulità ma è durata poco.
Consigliatissimo.
Profile Image for Maharet.
594 reviews
January 24, 2024
Idea interessante ma manca un po' di atmosfera da romanzo giallo, non c e tensione suspense
Profile Image for Giorgia Imbriani.
653 reviews13 followers
August 30, 2023
Un po' Maisie Dobbs e un po' Lidia Poët, un po' Jessica Fletcher e un po' Miss Marple, Carolina è una scrittrice che si improvvisa detective nella Torino di inizio Novecento. Non è Anita, ce ne vuole, ma tiene compagnia per un paio d'ore.
Profile Image for Mariateresa.
735 reviews19 followers
November 6, 2023
Finisco il libro e corro subito a cercare su google “ Carolina Invernizio”, la protagonista, insieme alla sorella Vittorina, del nuovo romanzo di Lia Celi.
Credevo fosse un personaggio inventato e invece scopro che la Invernizio è stata una delle più prolifiche scrittrici del Novecento.
(130 libri, apprezzati, criticati, amati o odiati… ma comunque una cifra da capogiro!)
In questo giallo le sorelle Invernizio si trovano ad indagare sulla morte di Salgari: si è veramente suicidato con due colpi di rasoio come affermano i giornali, o l’indagine è stata chiusa troppo in fretta, in una Torino vivacizzata dall’Esposizione Universale?
Carolina, sempre alla ricerca di materiale per i suoi romanzi, resta colpita dalla notizia e vuole saperne di più: potrebbe diventare materiale per una nuova storia e, anche, per un nuovo cappello perché, se c’è una cosa che la scrittrice adora e che compra coi profitti del suo lavoro sono proprio i cappelli…. ne ha uno per ogni libro dato alle stampe! (un vezzo che ho adorato!)
con l’aiuto del “telegrafo dei grembiuli”, un pizzico di fortuna e di sagacia, le Invernizio scopriranno cosa e/o chi si cela dietro alla morte di Emilio Salgari.
Attraverso Vittorina e Carolina si vive la Torino frizzante e glamour dell’esposizione universale, del cinematografo, del teatro.
E allo stesso tempo la città fatta di sarte, lavandaie, contadine, donne che cercano di sopravvivere.
E chi non riesce e si esaurisce viene fatta mandata in manicomio, come Ida Salgari, la moglie del più famoso scrittore dell’epoca, colui che ha fatto sognare migliaia di bambini con le avventure di Sandokan:

“eppure ora, dopo quel che ho visto e sentito, non posso fare a meno di chiedermi quante disgraziate sono finite qui solo per non aver retto alla fatica di essere donne in un mondo fatto per gli uomini.” dirà Gina Lombroso (figlia del noto Cesare) alle Invernizio, con una nuova cognizione di causa che fa riflettere e intristire.
Quante donne all’epoca, ma anche dopo, sono state dichiarate pazze solo perché scomode, fastidiose, difficili da gestire? Di sicuro non tutte erano pazze. Alcune solo molto stanche, esauste, sfibrate. Lontano dal femminile modello di “angelo del focolare” che ci si aspettava dovessero essere.

Questa mia riflessione è solo una delle tante che sono nate durante la lettura di questo libro, tutto al femminile a ben pensarci!
Le indagini, gli aiuti, e anche i bastoni tra le ruote sono tutti orchestrati da donne.
Gli uomini sono meno brillanti, cupi, a volte senza scrupoli e a parte Marcello Quinterno che qui è davvero “una pasta d’uomo” e pochi altri, il quadro che la Celi dipinge è di un maschilismo imbarazzante, che non credo si discosti poi così tanto da quello che era il clima dell’epoca.

La scrittura è ironica e divertente e mi è piaciuto moltissimo il rapporto tra Carolina e Vitttorinacosafareisenzadite?.
Manca, per i miei gusti, di quel brio e brivido che trovo in altri autori e in certi punti il ritmo è un po’ lento, però nell’insieme è stata una lettura molto piacevole.
Se non avessi letto Anita e le sue avventure, questo romanzo avrebbe avuto 5 stelle, ma il confronto con Anita Bo è stato inevitabile e Anita-Sebastiano battono Carolina- Vittorina per qualche punticino in più.
4 stelle è il mio voto.
Leggero, piacevole e pieno di spunti di riflessione mi ha portato in una Torino dei primi del Novecento che mi è piaciuta molto.

Se vi è piaciuta la serie di Anita di Alice Basso è probabile che anche questo romanzo vi piaccia, forse lo troverete meno frizzante.
Se vi piacciono i gialli letterari o i gialli meno sanguinari e adrenalinici, o quelli dove le protagoniste sono donne, questo fa per voi!

Buone letture e alla prossima!
Profile Image for Alberto Avanzi.
414 reviews6 followers
August 22, 2023
“«Per questo disapprovo il femminismo. Predicando l’uguaglianza fra i sessi incita la donna a tradire la sua indole più profonda» «La missione più utile del femminismo sarebbe convincere le donne a non mettere al centro della propria vita un farabutto» «Temo che il mondo si riempirebbe di zitelle»”
Emilio Salgari è nella mia memoria, come per tutta la mia generazione, grazie al meraviglioso sceneggiato di Sollima degli anni ’70. Crescendo mi sono dedicato alla lettura di varie opere di questo autore, sia del ciclo malese sia di quello dei pirati caraibici. Nel periodo fra, grosso modo, i 10 e i 14 anni, era il mio scrittore preferito. Parlando con mio padre, mi ha raccontato che quando era piccolo mio nonno nelle sere invernali (allora non c’erano televisione, internet, social network) leggeva ad alta voce a lui e alla nonna i romanzi di Salgari. Crescendo sono passato ad altre letture, ma il ricordo di questo autore mi è rimasto nel cuore.
Conosco naturalmente la sua tragica fine, morto suicida perché oberato di debiti che, nonostante la fama e il numero di romanzi che scrive, non riesce a saldare, anche per la malattia mentale della moglie, ricoverata in manicomio (che era molto diverso dagli ospedali psichiatrici di oggi).
Quindi mi ha incuriosito questo romanzo, dove si indaga sulla sua morte, e viene attribuito il ruolo delle detective informali a due sorelle, una delle quali è la celebre scrittrice Carolina Invernizio, che insieme alla sorella Vittorina trova irrazionale e strano l’apparente suicidio, e cerca di capire di più su cosa sia successo.
Si tratta di un giallo appartenente al sottogenere cozy, che si concentra più sul contorno che sull’indagine vera e propria. Ma anche per essere un cozy, la parte gialla rimane in secondo piano ed è relativamente poco intrigante, più Alice Basso (e più Anita che Vani) che Rosa Teruzzi, per capirci.
La parte storica è decisamente molto curata, sia stilisticamente, con l’espediente di far narrare la storia a una delle due sorelle che “costringe” l’autrice a usare stile e lessico desueti (chi usa nel 2023 parole come rigovernare o bambinaia?) sia storicamente, rendendo benissimo l’atmosfera della Belle Epoque, che la guerra in Libia ormai imminente (che a sua volta farà partire l’effetto domino che solo tre anni dopo porterà alla “inutile strage”) sta per spazzare via. Le protagoniste sono ovviamente, come l’autrice, femministe, pacifiste, antirazziste, in modo forse troppo esplicito per parere verosimile, anche se su altri aspetti sono figlie del loro tempo, come la citazione iniziale sottolinea.
Se solo ci fosse stata un pizzico di tensione in più nella parte gialla, potrei dire che mi è piaciuto.

January 20, 2024
Brillante romanzo storico che partendo da fatti reali (la morte di Emilio Salgari, l'esposizione internazionale del 1911 a Torino, le tensioni colonialiste) costruisce un gustoso intreccio con al centro una inattesa detective, la scrittrice Carolina Invernizio, affiancata dalla sorella Vittorina, ironica voce narrante. Divertente e molto ben calibrato nella ricostruzione di un mondo e di un'epoca che stavano per finire.
Profile Image for Marco.
817 reviews6 followers
October 17, 2023
Una bella storia che si svolge a Torino nel 1911, con le atmosfere di quei tempi. Oltre al personaggio di Carolina Invernizio nella storia c'è Emilio Salgari e la sua morte. Le Inernizio fanno le lori indagini e raccontano una storia alternativa, abbazanza verosimil, di come sono andate le cose. Molto interessante
8 reviews
October 22, 2023
Piacevole lettura di un romanzo incentrato sulla tragica morte di Emilio Salgari, ambientato a Torino nei primi anni del 1900. Anche la protagonista Carolina Invernizio è una scrittrice realmente vissuta. La storia appare quindi più reale e coinvolgente.
Profile Image for Silvia Pillin.
Author 19 books42 followers
June 2, 2023
un romanzo di intrattenimento divertente e intelligente.
originale l'ambientazione, appassionante il giallo.
una lettura davvero gustosa.
Displaying 1 - 18 of 18 reviews

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