Costretto dalla scuola a frequentare uno stage, Louis, 14 anni, accetta senza pensarci troppo il suggerimento della nonna e si propone al nuovo salone di acconciature che lei frequenta: “ Maïté Coiffure”. Gestito dalla signora Maïté, una donna corpulenta bloccata su una sedia a rotelle, il salone è popolato da personaggi molto lontani dall’ambiente da cui Louis proviene: Clare, bellissima ragazza vittima di un fidanzato manesco; Fifi, giovane parrucchiere dotato di grande talento e ironia; Garance, apprendista sfaccendata. Louis scopre così un mondo diverso che, inaspettatamente, lo aiuta a crescere. Volendo proseguire lo stage, inventa allora una serie di menzogne, fino a quando i nodi vengono al pettine, tra incendi, botte e riconciliazioni
Marie-Aude Murail figure sans doute dans le top 10 de mes auteurs chouchous. J'aime plus que tout sa plume, sa capacité à écrire des histoires dures sans pathos, parvenant même à faire rire le lecteur. Plusieurs de ses romans sont déjà des coups de coeur, et je suis chaque fois étonnée d'en avoir des nouveaux au fur et à mesure que je découvre son oeuvre. Louis, élève de troisième, doit effectuer un stage d'une semaine, mais ne sait pas où. Ses parents ont de beaux projets pour lui, mais Louis, qui n'aime pas l'école, n'est pas vraiment sur la même longueur d'ondes qu'eux. Finalement, par l'intermédiaire de sa grand-mère, il va dégoter un stage chez Maïté Coiffure. Ce qu'il considère au départ comme un choix ringard, va se transformer petit-à-petit dans l'esprit du garçon.
Alors déjà, mention spéciale pour le salon de coiffure plus vrai que nature, je me suis délectée de la description qu'en fait l'auteure. Tout y est, les personnages, les dialogues, les clients... On s'y croirait ! Ensuite, il y a Louis et sa vie, émouvante et triste, mais comme toujours chez Marie-Aude Murail, sans pathos. D'une histoire ordinaire en apparence, elle parvient à créer un univers captivant, et elle embarque le lecteur aux côtés de ses personnages, dans leur quotidien peu reluisant.
Voilà, une fois encore j'ai été bluffée par son talent, et j'ai passé un très beau moment de lecture.
La vita non è fatta solo di brutti colpi, di disgrazie.
Libro veloce e poco impegnativo, perfetto per le piccole pause di un'Epifania trascorsa a disfare l'albero, riporre i decori natalizi e finire di montare un armadio Ikea. Nonostante la leggerezza, però, Nodi al pettine non è per nulla insipido, e nemmeno banale, specialmente considerando che è rivolto ai giovani.
Louis è un ragazzino di quattordici anni che non brilla negli studi, e vive un momento di confusione. Uno stage, imposto dalla scuola, e svolto presso un negozio di parrucchiera, sarà l'occasione per Louis non solo per scoprire la sua vocazione lavorativa, ma anche per confrontarsi con altre persone e i loro problemi.
Niente di trascendentale, intendiamoci, però la Murail nel suo genere è davvero brava. Di lei in particolare raccomando Oh, boy!, che mi ha fatto innamorare. Ma anche questo romanzo breve affronta in modo spigliato e divertente il mondo del lavoro: ci saranno lavori di serie A e di serie B? è meglio puntare a quello che la società ritiene migliore, oppure scegliere ciò che ci dà gioia? Nodi al pettine è una deliziosa favola moderna per ragazzi, perfetta anche per gli adulti, per un momento di relax e sogni ad occhi aperti.
Les livres de MA Murail sont comme un énorme pansement sur un coeur crevé. Sauf qu'on a pas besoin d'être blessé pour se sentir guéri. Chacune de ses histoire est toute à la fois tendre et dure, comme la vie. Et malgré les pertes d'espoir, tout rebondi toujours vers du mieux. J'emprunte ses livres un par un, au rayon jeunesse de la médiathèque, avec le même sentiment coupable que quand je glisse ma main dans le pot à bonbon de ma fille, à la maison. Mais si c'est juste un, je ne prive pas trop les enfants, si ?!
La Murail si conferma un'ottima scrittrice: ritmo rapido e svariati temi che si intrecciano. Ci sono i pregiudizi sulla professione di parrucchiere, la difficoltà di scegliere il proprio futuro, la violenza sulle donne e il rapporto genitori/figli. La storia scorre via veloce, ma forse si crea un cortocircuito di troppi temi. Comunque valido per trascorrere qualche ora spensierata.
Chi mi conosce sa che ho un debole per la Francia. Per le scrittrici francesi. Per due scrittrici francesi in particolare, molto diverse nel genere e nello stile. Questa è la volta di Marie-Aude Murail. (un giorno toccherà all’altro mio idolo, Fred Vargas!) So che quando nomino la Murail, la maggior parte della gente, compresa una buona fetta di lettori, non la conosce: non tanto perché non ha mai letto un suo romanzo, ma soprattutto perché non l’ha mai sentita nominare. È così: la Murail qui in Italia non è conosciuta, pochi sono i fortunati che hanno incrociato la sua strada, e sempre per caso… io sono tra quelli e ne sono ben felice! So che questa è una recensione sul romanzo e non la mia opinione generale sulla scrittrice, però penso sia necessario sottolineare degli aspetti della sua scrittura. In ogni suo romanzo la Murail affronta una tematica spesso vicina al mondo dei giovani, spesso problematica e difficile. Il suo realismo però va sempre oltre. Non si limita a una presa di coscienza della realtà: questa donna ama il lieto fine non tanto come modalità per accontentare i lettori più sensibili, ma in quanto crede che tutto possa essere affrontato, cambiato e migliorato. I suoi romanzi offrono una strada verso quel cambiamento. Dopo questa necessaria introduzione, capirete perché ciò che viene raccontato in Nodi al pettine avrà la sua bella conclusione, che ovviamente non sto qui a raccontarvi.
Louis è un ragazzo di quattordici anni. Ha una sorellina affezionata, una madre comprensiva, un padre severo e ottuso. A scuola, che il ragazzino ha sempre frequentato di malavoglia, ai ragazzi viene data la possibilità di fare uno stage per la durata di una settimana, a scelta loro, presso aziende, uffici, negozi. Ovunque i ragazzi possano svolgere un lavoro o assistere allo svolgimento dello stesso. Il padre di Louis, chirurgo ambizioso, non comprende la scelta del ragazzo di svolgere lo stage presso un salone di parrucchiere della città, Maité Coiffure. Louis è timido, spaventato dalle persone sicure e decise presenti in quel posto, impacciato. Ma fin dal primo giorno di stage il ragazzo ce la mette tutta per soddisfare chi lavora da sempre presso Maité. Bastano pochi giorni per rendersi conto di ciò che Louis vuole nella vita, ciò di cui ha bisogno e ciò che non gli serve. Maité Coiffure in soli 5 giorni cambierà la vita del ragazzo, dandogli delle speranze, un obiettivo, la gioia di sapere cosa si vuole e di saperla fare, e soprattutto un posto in cui potersi sentire se stesso. Ma è davvero così facile ottenere ciò che si desidera, e riuscire a tenerselo stretto?
Leggetelo, e capirete. Conoscerete persone simpatiche e vere. Vivrete un po’ la magia che si prova nello scoprire la propria strada, vi batterà il cuore di fronte alle difficoltà che Louis dovrà sostenere e vi emozionerete quando incontrerete l’affetto di chi lo ama. 150 pagine basteranno per vivere un bel frullato di emozioni semplici, vive, vere. Non posso costringervi a leggerlo (peccato!) però posso consigliarvelo di tutto cuore.
J'ai lu ce livre deux fois ces dernières années, la première fois il y a un an et demie, et j'avais beaucoup aimé. A ce moment je découvrais Marie-Aude Murail, qui est à ce jour une de mes auteurs préféré.es. J'ai lu beaucoup de ces livres, notamment la série Sauveur et Fils que j'adore, et donc j'attends impatiemment le septième tome!
Ensuite je l'ai relu cette été pour le collège. D'habitude je n'aime pas beaucoup relire le même livre plusieurs fois, mais cette fois ci, cela ne m'a pas embêté.
Louis --> un ado de troisième, doit trouver un endroit où faire son stage. Ça grand-mère propose un stage dans un salon de coiffure: "Coiffeur? C'est pour les ratés, les analphabètes, décréte M." En tous cas, Louis déteste l'école, et il est en échec scolaire. Alors, quand il découvre la coiffure chez Madame Maïté, il adore l'ambiance, les clients, les coiffeurs (Clara, Fifi, Mme Maïté, et Garance) mais surtout la coiffure. Il ne veut pas que le stage s'arrête, il veut travailler avec ses mains, malgré son jeune âge.
J'ai beaucoup aimé Maïté Coiffure, on est tout de suite happé par l'histoire intriguante de cet ado. Ce livre nous parle des préjugés et des clichés autour du travail et des classes sociales, qui sont déconstruis au fil des pages avec humour.
En conclusion c'est un livre très bien écrit que je conseille vivement!
I romanzi di Marie-Aude Murail sono talmente semplici e divertenti che dev'essere difficilissimo scriverli. Per raggiungere una tale lievità pur parlando di argomenti come l'omosessualità, le aspirazioni frenate dai genitori, la violenza domestica, la malattia e la solitudine degli adolescenti bisogna essere davvero capaci di scrivere. E la Murail lo è senza dubbio. È la storia di Louis, che ha 14 anni e nessuna voglia di studiare, nonostante le grandi aspirazioni che il padre chirurgo ha per lui. Quando però la scuola lo costringe a frequentare una settimana di "stage" e la Nonna gli propone di farlo in un salone da parrucchiera, tutto cambia. Louis scopre una passione che non avrebbe mai potuto immaginare di avere, inconfessabile perché i genitori non capirebbero mai, ma talmente forte che dopo lo stage non può fare a meno di marinare la scuola e continuare a frequentare il salone e i suoi bizzarri personaggi. Una trama semplice e quasi banale, ma narrata con comica leggerezza, anche nei suoi risvolti più cupi. Alcuni personaggi sono un po' delle macchiette, un po' semplificati, forse in previsione di un pubblico adolescente, ma hanno comunque dei risvolti interessanti, ciascuno di loro con i suoi problemi tutt'altro che lievi. Non diventerà un classico indimenticabile, ma se avete bisogno di qualche ora di svago è perfetto, anche se, come me, odiate a morte andare a farvi tagliare i capelli.
Qual è la cosa bella dei nodi al pettine? Che con un po’ di pazienza si dipanano. È necessario qualche sforzo, una tiratina a destra una a sinistra, una mano leggera ma decisa, piccoli movimenti che pian piano portino il pettine sempre un po’ più giù. Louis sa che la vita che desidera non è quella impostata dal padre chirurgo. Nessuna facoltà, né studio forsennato, due forbici, un salone di bellezza un po’ kitch di non grande pretese. Chi vi lavora vive storie difficili; la proprietaria ha perso il figlio e il marito durante un incidente stradale che ha messo lei in sedia a rotelle, Fifì vive con estro la sua omosessualità, la giovane neo assunta viene continuamente minacciata da un compagno violento. Eppure, come spesso accade, la semplicità di vite vere ci permette di capire che non si vive per trovare consenso. Questo sarà chiaro alla fine anche a Louis e al padre che però per farlo dovranno passare attraverso budelli dolorosi. Consigliato per giovani adolescenti
gutes thema für junge menschen: ein jugendlicher findet überraschend seinen platz in der gesellschaft und muss diesen verteidigen,vorallem gegenüber seinen eltern. also louis macht ein praktikum bei einem friseur und entdeckt eine ganz neue welt für sich. sein vater, erfolgreicher chirurg, hat eigentlich für seinen sohn etwas anderes geplant. er st vorallem deswegenso enttäuscht, weil er meint, dass nur verlierer friseure werden. wegen zwei dingen gebe ich nur 2 sterne: viele vorurteile (!) und das ende, das sooo kitschig ist. da wäre mehr drin gewesen.
Carino! Libro per le medie. Una lettura piacevole e scorrevole sull importanza di scegliere ciò che ci piace e si vuole piuttosto che ciò che è più convenevole e si deve.
I’ve already read two books by the author,‘Oh, boy!’ and ‘Simple’, and I loved both of them, so I was very excited about this book. I didn’t even care what it’s about, I just wanted it. And though I enjoyed it, I think it wasn’t as good as her other stories.
I finished it in a couple of hours because it’s very short and because I liked it. The characters are very good, you can connect with them easily and you can find a lot of interesting personalities here. I liked Louis very much; he’s a really sweet, good, passionate, and cute character. He has a harsh father who had already planned his future out for him, but Louis doesn't really know what he wants from life. But now he finally finds his calling, but it’s a calling that he shouldn’t want.
It’s very hard to write about this story because on the one hand, I liked how the plot developed, I liked the outcome, and I think it's a great story about fighting for your dreams, and growing up, and finding your way in life. But on the other hand, I have major issues with the book. First of all, I don’t think that it’s a good idea to tell kids that it’s okay to quit school early, to throw away their chance of a better life on a whim. Because passions and hobbies can change; you can’t always be sure that the thing you enjoy doing now, you’ll want to do it 10 years later too, especially when you're only 14. Second of all, I think Monsieur Feyrières is too black of a charactermy third problem with the book which is its roughness. The author wanted to write about a lot of things but she didn’t want to write about them in length, so the story turned out underdeveloped. So many scenes, and feelings, and characters could have been written better in more pages. And last of all, I don’t like the ending that much
The Hungarian translation is okay, though I think some words are out of place and they bothered me, but all in all it seemed okay to me. And I fell in love with the cover at first sight. It’s so gorgeous. Though I love the Italian cover too.
Eine Geschichte die aus dem wirklichen Leben gegriffen ist und davon berichtet, demnach über einen jungen Menschen der sein Leben in die Hand nehmen will und sich, in diesem Prozess, spannende Fragen stellen muß. Was bin ich, was will ich werden, wie definiere ich mich über einen Beruf den ich im späteren Leben ausüben will und mit dem ich mich identifiziere. Und der Hauptprotagonist Louis muß viele Hürden auf diesem holprigen und steinigen Weg überwinden. Zunächst seine eigene Sozialisation in einem Elternhaus die ihm sozio-kulturellen Vorgaben, Klassendenken, und auch eine gute Portion Snobismus angedeihen läßt. Da ist viel Fremdbestimmung dabei, aus deren Fängen sich Louis lösen will. Und damit einen Konflikt mit seinen Eltern, und seiner familiären Entourage heraufbeschwört. Dann der Eintritt in das Arbeitsleben: Verantwortung übernehmen, sich an Regeln halten, Leistung erbringen, sich in bunt zusammengewürfelte Teams integrieren, seinen Arbeitgeber von eigenen Mehrwert für das Geschäft überzeugen, und nicht zuletzt die Türen für langfristige Engagements öffnen. Die Arbeit zunächst in einem Praktikum dann in einer Lehre wird als abwechselungsreich aber auch herausfordernd dargestellt. Die vielen Facetten des Lebens tauchen auf, und diese sowohl bei den Mitarbeiter*innen und nicht überraschend auch bei den Kund*innen des Salons. Eines dieser in Schulen beliebten Büchern der bekannten Autorin Marie-Aude Murail welches ein wichtiges Thema aufarbeitet und ein realitisches Plot vorlegt mit Charakteren und ihren durchwachsenen Lebensgeschichten, die sehr oft berühren. Der Werdegang von Louis nimmt eine positive, erbauende Wendung: dies zeigt auf daß "wo ein Wille auch ein Weg" sein kann, aber für viele Jugendliche früher und auch heute gab und gibt es keinen sozialen Aufstieg oder ein arbeitstechnisches Happy-End. Viele fristen ihr Leben am Rande der Gesellschaft, arbeiten in befristeten Verträgen, werden schlecht entsoldet, leben von der Hand in den Mund, kennen zeitlebens nur das menschenunwürdige Prekariat. Erfreulicherweise gibt es auch Menschen die ihr Schicksal selbst in die Hand nehmen (können), Chancen ausnutzen, sich in der Gesellschaft durch Glück, Talent und Ausdauer, Beharrlichkeit und nichtzuletzt Durchhaltevermögen "hocharbeiten". Man würde sich gerne wünschen, dass über die Lektüre und Inspiration solcher Bücher wie dem vorliegenden viel mehr Jugendliche, zumindest versuchen würden die ihnen zugänglichen Möglichkeiten soweit möglich, insbesondere angesichts der derzeitigen Rahmenbedingungen, zu ergreifen und konkret zu nutzen.
Il romanzo racconta la storia di Luis che a quattordici anni improvvisamente capisce che crescere significa prendere posizione, con dolore, incertezza e un senso talvolta profondo di solitudine. Ma la cosa bellissima dei romanzi della Murail è che dietro a storie apparentemente tragiche si nasconde uno spirito giocoso e positivo, ottimista senza essere scontato. Luis inizia uno stage, spinto dalla nonna, in una salone da parrucchieri. Figlio di un chirurgo un po' snob e di una madre che sembra non aver gran voce in capitolo scopre si avere un vero e proprio talento per le acconciature! La storia che sembra semplice non è semplicistica. Luis si scontra con i pregiudizi del padre, con la paura di non essere mai all'altezza (soprattutto delle ragazze). Il romanzo è breve e avvincente: tutti i personaggi sono tratteggiati come in un bozzetto fatto bene. Hanno una storia, talvolta soltanto accennata ma che permette di delineare tutto un panorama di sofferenze e reazioni alla sofferenza in un tono sempre leggero. {"E dire che dovrei sapere bene che la vita non riserva niente di buono. E invece no, ci casco ancora!" "È quello che si chiama ottimismo". } ecco questo scambio di battute tra la signora Maite e Clara ben sintetizza lo spirito del romanzo! Da leggere!
Nodi al pettine è un libro piacevole. Ci troviamo catapultati nella vita piuttosto complicata di un quattordicenne francese per cui la scuola non va proprio e che si ritrova a dover fare uno stage presso un salone per parrucchieri. Lentamente, il piccolo uomo di nome Louis inizia ad appassionarsi al salone e alla professione e finirà per architettare un castello di bugie per continuare ad andarci una volta finito lo stage. Louis dovrà affrontare il padre che non ascolta e decide per lui a discapito di ciò che il figlio vuole. E ci sono anche le vicende degli altri personaggi del salone che si intrecciano con quella di Louis rendendo il tutto più pesante rispetto alle solite favolette che si raccontano ai bambini. Eh sì, il libro si potrebbe considerare tale visto il finale zuccheroso, eppure è davvero stato piacevole leggerlo. Semplice, poco fronzoluto, leggero, ben strutturato e scorrevole. Che si vuole di più da un libro?
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Louis è un quattordicenne timido ed introverso, poco incline allo studio. Un giorno la sua scuola propone agli studenti di fare uno stage breve e la nonna di Louis lo indirizza verso un salone per parrucchieri. Louis è all’inizio riluttante ma poi prende il tutto seriamente, al punto da dire bugie in casa pur di andarci. Il culmine è quando suo padre, noto chirurgo se ne accorge e lo picchia in strada. Quell’episodio lo fa riflettere sul futuro di suo figlio e li fa avvicinare. Il salone brucia ma Louis fa un miracolo d’amore e mette in moto la ricostruzione come un’araba fenice. Passano gli anni e tutta la Francia assiste alla crescita dei saloni di Louis e Fifi, colleghi fin dall’inizio. La storia è di un tenero che fa sciogliere il cuore più duro.
Un chouette souvenir et un bouquin que j'ai beaucoup fait lire à des ados avec des parcours scolaires différents! Une jolie façon de parler des métiers d'artisans; des préjugés classistes à la françaises Il faudrait que je le relise car je me souviens d'une fin qui vient un peu contredire le message principal d'une certaine façon (notamment qui met l'emphase sur la réussite matérielle et financière....) Il rate la note à 4 étoiles pour le ton un peu charitable sur les classes sociales prolétaire qui ne semble s'en sortir que grâce à un gentil bourge venant leur tendre la main (je roule des yeux)
Un livre avalé en une soirée. Louis doit son stage de troisième : il trouve une place un peu par hasard dans un salon de coiffure. Il va y découvrir un microcosme parfois dur, parfois bienveillant, mais qui l'inspire. Les préjugés ont la vie dure et il est difficile de devenir un coiffeur quand on est un garçon. J'ai vu ce même jour le film "Billy Elliot" où un jeune garçon veut faire de la danse et par bien des aspects les deux se rejoignent. Une belle réflexion sur le fait de suivre ses aspirations... à méditer... ;)
J’aime bien Marie Aude Murail mais j’ai quand même toujours un doute sur le traitement littéraire de personnages lgbt+ ou de positions en dehors des stéréotypes de genre (comme dans ce livre). Si les propos de personnages « problématique » (comme le père dans ce livre) permettent la formulation d’une critique à leur encontre, ils constituent de fait également une place pour des pensées problématiques (voire stigmatisantes sur la transidentité dans Sauveurs et Fils), ce qui me fait douter de leur place dans une littérature « alliée »
Quel beau roman! Quelle belle tranche de vie! Comme à son habitude Murail est émouvante, vraie parfois même un peu brute. Et drôle. Parce que c'est ça la vie, une espèce de tragi-comédie dont on ne sait que faire. Dans ce roman, Murail fait une ode à la tolérance, à ces intelligences différentes qui empruntent d'autres voies pour être heureuses. Elle nous décrit des quotidiens tellement normaux qu'ils en sont extraordinaires.
Questa storia meriterebbe una recensione migliore. Un testo davvero originale, dei personaggi chiari che conquistano, un approccio fresco al modo di parlare agli adolescenti. Peccato per una traduzione dal francese a tratti davvero imbarazzante. Mi riprometto di cercarne la versione originale per vedere se, come credo, acquisterà in charme. Comunque rimane un libro davvero fuori dagli schemi, realistico, con un retrogusto dolce ed imperdibile. Soprattutto nel finale.
J'ai beaucoup trop aimé. J'avais oublié à quel point les Marie-Aude Murail étaient biens. J'adore sa façon de créer des personnages, toujours attachants mais réalistes, avec des défauts. Elles parlent de sujets importants de manière habile et percutante. Et bien sûr, elle écrit super bien les petites sœurs! Enfin bref, je l'ai dévoré en trois jours. J'ai bien fait d'acheter ce livre sur un coup de tête, l'histoire était génial.
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Da ragazza ho sempre amato quella che viene (o veniva) definita "letteratura per ragazzi". Oggi, da docente, sono incuriosita da titoli o da storie che potrebbero piacere ai miei piccoli lettori. 'Nodi al pettine' è adatto nella lettura individuale o ad alta voce ed è rivolto a ragazzi a cavallo tra la seconda e la terza media. Utile in chiave orientativa e per sfidare pregiudizi sociali-classisti e di orientamento sessuale
C'est également un livre lu durant un cours de français. Il aborde l'orientation d'un garçon un peu perdu et qui ne rentre pas dans les filets du système scolaire.
Si vous cherchez une lecture simple à faire lire à vos enfants pour lui montrer les différents chemins qui peuvent s'ouvrir à eux dans l'avenir.
De l'émotion, des frissons, de la peur... C'est une lecture sympathique qui mérite amplement ces 3 étoiles