PRODUZIONE / FINANZIAMENTI Italia / Belgio
Susanna Nicchiarelli gira Chiara
- Il biopic su Santa Chiara d’Assisi interpretato da Margherita Mazzucco conclude la trilogia iniziata con Nico, 1988 e Miss Marx. Producono Vivo Film e Tarantula
Margherita Mazzucco (nota al pubblico per il ruolo nella serie L'amica geniale [+leggi anche:
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scheda series] tratto dal romanzo di Elena Ferrante) sarà protagonista del prossimo film di Susanna Nicchiarelli, intitolato Chiara [+leggi anche:
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intervista: Susanna Nicchiarelli
scheda film], che è attualmente in produzione. Ad affiancare la giovane attrice napoletana ci sarà Andrea Carpenzano (rivelatosi con La terra dell’abbastanza [+leggi anche:
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intervista: Damiano e Fabio D’Innocenzo
scheda film] e affermatosi con Il campione [+leggi anche:
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intervista: Leonardo D’Agostini
scheda film]).
Il film racconta la vita di Santa Chiara d’Assisi e conclude una ideale trilogia di biografie femminili, iniziata nel 2017 con Nico, 1988 [+leggi anche:
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intervista: Susanna Nicchiarelli
scheda film], premiato alla Mostra di Venezia, dove era stato selezionato in Orizzonti, e proseguita nel 2020 con Miss Marx [+leggi anche:
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intervista: Susanna Nicchiarelli
scheda film], in concorso ufficiale alla Mostra. “L’obiettivo è lo stesso di Nico e Eleanor Marx: mostrare e scoprire l’individuo che esiste dietro a un libro di storia”, aveva dichiarato Susanna Nicchiarelli nel luglio scorso. Come per i film precedenti, “più che inventare si tratta di interpretare, di trovare una chiave, infatti Trine Dyrholm non assomiglia alla vera Nico, né Romola Garai a Eleanor”.
Chiara è la giovanissima nobile che imitò Francesco D’Assisi, abbracciando la povertà. Nata nel 1194 dalla nobile e ricca famiglia degli Offreducci, Chiara ha appena dodici anni quando Francesco d'Assisi compie il gesto di spogliarsi di tutti i vestiti. Conquistata dall'esempio di Francesco, la giovane Chiara sette anni dopo, la sera della Domenica delle Palme del 1211 o 1212, fugge da casa per raggiungerlo alla Porziuncola. Il Santo le taglia i capelli e le fa indossare il saio francescano, per poi condurla al monastero benedettino di S. Paolo, a Bastia Umbra, dove il padre tenta invano di persuaderla a ritornare a casa. Si rifugia allora nella Chiesa di San Damiano, in cui fonda l'Ordine femminile delle "povere recluse" (chiamate in seguito Clarisse) di cui è nominata badessa e dove Francesco detta una prima Regola. Chiara scrive successivamente la Regola definitiva chiedendo ed ottenendo da Gregorio IX il “privilegio della povertà”.
La direzione della fotografia è affidata alla francese Crystel Fournier, abituale collaboratrice della regista Céline Sciamma, mentre il montaggio sarà a cura di Stefano Cravero, che ha lavorato anche a Miss Marx e Nico, 1988. Le scenografie sono di Ludovica Ferrario, i costumi di Massimo Cantini Parrini. Come i due precedenti, Chiara è una coproduzione tra Italia e Belgio di Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per Vivo Film con Rai Cinema e Tarantula. Il film è sostenuto dal DGCA – MiC e da Eurimages (per 480.000 euro).
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