L'attesa di Juliette
- VENEZIA 2015: Juliette Binoche è protagonista dell'esordio di Piero Messina, un elegante dramma ambientato in Sicilia ai giorni nostri
Nel 1993 Juliette Binoche in Tre colori - Film blu di Krzysztof Kieślowski è una donna che deve affrontare la morte del marito e della loro figlia di sette anni in un incidente d'auto. Più di vent'anni dopo la grande attrice francese interpreta una donna che ha perso il figlio ne L'attesa [+leggi anche:
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intervista: Piero Messina
scheda film], primo dei quattro film italiani in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.
L'esordio al lungometraggio di Piero Messina è un elegante dramma ambientato in Sicilia ai giorni nostri dalle radici letterarie (due racconti di Pirandello) coniugate con ricordi infantili. Anna (Binoche) è una donna francese residente da tempo in un'antica villa nella campagna alle falde dell'Etna. E' annichilita da un terribile lutto che l'appena colpita, e la sua unica compagnia è il fedele factotum Pietro (Giorgio Colangeli) che si aggira silenzioso per la proprietà. A pochi giorni dalla Pasqua arriva Jeanne (Lou de Laâge, Respire [+leggi anche:
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scheda film]), giovane ragazza francese anche lei, che si dichiara fidanzata del figlio di Anna, Giuseppe, che l'ha invitata in Sicilia per una vacanza. Ma Giuseppe non c'è, bisogna attendere il suo ritorno. Inutilmente Jeanne continua a lasciare messaggi sulla segreteria del cellulare di Giuseppe, che non potrà mai rispondere. La padrona di casa si ostina a non rivelare una verità troppo dolorosa e inizia ad entrare sempre più in intimità con la giovane donna, cosa che potrebbe in qualche modo prolungare la permanenza in casa di quello che è ormai un fantasma.
Quello che spicca nel curriculum di questo 34nne regista siciliano è l'assistenza alla regia nei film di Paolo Sorrentino This Must Be the Place [+leggi anche:
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scheda film]. Ed è indubbio che la messa in scena ricercata e ricca di particolari, l'attenzione per movimenti di macchina lenti e accurati e il suono fastoso de L'attesa devono molto alla contiguità artistica con il premio Oscar napoletano. Ma le analogie si fermano qui. La sensibilità è diversa, l'universo drammaturgico del regista esordiente non è quello del suo collega più anziano. Juliette Binoche, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla 50ª Mostra proprio con Film Blu, ha detto che Piero Messina è mosso da un fuoco interiore, "ha bisogno di girare come di mangiare".
Il talento e le ambizioni sono ampiamente rivelate da questa opera prima, coproduzione italo-francese di Indigo Film in collaborazione con Medusa, Barbary Films e Pathé. Vendite a cura di Pathé International. Uscita italiana il 17 settembre in 150 copie.
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