La Pivellina trionfa al Festival di Gijón
La coproduzione italo-austriaca La Pivellina [+leggi anche:
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scheda film] ha conquistato il massimo riconoscimento, il Premio Principato delle Asturie al miglior lungometraggio, della 47ma edizione del Festival Internazionale del Cinema di Gijón. Questo film, diretto a quattro mani da Tizza Covi e Rainer Frimmel, ha convinto la giuria internazionale composta da Lenny Abrahamson, Kiko Amat, Christine Dollhofer, Andrés Gertrudix e Lucía Puenzo, che ha lodato “la sua inaudita celebrazione della felicità quotidiana e il suo sguardo intimo, tenero ed emotivamente onesto”.
La Pivellina ha ottenuto anche il premio della migliore attrice, andato a Patrizia Gerardi, per la costruzione "con dettagli, convinzione e un'infinita complicità con la cinepresa, di un personaggio commovente".
Molte altre produzioni europee sono partite dalla manifestazione di Gijón con un premio sotto braccio. Tra queste, Welcome [+leggi anche:
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intervista: Philippe Lioret
scheda film] di Philippe Lioret (già vincitore del Premio LUX 2009), che ha ricevuto due premi: quello della migliore sceneggiatura (per essere riuscita, "senza solennità né dogmatismo, a far sentire allo spettatore, sulla propria pelle, uno dei tanti drammi dell'immigrazione”) e quello del miglior film assegnato dalla giuria giovane.
Il Premio Speciale della Giuria è andato invece a Le Roi de l'evasion [+leggi anche:
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scheda film] di Alain Guiraudie, per il suo essere, secondo la giuria internazionale, "un banchetto esplosivo e demenziale che celebra con grande irriverenza le cose importanti”.
Neanche l'unico rappresentante spagnolo della Sezione Ufficiale in competizione, Mal día para pescar [+leggi anche:
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scheda film] (leggi l'articolo) di Álvaro Brechner, è rimasto a mani vuote: la giuria ha ricompensato la direzione artistica di Gustavo Ramírez con il premio Gil Parrondo.
Infine, la controversa produzione romena Francesca [+leggi anche:
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scheda film] di Bobby Paunescu, ha vinto il premio della critica FIPRESCI, mentre figurano nel palmarès anche due film a partecipazione olandese: Sahman (Border) di Harutyun Khachatryan, coprodotto dall'Armenia, vincitore del premio del miglior documentario, e Bingo di Timur Ismailov, che si è imposto nella sezione cortometraggi.
(Tradotto dallo spagnolo)
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