- "Quanto più si stringe la presa, Tarkin, più sistemi stellari le scivoleranno tra le dita."
- ―Leia Organa al Grand Moff Tarkin
Wilhuff Tarkin era un maschio umano nato sul pianeta Eriadu nel 64 BBY. Durante le Guerre dei Cloni servì con il grado di capitano nel Grande Esercito della Repubblica agli ordini del Maestro Jedi Even Piell; preso prigioniero dalle forze della CSI, fu liberato da una squadra di Soldati Clone guidata dai Jedi Obi-Wan Kenobi, Anakin Skywalker e dalla sua Padawan Ahsoka Tano. Venne promosso Ammiraglio e fu il Pubblico Ministero del processo intentato contro Ahsoka Tano per l'attentato al Tempio Jedi.
Dopo la Dichiarazione del Nuovo Ordine, fu nominato Governatore dell'Orlo Esterno e supervisore del progetto Morte Nera; ciò lo mise in contrapposizione con il responsabile della costruzione della super arma destinata ad equipaggiare la stazione, Orson Callan Krennic, rivalità che durerà praticamente per tutta la sua vita. Primo ad essere nominato Gran Moff, assunse il comando operativo della Morte Nera dopo la distruzione di Jedha City, partecipò alla Battaglia di Scarif, dove, sempre al comando della Morte Nera, distrusse l'Archivio Imperiale nel tentativo, non riuscito, di impedire ai ribelli della squadra Rogue One di appropriarsi dei piani della stazione spaziale.
Convinto assertore della politica del terrore come mezzo per impedire rivolte, distrusse il pianeta Alderaan per dare un esempio alla Galassia. Tarkin morì durante la battaglia di Yavin nell'esplosione della Morte Nera.
Biografia[]
Wilhuff Tarkin nacque su Eriadu nel 64 BBY nella ricca e potente famiglia Tarkin, visse nella suntuosa dimora di famiglia in cui i Tarkin vivevano da oltre mille anni. Fin dai primi anni di vita gli venne inculcata la storia della famiglia ed il contributo da essa dato alla civilizzazione e al progresso del pianeta, crebbe così con il mito del rispetto, della disciplina e dell'obbedienza. Per questo motivo, Wilhuff si sentiva naturalmente portato per la carriera militare.
All'età di undici anni, seguendo la tradizione di famiglia, venne portato dallo zio Jova Tarkin , due parenti e due guide Rodiane sull'Altopiano di Carrion dove gli vennero impartite lezioni di sopravvivenza e dovette confrontarsi con le difficoltà della vita nella natura selvaggia. Rimasero sull'altopiano tutta l'estate, affrontando le difficoltà man mano che si presentavano, rubando dapprima le prede alle belve, poi pian piano divennero loro le belve, e Tarkin imparò cosa significava combattere per la vita.
Tornarono sull'altopiano per cinque estati consecutive, Tarkin si indurì, divenne un predatore, imparò a pianificare le azioni, capì che non poteva permettersi il lusso della pietà, le belve non davano possibilità e neanche lui doveva darne, imparò che anche se i tempi di appostamento e di preparazione potevano essere lunghi, l'azione doveva essere fulminea e davastante, non si poteva dare alla preda la possibilità di reagire, il predatore non poteva essere ferito, un cacciatore ferito era un cacciatore debole, ed un cacciatore debole era un cacciatore morto.
Dopo aver superato una prova in cui dovette catturare un branco di predatori al Carrion Spike , Wilhuff fu ritenuto idoneo a proseguire la tradizione di famiglia, sei mesi dopo iniziò la formazione al combattimento spaziale sotto la guida di parenti e insegnanti assunti per l'occasione, gli furono insegnate le tattiche e le abilità di pilotaggio, sempre spronandolo al massimo impegno e ammonendolo a ricordarsi che queste tecniche avrebbe dovuto applicarle, un giorno, contro i predoni, i pirati ed i fuorilegge dell'Orlo Esterno.
L'inizio della carriera militare[]
Wilhuff Tarkin si arruolò nella Outland Regions Security ( ORS ), un'organizzaione paramilitare nata per ovviare all'inerzia delle Forze di Sicurezza Repubblicane nella lotta ai pirati ed ai fuorilegge, si fece presto un nome per il modo astuto e nello stesso tempo brutale in cui distrusse una banda di pirati noti come Q'anah Marauders .
Dopo aver decodificato i messaggi con cui il capo dei pirati, la famigerata Q'anah , coordinava gli attacchi dei suoi uomini, riuscì a catturarla con il suo equipaggio e la sua nave, dopo averli messi in condizione di non nuocere, lanciò la nave pirata in un'orbita lenta e stretta attorno ad un sole, trasmettendo i lamenti dell'equipaggio sottoposto ad un enorme irraggiamento, vista la vicinanza al sole, sulla rete di comunicazione dei pirati, tutte le navi che vennero in soccorso furono distrutte dalle navi della ORS guidate da Tarkin. Dopo questa impresa, Tarkin, all'età di 19 anni, progettò nuove navi per l'ORS.
Si iscrisse ai corsi dell'Accademia di Sullust per piloti e Forze Giudiziarie, qui conobbe Sheev Palpatine che si offrì di aiutarlo ad ottenere un posto nell'Accademia Giudiziaria della Repubblica , ma gli consigliò di prendere in considerazione la possibilità di una carriera politica, Tarkin non accettò il consiglio, ma si avvalse dell'aiuto di Palpatine per entrare all'accademia. A seguito di un ingresso come capo della delegazione ORS, troppo melodrammatico e pomposo, si mise in urto con gli altri studenti dell'accademia che gli resero la vita difficile, fu spesso coinvolto in risse e bersaglio di scherzi anche pesanti.
Una missione su Halcyon al fianco di alcuni Jedi gli dette la possibilità di mettere in mostra le sue capacità ed il suo valore. Durante l'avvicinamento all'obiettivo, l'ufficiale comandante del gruppo di Forze Giudiziarie ( Judicials ), decise di disobbedire agli ordini e di attaccare da un'altra angolazione, con il risultato di perdersi nell'ambiente selvaggio. I membri della squadra, ufficiale compreso, persero la testa e non riuscirono a reagire in nessun modo. Fu solo grazie alle competenze ed alla capacità di comando di Tarkin se riuscirono a cavarsela.
Preso il comando del gruppo riuscì a portarlo sull'obiettivo, dove i Jedi avevano gia completato la missione. Tarkin venne complimentato per la sua competenza e per il suo coraggio che gli permisero di salvare i membri della squadra da morte certa. Le storie delle sue imprese cominciarono a circolare all'interno del Dipartimento Giudiziario.
Pur essendo impegnato a costruirsi un nome, Tarkin non perdeva d'occhio la situazione generale, vedendo che i conflitti nella Galassia erano in aumento, decise di seguire il consiglio di Palpatine e di entrare in politica.
Governatore di Eriadu[]
Con l'appoggio di Palpatine divenne Governatore di Eriadu, per sdebitarsi aiutò Palpatine ad organizzare un Vertice Commerciale sulpianeta. Il vertice ebbe risultati disastrosi e convinse la Federazione dei Mercanti ad affrettare l'Invasione di Naboo. Il Cancelliere Supremo Finis Valorum, voleva indagare sull'accaduto, ma Tarkin, nella sua qualità di Governatore, glielo impedì, ciò non fece altro che aiutare i progetti di Darth Sidious / Palpatine per far cadere il Cancelliere Supremo e prendere il suo posto.
Durante la Crisi Separatista, il Conte Dooku cercò di farlo aderire alla causa Separatista, ma Tarkin decise di rimanere fedele a Palpatine ; in realtà era stato Palpatine, nelle vesti di Darth Sidious, ad inviare Dooku su Eriadu per provare la sua lealtà.
Guerre dei Cloni[]
Quando iniziarono le Guerre dei Cloni, Tarkin entrò a far parte della neocostituita Marina Repubblicana con il grado di Capitano, in tale veste partecipò alla Battaglia di Murkhana e guidò personalmente l'attacco alla Base Separatista. Non aveva paura né di combattere né di esporsi in prima persona, si dimostrò un capitano capace, condivideva gli stessi rischi dei suoi uomini, anzi di più, era sempre davanti o dove più forte infuriava la battaglia, i suoi soldati lo avrebbero seguito all'inferno.
Poco tempo dopo fu nominato comandante della nave ammiraglia del Maestro Jedi Even Piell .
Insieme svolsero un'importante missione esplorativa per tracciare la Rotta Nexus , un percorso iperspaziale di rilevante importanza strategica, in quanto permetteva di penetrare non visti nel cuore della Confederazione dei Sistemi Indipendenti ( CSI ).
Fu in questa occasione che Tarkin cominciò a formarsi un'idea negativa sui Jedi come comandanti di truppe, lavorando fianco a fianco con Piell, si accorse che non aveva un'idea tattica di come muoversi, cercò di dare dei suggerimenti ma Maestro Piell non lo ascoltò, Tarkin si convinse di aver a che fare con un dilettante che oltre a non voler ascoltare o almeno valutare alternative sensate, si comportava secondo regole assurde che in ultima analisi favorivano il nemico, costavano la vita a combattenti esperti e prolungavano le ostilità.
Sfortunatamente, prima che potessero rientrare e comunicare i risultati della loro missione, furono attaccati dalla Marina della CSI e catturati, per impedire ai Separatisti di scoprire la rotta, Tarkin ed Even Piell memorizzarono ciascuno metà della Rotta e poi cancellarono i dati relativi dal database della nave.
Furono portati, assieme ad altri Cloni catturati, sul pianeta Lola Sayu , un mondo vulcanico controllato dalla CSI, qui furono rinchiusi nella Cittadella, un antico carcere costruito per la detenzione di Jedi rinnegati che avessero ceduto al Lato Oscuro. Tarkin fu più volte torturato, ma seppe mantenere il segreto.
La fuga[]
" Le manca la fede nei Jedi "
" Trovo le loro tattiche inefficaci. Il Codice Jedi impedisce loro di comportarsi in modo di poter vincere, di fare tutto il necessario per vincere, il motivo per cui forze di pace non dovrebbero condurre una guerra. Hanno lo.....sei offeso? "
" No, ho scoperto che a volte manchiamo la vittoria per i nostri metodi. "
" Bene, vedo che siamo d'accordo su qualcosa. "
- Anakin Skywalker e Wilhuff Tarkin discutono il ruolo dell'Ordine Jedi nella conduzione del conflitto
Poco tempo dopo, una spedizione di soldati Clone guidata dal Maestro Jedi Obi-Wan Kenobi , Anakin Skywalker e la sua Padawan Ahsoka Tano , liberò il Maestro Piell che informò Anakin del fatto che Tarkin era in possesso della metà della rotta, ciò costrinse Skywalker e la sua squadra ad ingaggiare numerosi combattimenti per raggiungere la cella di Tarkin e liberarlo assieme agli altri Cloni.
Poi iniziarono la fuga, Tarkin fu sorpreso di rivedere Even Piell, e felice di essere stato liberato, ma si rendeva anche conto di essere in una situazione disperata, erano ancora in profondità nel territorio nemico, in più il piano elaborato da Obi-Wan Kenobi, che prevedeva la divisione della squadra in due gruppi non gli piaceva, era convinto che solo rimanendo uniti avrebbero avuto qualche possibilità di uscirne vivi.
Non venne ascoltato e questo non fece altro che alimentare la propria sfiducia nei Jedi che considerava dei dilettanti, legati dalle loro assurde regole a combattere lealmente, anche se ciò poteva pregiudicare la vittoria.
Tarkin insistette, ma Piell tagliò corto e gli ordinò di unirsi al gruppo guidato da Anakin, Tarkin infastidito ubbidì e seguì Skywalker negli antichi passaggi sotto la Cittadella. Dopo un po', Anakin fece notare che tutto sembrava funzionare secondo i piani di Kenobi, Tarkin risentito, non poté fare a meno di chiedere cosa sarebbe successo se qualcosa fosse andato storto, al che Anakin ribatte che i Jedi davano il meglio quando dovevano improvvisare. Tarkin piccato, rispose che lui rispettava solo chi sapeva cosa stava facendo, Anakin spazientito dal comportamento non collaborativo di Tarkin, rispose che lui rispettava chi mostrava della gratitudine per essere stato liberato e che sarebbe ancora prigioniero se non per gli sforzi dei Jedi.
Ahsoka assunse la guida del gruppo, Tarkin non aveva fiducia nella giovane Padawan e non perse occasione di farlo notare, nonostante il Capitano Rex , che aveva combattuto con Ahsoka in più occasioni, cercasse di convincerlo del contrario. Mentre il gruppo si faceva strada attraverso le gallerie in direzione del punto di incontro con gli altri, Tarkin era sempre più ammirato dalla struttura e dall'architettura della Cittadella, Ahsoka infastidita, gli chiese come facesse ad ammirare una simile mostruosità ; Tarkin le fece notare che le difficoltà che stavano incontrando non facevano altro che confermare le sue asserzioni e che comunque, la Cittadella era stata costruita dalla Repubblica e non dalla CSI. Ahsoka non era dello stesso parere, ma Anakin si disse d'accordo con Tarkin.
Tarkin ammise in seguito che l'unico Jedi che avesse mai rispettato era Anakin, in quanto era aperto alle critiche e non dogmatico nelle discussioni, e comprendeva come le regole Jedi fossero un impedimento in tempo di guerra quando l'unico obiettivo da perseguire con tutte le forze e qualsiasi metodo praticabile fosse la distruzione del nemico nel modo più rapido e definitivo possibile. Tra Tarkin e Skywalker si stabili un rapporto di rispetto reciproco, mentre gli altri Jedi erano considerati da Tarkin un impedimento al raggiungimento della vittoria e perciò inutili se non peggio.
Giunsero alla navetta ma prima che potessero salirvi furono attaccati da un distaccamento di Droidi supportati da cannoni laser. Tarkin giunse alla conclusione che l'unico modo per fuggire con la navetta era quello di attaccare in massa i Droidi, ma prima che potessero decidere una salva ben mirata distrusse la navetta, costretti dal numero sempre crescente di avversari dovettero ritirarsi.
Riuscirono a contattare le forze Repubblicane e stabilirono le coordinate di un nuovo punto di estrazione, dove una squadra di soccorso, guidata da un Jedi, li avrebbe attesi.
Tarkin chiese cosa sarebbe accaduto se la squadra di soccorso non fosse riuscita a raggiungerli, Piell si mostrò infastidito dalle sue continue rimostranze, Anakin avvisò Tarkin che discutere con Piell non avrebbe portato a nulla di buono, al che Wilhuff rispose che egli seguiva i suoi principi, senza compromessi ed incurante delle conseguenze, aggiunse che tanto Piell non gli faceva paura, lui godeva del favore del Cancelliere Palpatine. Anakin replicò che poteva pure perderlo il favore del Cancelliere. Stranamente, dopo questo scambio di battute aumentò il senso di rispetto reciproco della coppia.
Il gruppo, mentre cercava di raggiungere il nuovo punto di estrazione venne attaccato da diversi Droidi e da branchi di Anooba addestrati. Raggiunsero una parete rocciosa che dovettero discendere, Tarkin scese aggrappato alla schiena di Anakin, mentre i soldati Cloni usarono le loro pistole lancia cavi, giunto alla base della parete, Tarkin impegnò combattimento con un gruppo di Droidi, abbatté uno STAP ( Single Trooper Aerial Platform ) e parecchi Droidi Commando, in tale circostanza, un soldato Clone della Marina Repubblicana, salvò la vita di Tarkin, spingendolo di lato ed incassando al suo posto un colpo di blaster mortale. Dopo il combattimento, durante il quale Even Piell era stato mortalmente ferito da un Anooba, Tarkin informò il resto del gruppo che ben presto sarebbero stati nuovamente attaccati da un gran numero di Droidi. Con grande fastidio di Tarkin, Piell prima di morire, confidò ad Ahsoka Tano la sua meta delle informazioni. Prima di proseguire, i Jedi tennero un breve rito funebre per Even Piell.
Finalmente il gruppo di fuggitivi riuscì a raggiungere il punto di estrazione, ma proprio li furono attaccati da un gruppo di Droidi guidati dal Direttore della Cittadella, il tristemente noto Osi Sobeck ; nel combattimento che ne seguì, tutti i
Droidi furono distrutti e Osi Sobeck, unico sopravvissuto venne preso di mira da Tarkin, che gli sparò ferendolo leggermente, Osi Sobeck, realizzò che non avrebbe più potuto avere le informazioni, afferrò Tarkin per la gola cercando di gettarlo nella lava sottostante, Ahsoka rendendosi conto di cosa stava accadendo, pugnalò Sobeck alla schiena uccidendolo, salvando la vita di Tarkin e le informazioni.
Tarkin ringraziò Ahsoka a denti stretti, ma ebbe cura di far notare che Anakin l'aveva addestrata proprio bene.
Recuperati dalla squadra di soccorso furono portati al sicuro su Coruscant .
Yoda , indisse una riunione a cui avrebbero dovuto partecipare Ahsoka Tano e Wilhuff Tarkin, lo scopo era quello di recuperare le informazioni relative alla Rotta Nexus , Tarkin non si presentò, informando l'Alto Consiglio Jedi che la sua parte di informazioni l'avrebbe consegnata al Cancelliere Supremo Palpatine, nonostante gli accordi presi con Ahsoka.
In seguito, Tarkin lodò Anakin per il suo impegno, fu sottilmente offensivo nei riguardi di Obi-Wan Kenobi , dichiarando che gli sarebbe piaciuto conoscere pi�� Jedi con la sensibilità e le attitudini militari di Skywalker.
Incidente di Carida[]
" La scansione rileva una grande quantità di rhydonium in quella nave "
- Wilhuff Tarkin, durante l'incidente di Carida
Poco tempo dopo, Tarkin, molti altri ufficiali della Marina Repubblicana e rappresentanti dell'Ordine Jedi , si riunirono nella stazione spaziale Valor , in orbita attorno al pianeta Carida, per partecipare ad una Conferenza sulla Strategia Repubblicana, in cui si doveva discutere la strategia da adottare per sconfiggere la CSI.
Il comando Separatista, venuto a conoscenza della conferenza, decise che era possibile infliggere un colpo, forse mortale, ai vertici militari repubblicani. Tempo prima avevano catturato uno Star Destroyer della classe Venator , la Renown , la riempirono di rhydonium , un alto esplosivo, e dopo averla dotata di un equipaggio ridotto, la fecero volare verso la stazione spaziale non sapevano però che una squadra di Droidi Repubblicani, la D-Squad , guidata dal colonnello Meebur Gascon , dopo aver svolto una missione si era nascosta all'interno della nave nel tentativo di ritornare in territorio amico.
La nave emerse dall'iperspazio nelle vicinanze della Valor, l'equipaggio dopo averla diretta contro la stazione l'abbandonò.
L'improvvisa apparizione della Renown fece scattare l'allarme nella stazione, una scansione rivelò che la nave era carica di rhydonium, ed il Droide Astromeccanico Z9 comunicò a Tarkin, suo superiore, che non riusciva a contattare nessuno a bordo della nave, Tarkin si rese conto di cosa fosse e lo comunicò ai suoi colleghi, ma non potevano farci nulla se non morire con dignità, per loro fortuna , la D-Squad ed R2-D2 in particolare si accorsero di cosa stava per accadere e riuscirono a far esplodere la nave prima che colpisse la stazione, che fu colpita dall'onda d'urto ma non subì danni.
Tarkin, sempre più scettico della competenza dei Jedi, colse l'occasione per scrivere un rapporto a Palpatine in cui addossava ai Jedi la colpa dell'incidente in quanto non avevano saputo prevedere l'attacco, richiedendo il ritiro dei Jedi dalle posizioni di comando dell'Esercito Repubblicano.
Naturamente, visti i piani di Palpatine / Darth Sidious, la sua richiesta non ebbe riscontro, ma ben presto i suoi desideri sarebbero stati esauditi.
Attentato al Tempio Jedi[]
Nel periodo immediatamente successivo ai fatti di Carida, Tarkin fu promosso al grado di Ammiraglio . Nello stesso tempo, il Tempio Jedi, fu teatro di un attentato, una bomba esplose al suo interno causando la morte di numerosi Jedi, Cloni e civili. Tarkin partecipò al funerale delle vittime e venne incaricato delle indagini. pochi giorni dopo. Informò Anakin Skywalker, Ahsoka Tano e Barriss Offee che la mandante dell'attentato, Letta Turmond era stata arrestata e trasferita dal Tempio Jedi alle carceri repubblicane. Ahsoka si arrabbiò e insistette sul fatto che il tutto era una questione Jedi, per cui la prigioniera doveva essere affidata ai Jedi, al che Tarkin ribattè che essendo morti dei soldati Clone e non essendo l'imputato un Jedi, il fatto era di pertinenza del Tribunale Militare, Anakin, a malincuore, dovette dare ragione a Tarkin il che fece andare Ahsoka su tutte le furie. Anakin la rimproverò per essersi arrabbiata, Ahsoka se ne andò più furiosa che mai.
Anakin, adducendo il comportamento di Ahsoka al fatto di essere molto giovane, presentò le sue scuse a Tarkin.
Più tardi, Tarkin informò Ahsoka che Letta Turmond voleva parlarle, Tano si incontrò con Letta nella sua cella, improvvisamente Letta si sentì come strangolare, a nulla valse l'intervento di Ahsoka, Letta morì come fosse stata strangolata dalla Forza .
Ahsoka divenne logicamente la sospettata principale, fu arrestata e posta in isolamento, Tarkin impedì persino ad Anakin di poterla visitare, cosa che lo fece gravemente alterare.
Fu Tarkin, invece, a visitare Ahsoka nella sua cella, e vi si recò per far vedere a Tano una holoregistrazione dell'accaduto, stranamente però alla registrazione mancava l'audio, per cui basandosi esclusivamente sui movimenti di Ahsoka si aveva la netta impressione che stesse effettivamente usando la Forza per strangolare Letta Turmond.
Ahsoka capì di essere stata incastrata e che Tarkin avrebbe fatto di tutto per ottenere la sua condanna, convinta di essere stata abbandonata dai Jedi e soprattutto dal suo Maestro Anakin, decise che la verità se la sarebbe cercata da sola, sfruttando i suoi poteri alla prima occasione evase e fece perdere le sue tracce.
Il processo di Ahsoka[]
" Ex Padawan Tano, io proverò che voi siete la mente dietro l'attacco al Tempio Jedi. Che una volta che i vostri complici hanno eseguito i vostri ordini, li avete eliminati uno a uno. Quando sarete riconosciuta colpevole, chiederò alla Corte di comminarvi il massimo della pena, inclusa la pena di morte. "
- Wilhuff Tarkin, Pubblico Ministero del processo ad Ahsoka Tano
Ahsoka venne ricatturata. Tarkin, per conto del Senato della Repubblica , inviò un ologramma al Consiglio Jedi con la richiesta che Ahsoka fosse espulsa dall'Ordine Jedi in modo che potesse essere giudicata da un Tribunale Militare della Repubblica.
Tarkin ed il Senato avevano il timore che se Ahsoka fosse stata giudicata dal Consiglio Jedi , il giudizio sarebbe stato viziato dal fatto che Tano era una Jedi . Il Consiglio Jedi accettò con riluttanza, più che altro per non mettersi in contrapposizione visto il momento delicato dal punto di vista politico militare, Ahsoka non la prese bene, si sentiva tradita dai suoi stessi compagni ed in particolare da Anakin Skywalker.
Ahsoka comparve dinanzi ad una giuria di senatori, Tarkin diresse l'accusa, mentre la senatrice Padmé Amidala era a capo della difesa. Tarkin esordì dichiarando che avrebbe dimostrato al di la di ogni ragionevole dubbio che Ahsoka era la responsabile dell'attentato al Tempio Jedi e dell'assassinio dei suoi complici. Esortò inoltre la Corte a
comminare ad Ahsoka la pena di morte quando avesse dimostrato le accuse e la colpevolezza di Tano.
Padmè Amidala sostenne che se veramente Tano fosse colpevole non avrebbe lasciato dietro di se una tale serie di prove della sua colpevolezza, Tarkin ribatté che dubitava molto di questa affermazione, e che in ogni caso Ahsoka aveva collaborato con la tristemente nota terrorista separatista Asajj Ventress dopo la sua fuga dal carcere repubblicano.
Il processo non durò a lungo, e Tarkin si impegnò a fondo per dimostrare la colpevolezza di Ahsoka e vi riuscì, nonostante i dubbi emersi durante il dibattimento, la giuria emise un verdetto di colpevolezza, ma prima che il Cancelliere Supremo Palpatine desse pubblica lettura della sentenza, Anakin ed alcune Guardie del Tempio Jedi irruppero nell'aula, portando la Padawan Barriss Offee .
Barriss Offee confessò di aver organizzato l'attentato, di aver ucciso Letta Turmond e di averlo fatto per protesta contro l'Ordine Jedi e quello che era diventato durante la guerra, tradendo i propri principi. Tarkin ascoltava con molto interesse per il fatto che molte delle idee espresse da Offee erano coerenti con il suo pensiero.
Le accuse contro Ahsoka caddero all'istante, ma ormai il danno era fatto, la fiducia era stata tradita e poco imprtava che Anakin fose riuscito a provare l'innocenza di Ahsoka, nonostante le insistenze di Anakin, Ahsoka si rifiutò di rientrare nell'Ordine Jedi e scomparve.
La nascita dell'Impero[]
I primi giorni[]
" Diamine, aveva gia creato un esercito "
-Berch Teller , parlando di Tarkin
Nei primi tempi dell'Impero Galattico , l'obiettivo delle forze Imperiali fu quello di occupare i mondi legati alla causa separatista e sedare gli ultimi focolai di ribellione per favorire la pacificazione.
A Tarkin venne affidato il compito di occupare e pacificare la luna Antar IV , l'ammiraglio non perse tempo per cercare di capire chi fossero i Separatisti e chi i lealisti, interpretando gli ordini nel modo più ampio possibile e deciso a far mostra delle proprie capacità e della propria intransigenza e fedeltà all'Imperatore, ordinò una serie di rastrellamenti, arresti di massa, torture, esecuzioni e massacri, le notizie di ciò che stava accadendo su Antar IV, giunsero ai media che le riportarono con ampio risalto, titolandole come " l'Atrocità di Antar ", allo scopo di allontanare Tarkin dagli avvenimenti in modo che non venisse direttamente collegato con l'accaduto, Palpatine gli assegnò il comando delle operazioni di pacificazione nel Tratto Occidentale della galassia , ma poco tempo dopo gli assegnò l'incarico di supervisionare la costruzione della Morte Nera , la nuova stazione da battaglia imperiale.
Tarkin si insediò nella Base Sentinel , così chiamata in quanto situata su una luna del settore di Arkanis . Era una grande base militare che controllava le vie di accesso allo spazio Geonosiano, dotata di notevoli armamenti, era protetta da un distaccamento della Flotta Imperiale, comprendente almeno uno Star Destroyer .
Tarkin non lo sapeva, ma l'incarico che gli era stato affidato, avrebbe condizionato tutta la sua vita e da ultimo lo avrebbe condotto alla morte.
Mon Cala[]
" Il potere di un Impero non è in ciò che distrugge, ma in ciò che controlla. "
- Wilhuff Tarkin al colonnello Bergon
Ma l'Impero aveva ancora bisogno dei suoi servigi, venne inviato con uno Star Destroyer , il Sovereign , nell'orbita di Mon Cala , doveva dare appoggio all'ambasciatore Telvar impegnato in una difficile trattativa economica con il Re Lee-Char .
Tarkin portò lo Star Destroyer nell'orbita e poi rimase in attesa di sviluppi, elaborando nel frattempo delle opzioni nel caso si fosse arrivati all' interruzione delle trattative ed a un intervento militare, si trattava indubbiamente di un obiettivo difficile, la natura del pianeta obbligava a combattere una guerra anfibia, in prevalenza negli abissi marini.
I suoi sottoposti non capivano il motivo di tante pianificazioni, un bel bombardamento orbitale e via, in fin dei conti lo Star Destroyer era stato progettato anche per questo, in particolar modo per questo? Tarkin, pazientemente, spiegò loro che lo scopo dell'Impero, non era quello di distruggere, ma bensì di controllare ed amministrare; perciò non avrebbero distrutto Mon Cala, non senza una giusta causa; e lui personalmente sperava che la diplomazia sortisse i suoi effetti.
Mentre stava parlando con i suoi ufficiali, venne avvisato che una navetta imperiale di classe Zeta si dirigeva verso il pianeta, si trattava della Infernum ; Tarkin ebbe un moto di insofferenza, molto ben trattenuto, sapeva cos'era e chi c'era in quella navetta; Darth Vader ed i suoi accoliti, gli Inquisitori , anche quello era un modo per fare diplomazia.
Mentre Darth Vader ed i suoi uomini sbarcavano su Mon Cala, la navetta dell'ambasciatore Telvar esplose in volo e tutti i presenti a bordo furono uccisi; Tarkin non perse tempo, supponendo un attentato, dette ordine di cominciare le operazioni per l'occupazione del pianeta.
Lo sbarco avvenne senza troppa opposizione, Dac City venne occupata dalle truppe imperiali guidate dal maggiore Rantu , e Darth Vader si mise alla ricerca del Re e del suo consigliere Jedi ; i Mon Calamari, non avevano nessuna idea di arrendersi facilmente, Re Lee-Char,inviò una trasmissione a Tarkin, ordinandogli di interrompere le ostilità e ritirarsi dal pianeta, naturalmente Tarkin rifiutò ed avvisò i suoi comandanti a terra di aspettarsi un forte contrattacco.
Tarkin era convinto di conoscere tutti i sistemi d'arma usati dai Mon Calamari, perciò non si preoccupava del loro contrattacco, mal gliene incolse, perchè i Mon Calamari usarono degli enormi cetacei addestrati per attaccare Dac City e distruggerla completamente, non si limitarono a Dac City, attaccarono tutti gli insediamenti di superficie in tutto il pianeta, distruggendoli completamente.
Tarkin, a differenza dei suoi ufficiali, aveva capito che i Mon Calamari , non avevano, in realtà, subito alcun danno, ma gli avevano complicato enormemente il compito, non aveva più la possibilità di avere basi sulla superficie, dovevano per forza di cose utilizzare come basi delle piattaforme di atterraggio aeree , il che non era certo il modo più comodo per portare avanti le ostilità.
Dovendo scaricare la propria ira, lo fece rimproverando il comandante Jordo , agente dell'Ufficio Sicurezza Imperiale e responsabile del pianeta, il quale non potè far altro che ammettere la propria ignoranza ed incapacità, stranamente Tarkin si limitò a spronarlo a fare del suo meglio, minacciandolo di buttarlo fuori dallo Star Destroyer.
Affidò al colonnello Bergon , la condotta delle operazioni; si trovarono ad affrontare due eserciti, uno nell'emisfero settentrionale guidato da Ackbar , ed uno nell'emisfero meridionale guidato da Raddus , le operazioni si concentrarono dapprima sulle truppe guidate da Ackbar, ma Ackbar in persona guidò un audace attacco che distrusse la piattaforma d'atterraggio aerea , il colonnello Bergon rimase uccisa.
La distruzione della piattaforma, fu causata dai particolari proiettili usati dai Mon Calamari, usarono missili in metallo anzichè raggi energetici, questa volta, Tarkin si infuriò, era chiaro che il servizio informazioni non aveva svolto il suo compito accuratamente, al comandante Jordo venne fornita un'armatura da assaltatore ed inviato sul pianeta..
Tarkin decise di cambiare tattica, e mentre Darth Vader ed i suoi Inquisitori, continuavano la ricerca del consigliere Jedi del Re, fece arrivare altri due Star Destroyer ed inviò nuovi contingenti di truppe sul pianeta, il piano ebbe successo, ma non come desiderava Tarkin, troppe battaglie, tante piccole vittorie ma nessuna risolutiva, e poi Raddus aveva organizzato una flotta, usando molte navi mercantili, ma erano molto resistenti e ben armate, dotate di potenti scudi, e riuscivano a respingere tutti gli attacchi portati dalle squadre imperiali.
Tarkin si mise in contatto con Darth Vader, gli chiese, come favore personale, aiuto per catturare Re Lee-Char, Vader lasciò agli inquisitori il compito di cercare ed uccidere lo Jedi e si mise in caccia e lo trovò e catturò.
Vader si mise in comunicazione con Tarkin, lo informò di aver catturato Lee-Char, Tarkin si fece dare le coordinate della sua posizione, avutele, disse a Vader di portare il Re ad una finestra, poi ordinò alle sue navi di iniziare il bombardamento orbitale.
Sotto lo sguardo atterrito di Lee-Char i tre Star Destroyer si misero fianco a fianco e cominciarono il bombardamento, avanzando lentamente e saturando il terreno, Lee-Char era sgomento, ma ebbe il coraggio di sfidare Vader, rifiutando qualsiasi forma di resa, affermando di sapere di essere di importanza cruciale nella distruzione dell'Impero, Vader lo disilluse, ma in quel momento giunse alla sala del trono Ferren Barr , il consigliere Jedi del Re.
Mentre gli Star Destroyer continuavano inesorabili nella loro opera di metodica distruzione, Barr e Vader iniziarono a duellare, le città di Mon Cala venivano distrutte una dopo l'altra, Lee-Char osservava inorridito, del tutto indifferente al duello che si stava svolgendo a pochi passi da lui, duello che Darth Vader sentiva di poter vincere, sapeva che Barr era conscio che sarebbe stato ucciso, ed allora perchè?
La risposta la diede Barr stesso, e Lee-Char udendola, capì di essere stato ingannato, manipolato, era stato Barr a sabotare la navetta dell'ambasciatore, era stato Barr a provocare la guerra e la sua scia di distruzione e morte; Lee-Char prese una decisione, comunicò ai suoi comandanti di sospendere le ostilità e ritirarsi, comunicò a Tarkin di aver ordinato un cessate il fuoco unilaterale, ma Tarkin fu inflessibile, comunicò che avrebbe mandato una navetta a prelevarlo, nel frattempo il bombardamento sarebbe continuato.
Resosi conto di quello che stava accadendo, Raddus diede ordine a tutte le sue navi di decollare immediatamente, e di cercare di forzare il blocco, molte sarebbero state distrutte, ma molte sarebbero passate ed avrebbero formato il nucleo della flotta ribelle .
Il duello tra Vader e Barr continuava, ma Lee-Char voleva delle risposte, risposte che solo Barr poteva dare, e Barr le diede, aveva visto il futuro, la flotta Mon Calamari sarebbe stata l'anima della ribellione, le navi Mon Cala emersero dalle acque e puntarono decise verso lo spazio, solo tre riuscirono a sopravvivere, Tarkin non diede loro troppa importanza, poi fece smettere il bombardamento orbitale; Ferren Barr cadde sotto i colpi di Vader.
Lee-Char, disse a Darth Vader che Mon Cala non era finito, prima o dopo sarebbe risorto dalle ceneri, la risposta di Vader fu agghiacciante:
" Non c'è nessun Mon Cala. Mon Cala è finito. C'è solo l'Impero. "
Il cacciatore e la preda[]
" La pelle di Valath gli permetterebbe di nascondersi se volesse. Vuole invece che lo vediamo, farci sapere che ce l'ha. "
- Wilhuff Tarkin a Yerga , una cacciatrice
Terminata la conquista di Mon Cala, Darth Vader chiese a Tarkin di restituirgli il favore, Tarkin non aveva idea di cosa potesse chiedergli Vader e quando lo seppe ne fu sorpreso ed in un certo senso lusingato, Vader gli disse:
" Uccidimi se ci riesci. "
Tarkin cercò di capire, cosa passava per la mente di Vader? Perchè una simile richiesta? Voleva mettersi alla prova? era convinto di non aver più nemici alla sua altezza? Vader era il cacciatore di Palpatine , ma c'erano ancora Jedi? Oppure Vader era un assassino senza più nessuno da uccidere o meglio, senza nessuno degno di essere ucciso. Forse voleva sapere se esisteva qualcuno in grado di metterlo in difficoltà, magari di batterlo.
Tarkin accettò la sfida, in fin dei conti era stato un grande cacciatore su Eriadu , il suo pianeta natale, studiò tutto ciò che trovò su Vader, anche le voci, i si dice, le notizie più strampalate, elaborò infinite strategie e ne scartò altrettante, poi decise.
Assoldò i venti migliori cacciatori che conoscesse, li condusse sul pianeta Chandar e la caccia cominciò.
Tarkin aveva osservato Vader in combattimento e si era reso conto che i blaster erano inutili contro di lui, li deviava o con la spada o con la Forza, così equipaggiò i suoi cacciatori con lanciafiamme ed armi a proiettili, il primo giorno non accadde nulla, il secondo lo rintracciarono in una radura di alberi thuriani , lo circondarono e gli tirarono addosso tutto ciò che avevano.
Avvolto dalle fiamme, sembrò aver paura, ma fu un attimo, la Spada Laser non poteva difenderlo dalle fiamme, così non attaccò le fiamme ma bensì i lanciafiamme, persero quattro cacciatori quel giorno, ma Tarkin era convinto di aver imparato molto.
Seguirono le sue tracce, non era difficile, anche perchè sembrava non gli importasse di essere seguito, di essere attaccato, anzi, ma quando uccideva quella specie di macchina lenta e pesante prendeva vita, sembrava vivere solo per quello; Tarkin decise che se volevano avere una qualche possibilità, dovevano portargli via la Spada laser.
Ci riuscirono al quarto giorno, al prezzo di altri sei uomini, e secondo Tarkin gli era andata anche bene, comunque si era reso conto che Vader era infuriato, ora Tarkin sapeva che la preda furiosa è più facile da catturare, più incline a commettere errori, ma.... Valeva anche per Darth Vader ?
Tarkin sapeva che Vader poteva uccidere a distanza con la Forza, poteva schiacciare le trachee, spezzare le ossa, far uscire gli occhi dalle orbite, doveva capire quali erano i suoi limiti, mandò altri uomini a farsi uccidere, a morire soffocati dal loro stesso sangue, ma riuscì a stabilire i limiti entro i quali la Forza era letale, ora era convinto di poterla finire facilmente, bastava tenersi fuori portata e colpirlo con i proiettili, sembrava facile. Sembrava.
Tarkin sapeva che la Spada Laser era importante per Vader, era un oggetto che toccava sempre, un oggetto per cui sembrava provare una qualche emozione, quello che non sapeva era che Vader voleva riavere la sua Spada Laser e così, mentre Tarkin dava la caccia a Vader, Vader la dava a loro.
Yerga si avvicinò a Tarkin, gli porse un binocolo, Tarkin lo portò agli occhi e lo vide, era distante ma in piena vista, il suo mantello era strano, massimo ingrandimento, non era il suo solito mantello nero, era una pelle di Valath .
Tarkin rabbrividì, il Valath era il supremo predatore del pianeta, enorme e mortale, la sua pelle era ricca di cromatofori che gli avrebbero consentito di mimetizzarsi con l'ambiente, perchè si stava facendo vedere in quel momento ?
Come aveva fatto ad uccidere un Valath ? Lui stesso non ci avrebbe neppure tentato senza una lunga ed accurata preparazione.
Nono giorno.
Erano rimasti in sette, otto con Tarkin, aveva con sé due cacciatori Chadra-fan , Lungorecchio e suo nipote Sissian , marciano uno all'avanguardia ed uno alla retroguardia, potevano rilevare Vader prima che entrassero nel raggio d'azione dei poteri della Forza, quel giorno stavano avanzando in una foresta di cristalli, Lungorecchio si fermò, aveva captato Vader, ma quello che lui chiamava il Demone Oscuro , non aveva scelto quel posto a caso, i cristalli riverberavano gli echi, sembrava che Vader li avesse circondati, Tarkin capì quello che stava per accadere, diede l'unico ordine possibile:
" È ora di scappare. "
Ma non fece molta differenza, Lungorecchio morì soffocato, un altro cacciatore fu mandato a schiantarsi su un ammasso cristallino, il Droide cacciatore fu distrutto da un enorme cristallo che gli spezzò la schiena, il resto riuscì a giungere in campo aperto, si disposero in formazione difensiva ed attesero.
Attesero a lungo, poi Sissian disse che il Demone Oscuro era andato via, si accamparono, il giorno dopo la caccia sarebbe ripresa, Sissian era all'erta, poi improvvisamente, senza alcun preavviso, senza alcun rumore, Sissian fu strangolato, Vader era nell'accampamento, la morte era nell'accampamento.
Aveva disattivato il respiratore, Sissian non poteva rilevarlo, la pelle di Valath fece il resto; Vader non stava respirando, stava morendo eppure uccideva ancora, toccò a Yerga, poi, usando i poteri della Forza, si riprese la sua Spada Laser e ricominciò a respirare, da quel momento fu terrore.
Tutti i cacciatori superstiti morirono, rimase solo Tarkin, che fuggì, correndo verso il territorio chiamato Terra delle Tempeste , sparò qualche colpo ben mirato verso Vader, ma non aveva più un'arma a proiettili, solo un blaster, Vader deviò facilmente i colpi, Tarkin si rese conto che era inutile scappare, si fermò, lasciò cadere il blaster ed attese che Vader lo raggiungesse.
Vader non aveva fretta, sapeva che la caccia era finita, sapeva di aver vinto, anche Tarkin lo sapeva ed attendeva, Tarkin non si era addentrato nella Terra delle Tempeste a caso, e mentre Vader pregustava il momento in cui abbatterà Tarkin, questi attendeva che la massa metallica di Vader attirasse qualcosa.
Il fulmine si abbattè su Vader con potenza inaudita, il Demone Oscuro crollò al suolo, Tarkin aveva vinto, aveva fatto ciò che Vader gli aveva chiesto, chiamò la sua nave, diede la posizione ed il numero di persone da recuperare, pochi istanti dopo, il Carrion Spike apparve sulla loro verticale, Tarkin si chinò su Vader per prepararlo all'estrazione, ma Vader mosse le dita di una mano, Tarkin si sentì soffocare, cadde in ginocchio, stava per morire, poi Vader allentò la stretta, Tarkin tornò alla vita, si rese conto che nessuno aveva vinto, tutti e due avevano vinto e tutti e due erano stati molto fortunati.
Missione su Murkhana[]
Poco tempo dopo un gruppo di ribelli, usando delle vecchie navi separatiste, attaccò la base, l'Imperatore Palpatine assegnò a Tarkin ed a Darth Vader l'incarico di rintracciare i responsabili
La loro ricerca li condusse sul pianeta Murkhana , che ambedue conoscevano bene, il loro arrivo su Murkhana, era parte di un piano ribelle per rubare la nave di Tarkin, la Carrion Spike , la corvetta era stata costruita basandosi sul progetto della nave invisibile utilizzata durante le Guerre dei Cloni, e Berch Teller , capo della Cellula Ribelle, intendeva usarla per attaccare installazioni militari Imperiali.
Il furto riuscì ed i ribelli si allontanarono da Murkhana sulla nave, Tarkin e Vader si rivolsero ad un trafficante d'armi Sugi , minacciando di uccidergli la famiglia, lo costrinsero a dar loro una nave, nonostante il trafficante avesse obbedito ai loro ordini, Darth Vader lo uccise per avergli fatto sprecare del tempo.
I due seguirono i ribelli attraverso lo spazio seguendo la scia di devastazione che si lasciavano alle spalle . Darth Vader usando la connessione con la sua camera di meditazione tutt'ora presente a bordo della Carrion Spike, riuscì a seguirli anche nell'iperspazio . Alla fine la nave venne abbandonata danneggiata su Carida .
Subito dopo Tarkin e Vader scoprirono che il Vice Ammiraglio Dodd Rancit stava cospirando con alcuni dissidenti politici, prima che la cospirazione potesse provocare danni all'Impero, fu debellata dalla loro azione, il traditore Dodd Rancit fu lanciato nello spazio in una capsula di salvataggio e costretto ad ordinare di aprire il fuoco contro sé stesso.
Come conseguenza di queste azioni, Tarkin fu elevato al grado di Gran Moff, titolo creato appositamente per lui dall'Imperatore , ed a compensare la perdita della propria nave, gli venne assegnato come nave personale lo Star Destoyer Imperiale di Prima Classe Executrix .
Dopo la sua promozione, collaborò con il Conte Denetrius Vidian ad un' indagine sul calo di produzione delle armature per Stormtrooper sul pianeta Gilvaanen . Nonostante la rivalità che li opponeva, i due riuscirono a collaborare ed a scoprire un complotto per sabotare le armature, il complotto fu rapidamente spento ed i cospiratori eliminati. Successivamente il Conte Vidian affidò alla sua fidata aiutante, tenente Everi Chalis , la responsabilità della linea di produzione delle armature.
Otto anni dopo la fine delle Guerre dei Cloni , Tarkin tenne un grande discorso in occasione dell'ingresso delpianeta Jelucan nell'Impero Galattico, dopo la sua conquista, per l'occasione era accompagnato da un giovane ufficiale, che avrebbe fatto una brillante carriera, Firmus Piett . Dopo la cerimonia durante la visita all'hangar principale, Tarkin
intervenne per interrompere una rissa tra due gruppi di ragazzini, tutti scapparono tranne due, Thane Kyrell e Ciena Ree , portati al cospetto di Tarkin dichiararono di voler vedere da vicino le varie astronavi ma in special modo i Caccia TIE , anzichè punirli, Tarkin parlò con loro amichevolmente e gli fece visitare una navetta imperiale. Sembra che Tarkin si sia comportato così per dimostrare un suo punto di vista in una discussione ideologica che stava avendo con Piett, sia come sia quell'incontro segnò profondamente la vita dei due ragazzi, che entrarono a far parte delle Forze Armate Imperiali e che ritrovereremo, innamorati, nelle più importanti battaglie della Guerra Civile Galattica dapprima nello stesso campo e poi in campi avversi fino alla Battaglia di Jakku.
Più o meno nello stesso periodo, Tarkin visitò un impianto per la purificazione dell'aria, che era stato il luogo in cui si era verificato un tragico incidente durante un attacco dei ribelli. Tarkin incontrò il gestore dell'impianto la cui figlia era stata schiacciata al suolo dalla caduta di un purificatore durante l'attacco.
Il figlio del gestore, impressionato dalla presenza fisica e dal senso di efficienza che dimostravano gli assaltatori al seguito di Tarkin, decise che si sarebbe arruolato nell'Esercito Imperiale, e così fece.
Governatore dell'Orlo Esterno[]
" In assenza del Governatore Pryce, Voi avevate un unico, semplice obiettivo, Ministro, proteggere gli interessi industriali dell'Impero qui, interessi che sono vitali per la nostra espansione nell'Orlo Esterno. Ma invece di proteggere tali interessi, Voi avete permesso ad una cellula di insorti di svilupparsi giusto sotto il vostro naso. "
- Il Governatore Gran Moff Wilhuff Tarkin , rimprovera il Ministro Maketh Tua per la sua incapacità di fermare i Ribelli
Quattordici anni dopo la fine delle Guerre dei Cloni, esaurita la fase di consolidamento interna, l'Impero iniziò una fase di espansione verso le propaggini periferiche della galassia , il cosiddetto Orlo Esterno .Questa zona era nota durante il periodo Repubblicano per la sua diffusa illegalità e difficoltà di gestione da parte di qualsiasi Autorità, era nota altresì l'abbondanza di risorse minerarie presenti nei pianeti dell'Orlo Esterno. L'Impero occupò parecchi pianeti dell'Orlo Esterno, come Lothal , ad esempio.
Tarkin fu nominatoGovernatore dell'Orlo Esterno e gli fu affidata la responsabilità del mantenimento dell'ordine e del corretto ed efficiente sfruttamento delle risorse per aiutare l'espansione dell'Impero.
Su Lothal, ordinò il trasferimento coatto di migliaia di contadini dalle loro terre al Campo di Ri-insediamento n° 43, chiamato dai coloni Tarkintown , allo scopo di permettere l'insediamento di impianti di estrazione mineraria e di complessi industriali di trasformazione dei minerali estratti, studiò ed impose sistemi di razionalizzazione del lavoro atti ad aumentare la produttività per favorire e velocizzare l'equipaggiamento dell'Esercito Imperiale.
Più mondi venivano occupati dalle Forze Imperiali, più gruppi di ribelli all'Autorità Imperiale si formavano, come ad esempio su Lothal. Normalmente venivano considerati insignificanti dal Governo Imperiale, ma preoccupavano Tarkin ed altri ufficiali di alto rango che temevano potessero unirsi e formare una minaccia molto pericolosa per l'Impero.
Tarkin convocò una conferenza a cui furono presenti tutti i suoi ufficiali ed ordinò loro di agire con brutale efficienza in modo da impedire lo sviluppo di qualsiasi alleanza tra gruppi ribelli e disarticolare quelli esistenti.
Un Jedi su Lothal[]
" Io conoscevo realmente i Jedi, non dalle storie di folklore o dalle favole per bambini, ma come carne e sangue. E Voi sapete cos'è accaduto? "
" Beh, c'erano delle chiacchiere "
" Sono Morti, Ognuno di loro. Così vedete, questo criminale non può essere quello che dice di essere, ed io lo dimostrerò. "
- Governatore Tarkin e Ministro Maketh Tua a proposito di Kanan Jarrus ed i Ribelli di Lothal
Da tempo circolavano voci che i Ribelli su Lothal fossero guidati da un Jedi . Quando le voci raggiunsero il vertice
dell'Autorità Imperiale, la faccenda diventò seria, in quanto Lothal era un mondo di importanza vitale per le operazioni militari nell'Orlo Esterno. Prese forma la possibilità che questo fantomatico Jedi potesse diventare il catalizzatore per far riunire le cellule ribelli attualmente sparse per ogni dove in un unico potente gruppo di ribelli pronti a combattere.
Tarkin personalmente dubitava dell'esistenza del Jedi, convinto che fossero tutti morti durante la Purga , ma i continui fallimenti del Il Grande Inquisitore nel fermare i Ribelli, rendevano la situazione oltremodo pesante ed una soluzione urgente.
Tarkin, alla fine, decise di recarsi personalmente su Lothal per trattare con i Ribelli.
Al suo arrivo su Lothal fu accolto dal Ministro Maketh Tua , che in assenza del Governatrice Arihnda Pryce , aveva sovrainteso agli insediamenti industriali su Lothal, dall'agente Kallus dell'Ufficio della Sicurezza Imperiale ( Imperial Security Bureau, ISB ) e da Il Grande Inquisitore .
Tarkin non perse tempo ad ascoltare scuse e giustificazioni per i fallimenti nella lotta ai ribelli, il giorno successivo, convocò nel proprio ufficio i due ufficiali responsabili della lotta alla ribellione, Cumberlayne Aresko e Taskmaster Myles Grint ed Il Grande Inquisitore , enumerò loro i fallimenti in cui erano incorsi e la mancanza di senso di responsabilità dimostrata, poi fece un cenno ad Il Grande Inquisitore che li decapitò. Questo era il modo in cui Tarkin intendeva dare un esempio a tutti coloro che non facevano, a suo dire, il loro dovere.
Tarkin poi ordinò all'agente Kallus di inviare Droidi Sonda in tutti i luoghi in cui i ribelli avessero agito e nelle vicinanze di obiettivi sensibili. Poco tempo dopo uno dei Droidi, operante nei dintorni del Centro Comunicazioni Imperiali, fu colpito e danneggiato, riuscì però ad inviare dei filmati dei Ribelli, e della loro fuga. Con queste informazioni, Tarkin fu in grado di organizzare un contrattacco che portò alla cattura del capo dei ribelli, il Jedi Kanan Jarrus . Tuttavia i Ribelli riuscirono a realizzare il loro obiettivo, infatti riuscirono a trasmettere un messaggio che si diffuse in tutta la Galassia, nel quale si incitava alla lotta contro l'Impero. Il messaggio fu trasmesso per solo un minuto, prima che Tarkin desse l'ordine di abbattere la torre di comunicazione, ma fu più che sufficiente.
Kanan fu portato a bordo dell'ammiraglia di Tarkin, il Sovereign , dove fu interrogato da Tarkin e dall'agente Kallus, ma non cedette neppure quando vennero usate le sonde mentali, a quel punto, l'Inquisitore assunse la responsabilità dell'interrogatorio, facendo presente che i Jedi erano addestrati a resistere alla sonde mentali, ma erano sensibili al dolore fisico come tutti. Kanan fu torturato in tutti i modi, sia con la forza fisica sia mediante corrente elettrica ma non cedette. L'Inquisitore era ormai convinto che Kanan non sapesse nulla di una grande ribellione, ma Tarkin era sicuro del contrario, ordinò percio che Kanan fosse trasferito nel nuovo carcere di Mustafar , dove non vavevano mai fallito un interrogatorio.
Ribellione su Mustafar[]
La Sovereign, giunse nell'orbita di Mustafar dove si incontrò con una squadra della Flotta Imperiale, Tarkin assunse il comando della flotta. L'Inquisitore intanto continuava l'interrogatorio di Kanan, insistendo in particolare sui rapporti con altre cellule ribelli ed in particolare con un misterioso individuo chiamato Fulcrum , tuttavia prima che Kanan potesse cedere i suoi compagni vennero a salvarlo.
A bordo di un Caccia TIE rubato si infiltrarono nella Sovereign, il caccia, equipaggiato con numerosi strumenti EMP, riuscì a neutralizzare i motori e tutte le fonti di energia degli apparati interni della nave. Tarkin ordinò di attivare la fonte di energia secondaria e rassicurò i propri ufficiali sul fatto che i rinforzi erano in arrivo,egli infatti aveva fatto inviare un messaggio in chiaro alla flotta pochi attimi prima che fossero bloccate le fonti di energia. Diverse navette stavano trasportando assaltatori a bordo della Sovereign.
Nel frattempo, Kanan era stato liberato dai suoi compagni, ma venne intercettato nella sala motori dall'Inquisitore che cercò di fermarlo, Kanan lo sconfisse , la spada laser dell'Inquisitore colpì il reattore principale, provocando una reazione a catena che minacciava di far esplodere la nave. Tarkin fu convinto da un suo ufficiale a dare l'ordine di evacuare la nave, mentre i ribelli si allontanavano a bordo di due Caccia TIE .
Non riuscirono a saltare nell'iperspazio, e ciò rese molto difficile sfuggire alle decine di caccia Imperiali che Tarkin aveva mandato al loro inseguimento, ma improvvisamente una flotta di corridori di blocco apparve dall'iperspazio e salvò i ribelli.
Questa fuga, oltre ad essere considerata da Tarkin un'offesa personale, dimostrò i peggiori timori suoi e dell'Autorità Imperiale, era in atto una grande ribellione nella Galassia ed aveva appena dimostrato di poter impunemente sfidare le Forze Imperiali.
Dopo questi eventi, Tarkin ritornò su Lothal dove fu accolto dall'agente Kallus, latore di pessime notizie, infatti gli avvenimenti accaduti su Mustafar erano di pubblico dominio in tutto l'Orlo Esterno, come conseguenza disordini e scontri erano in atto in tutto Lothal. L'Impero non era più considerato imbattibile, anzi veniva considerato debole.
Tarkin rassicurò Kallus, informandolo che l'Imperatore aveva preso a cuore la situazione e dopo la morte dell'Inquisitore aveva deciso di inviare su Lothal un proprio agente ben più letale: Darth Vader .
Tempo dopo, scontento degli scarsi, per non dire nulli risultati ottenuti dal ministro Maketh Tua nella lotta ai Ribelli, personalmente offeso per la distruzione della sua nave ammiraglia, fece convocare il ministro in modo che rendesse conto dei suoi insuccessi. Il messaggio le fu consegnato da Darth Vader.
Maketh Tua si sentì perduta, aveva paura, paura di Tarkin, che sapeva essere spietato con chi falliva, paura di Darth Vader, che era, ai suoi occhi, ancora peggio. Non le restava che un'unica soluzione, contattò i Ribelli e riuscì a convincerli ad aiutarla in cambio delle informazioni che poteva fornire, si diedero appuntamento alla sua navetta.
Era proprio quello che Tarkin e Darth Vader volevano, infatti la stavano usando come esca per catturare i Ribelli e liberarsi di lei, la sua navetta era stata minata, lo spazioporto era fortemente e nascostamente presidiato. Quando Maketh Tua giunse allo spazioporto scortata da Kallus riuscì ad eluderlo e si incontrò con i Ribelli, un folto reparto di Stormtrooper piombarono sul gruppo, Maketh scappò nella navetta che esplose uccidendola, mentre i Ribelli riuscirono fortunosamente a scappare.
I segreti di Arkanis[]
" Il comandante Brendol Hux è un uomo che ispira Fedeltà. L'Impero dipende da una chiara catena di comando, e fedeltà indipendenti da tale catena di comando sono potenzialmente pericolose. "
- Valutazione del tenente Chiron sul comandante Hux
Nel periodo del proprio soggiorno su Lothal, a Tarkin giunsero voci che il Comandante Brendol Hux aveva creato una società segreta indipendente dalla normale catena di comando all'interno dell'Accademia Arkanis da lui presieduta. Allo scopo di indagare sulla questione, che poteva essere potenzialmente pericolosa per l'Autorità Imperiale, Tarkin trasferì il tenente Chiron dall'Accademia di Lothal a quella di Arkanis con il preciso incarico di indagare sui Cadetti del Comandante , la società segreta creata da Brendol Hux.
Tarkin fece in modo che il suo fedele aiutante, maggiore Siward Cass , fornisse al tenente Chiron tutti i codici necessari per accedere all'Area Null , una parte riservata dell'Accademia dove l'Impero custodiva i suoi programmi riservati e dove facilmente il comandante Hux avrebbe custodito la documentazione sulla società segreta da lui fondata.
Tuttavia assorbito da altri incarichi lasciò l'inchiesta nelle mani del Il Grande Inquisitore , il quale ricevette i risultati delle indagini e le valutazioni personali di Chiron. Il Grande Inquisitore ebbe un'accesa discussione con il comandante Hux, ma non potè fermarsi quanto desiderava, venne infatti richiamato su Lothal per impegni urgenti, ( era stato catturato Kanan ), pochi giorni dopo morì durante il combattimento nell'orbita di Mustafar.
Fu forse l'unica occasione in cui Tarkin non seguì personalmente qualcosa da lui iniziata, d'altro canto, come vedremo, aveva cose ben più importanti da portare a buon fine.
Raid alla Stazione Reklam []
Sei mesi dopo il ritorno di Darth Vader dalla missione sul pianeta Malachor , Tarkin ebbe un incontro con la Governatrice Arihnda Pryce , in cui vennero posti in discussione alcuni importanti temi, in primo luogo la protezione di Lothal, vista la sua importanza strategica, poi il recente attacco dei Ribelli alla prigione imperiale del pianeta Naraka , la Governatrice Pryce colse l'occasione per esternare a Tarkin tutti i suoi timori per il costante incremento delle forze Ribelli e dei loro attacchi che ormai riguardavano tutto il territorio dell'Impero.
Tarkin ascoltò pazientemente e dichiarò il suo pieno accordo con quanto esposto dalla Governatrice, ma le assicurò che Lord Vader si era gia preso cura dei capi della Ribellione ed in particolar modo dei Jedi, poi le fece la domanda cruciale, cosa si aspettava che l'Impero facesse per Lothal.
Pryce richiese un cambio di comandante per la Settima Flotta dislocata su Lothal, secondo lei, l'ammiraglio Kassius Konstantine era più un politico che un soldato, ed ora serviva un soldato. Tarkin acconsentì alla sua richiesta e pose la Settima Flotta agli ordini del Grande Ammiraglio Thrawn .
Successivamente fu indetto un nuovo incontro, erano presenti Tarkin, la Governatrice Pryce, l'agente Kallus e l'ammiraglio Kassius Konstantine, Konstantine cercò di convincere Tarkin che le valutazioni di Pryce erano esagerate e che i Ribelli non erano questo gran pericolo per l'Impero, proprio in quel mentre entrò, nella sala, il Grande Ammiraglio Thrawn il quale dichiarò che sebbene fosse auspicabile che le cose stessero come illustrato da Konstantine, in realtà le valutazioni di Pryce erano più vicine al vero di quanto avrebbe voluto. Tarkin, dopo averlo introdotto ed annunciato la sua promozione a Grande Ammiraglio dopo la sua vittoria sui Ribelli del pianeta Batonn , gli chiese una valutazione sulle prossime mosse dei Ribelli, dopo aver preso in esame le informazioni disponibili sull'attacco alla prigione di Naraka, Thrawn concluse che l'obiettivo più probabile dei Ribelli poteva essere la Stazione Reklam .
La Stazione Reklam era un impianto di bonifica segreto, orbitante attorno al pianeta Yarma , in questo impianto venivano distrutte le navi obsolete della vecchia Repubblica Galattica, in quel momento vi erano concentrati in attesa di essere smaltiti un gran numero di Caccia Stellari Ala-Y , caccia di cui i Ribelli avevano un disperato bisogno.
L'attacco ebbe luogo, i ribelli riuscirono a portar via un buon numero di Ala-Y e la Stazione venne distrutta.
Battaglia di Atollon[]
Dopo questi avvenimenti, si tenne una riunione segrta tra Thrawn, Pryce e Konstantine alla quale Tarkin partecipò via ologramma. Thrawn comunicò a Tarkin che i ribelli dello Squadrone Phoenix stavano per lanciare un attacco coordinato.
Tarkin si mostrò scettico, ma Thrawn replicò spiegando che gli attacchi degli ultimi tempi erano serviti per addestrarsi a questo, che l'obiettivo erano le industrie che producevano gli astro Caccia TIE Defender su Lothal e che le sue spie gli avevano riferito che il generaleJan Dodonna , con il Gruppo Massassi si stava muovendo per rinforzare lo Squadronen Phoenix.
Tarkin chiese se il punto di ammassamento fosse noto, Thrawn rispose che ci stavano lavorando, Tarkin dette allora l'ordine a Thrawn di scoprire il punto di ammassamento, attaccare le forze ribelli e catturare i capi della ribellione, in modo che l'Impero potesse dare un esempio e stroncare la ribellione una volta per tutte.
Thrawn riuscì ad agganciare le forze ribelli, attaccandole sia nello spazio che da terra, ottenendo dei buoni risultati, ma non riuscì a catturare i capi , anche per l'intervento di un'entità misteriosa, conosciuta come Bendu che attaccò tutti i contendenti di qualsiasi colore fossero, costringendoli ad abbandonare il campo.
La Morte Nera[]
Dopo i fatti di Antar IV , Tarkin fu nominato dall'Imperatore supervisore alla costruzione della nuova Stazione da Battaglia , denominata Morte Nera , per svolgere al meglio il proprio compito, Tarkin pose il suo comando nella Base Sentinel , da cui si potevano controllare le rotte principali di avvicinamento a Geonosis nella cui orbita era situato il cantiere.
I compiti di Tarkin erano molteplici, doveva fare in modo che la costruzione avvenisse nel modo più rapido possibile ed allo stesso tempo che fosse tecnicamente perfetta, doveva garantire il fusso continuo dei rifornimenti, dei materiali, delle attrezzature necessarie, ciò implicava il controllo ed il mantenimento delle rotte percorse dai cargo spaziali, inoltre il tutto doveva avvenire nell'assoluto segreto, si dovevano evitare attacchi di qualsiasi genere, ribelli, pirati, criminali comuni, a tale scopo Tarkin aveva ai suoi ordini cospicue risorse militari, navi da combattimento, reparti militari e poteva richiedere altri mezzi se ne avesse rilevato la necessità, doveva mantenere l'ordine nel cantiere.
Aveva ai suoi ordini i migliori tecnici e scienziati, esperti in costruzioni e tecnologie spaziali, tutti tenuti all'assoluto segreto, tutti continuamente controllati e monotorati.
Per Tarkin, la Morte Nera era la realizzazione dei suoi desideri più reconditi, della cosiddetta "Dottrina Tarkin ", egli era infatti convinto che l'unico modo per mantenere l'unità dell'Impero, evitare ribellioni, sommosse e particolarismi fosse il terrore, i popoli di qualsiasi razza, di qualsiasi pianeta dovevano sapere che se si fossero messi contro l'Impero non avrebbero avuto scampo, per ottenere ciò poteva servire una Flotta Imperiale potentissima e numerosa, poteva servire un Esercito Imperiale armato, addestrato e con la sinistra fama di essere un rullo compressore imbattibile, poteva servire, ma non bastava, contro tutto ciò si poteva lottare, serviva un'arma di distruzione di una potenza mai neppure immaginata, un'arma contro cui non si potesse combattere, contro cui si potesse solo morire: la Morte Nera.
Mentre la costruzione proseguiva, in modo abbastanza discontinuo a dire il vero, vista la massa di problemi tecnici che sorgevano ogni giorno, non si era ancora trovato il tipo di armamento da installare, il che non era un problema da poco, in quanto se si voleva che la stazione funzionasse da deterrente, bisognava che fosse dotata di un armamento di una potenza inimmaginabile, non dei semplici mega cannoni come quelli montati sugli Star Destroyer Imperiali , solo più potenti.
C' era chi aveva delle idee in proposito ed abbastanza faccia tosta di andare a proporle addirittura a Mas Amedda , strettissimo e fedelissimo collaboratore di Palpatine, quest'uomo si chiamava Orson Callan Krennic ed era uno scienziato ed un membro del segretissimo Republic Special Weapons Group, Krennic era convinto che sfruttando i Cristalli Kyber , si potesse costruire un'arma laser di potenza inimmaginabile, e sapeva anche chi avrebbe potuto costruirla, uno scienziato di nome Galen Walton Erso . Ebbe via libera.
Tutto ciò accadeva prima che l'impero fosse proclamato, ed ora Tarkin aveva a che fare con Orson Calla Krennic come responsabile dell'armamento principale.
I due uomini si detestavano, Krennic era sottoposto a Tarkin, ma non lo sopportava, era convinto che lui avrebbe dovuto essere il supervisore della Morte Nera. Tarkin non aveva fiducia in Krennic e nel suo lavoro, andava a rilento, non si vedevano risultati, si erano vericati incidenti, uno aveva quasi distrutto un pianeta, Malpaz .
Erano ambedue ambiziosi e assetati di potere, approfittavano di ogni occasione per creare difficoltà all'altro, Krennic arrivò perfino a fomentare della rivolte pur di aver Tarkin impegnato in altre faccende, Tarkin approfittava di ogni difficoltà o passo falso di Krennic per metterlo in cattiva luce o sminuirne la reputazione, poi finalmente una prova della super arma seppure in scala ridotta ebbe un notevole successo, dimostrando che l'idea di Krennic era giusta, la reputazione di Krennic risalì di colpo, Tarkin agevolò la fuga di Galen Erso e famiglia, Krennic si trovò improvvisamente in tremenda difficoltà, senza Erso non era possibile costruire l'arma.
Tarkin approfittò della situazione e divenne il supervisore generale del progetto Morte Nera che cominciò ad essere conosciuto come " Iniziativa Tarkin."
Krennic riuscì a ritrovare Galen Erso ed a convincerlo a lavorare al progetto, i risultati non si fecero attendere, Tarkin riuscì a infiltrare delle spie nel personale di Krennic, Krennic fece altrettanto. Gli anni passarono ed i risultati erano sempre più confortanti, in 2 BBY , la stazione era pressochè pronta e la lotta tra i due divenne sempre più intensa.
Tarkin era avvantaggiato avendo il favore dell'Imperatore, inoltre Krennic doveva rendere conto a Tarkin di tutto ciò che faceva, ed era sempre Tarkin che riferiva i progressi all'Imperatore, Galen Erso profittò di questa situazione e del fatto che i due erano talmente impegnati a combattersi per creare un punto debole nella costruzione della Morte Nera, nessuno se ne accorse. Riuscì anche a far arrivare un messaggio ad un capo guerrigliero suo amico in cui informava dell'esistenza di questo punto debole.
Tarkin venne informato dalle sue spie della fuga di notizie e su chi aveva fisicamente veicolato il messaggio, ma decise di non fare nulla, per il momento, ma di servirsene a tempo debito.
I piani della Morte Nera vengono rubati[]
Venne il giorno in cui la stazione da battaglia fu pronta, Krennic si recò da Tarkin per accordarsi sul modo in cui collaudare la super arma, Tarkin non si fidava, Krennic propose un collaudo a piena potenza, Tarkin adducendo motivi di sicurezza decise per la potenza minima. Tarkin temeva che se il collaudo avesse avuto pieno successo, Krennic avrebbe riacquistato il favore dell'Imperatore, ma lui non poteva permetterlo.
Tarkin non desiderava un insuccesso, sarebbe stato troppo anche per lui, voleva un successo incompleto, che gettasse ulteriori ombre sul suo rivale, ma non inficiasse anni di lavoro.
Come bersaglio venne scelta Jedha City , città infestata dai Partgiani di Saw Gerrera e ormai senza importanza strategica per l'Impero, oltretutto città santa di un culto che ricordava antiche religioni scomode per l'Impero.
Tarkin, adducendo motivi di sicurezza, volle che Krennic assistesse al collaudo a bordo della sua ammiraglia, l'Executrix , Krennic temendo un sabotaggio avvisò tutte le sue spie di porre la massima attenzione e di controllare che nessuno manomettesse nulla.
Venne il giorno del collaudo, un successo incredibile, la città di Jedha e tutto il suo circondario nel raggio di decine di Km, completamente distrutta, annichilita, polvere, nessun superstite, e tutto ciò alla minima potenza, non era difficile immaginare l'effetto a piena potenza, Tarkin esternamente imperturbabile come al solito in realtà era felice come un bambino, finalmente il suo sogno si avverava, la Dottrina Tarkin poteva trovare piena applicazione, aveva la sua arma assoluta, l'arma che avrebbe costretto tutte le popolazioni soggette all'Impero a non tentare di strappare il giogo che le opprimeva.
Decise, seduta stante di nominarsi comandante della Morte Nera, poteva farlo, visto il suo grado, e lo fece. Ciò scatenò l'ira di Krennic, i due ebbero uno scontro verbale violentissimo, davanti ad un gruppo di ufficiali, ma Tarkin aveva un asso nella manica e lo usò, tranquillamente informò Krennic che non si poteva affidare il comando di una simile arma ad una persona che non riusciva a mantenere un minimo di sicurezza nei suoi uomini, rivelò a Krennic il tradimento di uno dei suoi scienzati, rivelò che la sicurezza del progetto era compromessa, che i ribelli sapevano cos'era e dov'era la Morte Nera e che di sicuro stavano pensando al modo di neutralizzarla, a questo non credeva neppure lui, ma Krennic non poteva saperlo.
Poco tempo dopo ricevette un rapporto da Scarif in cui si dava notizia che la flotta dell' Alleanza Ribelle stava attaccando gli Archivi Imperiali. Tarkin non ci mise molto a capire cosa stesse accadendo, lo capì ancora meglio quando seppe che era in corso anche un attacco terrestre. I ribelli cercavano di impadronirsi dei Piani della Morte Nera .
Immediatamente fece muovere la Morte Nera verso l'orbita di Scarif.
La Guerra Civile Galattica[]
" Lord Vader si occuperà della flotta. Bersaglio la base di Scarif. Reattore singolo, accensione. Appena pronto, può aprire il fuoco "
- Grand Moff Wilhuff Tarkin
Appena raggiunta l'orbita di Scarif, Tarkin si rese conto che la situazione era precipitata, ciò che all'inizio sembrava essere una " semplice " incursione si era trasformata in una furiosa battaglia, la prima battaglia di una nuova guerra, la Guerra Civile Galattica .
Tarkin non perse tempo, lo scudo aveva ceduto, doveva impedire che i progetti della Morte Nera venissero inviati alla flotta ribelle. Non sapeva che erano gia stati trasmessi. Ordinò perciò di attivare il cannone alla potenza minima, bersaglio la base imperiale.
La Morte Nera fece fuoco, si ripetè spettacolo di Jedha City, la base venne completamente polverizzata, Tarkin non lo sapeva, o forse lo sapeva, ma con la base di Scarif aveva polverizzato anche il suo peggior rivale, Krennic.
Dopo la distruzione di Scarif, la flotta dell'Alleanza Ribelle cominciò a disperdersi, in quel momento giunse Darth Vader con la sua flotta, Vader aveva monitorato le trasmissioni, perciò sapeva che una trasmissione era stata effettuata da Scarif alla flotta ribelle, non potevano essere altro che i progetti della Morte Nera, nonostante tutti i suoi sforzi, non riuscì a recuperarli.
Mentre Darth Vader dava la caccia alla Tantive IV, la nave che era fuggita con i piani, Tarkin si preoccupava della sicurezza della Stazione. Convocò una riunione nella sala conferenze della Morte Nera, i temi in discussione, vertevano tutti sulla sicurezza della Stazione e sul suo completamento. Prima dell'inizio della riunione, giunse Darth Vader dopo aver catturato la Principessa Leia Organa su Tatooine , ma non a recuperare i piani.
Ora che la Morte Nera era operativa, l'Imperatore decise di sciogliere il Senato Imperiale , e di trasferire i poteri del Senato alle Autorità Militari ed ai Governatori, Tarkin naturalmente ne fu informato e durante la conferenza comunicò la notizia agli altri ufficiali, i quali l'accolsero come un dato di fatto e passarono ben presto a discutere della sicurezza della stazione.
Il generale Cassio Tagge , era preoccupato, riteneva infatti che i Ribelli fossero molto più organizzati di quello che si presumeva e che potessero, essendo in possesso dei progetti, trovare i punti deboli della Morte Nera e utilizzarli per neutralizzarla o perlomeno danneggiarla. L 'ammiraglio Motti , replicò che la stazione era indistruttibile e che perciò dovevano utilizzarla senza nessun timore, Vader lo rimproverò di fare troppo affidamento sulla tecnologia e gli ricordò che la Forza era molto più potente della Morte Nera.
Motti lo derise, affermando che era solo uno stregone e criticandolo per non essere stato in grado di recuperare i piani rubati, Vader offeso, lo sottopose ad un Soffocamento della Forza , lo stava strangolando quando Tarkin intervenne ordinandogli di smetterla. Irritato dall'accaduto, Tarkin ordinò a Darth Vader di individuare la base dei ribelli, una volta individuata, sarebbero intervenuti con la Morte Nera e l'avrebbero distrutta..
Alderaan[]
" Penso sia tempo che noi dimostriamo tutta la potenza di questa stazione. Impostare la rotta per Alderaan "
- Wilhuff Tarkin
Vader infomò Tarkin come nonostante avesse tentato in vari modi, non era riuscito a ottenere informazioni da Leia Organa, Tarkin pensava che con un diverso approccio, forse sarebbero riusciti ad avere le informazioni che desideravano. In quel momento furono interrotti dall'ammiraglio Motti che li informò della piena operatività della Morte Nera, Tarkin dette subito l'ordine di fare rotta su Alderaan.
Giunti nell'orbita di Alderaan , Tarkin fece portare la principessa Leia al suo cospetto e la mise davanti a due
possibilità, o lei rivelava la posizione della base ribelle, oppure il suo pianeta, Alderaan, sarebbe stato distrutto, Leia cercò di tergiversare ma Tarkin fu implacabile, non le lasciò via di uscita, alla fine Leia cedette e confessò che la base era su Dantooine ; Tarkin ordinò subito l'invio di esploratori su Dantooine e poi, mancando alla parola data fece distruggere Alderaan, nonostante le proteste e le preghiere di Leia causando inoltre un Disturbo della Forza chiaramente rilevato da Obi-Wan Kenobi che con Han Solo e Luke Skywalker si stava dirigendo verso Alderaan.
Gli esploratori, al ritorno da Dantooine, riferirono a Tarkin che non c'erano Ribelli sul pianeta, il Gran Moff furioso ordinò l'immediata esecuzione della principessa, ma Vader lo fermò, aveva un altro piano.
Tendere una trappola[]
Pochi istanti prima, avevano catturato una nave tra le macerie di Alderaan, Vader era convinto che fosse la stessa nave che gli era sfuggita su Tatooine, e che avesse a bordo i piani della Morte Nera, ma questo gli interessava poco al momento, quello che era importante era che quella nave poteva portarli alla base dei Ribelli. Vader spiegò a Tarkin che di sicuro i Ribelli avrebbero cercato di liberare la principessa Leia, se avessero agevolato il loro piano, e nascosto un segnalatore a bordo del Millennium Falcon , egli avrebbe potuto seguirli e scoprire l'ubicazione della base, poi l'avrebbe segnalata a Tarkin che sarebbe intervenuto con la Morte Nera e avrebbe distrutto la base.
Tarkin era dubbioso sulla riuscita del piano e decise di aspettare gli eventi, ma quando Vader gli comunicò che Obi-Wan Kenobi era nella stazione e che la principessa era fuggita dalla sua cella, dette il suo benestare. I Ribelli riuscirono a fuggire, nonostante Darth Vader fosse riuscito ad uccidere Obi-Wan Kenobi, per rafforzare l'illusione di essere riusciti a fuggire, Vader fece inseguire il Millennium Falcon da quattro Caccia TIE , che Han Solo seminò facilmente balzando nell'iperspazio , ma erano seguiti dalla Morte Nera.
La morte[]
" Evacuare? Nel momento del nostro trionfo? Penso che lei abbia sopravvalutato le loro possibilità "
- Wilhuff Tarkin all'ufficiale che lo avvisava che era stato scoperto un punto debole nella Morte Nera
Il piano di Vader funzionò, la base dei Ribelli fu scoperta su Yavin IV , la Morte Nera giunse nell'orbita del pianeta Yavin , Tarkin diede l'ordine di aprire il fuoco appena a tiro, dovevano percorrere mezza orbita prima di avere in vista la luna.I Ribelli erano riusciti ad individuare il punto debole della Morte Nera e nonostante si trattasse di una missione pressochè suicida si lanciarono all'attacco, l'unico vero vantaggio che avevano era dato dal fatto che attaccarono con piccoli caccia anzichè con navi, le difese della Morte Nera erano state concepite per combattere navi da battaglia e non caccia, gli imperiali furono costretti così a far intervenire i propri caccia, Darth Vader stesso uscì per partecipare alla difesa, fu la sua salvezza.Tarkin attendeva impaziente di avere la base a tiro, era il momento del suo trionfo, la dimostrazione della sua dottrina, intanto fuori imperversava la battaglia, i caccia Ribelli stavano subendo delle perdite paurose.Nella centrale d'attacco della Morte gli ufficiali studiavano le geometrie d'attacco dei caccia ribelli e riuscirono ad individuare l'obiettivo, inorriditi si accorsero del pericolo mortale che stavano correndo, se i Ribelli fossero riusciti a centrare una particolare luce di scarico, i siluri sarebbero penetrati sino al reattore.
Alcuni ufficiali cercarono di convincere Tarkin del pericolo e di evacuare, ma il Gran Moff, convinto dell'invulnerabilità della Morte Nera , sprezzantemente rifiutò.
Sembrò che avesse ragione, Vader con i suoi caccia aveva distrutto la quasi totalità dei caccia Ribelli, ma a causa dell'intervento del Millennium Falcon, non riuscì a distruggere quello giusto, i siluri lanciati da Luke Skywalker centrarono lo scarico ed esplosero nel reattore proprio nel momento in cui la Morte Nera stava per aprire il fuoco.
Così morì Wilhuff Tarkin, vittima della propria arroganza e della eccessiva fiducia.
Eredità[]
La distruzione della Morte Nera , la morte di Tarkin e di un gran numero di alti ufficiali, provocarono la paralisi della struttura di comando delle Forze Armate Imperiali, obbligando l'Imperatore ad operare il ricambio delle alte gerarchie.
Palpatine non si lasciò sfuggire l'occasione e sistemò uomini a lui fedeli ai vertici dell'Alto Comando Imperiale.
Il generale Cassio Tagge fu promosso Gran Generale e prese il posto di Tarkin. Tagge era sempre stato contrario alla politica di Tarkin, tanto che aveva chiamato la Morte Nera " La follia di Tarkin " , non riusciva a credere che l'Impero avesse perso così tanto tempo e risorse per seguire la visione di un folle, per non pensare a quanti Star Destroyer si sarebbero potuti costruire con le risorse usate per la Morte Nera.
Solo Darth Vader, nonostante tutto, considerava con rispetto la memoria di Tarkin e la sua visione, in contrapposizione ai metodi più pratici di Tagge.
Oltre trent'anni dopo, l'organizzazione che aspirava alla rinascita dell'Impero, ilPrimo Ordine , rivalutò la Dottrina Tarkin e Tarkin stesso, nell'ambito della commemorazione delle unità e degli uomini che si erano distinti nella Guerra Civile Galattica , il nome di Tarkin compariva nel bracciale con le insegne di maggiore.
Personalità e carattere[]
" Il terrore manterrà i sistemi locali in linea con le direttive imperiali. Il terrore di questa stazione da battaglia "
- Wilhuff Tarkin, sull'effetto psicologico generato dalla Morte Nera
Wilhuff Tarkin era il prodotto della lotta per la soppravivenza che i coloni avevano e continuavano ad affrontare per riuscire a sfruttare le risorse e creare condizioni di vita pressochè normali nei pianeti dell'Orlo Esterno.
La famiglia Tarkin si era stabilita sul pianeta Eriadu più di mille anni prima della sua nascita, aveva partecipato attivamente alla conquista ed alla difesa del pianeta da pirati, predoni ed invasori alieni, aveva ottenuto onori e ricchezze, ma il prezzo pagato era stato alto ; più che una famiglia era un'organizzazione paramilitare, con una rigida gerarchia, fondata sul rispetto, la disciplina e l'obbedienza, la capacità di combattere e di soppravvivere, il nemico doveva essere distrutto, senza porsi molti problemi etici o morali, i sottoposti dovevano solo obbedire e chi comandava, lo doveva fare con pugno di acciaio, nessuna protesta, nessuna provocazione, nessuna disobbedienza venivano tollerate.
Cresciuto con questi principi, il futuro del giovane Tarkin era segnato, non poteva far altro che il soldato e non un soldato qualsiasi, doveva comandare. Dopo aver militato nelle Forze di Sicurezza delle Regioni dell'Orlo Esterno, dove dette ampie prove delle proprie capacità militari e della sua completa indifferenza alle sofferenze del nemico, si iscrisse all'Accademia di Sullust. Qui conobbe la persona che avrebbe deciso il suo destino, Sheev Palpatine.
Fu Palpatine infatti il mentore di Tarkin, egli vide in quel giovane allampanato, orgoglioso, assetato di potere, cinico, senza scrupoli, buon combattente, ligio al dovere, rispettoso dei superiori, ambizioso, l'uomo che cercava per la realizzazione dei suoi piani. I due avrebbero formato una coppia indissolubile, fino alla morte.
Con l'aiuto di Palpatine, entrò nell'Accademia Giudiziaria Repubblicana, seguendo il consiglio di Palpatine, si mise in politica e divenne Governatore di Eriadu.
Tarkin era ossessionato dall'ordine, dalla simmetria delle cose e non solo, era convinto che solo con il rispetto della legge, la cieca obbedienza all'autorità, la società potesse progredire, e che il sentimento che garantiva l'obbedienza fosse la paura, fedele servitore dell'ordine costituito, lottò tutta la vita per il mantenimento dello stato di diritto.
L'incontro con Palpatine fu il chiudersi della simmetria; da una parte, Palpatine deciso a fondare un Impero Galattico sulle ceneri della Repubblica, dall'altra Tarkin, deluso dalla politica e dalla deriva lassista repubblicana, pur servendola fedelmente e con onore durante le Guerre dei Cloni, nell'Impero vide la rifondazione della vita e della civiltà e della potenza. L'Impero per Tarkin rappresentava ciò in cui aveva creduto, ciò per cui aveva lottato per tutta la vita, arrivando persino a creare una dottrina, La Dottrina Tarkin, in cui espose tutte le sue convinzioni e le sue teorie sul buon governo, Palpatine, l'Imperatore, era il simbolo di tutto ciò, ed a Palpatine, Tarkin portò tutto il suo rispetto, la sua devozione, la sua obbedienza e le sue competenze.
Quando Tarkin fu trasferito su Base Sentinel, molti suoi colleghi pensarono che fosse caduto in disgrazia o che fosse una punizione per qualcosa che aveva o non aveva fatto, chi lo consceva bene, capì che gli era stata affidata una missione della massima importanza, in effetti Tarkin era una stella nel firmamento imperiale, eroe di guerra, buon tattico, ottimo stratega, sembrava destinato ad una fulgida carriera nel Comando Imperiale, invece...., invece Palpatine gli aveva affidato la sopravvivenza stessa dell'Impero.
La Morte Nera era l'arma assoluta, era l'arma che avrebbe garantito la pace, l'ordine sociale ed in definitiva la vita dell'Impero, la sua sola esistenza avrebbe permesso di liberare risorse per l'espansione imperiale.
Tarkin era l'unico uomo che avrebbe potuto portare a termine un simile progetto, l'unico uomo capace di superare tutte le difficoltà e le avversità che giornalmente si presentavano, era l'unico perchè la stazione da battaglia era il concretizzarsi delle sue convinzioni, dei suoi sogni.
Tarkin considerava i nemici in due categorie, la prima, i parassiti, che dovevano essere eliminati senza pietà, con tutti i mezzi disponibili. Questa idea era l'eredità di Eriadu, dei secoli di lotte contro predoni e pirati, che rubavano i frutti del lavoro e dell'ingegno delle persone perbene, parassiti appunto, la seconda, quelli da educare, quelli che dovevano capire la fortuna che avevano nell'essere cittadini dell'Impero, ma secondo Tarkin, prima dovevano espiare, e poi, se fossero sopravvissuti se ne sarebbe parlato, se fossero morti, ( come era auspicabile ) sarebbero serviti come esempio ad altri.
Tarkin era spietato, non sadico, non si divertiva ad uccidere, a distruggere, andava fatto, e lui lo faceva, era il classico soldato, ligio al regolamento, maniaco della disciplina, fanatico dell'ordine, non alzava la voce, non insultava i sottoposti, bastava la sua presenza, quasi ieratica, per normalizzare qualsiasi situazione, calmo riflessivo, parlava a ragion veduta, sapeva analizzare una situazione potenzialmente critica in pochi istanti, le sue domande erano precise ed esigeva risposte pronte ed esaurienti, i suoi ordini erano chiari, precisi e non ammetteva deroghe, dovevano essere eseguiti, non ostentava il suo potere, era il potere. Pur essendo cresciuto in un ambiente lussuoso, non amava lussi ed orpelli, era frugale, il suo appartamento non aveva mobili rari e ricercati, una semplice branda militare, un comodino ed un armadio, unica deroga il suo studio, una scrivania massiccia, due comode poltrone e due sedie per gli ospiti, cercava la comodità, non l'ostentazione, aveva molti nemici, ma anche molti amici, anche i suoi più acerrimi detrattori non lo criticavano mai per il suo essere, ma piuttosto per le sue idee che in molti consideravano troppo estreme.
Durante le Guerre dei Cloni combattè a fianco di molti Jedi, li giudicava inadeguati al comando dell'Esercito Repubblicano, non ebbe mai rispetto per loro, li considerava ottimi combattenti individuali, ma nulla più, tranne uno, Anakin Skywalker per il quale sviluppò un riluttante rispetto, ricambiato. Era un ottimo osservatore, prendeva nota mentalmente di ogni minimo particolare che poteva essere di qualche utilità in futuro. Fu osservando combattere Anakin prima e Lord Vader poi, che giunse alla conclusione che potessero essere la stessa persona, non lo disse mai.
Il suo rapporto con Darth Vader fu ambivalente, dovettero lavorare assieme in più di un'occasione, pressoché costretti dall'Imperatore che li considerava gli unici di cui potesse fidarsi in tutto l'Impero, Vader era il suo braccio destro, ma il sinistro era lui, Tarkin, nessuno aveva la sua familiarità con Palpatine, neppure Darth Vader, il rapporto Palpatine - Vader era quello di maestro e apprendista, quello tra Palpatine e Tarkin era quasi di amicizia.
Non si conoscono relazioni sentimentali nella storia di Tarkin e neppure avventure, Tarkin non aveva tempo per queste cose, era troppo impegnato nel servire prima la Repubblica, poi l'Impero, troppo impegnato nel servire se stesso.
Come definire Tarkin allora? Alla luce di quanto abbiamo visto, non è facile, Tarkin è tutto ed il contrario di tutto, può essere considerato un eroe oppure un criminale, un genio od un illuso, in fin dei conti non fece altro che seguire per tutta la vita i principi che aveva assorbito fin da piccolo con il latte materno, forse la chiave per comprendere Tarkin sta in una frase che gli rivolse lo zio Jova.
" Devi insegnare loro il significato della legalità. Solo a quel punto potrai punirli, in modo che si ricordino la lezione. In questo modo, ti temeranno a tal punto che crolleranno in ginocchio non appena ti vedranno arrivare da lontano. "
- Jova Tarkin a Wilhuff Tarkin
Dietro le quinte[]
> Tarkin fu interpretato da Peter Cushing in Star Wars: Episodio IV : Una Nuova Speranza , e da Wayne Pygram in un cameo in Star Wars Episodio III:La Vendetta dei Sith , Steve Stanton gli diede la voce in Star Wars:The Clone Wars ed in Star Wars Rebels .
> Peter Cushing soffriva di forti dolori ai piedi, motivo per cui sul set spesso era in pantofole.
> A differenza di Alec Guiness , interprete di Obi-Wan Kenobi , Cushing si godette appieno l'esperienza e si rammaricò di non aver potuto interpretare scene in altri film della serie, si lamentava che il suo personaggio era morto troppo presto.
> Durante il periodo di lavorazione de "La Vendetta dei Sith" , George Lucas avrebbe voluto utilizzare degli spezzoni integrati con la tecnica del CGI ( Computer Generated Imaginery ) per far apparire Tarkin in una delle scene finali del film ma poi si rese conto che la cosa non poteva funzionare, scelse allora di girare la scena con Wayne Pygram, per la sua straordinaria somiglianza con Peter Cushing.
> Per Rogue One: A Star Wars Story , immagini CGI digitalmente modificate sono state utilizzate per inserire il volto di Cushing sul corpo dell'attore Guy Henry . La famiglia Cushing fu coinvolta pesantemente nell'operazione, suggerendo molti sottili aggiustamenti per far sembrare l'attore il più realistico possibile.