Programme for the International Assessment of Adult Competencies
PIAAC, Programme for the International Assessment of Adult Competencies, è un Programma promosso dall'OCSE, l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico e destinato alla valutazione delle competenze della popolazione adulta tra i 16 ed i 65 anni di età. Il Programma di ricerca risponde all'obiettivo di fornire dati aggiornati, e comparabili a livello internazionale, sulle competenze degli adulti nei Paesi OCSE, informazioni utili alla definizione e l'aggiornamento delle politiche educative e del lavoro, sia a livello nazionale che internazionale.
PIAAC studia le competenze definite dall'OCSE foundations skills, considerate oggi fondamentali per vivere e lavorare e in particolare competenze sulla lettura (Literacy), sulle abilità logico-matematiche (Numeracy) e sulle competenze collegate alle tecnologie dell'informazione e comunicazione (problem solving in ambienti tecnologicamente avanzati). Inoltre, per la prima volta in uno studio internazionale, l'indagine PIAAC fornisce indicazioni su come le persone fanno uso delle competenze non solo nella loro vita personale, ma anche durante la loro attività lavorativa.
A tale fine, l'Indagine raccoglie informazioni su come le competenze vengono utilizzate a casa, sul posto di lavoro, nella comunità; come si sviluppano queste abilità, come vengono mantenute o perse nel corso della vita; e in che modo tali competenze fondamentali sono legate alla partecipazione al mercato del lavoro, al reddito, la salute, l'impegno sociale e politico.
Al primo ciclo dell'indagine PIAAC, svolta nel periodo 2011-2012, hanno partecipato 24 Paesi, di cui 17 facenti parte dell'Unione Europea, tra cui l'Italia. I risultati internazionali di PIAAC sono stati resi noti nel rapporto curato dall'OCSE e pubblicato nell'ottobre del 2013. In Italia il rapporto nazionale è stato curato dall'ISFOL (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori) che ha la responsabilità scientifica del Programma in Italia, mentre il coordinamento istituzionale della partecipazione italiana è di competenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
L'indagine internazionale PIAAC sarà ripetuta nel tempo, per avere informazioni e dati aggiornati sull'evoluzione delle competenze della popolazione adulta.
PIAAC si correla anche con l'indagine OCSE-PISA (Programme for International Student Assessment) destinata agli studenti quindicenni.
Competenze di base valutate
[modifica | modifica wikitesto]PIAAC studia le competenze di base che le valutazioni nazionali e internazionali precedenti avevano dimostrato essere un fondamento essenziale per la partecipazione alla vita sociale e lavorativa e lo sviluppo di altre competenze, e rispetto alle formulazioni precedenti ne amplia la definizione e il campo d'indagine[1].
Literacy
[modifica | modifica wikitesto]La capacità di capire, valutare, utilizzare ed esaminare testi scritti in forma cartacea o digitale per partecipare alla vita sociale, per raggiungere obiettivi e sviluppare conoscenza e potenziale umano.
Numeracy
[modifica | modifica wikitesto]L'abilità di accedere a, utilizzare, interpretare e comunicare informazioni e idee matematiche, per affrontare e gestire problemi di natura matematica in un certo numero di situazioni della vita adulta.
Problem solving
[modifica | modifica wikitesto]In PIAAC il problem solving in ambienti tecnologicamente avanzati (ICT) è definito come l'utilizzo della tecnologia digitale, di strumenti e reti di comunicazione per acquisire e valutare informazioni, comunicare con gli altri e svolgere compiti pratici. Il primo ciclo di indagine di PIAAC si focalizza sulle abilità di soluzione dei problemi per scopi personali, di lavoro e sociali, in ambienti basati sull'utilizzo di computer. Le prove includono compiti come ad esempio ordinamento e invio di e-mail, la compilazione di moduli digitali, la valutazione del contenuto informativo o ricerca di informazioni su siti web.
Risultati principali del primo ciclo PIAAC
[modifica | modifica wikitesto]I dati relativi al primo ciclo dell'indagine PIAAC mostrano la posizione di relativa debolezza del campione italiano rispetto agli altri Paesi. Dal confronto internazionale, rispetto alla media dei paesi OCSE, o ad alcuni paesi più direttamente comparabili per grado di sviluppo socio-economico, dimensioni e collocazione geografica, emerge chiara la conferma di un posizionamento internazionale che per l'Italia desta una certa preoccupazione. La distribuzione del campione italiano tende ad essere costantemente 10-20 punti al di sotto di quello internazionale.
L'Italia si colloca all'ultimo posto della graduatoria nelle competenze alfabetiche(literacy), anche se rispetto alle precedenti indagini OCSE la distanza dagli altri Paesi si è ridotta. Risulta penultima nelle competenze matematiche (numeracy), fondamentali per affrontare e gestire problemi di natura matematica nelle diverse situazioni della vita adulta.
La lettura dei dati principali evidenzia tuttavia anche alcuni aspetti positivi: risulta assai positiva la tendenza al miglioramento dei livelli di competenza del segmento femminile; si riscontra inoltre nel complesso un processo di contenimento dell'analfabetismo. Diminuisce, rispetto alle precedenti indagini internazionali (IALS e ALL), la percentuale di popolazione che si posiziona nei livelli più bassi di competenza (la quota sotto il livello 1[2] nella scala PIAAC passa dal 14% a circa il 5,5%), ed è aumentata al contempo la percentuale di popolazione che si colloca a livello 2 (dal 34,5% al 42,3%); si riduce la forbice tra giovani e anziani. Il gap esistente tra la fascia dei giovani dei (16-24enni) e la fascia di anziani (55-64enni) passa, per quanto riguarda le competenze alfabetiche, da 63 punti delle precedenti indagini ai 30 di PIAAC; con un evidente miglioramento delle fasce di età più mature; infine si riduce lo scarto con la media OCSE relativamente alle competenze alfabetiche e si riscontra un miglioramento complessivo del ranking dell'Italia rispetto alle altre indagini svolte negli ultimi anni, mentre gran parte degli altri Paesi rimane stabile.
Paesi che hanno partecipato al primo ciclo dell'indagine
[modifica | modifica wikitesto]Australia, Austria, Belgio, Canada, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Irlanda, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Corea del Sud, Slovacchia, Spagna, Stati Uniti e Svezia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Per la definizione completa sulle dimensioni analizzate dall'indagine si rimanda al framework teorico del programma PIAAC (si veda bibliografia), se ne riporta qui una definizione semplificata.
- ^ Il “livello meno 1” indica una modestissima competenza, al limite dell'analfabetismo, mentre i “livelli 4” e “5” indicano la piena padronanza del dominio di competenza. Il raggiungimento del “livello 3” è considerato per l'OCSE come il livello minimo indispensabile per un positivo inserimento nelle dinamiche sociali, economiche e occupazionali (i punteggi che definiscono i vari livelli di competenza sono definiti secondo specifiche procedure statistiche).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- ISFOL, PIAAC-OCSE Rapporto nazionale sulle competenze degli adulti, Roma 2014.
- ISFOL, Le competenze per vivere e lavorare oggi. Principali evidenze dall'Indagine PIAAC, Research Paper, Roma 2013.
- ISFOL, Il framework teorico del programma PIAAC. Metodologia e strumenti per la valutazione delle competenze degli adulti, Roma 2014.
- OECD: OECD Skills Outlook 2013: First Results from the Survey of Adult Skills. OECD Publishing, Paris 2013, ISBN 978-92-64-20398-3.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito Ufficiale ISFOL PIAAC, su isfol.it. URL consultato il 9 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2015).
- (EN) Sito OCSE_PIAAC, su oecd.org.