Misha Auer

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Mischa Auer)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Misha Auer

Misha Auer, nato Michail Semënovič Unkovskij (in russo: Михаил Семёнович Унковский; San Pietroburgo, 17 novembre 1905Roma, 5 marzo 1967), è stato un attore russo naturalizzato statunitense.

Nacque a San Pietroburgo da un ufficiale della marina, Semyon Ivanovich Unkovskij (1871–1921), sposato alla figlia di Leopold Auer, famoso violinista ungherese, Zoya Lvovna Unkovskaya Auer.

Il nonno si era trasferito negli Stati Uniti dopo la rivoluzione d'ottobre e dopo la morte della figlia per tifo riuscì a fare in modo che il futuro attore lo raggiungesse.

Iniziò a lavorare negli anni venti, dopo aver cambiato il proprio cognome in onore del nonno materno. Si trasferì a Hollywood nel 1928 e lì iniziò la carriera.

Fece la sua prima apparizione in La casa del terrore (1928). Ebbe diversi ruoli piccoli e per lo più non accreditati negli anni trenta, comparendo in film come Rasputin e l'imperatrice (1932), Viva Villa! (1934) e I lancieri del Bengala (1935).

Nel 1936 Auer ebbe la parte di un falso nobile nella commedia L'impareggiabile Godfrey, ottenendo poi la candidatura all'Oscar al miglior attore non protagonista. Mentre prima veniva chiamato per interpretare per lo più cattivi, da questo momento fu regolarmente scritturato in ruoli comici.

Misha Auer con Carlo Campanini in un varietà alla Radio Rai di Roma nel 1951

All'apice della carriera, ottenne il ruolo dell'insegnante di danza russo, Boris Kolenkhov, nel film vincitore dell'Oscar L'eterna illusione, dove si rivolge a Jean Arthur con la battuta «Ah, my little Rubishka!», e del principe diventato stilista nel film Modella di lusso (1938).

Auer apparve inoltre in film come Cento uomini e una ragazza (1937), Partita d'azzardo (1939), Parata di primavera (1940), Hellzapoppin' (1941), Cracked Nuts (1941) e Le schiave della città (1944). Fece anche parte del numeroso cast di Dieci piccoli indiani (1945).

Negli anni cinquanta apparve in diverse serie televisive come Westinghouse Desilu Playhouse, Studio One, Broadway Television Theatre e The Chevrolet Tele-Theatre. Dagli anni quaranta agli anni sessanta girò diversi film in Francia e in Italia, tra cui uno con Totò, Che fine ha fatto Totò Baby? (1964), e uno con Franco e Ciccio, I due mafiosi (1964).

Auer si sposò quattro volte ed ebbe tre figli. Morì a Roma nel 1967 per un infarto.

Filmografia parziale

[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani

[modifica | modifica wikitesto]
  • Stefano Sibaldi in Partita d'azzardo, Parata di primavera, La taverna dei sette peccati, Helzapoppin', Le schiave della città, Dieci piccoli indiani (ridoppiaggio), Al diavolo la celebrità, Biancaneve e i sette ladri
  • Carlo Romano in L'eterna illusione, Un bimbo in pericolo, Letti gemelli, I due mafiosi
  • Gualtiero De Angelis in I crociati, L'impareggiabile Godfrey
  • Giorgio Capecchi in L'ammaliatrice, L'inafferrabile spettro
  • Leo Garavaglia in Cento uomini e una ragazza
  • Bruno Persa in Rapporto confidenziale
  • Renato Turi in Frou-Frou

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]

Premi Oscar 1937 – Candidatura all'Oscar al miglior attore non protagonista per L'impareggiabile Godfrey

  • (EN) Ray Stuart Immortals of the Screen, Bonanza Books, New York 1965

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN80145857804523020433 · ISNI (EN0000 0000 5935 121X · LCCN (ENn85273920 · GND (DE1019409657 · BNE (ESXX1519431 (data) · BNF (FRcb146596040 (data) · J9U (ENHE987007317740905171