Angioini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Angioino)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando la prima dinastia di Angiò-Plantageneti, vedi Plantageneti.
Angioini
D'azzurro, seminato di gigli d'oro, spezzato da un lambello rosso.
Stato Contea d'Angiò
Contea di Maine
Contea di Provenza
Regno di Francia e Navarra
Regno di Napoli
Regno di Sicilia
Regno di Polonia
Regno d'Ungheria
Regno di Gerusalemme
Impero latino di Costantinopoli (nominalmente)
Regno d'Albania
Principato d'Acaia
Casata di derivazioneCapetingi
Casata principaleRobertingi
Titoli
FondatoreCarlo I d'Angiò
Ultimo sovranoGiovanna II d'Angiò-Durazzo
Data di fondazione1246
Data di estinzione1435[1]
Etniafrancese
Rami cadetti
Lo stemma degli Angioini in una miniatura del 1509

Angioini è l'appellativo dato a due distinte dinastie medievali cadette dei Capetingi, accomunate dall'aver avuto la titolarità sulla Contea, poi Ducato, di Angiò, una provincia occidentale della Francia.

La contea di Angiò passò alla Corona di Francia con Filippo Augusto nel 1205, dopo che questi la sottrasse ai Plantageneti[5]. Nel 1246 re Luigi IX il Santo la diede in feudo al fratello Carlo I d'Angiò, che diede origine ad una seconda dinastia di conti e poi duchi d'Angiò, propriamente detti Angioini.

Nel 1282 Carlo I fu incoronato re di Sicilia. Da quel momento le varie diramazioni della dinastia, grazie a diversi matrimoni, riuscirono ad estendere la loro influenza su buona parte dell'Europa: oltre ai regni di Napoli e, brevemente, quello di Sicilia, gli Angioini governarono la Provenza, la Lorena, la Polonia e l'Ungheria.

Prima dinastia

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Sovrani di Napoli § Francesi, Angioini (1282-1442).
Stemma dei Conti d'Angiò, divenuto poi lo stemma anche del Regno di Napoli, conosciuto anche come Angiò-antico

Detta anche Linea seniore, o Capetingi-Angiò, deriva dal primo conte:

Nel 1290, la contea di Angiò entrò a far parte della dote della figlia di Carlo II, Margherita d'Angiò (nata nel 1273 e morta nel 1299), e passò quindi per matrimonio a Carlo di Valois (nato nel 1270 e morto nel 1325), figlio terzogenito del re di Francia Filippo III, che nel 1297 divenne perciò conte di Angiò e pari del regno. Il figlio di costoro, Filippo di Valois (nato nel 1293 e morto nel 1350), ereditò la contea alla morte del padre e nel 1328 divenne re di Francia con il nome di Filippo VI, ricongiungendo l'Angiò alla corona. Suo figlio, il re Giovanni II il Buono (nato nel 1319 e morto nel 1364) diede al proprio figlio cadetto Luigi il titolo di duca d'Angiò nel 1360, trasformando la contea in ducato e dando così vita ad una nuova dinastia angioina.

Seconda dinastia

[modifica | modifica wikitesto]
Stemma dei duchi d'Angiò, divenuto poi quello della provincia e conosciuto anche come Angiò-moderno
Lo stesso argomento in dettaglio: Angiò-Valois e Angiò-Durazzo.

Duchi di Angiò furono:

Il ducato d'Angiò ritornò infine alla corona di Francia, al re Luigi XI, al quale l'ultimo duca aveva inoltre ceduto i propri diritti sul regno di Napoli: questa cessione fu più tardi il pretesto in base al quale il re di Francia Carlo VIII scese in Italia nel 1494.

  1. ^ Morte di Giovanna II d'Angiò-Durazzo, regina di Napoli.
  2. ^ Il ramo si estinse con la morte dell'ultima sovrana del Regno di Napoli, Giovanna II, nel 1435.
  3. ^ Il ramo si estinse nel 1395 con la morte di Maria d'Ungheria, regina d'Ungheria e moglie di Sigismondo di Lussemburgo.
  4. ^ Il ramo si estinse nel 1373 con la morte senza eredi di Filippo II d'Angiò, principe di Taranto.
  5. ^ La vera e propria prima dinastia a governare sulla contea di Angiò fu però quella degli Ingelgeridi, coi loro discendenti Plantageneti, ma in genere la storiografia, per evitare confusione, riserva il termine Angioini in special modo alle dinastie cadette di Francia, preferendo utilizzare soprattutto il termine Plantageneto per indicare la precedente dinastia.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]