Sostanza corrosiva
Una sostanza viene definita corrosiva, o caustica, quando distrugge o danneggia in maniera irreversibile un materiale con cui viene a contatto.
Effetti sulla materia vivente
[modifica | modifica wikitesto]Le sostanze corrosive comprendono gli acidi o gli alcali forti oppure soluzioni concentrate di acidi e basi deboli, ma anche dalla combinazione di una di queste sostanze con altre, come la soluzione piranha. I danni maggiori per la salute possono verificarsi in seguito ad ingestione, inalazione, contatto con occhi, mucose, epidermide e derma. Il risultato è un'ustione chimica. Provocano distruzione locale dei tessuti, esternamente o internamente, e cioè “bruciano” la pelle o, ad esempio, il rivestimento dello stomaco[2]. Queste sostanze determinano infatti l'idrolisi dei grassi e la denaturazione delle proteine e reazioni di idratazione che essendo esotermiche possono provocare un'ustione termica[3][4] e non solo chimica.
Una sostanza corrosiva, se diluita, ha una minore attività chimica e se non presenta effetto lesivo tissutale viene denominata irritante. Tuttavia la capacità di continuare a provocare danno tissutale dipende dal tempo di esposizione alla sostanza e il tipo di tessuto coinvolto. La pelle è generalmente meno sensibile all'azione di sostanze corrosive diluite mentre dev'essere evitato il contatto con occhi e mucose[5][6][7].
Se la vittima vomita, spesso il vomito è frammisto a sangue. I corrosivi comuni sono l'acido cloridrico[8] o muriatico[9], l'acido fenico[10], perossido d'idrogeno[11], acido nitrico[12], il dicloruro di mercurio[13] e l'ammoniaca[14].
L'ingestione di corrosivi può indurre gravi conseguenze, inclusi gravi danni al tratto gastrointestinale, che possono portare a vomito, forti dolori di stomaco e morte[15].
Danno da inalazione di vapori[16][17]
[modifica | modifica wikitesto]- irritazione dei polmoni
- tosse
- respiro corto
- liquido nei polmoni
- possibile morte
- polmonite chimica
- ipocalcemia
- vomito
Effetti sulla materia non vivente
[modifica | modifica wikitesto]La corrosione di materia non vivente (ad esempio superfici metalliche) è un processo distinto.
Tipi comuni
[modifica | modifica wikitesto]Le sostanze chimiche corrosive comuni sono classificate in[18][19]:
- Acidi[20]
- Acidi forti[21]: i più comuni sono l'acido solforico[22], l'acido nitrico[12] e l'acido cloridrico[8] (rispettivamente H2 SO4, HNO3 e HCl).
- Alcuni acidi deboli concentrati, ad esempio acido formico[23], acido acetico[24] e acido fosforico[25]
- Acidi di Lewis[26] forti come cloruro di alluminio[27], anidro[28] e trifluoruro di boro[29]
- Acidi di Lewis con reattività specifica; ad esempio, soluzioni di cloruro di zinco[30]
- Acidi estremamente forti (superacidi[31])
- Basi[21]
- Caustici o alcali, come idrossido di sodio[32], idrossido di potassio[33] e idrossido di calcio[34]
- I metalli alcalini in forma metallica (ad es. sodio elementare) e gli idruri di metalli alcalini e alcalino terrosi, come l'idruro di sodio[35], funzionano come basi forti e idratano per fornire sostanze caustiche[36]
- Basi estremamente forti (superbasi) come alcossidi, ammidi metalliche (es. sodio ammide) e basi organometalliche come il butillitio[37]
- Sali completamente alcalinizzati di acidi deboli come il fosfato trisodico[38]
- Alcune basi deboli concentrate, come l'ammoniaca quando anidra o in una soluzione concentrata[14][39]
- Agenti disidratanti come anidride fosforica[40][41], ossido di calcio[42], cloruro di zinco[43] anidro, anche metalli alcalini elementari
- Forti ossidanti come il perossido di idrogeno concentrato[11]
- Alogeni elettrofili: fluoro elementare, cloro[44], bromo[45] e iodio[46], e sali elettrofili come ipoclorito di sodio[47] o composti N-cloro come cloramina-T[48]; gli ioni alogenuri non sono corrosivi, ad eccezione del fluoruro[49]
- Alogenuri organici e alogenuri acidi organici come cloruro di acetile e cloroformiato di benzile[50]
- Anidride acetica[51]
- Agenti alchilanti come il dimetilsolfato[52]
- Alcuni materiali organici come il fenolo ("acido fenico")[10]
- Gas corrosivi (Ossidi di Azoto - NOx), ad esempio monossido di azoto (NO)[53], diossido di azoto (NO2)[54] e triossido di diazoto (N2O3)[18]
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Formula di struttura dell'acido solforico
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Formula di struttura dell'acido nitrico
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Formula di struttura dell'acido cloridrico
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Idrossido di potassio, KOH.
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Struttura di Mg(OH)2, idrossido di calcio
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Simbolo di avvertenza su un'etichetta di un contenitore contenente una sostanza corrosiva
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Simbolo di avvertenza (gas corrosivo)
-
Formula di struttura del fenolo
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) ISO Online Browsing Platform, ISO 7010 - W023
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- ^ carlroth.com. URL consultato il 31 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2022).
- ^ ICSC 0860 - FLUORURO DI STAGNO (II), su www.ilo.org. URL consultato il 31 maggio 2022.
- ^ ICSC 0990 - CLOROFORMIATO DI BENZILE, su www.ilo.org. URL consultato il 31 maggio 2022.
- ^ fishersci.it.
- ^ ICSC 0148 - DIMETIL SOLFATO, su www.ilo.org. URL consultato il 31 maggio 2022.
- ^ Ossidi di azoto: caratteristiche, su www.nonsoloaria.com. URL consultato il 31 maggio 2022.
- ^ ARPAB.it - Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Basilicata, su www.arpab.it. URL consultato il 31 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2022).
Voci correlate
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