Mitsubishi B2M
Mitsubishi B2M | |
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Descrizione | |
Tipo | aerosilurante imbarcato |
Equipaggio | 3 |
Costruttore | Mitsubishi |
Data primo volo | 28 dicembre 1929 |
Data entrata in servizio | 1932 |
Utilizzatore principale | Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu |
Esemplari | 206 |
Sviluppato dal | Blackburn Ripon |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 10,18 m |
Apertura alare | 14,98 m |
Altezza | 3,60 m |
Superficie alare | 55 m²[1] |
Peso a vuoto | 2 260 kg[1] |
Peso carico | 3 600 kg |
Propulsione | |
Motore | un V12 Hispano-Suiza 12Lbr |
Potenza | 650 hp (485 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 213 km/h |
Autonomia | 1 779 km (960 nmi)[1] |
Tangenza | 4 500 m |
Armamento | |
Mitragliatrici | una calibro 7,7 mm in caccia una calibro 7,7 mm brandeggiabile posteriore |
Bombe | fino ad 800 kg o |
Missili | siluri fino a ad 800 kg |
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Il Mitsubishi B2M era un aerosilurante imbarcato biplano prodotto dall'azienda giapponese Mitsubishi Heavy Industries negli anni trenta ed utilizzato dalla Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu, la componente aerea della Marina imperiale giapponese, durante la seconda guerra sino-giapponese.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1927, la Mitsubishi commissionò alla britannica Blackburn Aircraft un progetto per un velivolo da proporre alla specifica emessa da parte della marina imperiale per la sostituzione del B1M. In caso di successo il progetto sarebbe stato prodotto su licenza in Giappone dalla stessa Mitsubishi.
La Blackburn incaricò i propri progettisti che presentarono uno sviluppo ingrandito del loro Ripon, il Blackburn T.7B, che era allora in fase di sviluppo per una fornitura alla Fleet Air Arm.[3] Il T.7B era caratterizzato da una configurazione alare biplana, dotata di alette Handley Page sul bordo d'attacco ed un elevato valore di allungamento alare, e spinto da un motore Hispano-Suiza 12Lbr da 625 hp (466 kW).
La commissione esaminatrice dichiarò vincitore il progetto esposto dalla Mitsubishi che richiese all'azienda britannica la costruzione di un prototipo al quale venne assegnato la designazione ufficiale 3MR4. Il velivolo venne portato in volo per la prima volta il 28 dicembre 1929 sulla pista aziendale situata a Brough, nell'East Riding of Yorkshire[3] quindi inviato via nave nel febbraio 1930.[2]
In Giappone vennero realizzati altri tre prototipi prima che ne fosse richiesta la fornitura come Aereo imbarcato per la marina Tipo 89-1 Modello 1 o Mitsubishi B2M1.[4]
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Il B2M era un velivolo dall'aspetto tradizionale per l'epoca, monomotore biplano con carrello fisso.
La fusoliera era caratterizzata dalla presenza di tre abitacoli aperti in tandem, l'anteriore per il pilota ed i posteriori per l'osservatore ed il mitragliere, protetti da parabrezza frangivento. Posteriormente terminava in un impennaggio classico monoderiva e piani orizzontali controventati con montanti in tubo d'acciaio.
La configurazione alare era biplana, con l'ala inferiore dall'apertura leggermente superiore e traslata verso la parte posteriore. Entrambe erano di forma rettangolare con raccordi rastremati alle estremità alari e dotate di alettoni, collegate tra loro tramite due coppie di montanti tubolari integrati da tiranti in cavo d'acciaio mentre il piano centrale superiore era collegato alla fusoliera tramite un castello tubolare.
Il carrello d'atterraggio era un semplice biciclo anteriore fisso ed ammortizzato, integrato posteriormente da un pattino d'appoggio.
La propulsione era affidata ad un motore Hispano-Suiza 12Lbr posizionato sul muso, un 12 cilindri a V a ciclo Otto raffreddato a liquido, dotato di radiatore posto sulla parte inferiore, capace di erogare una 650 hp (485 kW) ed abbinato ad un'elica bipala.
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Il B2M1 entrò in servizio operativo nel 1932[4] andando ad equipaggiare le portaerei Akagi, Kaga e Hōshō. Alcune modifiche minori atte a migliorarne la facilità di manutenzione generò la versione B2M2 o Aereo imbarcato per la marina Tipo 89-2 che non ebbe significativi miglioramenti in termini di prestazioni rispetto alla versione da cui derivava.
La produzione complessiva delle due versioni si attestò ad un totale di 204 esemplari costruiti.[4].
Entrambe le versioni furono intensamente impiegate nel 1937, durante operazioni di bombardamento sia ad alta che a bassa quota sul territorio cinese durante le prime fasi della seconda guerra sino-giapponese[4][5].
Varianti e versioni
[modifica | modifica wikitesto]- Blackburn T.7B
- prototipo realizzato dalla Blackburn Aircraft.
- Mitsubishi 3MR4
- designazione dei tre prototipi di costruzione giapponese.
- Misubishi B2M1
- versione iniziale di produzione in serie.
- Mitsubishi B2M2
- sviluppo della versione B2M1 caratterizzata da modifiche all'impennaggio di coda e dall'apertura alare ridotta.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Mikesh e Abe 1990, pp. 167-168.
- ^ a b Angelucci 1981.
- ^ a b Mason 1994.
- ^ a b c d Donald 1997.
- ^ Håkans Aviation page – Sino-Japanese Air War 1937, su surfcity.kund.dalnet.se. URL consultato il 25 giugno 2007.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Enzo Angelucci (ed.), World Encyclopedia of Military Aircraft, London, Jane's, 1981, ISBN 0-7106-0148-4.
- (EN) David Donald (ed.), The Encyclopedia of World Aircraft, Leicester, UK, Blitz Editions, 1997, ISBN 1-85605-375-X.
- (EN) Francis K. Mason, The British Bomber since 1914, London, Putnam Aeronautical Books, 1994, ISBN 0-85177-861-5.
- (EN) Robert C. Mikesh, Shorzoe Abe, Japanese Aircraft 1910-1941, Annapolis, Naval Institute Press, 1990, ISBN 1-55750-563-2.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mitsubishi B2M
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maksim Starostin, Mitsubishi B2M; 1932, in Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 9 agosto 2009.
- (RU) B2M, in Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 10 agosto 2009.
- (EN) J. Rickard, Mitsubishi B2M Type 89 carrier attack bomber/ Mitsubishi 3MR4/ Blackburn T.7B, in Military History Encyclopedia on the Web, http://www.historyofwar.org/index.html, 8 dicembre 2008. URL consultato il 23 agosto 2009.