Libero Pollastri
Libero Pollastri | |||||||||||||||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||
Ruolo | Difensore | ||||||||||||||||||
Termine carriera | 1940 | ||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||
Squadre di club1 | |||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||
Libero Pollastri (Cremona, 9 luglio 1910 – Cremona, 1º novembre 1986[1]) è stato un calciatore italiano, di ruolo difensore.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Cresciuto nella Cremonese, esordisce in prima squadra nel campionato di Divisione Nazionale 1927-1928, e diventa titolare nel ruolo di terzino destro a partire dalla stagione 1929-1930, nella quale i grigiorossi disputano il primo campionato di Serie A a girone unico. Esordisce nella massima serie il 20 ottobre 1929, nel pareggio interno per 0-0 contro la Juventus, e totalizza 32 presenze senza reti. A fine stagione la Cremonese retrocede, e Pollastri la segue in Serie B fino al 1934, quando si trasferisce al Pavia, anch'esso militante nella serie cadetta.
La stagione nel Pavia si conclude prematuramente, a causa del ritiro della squadra dal campionato, e Pollastri si ritrova svincolato[2]. Scende quindi in Serie C militando per una stagione nel Seregno[3] e quindi nel Piacenza[4], dove rimane per tre stagioni. In riva al Po ottiene due secondi posti (1936-1937 e 1937-1938), alternandosi nel ruolo di terzino con Giulio Loranzi ed Edmondo Mazzocchi[5][6].
Nel 1939 ritorna alla Cremonese[7], dove disputa una partita nel campionato di Serie C 1939-1940[8]. A fine stagione rimane svincolato[9], e interrompe la carriera calcistica dovendo svolgere il servizio militare in Sicilia fino al 1942[1].
Dopo il ritiro
[modifica | modifica wikitesto]Abbandonato il calcio, lavora inizialmente come impiegato e successivamente subentra insieme ai fratelli al padre nella conduzione dell'azienda di famiglia[1], ricoprendo anche diversi incarichi in seno all'Associazione industriali di Cremona[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Cordoglio per Libero Pollastri già calciatore e imprenditore Archiviato il 9 ottobre 2016 in Internet Archive., La Provincia, 5 novembre 1986, pag.6
- ^ Bottazzini, Fontanelli, p.91.
- ^ Le liste di trasferimento offrono una tangibile dimostrazione della crescita del movimento calcistico italiano, Il Littoriale, 8-9 agosto 1936, pp.6-7-8
- ^ Rosa 1936-1937 Storiapiacenza1919.it
- ^ Rosa 1937-1938 Storiapiacenza1919.it
- ^ Rosa 1938-1939 Storiapiacenza1919.it
- ^ Agendina del Calcio Barlassina 1939-1940, pag.105
- ^ Everet, Fontanelli, p.138.
- ^ Fuori gioco - I quadri del Cremona, Il Littoriale, 12 settembre 1940, pag.3
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alexandro Everet, Carlo Fontanelli, Unione Sportiva Cremonese - oltre un secolo di storia, Geo Edizioni, 2005.
- Giovanni Bottazzini, Carlo Fontanelli, Il calcio a Pavia 1911-2011 - Un secolo di emozioni, Geo Edizioni, 2011.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, EN, IT) Libero Pollastri, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Dario Marchetti (a cura di), Libero Pollastri, su Enciclopediadelcalcio.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).