Circumvesuviana (azienda)
Circumvesuviana s.n.c. | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | Società in nome collettivo |
Fondazione | 2001 a Napoli |
Chiusura | 2012 (confluita in EAV) |
Sede principale | Napoli |
Settore | Ferrovie, funivia, autolinee |
Prodotti | Trasporto pubblico |
Sito web | www.vesuviana.it |
La Circumvesuviana s.n.c. è stata l'azienda di trasporto pubblico locale che dal 2001 al 2013 gestì il servizio ferroviario urbano e suburbano nel quadrante orientale della città metropolitana di Napoli, sulla omonima rete ferroviaria/metropolitana comunemente chiamata ferrovia Circumvesuviana[1].
Nata nel 2001 dalla precedente gestione commissariale governativa, la società confluì il 27 dicembre 2012 nell'Ente Autonomo Volturno[2].
Settori di attività
La società operava sulla rete circumvesuviana in qualità sia di gestore dell'infrastruttura sia di impresa ferroviaria, offrendo servizi di trasporto regionale locali e diretti strutturati sulle seguenti relazioni facenti capo alla stazione di Napoli Porta Nolana:
- Napoli-Sarno
- Napoli-Torre Annunziata-Poggiomarino
- Napoli-Torre Annunziata-Sorrento
- Napoli-Pomigliano d'Arco-Baiano/Acerra
- Napoli-Botteghelle-San Giorgio a Cremano
Parallelamente ai normali servizi d'orario per pendolari, storicamente Circumvesuviana ha promosso altresì servizi speciali quali i treni turistici denominati "Sorrento Express"[3] effettuati nei primi anni duemila e le corse in fascia notturna in occasioni di alcune notti bianche negli anni 2005-2006.
Oltre ai servizi ferroviari, Circumvesuviana eserciva il trasporto pubblico locale su gomma nelle aree servite e curava la gestione della funivia del Faito.
Storia
Il 16 dicembre 1985 la rete circumvesuviana, fin ad allora gestita dalla società Strade Ferrate Secondarie Meridionali (SFSM) venne riscattata dallo Stato e posta in gestione commissariale governativa[4].
A seguito del decreto legge n. 422 del 14 novembre 1997 le ferrovie di interesse locale vennero gradualmente cedute alle Regioni, divenute responsabili dei servizi di trasporto pubblico locale: nell'ambito di tale riforma dal 1º gennaio 2001 cessò la gestione commissariale governativa e venne costituita la Circumvesuviana snc, azienda di proprietà della Regione Campania. Due anni dopo, il 6 marzo 2003, la stessa passò sotto il controllo del gruppo EAV[5].
Con l'atto di fusione del 27 dicembre 2012 l'azienda è stata incorporata nell'Ente Autonomo Volturno[2].
Dati societari
Circumvesuviana snc operava come società a socio unico soggetta all'attività di direzione e coordinamento della Regione Campania.
Parallelamente ai lavori condotti per il potenziamento della rete, il più cospicuo investimento fu attuato negli anni novanta con l'acquisto dei nuovi elettrotreni (serie 086-118), che rappresentavano un'evoluzione di quelli ereditati dalla precedente gestione.
Seguirono, negli anni duemila, le consegne dei 26 elettrotreni ETR 200.
Materiale rotabile - prospetto di sintesi
Unità | Anno di acquisizione | Quantità | Costruttore |
---|---|---|---|
ETR 001-085 | 1971/78 | 85 | Sofer/Asgen |
ETR 086-118 | 1988 | 33 | Sofer |
ETR 201-226 | 2008/2009 | 26 | Ansaldobreda/Firema |
Note
- ^ Copia archiviata, su eavcampania.it. URL consultato il 21 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2013). Azienda
- ^ a b Atto di Fusione (27-12-2012)[collegamento interrotto]
- ^ Notizia su Tutto Treno, n. 137, dicembre 2000, p. 5.
- ^ "Notizia flash" su "I Treni" n. 57 (gennaio 1986), p. 7
- ^ Storia della Circumvesuviana Archiviato il 7 gennaio 2014 in Internet Archive.
Bibliografia
- F. Bloisi, Circumvesuviana di un tempo, in Tutto Treno & Storia, n. 28, novembre 2012, pp. 14–25.
- Eleuterio e Giorgio Vallini, Binari intorno al Vesuvio, in I treni, 20 (1999), n. 210, pp. 14-19.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Circumvesuviana