Locomotori STEL serie 94-98
STEL 94 ÷ 98 dal 1930 STEL 101 ÷ 105 dal 1939 ATM 101 ÷ 105 | |
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Motrice tranviaria interurbana | |
Anni di costruzione | 1927-1928 |
Anni di esercizio | 1927-ca. 1981 |
Quantità prodotta | 5 |
Costruttore | Costamasnaga |
Lunghezza | 13.150 mm |
Larghezza | 2.300 mm |
Altezza | 4.360 mm |
Capacità | 24 posti a sedere 61 posti in piedi |
Scartamento | 1.445 mm |
Interperno | 6.600 mm |
Passo dei carrelli | 2.000 mm |
Massa a vuoto | 29,08 t |
Rodiggio | Bo'Bo' |
Diametro ruote | 854 mm |
Potenza continuativa | 4 x 105 HP |
Velocità massima omologata | 60 km/h |
Alimentazione | elettrica da linea aerea 600 V / 1200 V cc |
Tipo di motore | 4 x TIBB GDTM 133 |
Dati tratti da:
Cornolò, op. cit., p. 164 e segg. |
I locomotori serie 94 ÷ 98, successivamente riclassificati nella serie 101 ÷ 105, erano una serie di vetture tranviarie che la STEL pose in servizio nel 1927-28, per l'esercizio delle tranvie dell'Adda.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]I locomotori "tipo Costamasnaga" furono costruiti in 5 esemplari nel 1927-28, in previsione del completamento dell'elettrificazione sulla linea Milano-Gorgonzola; poiché tale linea venne elettrificata a 1200 V cc e il resto della rete aveva una tensione di 600 V, le vetture ricevettero gli equipaggiamenti elettrici bitensione originariamente previsti per le vetture "tipo Desio", poi realizzate come monotensione[1].
Alla fine del 1930, a causa dell'introduzione di nuove serie di veicoli, i locomotori Costamasnaga furono reimmatricolati nella serie da 101 a 105[2].
Nel 1939 l'intero gruppo entrò nel parco ATM mantenendo la stessa numerazione[3] e da una statistica del 1948 tutti i locomotori erano ancora in servizio[4].
Nel 1954 le unità da 101 a 104 furono trasformate eliminando il compartimento bagagli e ampliando così lo spazio passeggeri; la 105 invece venne distrutta da un incendio e accantonata[5]. Nel 1961 quest'ultima fu completamente ricostruita con una nuova cassa metallica e carrelli provenienti dalla vettura 91 nel frattempo demolita; la vettura così ottenuta fu reimpiegata posta in composizione al treno bloccato 401[6].
Le unità da 101 a 104 trascorsero i loro ultimi anni sulla Milano-Vimercate; nel 1972 la 104 fu distrutta in un incidente e demolita tre anni dopo[7]. Le tre unità restanti vennero ritirate dal servizio regolare nel 1979[8] e secondo una statistica dell'anno successivo risultavano ancora presenti nel parco ATM come riserva[9].
Nei primi anni duemila il locomotore 101 era ancora esistente seppure accantonato in pessime condizioni all'interno del deposito di Desio dove si trova tuttora quasi irriconoscibile.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Nonostante la definizione ufficiale di "locomotori", i Costamasnaga erano in realtà vetture tranviarie per il trasporto di passeggeri (con 24 posti a sedere) con un ampio bagagliaio centrale, utilizzato per il trasporto delle merci, che all'epoca della costruzione non era ancora scomparso. Nel bagagliaio era anche posta la cabina di alta tensione[1].
Le vetture erano equipaggiate con 4 motori TIBB GDTM 133 da 105 HP ciascuno, e montavano carrelli tipo Commonwealth identici alle "Desio"[10]. Sul tetto vi erano due trolley per l'alimentazione a 600 V, e un pantografo per quella a 1200 V[2].
Livree
[modifica | modifica wikitesto]I locomotori entrarono in servizio nella livrea bianco gesso tipica dei mezzi STEL. Con il passaggio all'ATM, le vetture assunsero una colorazione a due toni di verde, simile a quella dei tram urbani, ma con un caratteristico disegno frontale "a scudo"[11].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Cornolò, op. cit., p. 170
- ^ a b Cornolò, op. cit., p. 171
- ^ Cornolò, op. cit., p. 193
- ^ Cornolò, op. cit., p. 216
- ^ Cornolò, op. cit., p. 228
- ^ Cornolò, op. cit., p. 296-297
- ^ Cornolò, op. cit., p. 325-326
- ^ Cornolò, op. cit., p. 326
- ^ Cornolò, op. cit., p. 333
- ^ Cornolò, op. cit., pp. 170-171
- ^ Cornolò, op. cit., p. 192
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Cornolò, Fuori porta in tram. Le tranvie extraurbane milanesi, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 1980.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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