Campagnola Cremasca
Campagnola Cremasca comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Cremona |
Amministrazione | |
Sindaco | Agostino Guerini Rocco[1] (lista civica) dal 16-5-2011 (3º mandato dal 4-10-2021) |
Territorio | |
Coordinate | 45°24′N 9°40′E |
Altitudine | 81 m s.l.m. |
Superficie | 4,64 km² |
Abitanti | 661[2] (31-12-2021) |
Densità | 142,46 ab./km² |
Comuni confinanti | Capralba, Casaletto Vaprio, Crema, Cremosano, Pianengo, Sergnano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 26013 |
Prefisso | 0373 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 019011 |
Cod. catastale | B498 |
Targa | CR |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 251 GG[4] |
Nome abitanti | campagnolesi |
Patrono | san Pancrazio |
Giorno festivo | 11 maggio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Campagnola Cremasca nella provincia di Cremona | |
Sito istituzionale | |
Campagnola Cremasca (Campagnóla in dialetto cremasco) è un comune italiano di 661 abitanti[2] della provincia di Cremona in Lombardia.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Campagnola Cremasca si trova nella parte più settentrionale della provincia di Cremona e dista circa 4 chilometri da Crema. Il territorio, interamente pianeggiante e dedicato all'agricoltura, è attraversato dalla roggia Rino.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Si menziona la località «Campaniola» in un documento del 949, ma non è chiaro se ci si riferisca piuttosto ad un'omonima frazione di Corte de' Cortesi. Campagnola Cremasca appare invece con certezza in una bolla papale del 1178 di Alessandro III, indicata con il nome di «San Pancrazio», dal santo patrono. Il villaggio entrò nel 1123 in possesso dei benedettini, i quali si diedero alla bonifica dei luoghi, prima resi paludosi dalle acque della roggia Rino: la creazione di campi idonei alla coltivazione del grano fece nascere i nomi di «Campagnola» e di «Campisico», vicina località ora nel limitrofo comune di Capralba[5].
Quando Giorgio Benzoni dispose, fra il 1407 e il 1410, la costruzione di numerose torri di guardia nei paesi intorno a Crema, anche Campagnola fu dotata di una sua struttura militare. Terminata la signoria dei Benzoni su Crema, venne meno la funzione militare della torre, che venne data in uso a privati, fino a quando nel 1565 il consiglio generale di Crema autorizzò gli abbattimenti e la vendita dei fondi su cui le torrette erano state costruite, al fine di raccogliere fondi per una miglior difesa della città. Di quella di Campagnola non rimane traccia, se non nel nome della Cascina Torre, tuttora esistente[6].
Da alcuni rogiti notarili del XIV e del XV secolo si apprende che Campagnola era all'epoca sotto la corte di Pianengo, a sua volta nel distretto di Crema[6].
Il territorio passò nel 1520 ai Canonici Regolari Lateranensi, che lo tennero fino al 1771. Fu ceduto quindi a Giovanni Torri di Brescia (1773), poi al nobile Faustino Bernardi (1775) e infine al notaio Andrea Tergnani (1776), entrambi cremaschi[5].
Nel 1862 il comune di Campagnola adottò, per evitare fraintendimenti con altre omonime località della provincia, il nome di Campagnola Cremasca[6]. Nel 1927 il comune venne soppresso ed aggregato a quello di Cremosano; tornò autonomo nel 1953[7][8].
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 10 novembre 1997.[9]
«Troncato: nel primo di rosso, a tre spighe di grano, impugnate, d'oro e legate d'azzurro; nel secondo, d'argento, alla fascia ondata d'azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Le spighe di grano rappresentano la fecondità della campagna e il legame del borgo con la terra; la fascia ondata simboleggia la roggia Rino, lo storico canale irriguo che attraversa il territorio.[10] Il gonfalone è un drappo rettangolare di colore giallo.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa parrocchiale sorge sul luogo un tempo occupato dalla chiesa di San Pancrazio, eretta dai benedettini in stile romanico e già esistente nel XII secolo[5]. Pur considerata di scarso valore architettonico ed artistico, ospita un notevole dipinto di Bernardo Strozzi, pittore noto ed apprezzato in ambito cremasco e probabilmente tra le fonti di ispirazione per i due principali pittori del seicento locale, il Barbelli e il Lucini. Si tratta di un San Francesco realizzato probabilmente nella fase centrale della sua produzione, a tratti simile ad altri conservati a Genova e Siena, ma rispetto ai quali non costituisce una variante o una replica, bensì un modello autonomo e originale[11].
Un altro luogo di culto è l'oratorio dell'Immacolata, eretto in località Ponte Rino nel 1621 e completato con un campanile nel 1722. L'oratorio di Santa Croce fu costruito in zona rurale nel 1743, ma venne demolito nel 1855[5].
Architetture rurali
[modifica | modifica wikitesto]Si segnala la cascina Badia, il cui nome conserva traccia della presenza dei benedettini dipendenti dalla badia di Crema[5].
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[12]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Al 31 dicembre 2020 i cittadini stranieri sono 22[13].
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Strade
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio è attraversato dalle seguenti strade provinciali:
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Elenco dei sindaci dal 1871 ad oggi[14][15][16]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1871 | 1872 | Giuseppe Regazzoni | sindaco | ||
1872 | 1881 | Angelo Fornari | sindaco | ||
1881 | 1896 | Vito Severgnini | sindaco | ||
1896 | 1898 | Guido Ragazzoni | sindaco | ||
1898 | 1908 | Francesco Raimondi | sindaco | ||
1908 | 1914 | Francesco Severgnini | sindaco | ||
1914 | 1917 | Augusto Severgnini | sindaco | ||
1917 | 1928 | Giuseppe Ragazzoni | sindaco | ||
1928 | 1953 | - | - | Comune soppresso[17][18][19][20] | |
1953 | 1954 | Attilio Gaboardi | sindaco | ||
1954 | 1962 | Carlo Mariani | Democrazia Cristiana | sindaco | |
1962 | 1966 | Carlo Mariani | Democrazia Cristiana | sindaco | |
1966 | 1972 | Carlo Mariani | Democrazia Cristiana | sindaco | |
1972 | 1978 | Carlo Mariani | Democrazia Cristiana | sindaco | |
1978 | 1983 | Angelo Riboli | Democrazia Cristiana | sindaco | |
1983 | 1988 | Virginio Riboli | Democrazia Cristiana | sindaco | |
1988 | 1993 | Virginio Riboli | Democrazia Cristiana | sindaco | |
1993 | 1997 | Oriele Maria Capelli | indipendente | sindaco | |
1997 | 2001 | Oriele Maria Capelli | lista civica | sindaco | |
2001 | 2006 | Giorgio Gelati | lista civica | sindaco | |
2006 | 2011 | Giorgio Gelati | lista civica | sindaco | |
2011 | 2016 | Agostino Guerini Rocco | lista civica | sindaco | |
2016 | 2021 | Agostino Guerini Rocco | lista civica | sindaco | |
2021 | in carica | Agostino Guerini Rocco | lista civica | sindaco |
Galleria d'immagini
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La roggia Rino durante l'attraversamento di Campagnola Cremasca
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La roggia all'uscita di Campagnola Cremasca
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Risultati scrutini nel sito del Ministero dell'Interno, su elezioni.interno.gov.it. URL consultato il 4 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2021).
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ a b c d e Angelo Zavaglio, Terre nostre, Crema, 1980 [1980], pp. 94-96.
- ^ a b c Le torri nel Cremasco, Crema, 2011, pp. 27-29.
- ^ Comune di Campagnola Cremasca 1859-1927, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 26 giugno 2015.
- ^ Comune di Campagnola Cremasca 1953-1971, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 26 giugno 2015.
- ^ Campagnola Cremasca, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24 novembre 2023.
- ^ Lo stemma comunale, su Comune di Campagnola Cremasca. URL consultato il 23 novembre 2023.
- ^ Cesare Alpini, Pittura sacra a Crema dal '400 al '700, Crema, 1992, pp. 85-87.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ ISTAT, cittadini stranieri al 31 dicembre 2020, su demo.istat.it. URL consultato il 24 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
- ^ Anagrafe: Ricerca e Archivio nel sito del Ministero dell'Interno
- ^ Archivio storico del quotidiano "La Provincia", su edicola.laprovinciadicremona.it.
- ^ Giuseppe Schiavini, Campagnola Cremasca. La lunga storia segreta di un piccolo borgo, Crema, Leva Artigrafiche, 2002.
- ^ Con Regio Decreto dell'11 dicembre 1927, n. 2522, il Comune veniva soppresso e aggregato a Cremosano.
- ^ Con D.P.R. 9 luglio 1953, n. 566 il Comune di Campagnola veniva ricostituitɔ
- ^ Comune di Campagnola Cremasca 1859-1927, su lombardiabeniculturali.it.
- ^ Comune di Campagnola Cremasca 1953-1971, su lombardiabeniculturali.it.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.campagnolacremasca.cr.it.
- Campagnola Cremasca, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.