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{{nota disambigua}}
{{Competizione sportiva
|nome = Tour de France
|logo = Tour de France logo (black background).svg
|dimensioni logo = 
|sport = Ciclismo su strada
|tipologia = Gara individuale
|categoria = Uomini Elite, [[UCI World Tour]]
|confederazione = [[Unione Ciclistica Internazionale]]
|nazione = {{FRA}}
|organizzatore = [[Amaury Sport Organisation]]
|direttore = [[Christian Prudhomme]]
|cadenza = Annuale
|apertura = Fine di giugno o primi di luglio
|chiusura = luglio
|partecipanti = Variabile
|sito = http://www.letour.fr/
|fondazione = [[1903]]
|numero edizioni = 111 <small>(al 2024)</small>
|detentore = {{bandiera|SVN}} [[Tadej Pogačar]]
|maggiori titoli = {{bandiera|FRA}} [[Jacques Anquetil]]<br />{{bandiera|BEL}} [[Eddy Merckx]]<br />{{bandiera|FRA}} [[Bernard Hinault]]<br />{{bandiera|ESP}} [[Miguel Indurain]] (5)
|ultima edizione = Tour de France 2024
|stagione attuale = 
|prossima edizione = Tour de France 2025
|formato = [[Corsa a tappe]]
|estinzione = 
}}
Il '''Tour de France''' (detto anche ''il Tour'' o ''la Grande Boucle'') è la maggiore [[corsa a tappe]] maschile di [[ciclismo su strada]] professionistico, che si svolge annualmente lungo le strade [[Francia|francesi]].

Ideato da [[Henri Desgrange]], è il più importante dei tre [[Grande Giro|Grandi Giri]] e da molti considerato l'evento ciclistico più importante dell'anno<ref>https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/102003487</ref>, nonché uno tra i più importanti avvenimenti sportivi al mondo, parte del calendario professionistico [[UCI World Tour]]. A partire dal 1903 la corsa si è svolta ogni anno (risultando il più antico grande Giro), ad eccezione dei periodi della [[prima guerra mondiale|prima]] e della [[seconda guerra mondiale]], durante il mese di luglio, nell'arco di circa tre settimane e su un percorso ogni volta diverso attraverso la [[Francia]] e i paesi confinanti. Mentre il luogo di partenza è in genere ogni volta diverso, l'arrivo è tipicamente a [[Parigi]] sugli [[Avenue des Champs-Élysées|Champs-Élysées]]. L'organizzazione della gara è affidata alla ''Société du Tour de France'', una sussidiaria dell'[[Amaury Sport Organisation]], che fa parte del gruppo mediatico de ''[[L'Équipe]]''.

Il record di vittorie è condiviso da quattro corridori, ognuno con cinque vittorie: il francese [[Jacques Anquetil]] (nel [[Tour de France 1957|1957]], [[Tour de France 1961|1961]], [[Tour de France 1962|1962]], [[Tour de France 1963|1963]] e [[Tour de France 1964|1964]]), il belga [[Eddy Merckx]] (nel [[Tour de France 1969|1969]], [[Tour de France 1970|1970]], [[Tour de France 1971|1971]], [[Tour de France 1972|1972]] e [[Tour de France 1974|1974]]), il francese [[Bernard Hinault]] (nel [[Tour de France 1978|1978]], [[Tour de France 1979|1979]], [[Tour de France 1981|1981]], [[Tour de France 1982|1982]] e [[Tour de France 1985|1985]]) e lo spagnolo [[Miguel Indurain]] dal [[Tour de France 1991|1991]] al [[Tour de France 1995|1995]] (l'unico a vincere in cinque anni consecutivi).

Dal 1984 fino al 1993 venne organizzato parallelamente anche un [[Tour de France femminile]], nuovamente istituito a partire dal 2022.

== Storia ==
=== Le origini del Tour ===
[[File:Giusto Cerutti.jpg|thumb|[[Giusto Cerutti]] al Tour de France nel 1928]]
Le radici del Tour de France possono essere ricondotte all'[[affare Dreyfus]], uno [[scandalo]] politico che divise la [[Terza Repubblica (Francia)|Francia]] per molti anni sul finire del [[XIX secolo]] riguardo all'innocenza di [[Alfred Dreyfus]], un ufficiale accusato di aver venduto segreti militari alla [[Impero tedesco|Germania]]. Le opinioni si scaldarono e ci furono dimostrazioni da entrambe le parti, come quella che lo storico Eugen Weber chiamò "un'assurda baruffa politica" verificatasi durante una corsa di cavalli a [[Parigi]] nel 1899.<ref>{{en}} Weber, Eugen (2003), prefazione a "Tour de France: 1903-2003", edizioni Dauncey, Hugh & Hare, Geoff, Routledge, USA, ISBN 978-0-7146-5362-4, p. xi</ref> Tra i manifestanti vi era il [[Marchese]] [[Jules-Albert De Dion]], proprietario della [[De Dion-Bouton]], una [[casa automobilistica]] francese, che riteneva Dreyfus colpevole.<ref>Boeuf, Jean-Luc e Léonard, Yves (2003); La République de Tour de France, Seuil, France</ref> De Dion passò 15 giorni in prigione e fu multato di 100 [[Franco francese|franchi]] per il suo ruolo ad Auteuil.<ref>Weber, p. xi.</ref>

Tale incidente, secondo Weber, fu creato su misura per la stampa sportiva. Il più importante [[quotidiano]] sportivo francese era ''[[Le Vélo]]'',<ref>{{fr}} Boeuf, Jean-Luc, & Léonard, Yves (2003), La République du Tour de France, Seuil, France, p23</ref> che vendeva 80.000 copie al giorno.<ref>{{en}} Nicholson, Geoffrey (1991) ''Le Tour, the rise and rise of the Tour de France'', Hodder and Stoughton, UK</ref> Il suo editore, [[Pierre Giffard]], riteneva Dreyfus innocente e i suoi principali sponsor, tra cui de Dion, non apprezzarono. Quest'ultimo, nel 1900, decise, insieme ad altri antidreyfusardi come Edouard Michelin, di finanziare [[Henri Desgrange]] che creò un quotidiano sportivo rivale, ''[[L'Auto-Vélo]]''. Visto che ''Le Vélo'' era pubblicato su carta verde, Desgrange fece editare il suo su carta gialla (qualche anno più tardi fu proprio da questo colore che nacque la maglia gialla).<ref>{{fr}} coll., ''Tour de France, 100 ans, 1903-2003'', Paris, L'Équipe, 2003, p.16-17</ref>

Desgrange era un famoso ciclista e possedeva insieme a Victor Goddet il [[velodromo]] al [[Parco dei Principi]].<ref>{{fr}} Goddet, Jacques (1991), L'Équipée Belle, Robert Laffont (Paris), ISBN 2-221-07290-1, p16</ref> De Dion lo conobbe per la sua reputazione nel mondo del ciclismo, attraverso libri e articoli di ciclismo che aveva scritto.

''L'Auto-Vélo'' non ebbe però il successo che i suoi finanziatori speravano. Per trovare una soluzione alla crisi e alle vendite inferiori al giornale rivale, ci fu una riunione il 20 novembre [[1902]] nella sede del giornale nel quartiere [[Parigi|parigino]] di [[Montmartre]]. L'ultimo a parlare fu il più giovane tra loro, il principale giornalista di ciclismo, un ventiseienne chiamato [[Géo Lefèvre]],<ref name="Woodland Yellow 2003">{{en}} {{cita libro|cognome=Woodland|nome=Les|titolo=The Yellow Jersey Companion to the Tour de France|editore=Yellow Jersey Press|data=2003|città=Londra}}</ref> che Desgrange aveva assunto dal quotidiano rivale.<ref name="autogenerated20">{{fr}} Goddet, Jacques (1991), L'Équipée Belle, Robert Laffont (Paris), ISBN 2-221-07290-1, p20</ref> Lefèvre suggerì una gara di sei giorni di ciclismo, attraverso tutta la Francia.<ref name="autogenerated20"/> Le gare di ciclismo su lunga distanza erano un comune mezzo per vendere più giornali, ma nessun evento della lunghezza che Lefèvre aveva suggerito era mai stato organizzato.

Desgrange in precedenza aveva già tentato di copiare e ricreare corse organizzate dal suo rivale: nel 1901 ripropose, dopo un decennio di assenza, la Parigi-Brest ma la corsa non ottenne l'attenzione del pubblico sperata. Normalmente le più lunghe gare andavano da città a città, come da [[Bordeaux]] a [[Parigi]], in un giorno solo. Giffard fu il primo a suggerire una gara che durasse diversi giorni, evento nuovo per il ciclismo ma pratica già diffusa nelle gare automobilistiche. Diversamente da altre gare di ciclismo, sarebbe stata corsa largamente senza battistrada. Se una gara del genere fosse stata organizzata, ''L'Auto-Vélo'' avrebbe battuto il quotidiano rivale e probabilmente lo avrebbe fatto anche fallire.<ref>{{en}} Dauncey, Hugh and Hare, Geoff (2003), Tour de France: 1903-2003, Routledge, USA, ISBN 978-0-7146-5362-4, p64</ref>

Desgrange era dubbioso ma il direttore finanziario, Victor Goddet, fu entusiasta. Lasciò le chiavi della cassaforte della compagnia a Desgrange e gli disse: "Prendi ciò che ti serve"<ref>{{fr}} Goddet, Jacques (1991), L'Équipée Belle, Robert Laffont (Paris), ISBN 2-221-07290-1, p15</ref> Il 16 gennaio [[1903]], Desgrange perse il processo che lo vedeva opposto a ''le Vélo'', e fu costretto a rinominare ''L'Auto-Vélo'' in ''[[L'Équipe|L'Auto]]''. Il ciclismo era lo sport re in Francia e questo cambio di denominazione poteva avere effetti decisivi.<ref>{{fr}} ''Ibid''</ref> Pochi giorni dopo, il 19 gennaio, ''L'Auto'' annunciò l'organizzazione della corsa.

=== Il primo Tour de France ===
[[File:Tour_1903_9.jpg|thumb|[[Tour de France 1903|Tour del 1903]]]]
Il primo Tour fu organizzato su cinque tappe, dal 31 maggio al 5 luglio [[1903]], con partenza e arrivo a [[Parigi]] e tappe intermedie a [[Lione]], [[Marsiglia]], [[Bordeaux]] e [[Nantes]]. [[Tolosa]] fu aggiunta in seguito per interrompere la lunga traversata del sud della Francia, dal [[Mar Mediterraneo]] all'[[Oceano Atlantico]]. Le tappe iniziavano durante la notte e terminavano il pomeriggio successivo, con giorni di riposo per permettere ai ciclisti di recuperare le energie. La durezza della corsa e i costi elevati per molti,<ref>{{en}} Dauncey, Hugh & Hare, Geoff (2003), Tour de France: 1903-2003, Routledge, USA, ISBN 978-0-7146-5362-4, p13</ref> portarono a sole 15 iscrizioni. Desgrange, che non era mai stato pienamente convinto, fu vicino ad abbandonare l'idea.<ref name="autogenerated44">{{en}} Nicholson, Geoff (1991), "Le Tour: the rise and rise of the Tour de France", Hodder and Stoughton, UK, ISBN 0-340-54268-3, p44</ref> Diminuì invece la lunghezza a 19 giorni, cambiando le date dal 1º al 19 luglio, e offrì un assegno quotidiano di cinque franchi a tutti i corridori tra i primi 50 che avevano vinto meno di 200 franchi<ref name="autogenerated44"/><ref>{{en}} Woodland, Les (2000), The Unknown Tour de France, Cycle Resources, USA, p28</ref> e a chi aveva mantenuto una media di al massimo 20 [[chilometro orario|km/h]] in tutte le tappe,<ref>{{fr}} Chany, Pierre (1997) La Fabuleuse Histoire du Tour de France, La Martinière, France, ISBN 978-2-7324-2353-1, p21</ref> cifre che un corridore avrebbe guadagnato lavorando una giornata in fabbrica.<ref name="autogenerated131">Dauncey, Hugh & Hare, Geoff (2003), Tour de France: 1903-2003, Routledge, USA, ISBN 978-0-7146-5362-4, p131</ref> Diminuì anche il costo dell'iscrizione da 20 a 10 franchi, portò il primo premio a 12000 franchi e il premio per ognuno dei vincitori di tappa a 3000 franchi. Il vincitore avrebbe guadagnato sei volte quello che la maggior parte dei lavoratori percepivano in un anno.<ref name="autogenerated131"/> Questo portò all'iscrizione di circa 60-80 corridori, tra cui non solo professionisti, ma anche dilettanti, alcuni impiegati e alcuni avventurieri.<ref name="Woodland Yellow 2003"/>

Il primo Tour de France partì all'esterno del Café Reveil-Matin all'incrocio tra le vie Melun e Corbeil nel villaggio di [[Montgeron]]. Il via fu dato dallo starter Georges Abran alle 3 e 16 nella notte del 1º luglio 1903. ''L'Auto'' – che non aveva parlato della corsa sulla sua prima pagina quella mattina<ref>{{fr}} Chany, Pierre (1997) La Fabuleuse Histoire du Tour de France, La Martinière, France, ISBN 978-2-7324-2353-1, p26</ref> – preferì concentrarsi sulla corsa automobilistica Coupe Gordon-Bennett, anche se non sarebbe iniziata che 48 ore dopo. La scelta rifletté non solo il fatto che il Tour era una cosa sconosciuta - solo dopo la fine della prima edizione assunse una reputazione - ma anche i dubbi di Desgrange al riguardo. La sua posizione di editore dipendeva dall'aumento delle vendite che ci sarebbe stato se il Tour avesse avuto successo, ma sia il giornale che i suoi impiegati avrebbero perso molti soldi se ciò non fosse accaduto. Desgrange preferì mantenere le distanze. Non diede il via della corsa e non seguì i corridori. Fu Lefèvre a seguire la corsa in moto e treno. Desgrange mostrò un personale interesse solo quando la corsa sembrava avviata al successo. ''L'Auto'' riportò:
[[File:Tour de France 1906, le peloton près d'Albert.jpg|thumb|[[Tour de France 1906|Tour del 1906]]]]
:«Gli uomini sventolarono i loro cappelli, le signore i loro ombrelli. Uno disse che a loro sarebbe piaciuto toccare i muscoli d'acciaio dei campioni più coraggiosi dall'antichità. Chi porterà via il primo premio, entrando nel pantheon dove solamente superuomini possono andare?»<ref>{{en}} Bell, Adrian (ed) (2003), Golden Stages, Mousehold Press, UK, ISBN 1-874739-28-5, p3</ref>

Tra i corridori c'erano il futuro vincitore, [[Maurice Garin]], il suo rivale [[Hippolyte Aucouturier]], il favorito tedesco [[Josef Fischer]], e molti avventurieri tra i quali uno partecipò come "Samson". L'uso di nomi falsi e coloriti non era inusuale. Rifletteva non solo la presunzione e l'audacia dei partecipanti, ma anche lo scandalo che era ancora associato alle gare di ciclismo. La prima gara, da [[Parigi]] e [[Rouen]], incluse molti partecipanti con nomi costruiti o semplicemente presentatisi con le iniziali. {{Senza fonte|La prima donna che terminò la corsa fu presentata come "Miss America", anche se non era americana.}} La corsa finì alla periferia di Parigi, a Ville d'Avray, all'esterno del "Restaurant du Père Auto", prima di una corsa cerimoniale a Parigi e diversi giri del Parco dei Principi. Garin dominò la gara, vincendo la prima e le ultime due tappe, ad una media di 25,68&nbsp;km/h. L'ultimo classificato, Arsène Millocheau, terminò a 64h57'08" da lui.

La corsa catturò l'attenzione del pubblico. Le vendite de ''L'Auto'' salirono da 25&nbsp;000 a 65&nbsp;000;<ref name="Woodland Yellow 2003"/> nel 1908 furono 250&nbsp;000 e durante il Tour del 1923&nbsp;500&nbsp;000. Il record fu di 854&nbsp;000 copie durante il Tour del 1933.<ref>{{cita web|url=http://www.bikeraceinfo.com/tdf/tdf%20history/tdfhistory1930.html|titolo=Torelli's History of the Tour de France: the 1930s or, All They Wanted To Do Was to Sell a Few More Newspapers|accesso=24 maggio 2010|editore=BikeRaceInfo.com|lingua=en}}</ref> ''Le Vélo'' invece fallì.

=== Le crisi e la lotta al doping ===
Il Tour de France è stato scosso tre volte dalla morte di un ciclista. Lo spagnolo [[Francisco Cepeda]] perse la vita nel 1935, vittima di una spaventosa caduta lungo la discesa del Galibier. Poco prima della vetta del Mont Ventoux, il 13 luglio [[1967]] morì il ciclista inglese [[Tommy Simpson]], vittima di un micidiale cocktail di [[anfetamina|anfetamine]] e [[etanolo|alcol]] e del caldo opprimente. Nel [[1995]] morì il giovane ciclista italiano e campione olimpico [[Fabio Casartelli]] a causa delle ferite riportate nella caduta nella discesa del Col Portet d'Aspet ([[Pirenei]]).
[[File:Tour de Doping.jpg|thumb|Le contestazioni dei tifosi]]

Durante il Tour del [[1998]] scoppiò il più grande scandalo di [[doping]] della storia del ciclismo, dopo che nella macchina di Willy Voet, responsabile della squadra Festina, fu trovata una grande quantità di sostanze proibite. Il pubblico ministero ordinò numerose perquisizioni negli hotel occupati dalle squadre dei ciclisti. Queste perquisizioni dimostrarono che nella squadra della Festina era ampiamente praticato l'uso di sostanze dopanti e mostrarono anche l'inefficienza dei controlli [[antidoping]], in quanto nessun corridore della Festina era mai risultato positivo a tali test; la squadra fu comunque espulsa. In segno di protesta per tale atmosfera, tutti i corridori tolsero i loro numeri su maglie e bici per una tappa, che risultò senza vincitori, dove il gruppo fece "vincere" la TVM, altra squadra sospettata di doping, che in seguito fu esclusa dalla Boucle.

Il doping tornò alla ribalta nel [[2006]], quando molti ciclisti coinvolti nell'inchiesta spagnola [[Operación Puerto]] furono esclusi dalla Grande Boucle alla vigilia della partenza, tra questi i tre principali pretendenti: [[Ivan Basso]], reduce dalla vittoria al [[Giro d'Italia]], [[Jan Ullrich]], che venne anche licenziato dalla sua squadra, e [[Aleksandr Vinokurov]], il quale non fu direttamente coinvolto nello scandalo ma non poté prendere il via in quanto la sua squadra non fu in grado di schierare il numero minimo di atleti richiesti. La corsa fu vinta da [[Floyd Landis]], ma subito dopo lo statunitense fu trovato positivo e squalificato, cedendo la vittoria allo spagnolo [[Óscar Pereiro]].

Il 25 maggio [[2007]], il vincitore del Tour del 1996, [[Bjarne Riis]], ammise in una conferenza stampa di aver fatto uso di [[doping]] nel periodo in cui vinse la Grande Boucle; per questo motivo la sua vittoria del 1996 fu in un primo momento revocata e poi riconsegnata il 4 luglio del 2008 (perché al momento della confessione il reato era prescritto<ref>Articolo in inglese con i dettagli della vicenda e il commento di Riis - [http://www.bikeradar.com/news/article/bjarne-riis-reinstated-as-tour-winner-17353?CPN=RSS&SOURCE=BRGENNEWS Riis reinserito come vincitore del Tour] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090603011038/http://www.bikeradar.com/news/article/bjarne-riis-reinstated-as-tour-winner-17353?CPN=RSS&SOURCE=BRGENNEWS |data=3 giugno 2009 }}</ref>). Il 24 maggio [[2007]] anche [[Erik Zabel]] ammise di aver usato [[Eritropoietina|EPO]] nelle prime settimane del Tour del 1996.

Fu un anno nero il 2007. Tre ciclisti risultarono positivi ai controlli: Aleksandr Vinokurov (dopo aver vinto due tappe) per una trasfusione, il due volte campione italiano [[Cristian Moreni]] per testosterone e il tedesco [[Patrick Sinkewitz]] sempre per testosterone ma in un controllo fuori dal Tour. Quest'ultima squalifica portò le tv tedesche [[ARD]] e [[ZDF]] ad abbandonare la copertura della corsa. Le squadre di Vinokourov (l'[[Astana (ciclismo)|Astana]]) e Moreni (la [[Cofidis (ciclismo)|Cofidis]]) si ritirarono in blocco. Inoltre [[Michael Rasmussen]], mentre era in maglia gialla a pochi giorni dalla conclusione della gara, venne prima escluso dalla sua nazionale per le Olimpiadi, poi cacciato dalla propria squadra (la Rabobank) e infine espulso dalla corsa per aver mentito sulla sua reperibilità per i test antidoping. A incastrarlo fu, involontariamente, il commentatore RAI [[Davide Cassani]], che durante una telecronaca raccontò di averlo incontrato mentre si allenava in Italia, senza sapere che Rasmussen in quello stesso periodo aveva detto alla propria squadra di trovarsi in Messico.

Al Tour [[Tour de France 2008|2008]], fu trovato positivo [[Riccardo Riccò]], vincitore di due tappe e maglia bianca; la squadra abbandonò il Tour e licenziò il ciclista, insieme con [[Leonardo Piepoli]]. Nel 2009 invece, [[Alejandro Valverde]] fu costretto a rinunciare alla Boucle: implicato nell'Operación Puerto, gli era stato precluso per due anni dalla procura antidoping del CONI di prendere parte alle corse che si svolgevano in Italia e il Tour di tale anno attraversava in parte il paese, precisamente la Valle d'Aosta.

Infine il 24 agosto 2012 scoppiò lo scandalo relativo a [[Lance Armstrong]], vincitore del Tour per sette volte, dal 1999 al 2005, che si vide annullare tutte le vittorie per doping dalla USADA. I risultati dell'inchiesta sul ciclista statunitense e su altri suoi compagni di squadra, tra cui [[Levi Leipheimer]], furono accolti dall'UCI, che il 26 ottobre 2012 confermò le squalifiche inflitte dall'agenzia antidoping statunitense, stabilendo inoltre la non alterabilità delle classifiche generali inerenti al periodo 1998-2005.<ref name=uci>Il 26 ottobre 2012 l'UCI, preso atto dei risultati dell'inchiesta della USADA relativa all'uso di sostanze dopanti da parte di Armstrong e di diversi altri ciclisti, stabilì la non alterabilità di tutte le classifiche generali, così come delle vittorie di tappa, relative a tutti gli eventi sportivi inerenti al periodo 1998-2005. La stessa UCI dispose quindi la non riassegnazione di tutte le vittorie o dei piazzamenti conseguiti dagli atleti squalificati per doping nel periodo sopra menzionato. Cfr. {{Cita news|lingua=en|autore=Brian Homewood|url=https://www.reuters.com/article/2012/10/26/us-cycling-armstrong-idUSBRE89P0S620121026|titolo=No winner for 1999-2005 Tours, says UCI|pubblicazione=Reuters.com|data=26 ottobre 2012|accesso=17 giugno 2015|dataarchivio=18 giugno 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150618052707/http://www.reuters.com/article/2012/10/26/us-cycling-armstrong-idUSBRE89P0S620121026|urlmorto=sì}} {{Cita news|lingua=en|autore=|url=http://www.ctvnews.ca/sports/uci-to-leave-tour-de-france-winner-list-blank-from-1999-2005-1.1011923|titolo=UCI to leave Tour de France winner list blank from 1999-2005|pubblicazione=Ctvnews.ca|data=26 ottobre 2012|accesso=17 giugno 2015}}</ref> Il 17 gennaio 2013 il ciclista confessò pubblicamente di aver fatto uso di sostanze dopanti nella trasmissione TV di [[Oprah Winfrey]].

=== Partecipanti ===
[[File:MaillotAmarilloPereiro.jpg|thumb|Maglia gialla in esposizione]]
Desgrange e il suo Tour inventarono le gare a tappe di ciclismo.<ref>McGann, Bill and Carol (2006), The Story of the Tour de France, Dogear, USA</ref> Desgrange sperimentò prima la classifica per tempo impiegato,<ref>Augendre, Jacques (1996), Le Tour de France, Panorama d'un Siècle, Société du Tour de France, France, p7</ref> poi dal 1906 al 1912 per punti guadagnati in base alla posizione al termine di ogni tappa.<ref>Augendre, Jacques (1996), Le Tour de France, Panorama d'un Siècle, Société du Tour de France, France, 9</ref><ref>La formula usata nel 1905 fu una combinazione di tempi e punti. I corridori avevano punti che venivano dedotti per ogni cinque secondi persi. Desgrange trovò problemi in entrambi i metodi di giudizio. Per tempi, un corridore con problemi meccanici - che le regole lo obbligavano e riparare da solo - poteva perdere molto tempo e giocarsi l'intera gara. Allo stesso modo, i corridori potevano finire molto distanziati tra loro, e i tempi persi o guadagnati in uno o due giornipotevao decidere l'intera corsa. Giudicando per punti venivano rimosse le differenze abissali nei tempi, ma si scoraggiavano i corridori ad impegnarsi. Non vi erano infatti differenze se finivano velocemente o lentamente, separati da ore e secondi, così erano inclini a gareggiare insieme ad una lenta andatura, giocandosi solo i piazzamenti finali che avrebbero attribuito loro i punti.</ref>

Il suo sogno era una gara a partecipazione individuale. Invitò delle squadre, ma vietò ai loro membri di collaborare tra loro. Successivamente gestì il Tour in altro modo, come una grande [[cronometro a squadre]], con le squadre che partivano separate e i corridori che collaboravano tra loro. Inizialmente permise ai corridori che cadevano di continuare a correre il giorno successivo, gareggiando per i premi giornalieri ma non per quello finale. Permise anche alle squadre che perdevano dei corridori negli anni in cui il Tour si correva come una cronometro a squadre di sostituirli con rimpiazzi freschi.

Condusse soprattutto una campagna contro gli sponsor, come le fabbriche di biciclette, che secondo lui stavano minando lo spirito individualista del Tour.

==== Touriste-routiers e squadre regionali ====
Il primo Tour fu aperto a chiunque volesse parteciparvi. Molti corridori facevano parte di squadre, mentre i partecipanti singoli venivano chiamati ''touriste-routiers'' - turisti della strada - e fu permesso loro di parteciparvi anche senza fare domanda agli organizzatori. Alcuni dei più rappresentativi partecipanti al Tour erano "touriste-routiers". Uno di essi ogni giorno, dopo aver terminato la tappa, offriva esibizioni acrobatiche nelle strade per guadagnare i soldi per l'hotel.

Non ci fu più posto per i partecipanti individuali nei Tour dopo il 1930, così Desgrange creò delle squadre regionali, generalmente provenienti dalla Francia, che permettevano di partecipare ai corridori che non avevano altri metodi per qualificarsi. Molti dei "touriste-routiers" non parteciparono più, ma alcuni furono inclusi nelle squadre regionali.

==== Squadre nazionali ====
[[File:TourDeFrance_2005_07_09.jpg|thumb|Plotone in una tappa pianeggiante del Tour 2005]]
Il primo Tour fu riservato ai partecipanti individuali e ai membri delle squadre sponsorizzate. C'erano due classifiche, una per i migliori e una per gli altri, con regole differenti.<ref>Augendre, Jacques (1996), Le Tour de France, Panorama d'un Siècle, Société du Tour de France, France, p13</ref> Dalla fine degli anni 20, Desgrange non credeva di riuscire a sconfiggere le tattiche sottobanco delle fabbriche di biciclette.<ref>Maso, Benjamin (2003), Het Zweet der Goden, Atlas, Netherlands, p50</ref><ref>McGann, Bill and Carol (2006), The Story of the Tour de France, Dog Ear, USA, p84</ref> Quando la squadra [[Alcyon (ciclismo)|Alcyon]] fece vincere [[Maurice Dewaele]] nonostante fosse malato,<ref name="Augendre p30">Augendre, Jacques (1996), Le Tour de France, Panorama d'un Siècle, p30</ref> disse "La mia corsa è stata vinta da un cadavere" e nel 1930 ammise solo squadre rappresentate da corridori di un [[Stato|Paese]] o regione.<ref name="Augendre p30"/><ref>''Tour de France, 100 ans, 1903-2003'', L'Équipe, France, 2003, p182</ref>

Squadre nazionali si contesero la vittoria al Tour fino al 1961.<ref>Augendre, Jacques (1996), Le Tour de France, Panorama d'un Siècle, Société du Tour de France, France, p55</ref> Le squadre erano di dimensioni differenti: alcune nazioni avevano più di una squadra e altre erano unioni tra nazioni diverse per raggiungere il numero di corridori per partecipare. Le squadre nazionali catturavano l'attenzione del pubblico ma avevano un problema: molti corridori che vi facevano parte gareggiavano in squadre rivali durante il resto della stagione. La lealtà dei corridori era spesso discutibile, sia all'interno che tra le squadre.

==== Ritorno alle squadre di club ====
I corridori delle squadre nazionali vestivano i colori della loro nazione e vi era una piccola scritta sul torace che indicava la squadra per cui correvano normalmente. Gli sponsor erano contrari a lasciare i loro corridori nell'anonimato per la più importante gara dell'anno e la situazione divenne critica all'inizio degli anni 60. La vendita di biciclette era scesa e molti produttori avevano chiuso.<ref>Maso, Benjamin (2003), Het Zweet der Goden, Atlas, Netherlands, p112</ref> Secondo gli sponsor, si rischiava che le industrie fallissero se non avessero potuto pubblicizzarsi al Tour de France.

Il Tour ritornò alle squadre di club nel 1962,<ref>Augendre, Jacques (1996), Le Tour de France; Panorama d'un Siècle, Société du Tour de France, France, p55</ref> con diversi problemi. Il [[doping]] diventò un problema e furono introdotti i test per i corridori, che decisero di scioperare vicino a [[Bordeaux]] nel 1966<ref>Augendre, Jacques (1996), Le Tour de France; Panorama d'un Siècle, Société du Tour de France, France, p59</ref><ref>Nicholson, Geoffrey (1991), Le Tour, Hodder and Stoughton, UK, p50</ref> e gli organizzatori sospettarono che fossero stati gli sponsor a deciderlo. Il Tour tornò dunque a squadre nazionali nel 1967 e nel 1968<ref>Augendre, Jacques (1996), Le Tour de France; Panorama d'un Siècle, Société du Tour de France, France, p60</ref> come "esperimento"<ref>Maso, Benjamin (2003), Het Zweet der Goden, Atlas, Netherlands, p126</ref> <!-- L'autore Geoffrey Nicholson identificò un'ulteriore ragione: l'opposizione alla chiusura delle strade per una gara grossolanamente ritenuta commerciale<ref name="Nicholson p14"/><ref>Woodland, Les (2007), Yellow Jersey Guide to the Tour de France, Yellow Jersey, UK, ISBN 978-0-224-08016-3 p234 </ref> He said: -->

Tornò di nuovo alle squadre di club nel 1969<ref>Augendre, Jacques (1996), Le Tour de France; Panorama d'un Siècle, Société du Tour de France, France, p62</ref> con la suggestione che le squadre nazionali potessero tornare in pochi anni. Non accadde più.

== Organizzatori ==
[[File:Jacques Goddet Memorial.jpg|thumb|left|Monumento in onore a [[Jacques Goddet]] sulla cima del [[Tourmalet]]]]
Il primo organizzatore fu [[Henri Desgrange]], anche se fu Lefèvre a seguire la corsa nel 1903, in moto e treno. Nel 1936 Desgrange fu operato alla [[prostata]] - due operazioni erano necessarie all'epoca - e il Tour doveva essere disputato tra queste. Riuscì a persuadere il suo chirurgo a lasciargli seguire la gara.<ref name="Goddet 1991">Goddet, Jacques (1991) ''L'Équipée Belle'', Robert Laffont, France</ref> Il secondo giorno fu estremamente provante, giunto febbricitante a [[Charleville-Mézières|Charleville]], si ritirò nel suo castello a [[Beauvallon]]. Morì nella sua casa sulla costa del Mediterraneo il 16 agosto [[1940]].<ref name="Goddet 1991"/> L'organizzazione passò nelle mani di [[Jacques Goddet]].<ref>''Tour de France, 100 ans, 1903-2003'', L'Équipe, France, 2003, p227</ref>

La [[seconda guerra mondiale]] interruppe il Tour. La "German Propaganda Staffel" voleva fosse corso e offrì delle facilitazioni altrimenti negate, nella speranza di mantenere un senso di normalità.<ref name="Goddet 1991"/><ref>{{cita libro|autore=Bill McGann|coautori=Carol McGann|titolo=The Story of the Tour de France:1903-1964|annooriginale=2006|url=http://books.google.nl/books?id=jxq20JskqMUC|accesso=2 luglio 2008|editore=Dog Ear Publishing|isbn=1-59858-180-5}}</ref> Offrirono di aprire i confini della Francia occupata al nord e la [[Francia di Vichy]] nel sud, ma Goddet rifiutò.<ref name="Goddet 1991"/><ref>Boeuf, Jean-Luc and Léonard, Yves (2003), La République du Tour de France, Seuil, France</ref>

Nel 1944, ''L'Auto'' fu chiuso – le sue porte vennero inchiodate – e tutti i suoi possedimenti, incluso il Tour, furono sequestrati dallo Stato per aver pubblicato articoli vicini ai tedeschi.<ref name="Liberation1">Libération, France, 4 July 2003.</ref> I diritti sul Tour furono quindi gestiti dal governo. A Jacques Goddet fu permesso di pubblicare un altro quotidiano di sport, ''L'Équipe'', ma c'era un candidato rivale nell'organizzazione del Tour: un consorzio di ''Sports'' e ''Miroir Sprint''. Ognuno organizzò una propria corsa. ''L'Équipe'' e ''Le Parisien Libéré'' presentarono "La Course du Tour de France"<ref>{{cita web|url=http://www.cyclingrevealed.com/timeline/Race%20Snippets/TdF/TdF1940_46.htm|titolo=Cycling Revealed&nbsp;– Tour de France Timeline|editore=Cyclingrevealed.com|accesso=24 maggio 2010|lingua=en}}</ref> mentre ''Sports'' e ''Miroir Sprint'' "La Ronde de France". Entrambi prevedevano cinque tappe, la lunghezza massima concessa dal governo a causa delle poche risorse disponibili.<ref name="Dauncey">{{cita libro|cognome=Dauncey|nome=Hugh|coautori=Geoff Hare|titolo=The Tour de France, 1903-2003: A Century of Sporting Structures, Meanings and Values|annooriginale=2003|url=http://books.google.nl/books?id=54pAJY6Ix8YC|accesso=2 luglio 2008|editore=Routledge|isbn=0-7146-5362-4|anno=2003}}</ref> La corsa de ''L'Équipe'' fu meglio organizzata e attrasse di più il pubblico, in quanto presentava squadre nazionali, che avevano avuto grande successo prima della guerra, quando i ciclisti francesi erano i più forti. A ''L'Équipe'' furono assegnati i diritti per organizzare il [[Tour de France 1947]].<ref name="Goddet 1991"/>

[[File:Desgrange-1892.jpg|thumb|[[Henri Desgrange]] nel 1892]]
I finanziatori de ''L'Équipe'' non appoggiarono l'organizzazione e Goddet accettò un'offerta di Émilion Amaury.<ref name="Goddet 1991"/> Amaury era un magnate dell'editoria e la sua condizione era che il suo editore sportivo, [[Félix Lévitan]], avrebbe dovuto affiancare Goddet per il Tour.<ref name="Goddet 1991"/> I due lavorarono insieme, Goddet gestendo il lato sportivo e Lévitan quello finanziario.

Lévitan iniziò a reclutare degli sponsor, accettando qualche volta premi in generi se non potevano dare denaro.<ref>Augendre, Jacques (1996), Le Tour de France, Panorama d'un Siècle, Société du Tour de France, p69</ref> Introdusse il traguardo sugli [[Avenue des Champs-Élysées|Champs-Élysées]] nel 1975. Lasciò il Tour il 17 marzo [[1987]] dopo le perdite legate al Tour of America, nel quale fu coinvolto. L'accusa era di essere stato finanziato dal Tour de France.<ref name="Goddet 1991"/> Lévitan proclamò la sua innocenza, ma la serratura del suo ufficio fu cambiata e il suo lavoro terminò.<ref name="Goddet 1991"/> Goddet si ritirò l'anno successivo. Furono rimpiazzati da un venditore di cognac, Jean-François Naquet-Radiguet, e l'anno successivo da [[Jean-Marie Leblanc]]. Il commentatore televisivo [[Christian Prudhomme]] - che commentava Tour e altri eventi — rimpiazzò Leblanc nel 2005, dopo averlo assistito per due anni.

Prudhomme lavora per la ''Société du Tour de France'', una sussidiaria della [[Amaury Sport Organisation]] (ASO), che è parte del gruppo che possiede ''L'Équipe.'' Impiega circa 70 persone a tempo pieno, in un ufficio vicino ma non connesso a ''L'Équipe'' nell'area di Issy-les-Moulineaux nella periferia ovest di Parigi. Il numero di impiegati aumenta a circa 220 durante il periodo della corsa, senza includere 500 lavoratori a contratto per preparare il percorso delle tappe.<ref>Dauncey, Hugh and Hare, Geoff (2003), eds The Tour de France 1903-2003, Routledge (USA), ISBN 978-0-7146-5362-4, p37</ref>
[[File:2018_Tour_de_Yorkshire_-_Christian_Prudhomme.jpg|thumb|[[Christian Prudhomme]], attuale direttore del Tour]]
Gli organizzatori:
* [[1903]]-[[1939]]: [[Henri Desgrange]]
* [[1947]]-[[1961]]: [[Jacques Goddet]]
* [[1962]]-[[1986]]: [[Jacques Goddet]] e [[Félix Lévitan]]
* [[1987]]: [[Jean-François Naquet-Radiguet]] e [[Xavier Louy]]
* [[1988]]: [[Jean-Pierre Courcol]] e [[Xavier Louy]]
* [[1989]]-[[1993]]: [[Jean-Pierre Carenso]] e [[Jean-Marie Leblanc]]
* [[1994]]-[[2000]]: [[Jean-Claude Killy]] e [[Jean-Marie Leblanc]]
* [[2001]]-[[2004]]: [[Patrice Clerc]] e [[Jean-Marie Leblanc]]
* [[2005]]-[[2006]]: [[Jean-Marie Leblanc]] e [[Christian Prudhomme]]
* [[2006]]-: [[Christian Prudhomme]]

== Classifiche ==
Come in tutte le corse a tappe, il massimo obiettivo al Tour de France è la vittoria della classifica generale; Esistono comunque altre quattro classifiche accessorie, tre individuali (a punti, montagna, per il miglior giovane) e una a tempi riservata alle squadre. Il leader di ognuna delle classifiche individuali veste una maglia distintiva, diversa per ogni classifica. Un corridore che guida più di una classifica veste la maglia più prestigiosa, mentre il secondo della classifica minore indossa la maglia subordinata.

=== Classifica generale ===
[[File:Jersey yellow.svg|50px|right]]
{{Vedi anche|Classifica generale (Tour de France)}}
[[File:Tour_de_France_2005_yellow_jersey_(Lance_Armstrong).jpg|thumb|[[Maglia gialla]]]]
Il leader della classifica generale indossa la prestigiosa [[maglia gialla]] (''maillot jaune'').

Il vincitore del primo Tour non indossò una maglia gialla ma un bracciale verde.<ref name="Woodland Yellow 2003"/> La prima maglia gialla fu indossata formalmente da [[Eugène Christophe]], il 19 luglio 1919.<ref>{{fr}} Augendre, Jacques: Tour de France, panorama d'un siècle, Soc. du Tour de France, 1996, p19</ref> Nonostante questo, il corridore belga [[Philippe Thys]], che vinse nel 1913, 1914 e 1920, ricordò nella rivista belga ''Champions et Vedettes'' che gli venne data una maglia gialla nel 1913 quando Henri Desgrange gli chiese di indossare una maglia colorata. Thys declinò, dicendo che renderlo più visibile avrebbe incoraggiato gli altri corridori ad attaccarlo.<ref name="Woodland Yellow 2003"/><ref name="Chany">{{fr}} [[Pierre Chany|Chany, Pierre]] (1997) ''La Fabuleuse Histoire du Tour de France'', Ed. de la Martinière, France.</ref>

Il primo corridore a indossare la maglia gialla dall'inizio alla fine della corsa fu l'[[italia]]no [[Ottavio Bottecchia]] nel [[Tour de France 1924|1924]].<ref name="Yellow Jersey Guide p96">{{en}} Woodland, Les (2007), Yellow Jersey Guide to the Tour de France, Yellow Jersey, UK, ISBN 978-0-224-08016-3, p96</ref> La prima azienda che sponsorizzò la maglia e assegnò un premio giornaliero al corridore che l'indossava fu la "Sofil", produttrice di lana, nel 1948.<ref name="Yellow Jersey Guide p202">{{en}} Woodland, Les (2007), Yellow Jersey Guide to the Tour de France, Yellow Jersey, UK, ISBN 978-0-224-08016-3, p202</ref> Nel [[Tour de France 1929]] ci furono tre corridori a vestire la maglia contemporaneamente, [[Nicolas Frantz]], [[André Leducq]] e [[Victor Fontan]]; questo dal momento che i tre avevano lo stesso tempo e non vi erano regole per classificarli.<ref name="Yellow Jersey Guide p202"/> [[Eddy Merckx]] è il ciclista che ha portato questa maglia più volte, per ben 96 frazioni (tappe e semitappe).

=== Classifica a punti ===
[[File:Jersey green.svg|50px|right]]
{{Vedi anche|Classifica a punti (Tour de France)}}
[[File:Tom_Boonen_Nancy_TDF_2005.JPG|thumb|[[Maglia verde]]]]
Il leader della classifica a punti indossa la [[maglia verde]] (''maillot vert''). Alla fine di ogni tappa, ai primi corridori giunti sul traguardo vengono assegnati dei punti in base al piazzamento; vengono assegnati punti anche nei cosiddetti "traguardi intermedi", traguardi inseriti intorno a metà percorso di ciascuna frazione in linea. I traguardi vengono suddivisi in cinque tipologie – traguardi intermedi, traguardi finali di tappe pianeggianti, accidentate o di montagna, traguardi finali delle cronometro individuali – e ogni tipologia prevede l'assegnazione di un determinato numero di punti per ciascun piazzato: nella fattispecie il numero dei punti assegnati è maggiore nelle tappe pianeggianti, al fine di premiare i [[velocista (ciclismo)|velocisti]], e minore nelle tappe montuose.

In caso di arrivo a pari merito, il numero di tappe vinte determina chi indosserà la maglia verde, poi il numero di traguardi intermedi vinti e infine la posizione nella classifica generale. La classifica a punti venne introdotta nel 1953, per ricordare il cinquantesimo anniversario dalla prima edizione; la graduatoria venne denominata ''Grand Prix du Cinquentenaire'' e vinta dallo [[Svizzera|svizzero]] [[Fritz Schär]]. Il primo sponsor fu "La Belle Jardinière", quello attuale è "Pari Mutuel Urbain", una compagnia di scommesse.<ref name="Yellow Jersey Guide p203">{{en}} Woodland, Les (2007), Yellow Jersey Guide to the Tour de France, Yellow Jersey, UK, ISBN 978-0-224-08016-3, p203</ref>

[[Peter Sagan]] ha il record di successi, avendo indossato per sette volte questa maglia all'arrivo a Parigi, record in precedenza appartenuto al tedesco [[Erik Zabel]] (sei volte).

=== Classifica degli scalatori ===
[[File:Jersey polkadot.svg|50px|right]]
{{Vedi anche|Classifica scalatori (Tour de France)}}
[[File:Michael_Rasmussen.jpg|thumb|[[Maglia a pois]]]]
Il leader della classifica degli scalatori veste la [[maglia a pois|maglia bianca con pois rossi]] (''maillot à pois rouges''). Sulla vetta delle colline e delle montagne percorse sono in genere posti dei traguardi intermedi in cui ai primi a transitare vengono assegnati dei punti in base al piazzamento. I traguardi sono suddivisi in cinque tipologie, [[Hors Catégorie]] ("fuori categoria"), prima, seconda, terza e quarta categoria, a seconda della difficoltà della salita di accesso. La difficoltà è stabilita in base alla ripidezza dell'ascesa, della sua lunghezza e della sua posizione lungo la frazione. Vengono quindi assegnati più punti sui traguardi di Hors Catégorie, meno su quelli di quarta categoria. Peraltro, se una tappa si conclude con un traguardo Hors Catégorie, i punti su quel traguardo vengono raddoppiati.

Il miglior scalatore fu eletto per la prima volta nel [[Tour de France 1933|1933]], ma i premi vennero assegnati a partire dall'edizione successiva, mentre la maglia a pois fu introdotta nel [[Tour de France 1975|1975]].<ref name="Yellow Jersey Guide p203"/> La particolare cromia venne imposta dallo sponsor dell'epoca, l'azienda di cioccolato [[Chocolat Poulain|Poulain]]. Il francese [[Richard Virenque]] ha vinto questa speciale classifica sette volte, seguito dallo spagnolo [[Federico Bahamontes]] e il belga [[Lucien Van Impe]] con sei successi a testa.

=== Classifica dei giovani ===
[[File:Jersey white.svg|50px|right]]
{{Vedi anche|Classifica giovani (Tour de France)}}
Il leader della classifica riservata ai giovani indossa la [[maglia bianca]] (''maillot blanc''). Si tratta di una classifica a tempi, sul modello della classifica generale, in cui però concorrono soltanto i ciclisti aventi un'età minore di 25 anni il 1º gennaio dell'anno in cui si tiene la corsa.

=== Classifica a squadre ===
[[File:Jersey yellow number.svg|50px|right]]
{{Vedi anche|Classifica a squadre (Tour de France)}}
I ciclisti appartenenti al team leader nella classifica a squadre indossano un dorsale con il numero di gara stampato in nero su giallo (''dossard jaune''). La graduatoria viene calcolata sommando il tempo dei tre migliori ciclisti di una squadra in ogni tappa e cumulandolo con il tempo fino alla tappa precedente. Non vi è mai stata una maglia particolare, ma dal 2006 i ciclisti della squadra leader vestono un numero stampato su fondo giallo, e il casco giallo. Questa classifica esiste sin dalla prima edizione e la squadra con più successi è la [[Alcyon (ciclismo)|Alcyon]], che la vinse dal 1909 al 1912 e dal 1927 al 1929. Le migliori squadre nazionali sono Francia e Belgio, con 10 vittorie ciascuna.<ref name="Yellow Jersey Guide p203"/>

=== Premio della combattività ===
[[File:Jersey beige number.svg|50px|right]]
{{Vedi anche|Premio della Combattività (Tour de France)}}
Dal 2023 il ciclista più combattivo di ogni tappa indossa, il giorno seguente, un dorsale con il numero di gara stampato in nero su beige (''dossard beige''); dal 1998 al 2022 indossava un dorsale con il numero di gara stampato in bianco su rosso (''dossard rouge''). Il premio va quotidianamente al corridore più attivo della tappa, a colui che quel giorno si è distinto per la tenacia e la generosità, di solito tra quelli che tentano, e animano, le fughe. Non viene assegnato nelle tappe a cronometro. Un premio finale, quello di Supercombattivo, va anche al corridore più aggressivo di tutto il Tour.

Il trofeo venne assegnato per la prima volta nel 1956, e fino al 2002 venne organizzato nella forma di classifica. Dal 2003 è una giuria specializzata composta da otto membri a determinare quotidianamente i vincitori. Già nel 1908, comunque, venne assegnato una sorta di premio della combattività, quando ''Sports Populaires'' e ''L'Education Physique'' crearono ''Le Prix du Courage'', 100 franchi e una medaglia d'argento per «il corridore che ha finito la corsa, anche se non piazzato, che si è particolarmente distinto per le energie spese».<ref name="Yellow Jersey Guide p96"/><ref>{{en}} {{cita libro|autore=Christopher S. Thompson|anno=2006|titolo=The Tour de France|editore=University of California Press|isbn=0-520-24760-4|p=40|url=http://books.google.nl/books?id=M-vUF6Y_4RUC&printsec=frontcover#PPA40,M1|accesso=24 maggio 2010}}</ref>

=== Classifiche non più in uso ===
==== Classifica degli sprint intermedi ====
[[File:Jersey red.svg|50px|right]]
{{Vedi anche|Classifica sprint (Tour de France)}}
Dal 1966 al 1989 venne stilata la classifica degli sprint intermedi. In ogni tappa venivano assegnati punti ai tre ciclisti che per primi transitavano sui traguardi intermedi; questi sprint assegnavano anche punti per la classifica a punti e bonus per la graduatoria generale. Introdotta nel 1966 come classifica dei "punti caldi", venne abolita nel 1989 e accorpata nella classifica a punti.<ref>{{cita web|url=https://www.bbc.co.uk/dna/h2g2/A3197171|titolo=The Tour de France|accesso=9 luglio 2007|sito=BBC H2G2|editore=BBC|lingua=en}}</ref> Il simbolo distintivo del leader, la [[maglia rossa]] (''maillot rouge''), venne assegnato per sei edizioni, dal 1984 al 1989.

==== Classifica combinata ====
[[File:Jersey_combined.svg|50px|right]]
{{Vedi anche|Classifica combinata (Tour de France)}}
Dal 1968 al 1974, dal 1980 al 1982 e dal 1985 al 1989 venne stilata anche una [[classifica combinata (Tour de France)|classifica combinata]], assegnata in base ad un sistema che tramutava in punti il piazzamento di ciascun corridore nelle altre classifiche (generale, a punti, scalatori e, dal 1984 al 1989, anche sprint). Il leader risultava essere il ciclista la cui somma dei punti era minore; questi vestiva inizialmente una maglia bianca, poi, dal 1985 al 1989, una maglia multicolore (''maillot combiné''), il cui design era un [[patchwork]] con aree colorate a rappresentare la livrea di ognuna delle altre quattro maglie.

== Percorso ==
[[File:Route_of_the_1953_Tour_de_France.png|thumb|Esempio di percorso del Tour (1953)]]
Il Tour in origine percorreva il perimetro della Francia, con tappe molto lunghe, che si sviluppavano anche in notturna; tuttavia già della seconda edizione, del 1904, le tappe notturne furono abbandonate poiché si verificarono continui brogli, visto che i giudici di gara non riuscivano a vedere i corridori, i quali molto spesso si avvantaggiavano mediante uso di treni.<ref>Seray, Jacques (1994), 1904, The Tour de France which as to be the last, Buonpane Publications, USA</ref> Questa decisione ridusse la distanza di ogni tappa e quella totale, ma la caratteristica fondamentale rimase la resistenza. Desgrange disse che la sua corsa ideale era talmente dura che un solo corridore sarebbe dovuto arrivare a [[Parigi]].<ref>{{cita web|url=http://homepage.ntlworld.com/veloarchive/races/tour/1924.htm|titolo=Professional Cycling Palmarès Site &#124; Tour de France: 1924|editore=Homepage.ntlworld.com|data=4 aprile 2001|accesso=18 luglio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081008014615/http://homepage.ntlworld.com/veloarchive/races/tour/1924.htm|dataarchivio=8 ottobre 2008}}</ref>

Dalla forma che il percorso assume, una specie di grande ricciolo che gira attorno al paese fino a giungere a Parigi, è nato il soprannome di ''Grande Boucle'' (Grande Ricciolo). Negli anni '60, un susseguirsi di scandali legati al [[doping]], culminati nella morte di [[Tom Simpson]] nel 1967, indisse l'[[Union Cycliste Internationale]] a limitare le distanze parziali e totale e introdurre dei giorni di riposo. Divenne poi impossibile seguire la linea di frontiera e il percorso aumentò gli zig-zag attraverso il paese. Il Tour moderno ha 21 tappe, interrotte da due giorni di riposo, per un totale di {{formatnum:3000}}-{{M|4000|ul=km}}. Il più corto fu quello del 1904 con {{M|2420|ul=km}}, il più lungo quello del 1926 con {{M|5745|ul=km}}. L'itinerario e i luoghi sede di tappa cambiano di anno in anno, con unica eccezione Parigi dove sugli [[Avenue des Champs-Élysées|Champs-Élysées]], dal 1975 è situato il traguardo. Già dalle prime edizioni, ci sono state tappe che hanno sconfinato oltre i confini della Francia e dal 1954 il Tour qualche volta è addirittura iniziato all'estero (finora in [[Germania]], [[Spagna]], [[Belgio]], [[Svizzera]], [[Paesi Bassi]], [[Inghilterra]], [[Lussemburgo]], [[Irlanda]], [[Principato di Monaco|Monaco]], [[Danimarca]], [[Italia]]).

=== Montagne ===
[[File:L'Alp-d'Huez.JPG|thumb|left|Il profilo dell'[[Alpe d'Huez]], salita storica del Tour.]]
{{vedi categoria|Salite ciclistiche in Francia}}
La corsa si decide spesso nelle tappe di montagna, anche se non mancano tradizionalmente lunghe tappe a cronometro. Alcuni passi e vette su cui spesso passa il Tour hanno acquisito nel corso degli anni un fascino quasi mitico sulle [[Alpi]] e sui [[Pirenei]] che sono punti fissi del Tour e a volte anche sul [[Massiccio Centrale]] e sui [[Vosgi]].

Alcune tra le montagne più famose del Tour sono il [[Colle del Tourmalet]] (2.114&nbsp;m sui [[Pirenei]]) che nell'anno [[1910]] fu la prima alta montagna ad essere scalata, il [[Colle del Galibier]] (2.645&nbsp;m nelle [[Alpi]]) inserito nella corsa l'anno successivo, il [[Colle dell'Izoard]] (2.361&nbsp;m nelle Alpi) e il [[mont Ventoux]] (1.909&nbsp;m in [[Provenza]]) nel cui paesaggio calcareo e desolato il Tour passò per la prima volta nel [[1951]].
[[File:140608_Mont-Ventoux-03.jpg|thumb|Il [[Mont Ventoux]]]]

A queste montagne bisogna aggiungere il [[Puy de Dôme (vulcano)|Puy de Dôme]] e la scalata alla stazione di sci alpino dell'[[Alpe d'Huez]] i cui leggendari 21 tornanti, ciascuno dei quali è dedicato ad un ciclista vincitore su quella montagna, portano al traguardo a 1.850 metri, affrontata per la prima volta nel [[1952]] e quasi sempre presente dal [[1976]], il [[Colle della Madeleine]].
 	
Altri passi e salite importanti sono il [[Col de l'Iseran]], il [[Colle dell'Agnello]], il [[Colle della Bonette|Colle]] e la [[Cima della Bonette]] (punto più elevato mai raggiunto dalla competizione<ref>{{cita web|url=https://www.cyclist.co.uk/in-depth/969/col-de-la-bonette|lingua=EN|titolo=Col de la Bonette|autore=Ellis Bacon|sito=cyclist|data=15 marzo 2016|accesso=19 settembre 2021}}</ref>), il [[Colle della Maddalena]], il [[Col de Vars]], il [[Col de Joux Plane]], la salita di [[Courchevel]] sulle Alpi, il [[Col de Peyresourde]], il [[Colle d'Aubisque]], il [[Colle d'Aspin|Col d'Aspin]], il [[Colle di Portet-d'Aspet|Col de Portet d'Aspet]], la salita di [[Lourdes]]-[[Hautacam]] e la salita di [[Andorra]]-[[Arcalís]] sui Pirenei.

== Albo d'oro ==
''Aggiornato all'edizione 2024.''<ref>{{cita web|url=http://www.memoire-du-cyclisme.eu/eta_tdf/tour_de_france.php|titolo=Tour de France (Fra)|editore=memoire-du-cyclisme.eu|lingua=fr|accesso=21 luglio 2013}}</ref>
<div style="float:right; margin:0 0 0 1em; clear:right;">{{Timeline Tour de France}}</div>
{|class="wikitable" style="font-size:95%;"
!Anno
!Vincitore
!Secondo
!Terzo
|-
|[[Tour de France 1903|1903]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Maurice Garin]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Lucien Pothier]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Fernand Augereau]]
|-
|[[Tour de France 1904|1904]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Henri Cornet]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Jean-Baptiste Dortignacq]]
|{{bandiera|BEL}} [[Aloïs Catteau]]
|-
|[[Tour de France 1905|1905]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Louis Trousselier]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Hippolyte Aucouturier]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Jean-Baptiste Dortignacq]]
|-
|[[Tour de France 1906|1906]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[René Pottier]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Georges Passerieu]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Louis Trousselier]]
|-
|[[Tour de France 1907|1907]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Lucien Petit-Breton]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Gustave Garrigou]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Émile Georget]]
|-
|[[Tour de France 1908|1908]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Lucien Petit-Breton]]
|{{bandiera|LUX}} [[François Faber]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Georges Passerieu]]
|-
|[[Tour de France 1909|1909]]
|{{bandiera|LUX}} [[François Faber]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Gustave Garrigou]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Jean Alavoine]]
|-
|[[Tour de France 1910|1910]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Octave Lapize]]
|{{bandiera|LUX}} [[François Faber]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Gustave Garrigou]]
|-
|[[Tour de France 1911|1911]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Gustave Garrigou]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Paul Duboc]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Émile Georget]]
|-
|[[Tour de France 1912|1912]]
|{{bandiera|BEL}} [[Odile Defraye]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Eugène Christophe]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Gustave Garrigou]]
|-
|[[Tour de France 1913|1913]]
|{{bandiera|BEL}} [[Philippe Thys]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Gustave Garrigou]]
|{{bandiera|BEL}} [[Marcel Buysse]]
|-
|[[Tour de France 1914|1914]]
|{{bandiera|BEL}} [[Philippe Thys]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Henri Pélissier]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Jean Alavoine]]
|-
|1915-1918
|colspan=3 align=center|''Non disputato a causa della [[prima guerra mondiale]]''
|-
|[[Tour de France 1919|1919]]
|{{bandiera|BEL}} [[Firmin Lambot]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Jean Alavoine]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Eugène Christophe]]
|-
|[[Tour de France 1920|1920]]
|{{bandiera|BEL}} [[Philippe Thys]]
|{{bandiera|BEL}} [[Hector Heusghem]]
|{{bandiera|BEL}} [[Firmin Lambot]]
|-
|[[Tour de France 1921|1921]]
|{{bandiera|BEL}} [[Léon Scieur]]
|{{bandiera|BEL}} [[Hector Heusghem]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Honoré Barthélémy]]
|-
|[[Tour de France 1922|1922]]
|{{bandiera|BEL}} [[Firmin Lambot]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Jean Alavoine]]
|{{bandiera|BEL}} [[Félix Sellier]]
|-
|[[Tour de France 1923|1923]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Henri Pélissier]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Ottavio Bottecchia]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Romain Bellenger]]
|-
|[[Tour de France 1924|1924]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Ottavio Bottecchia]]
|{{bandiera|LUX}} [[Nicolas Frantz]]
|{{bandiera|BEL}} [[Lucien Buysse]]
|-
|[[Tour de France 1925|1925]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Ottavio Bottecchia]]
|{{bandiera|BEL}} [[Lucien Buysse]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Bartolomeo Aymo]]
|-
|[[Tour de France 1926|1926]]
|{{bandiera|BEL}} [[Lucien Buysse]]
|{{bandiera|LUX}} [[Nicolas Frantz]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Bartolomeo Aymo]]
|-
|[[Tour de France 1927|1927]]
|{{bandiera|LUX}} [[Nicolas Frantz]]
|{{bandiera|BEL}} [[Maurice Dewaele]]
|{{bandiera|BEL}} [[Julien Vervaecke]]
|-
|[[Tour de France 1928|1928]]
|{{bandiera|LUX}} [[Nicolas Frantz]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[André Leducq]]
|{{bandiera|BEL}} [[Maurice Dewaele]]
|-
|[[Tour de France 1929|1929]]
|{{bandiera|BEL}} [[Maurice Dewaele]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Pancera]]
|{{bandiera|BEL}} [[Jef Demuysere]]
|-
|[[Tour de France 1930|1930]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[André Leducq]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Learco Guerra]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Antonin Magne]]
|-
|[[Tour de France 1931|1931]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Antonin Magne]]
|{{bandiera|BEL}} [[Jef Demuysere]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Antonio Pesenti (ciclista)|Antonio Pesenti]]
|-
|[[Tour de France 1932|1932]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[André Leducq]]
|{{bandiera|DEU 1918-1933}} [[Kurt Stöpel]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Francesco Camusso]]
|-
|[[Tour de France 1933|1933]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Georges Speicher]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Learco Guerra]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Martano]]
|-
|[[Tour de France 1934|1934]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Antonin Magne]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giuseppe Martano]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Roger Lapébie]]
|-
|[[Tour de France 1935|1935]]
|{{bandiera|BEL}} [[Romain Maes]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Ambrogio Morelli]]
|{{bandiera|BEL}} [[Félicien Vervaecke]]
|-
|[[Tour de France 1936|1936]]
|{{bandiera|BEL}} [[Sylvère Maes]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Antonin Magne]]
|{{bandiera|BEL}} [[Félicien Vervaecke]]
|-
|[[Tour de France 1937|1937]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Roger Lapébie]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Mario Vicini]]
|{{bandiera|CHE}} [[Leo Amberg]]
|-
|[[Tour de France 1938|1938]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Gino Bartali]]
|{{bandiera|BEL}} [[Félicien Vervaecke]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[Victor Cosson]]
|-
|[[Tour de France 1939|1939]]
|{{bandiera|BEL}} [[Sylvère Maes]]
|{{bandiera|FRA 1870-1940}} [[René Vietto]]
|{{bandiera|BEL}} [[Lucien Vlaemynck]]
|-
|1940-1946
|colspan=3 align=center|''Non disputato a causa della [[seconda guerra mondiale]]''
|-
|[[Tour de France 1947|1947]]
|{{bandiera|FRA 1946-1958}} [[Jean Robic]]
|{{bandiera|FRA 1946-1958}} [[Edouard Fachleitner]]
|{{bandiera|ITA}} [[Pierre Brambilla]]
|-
|[[Tour de France 1948|1948]]
|{{bandiera|ITA}} [[Gino Bartali]]
|{{bandiera|BEL}} [[Alberic Schotte]]
|{{bandiera|FRA 1946-1958}} [[Guy Lapébie]]
|-
|[[Tour de France 1949|1949]]
|{{bandiera|ITA}} [[Fausto Coppi]]
|{{bandiera|ITA}} [[Gino Bartali]]
|{{bandiera|FRA 1946-1958}} [[Jacques Marinelli]]
|-
|[[Tour de France 1950|1950]]
|{{bandiera|CHE}} [[Ferdi Kübler]]
|{{bandiera|BEL}} [[Stan Ockers]]
|{{bandiera|FRA 1946-1958}} [[Louison Bobet]]
|-
|[[Tour de France 1951|1951]]
|{{bandiera|CHE}} [[Hugo Koblet]]
|{{bandiera|FRA 1946-1958}} [[Raphaël Géminiani]]
|{{bandiera|FRA 1946-1958}} [[Lucien Lazaridès]]
|-
|[[Tour de France 1952|1952]]
|{{bandiera|ITA}} [[Fausto Coppi]]
|{{bandiera|BEL}} [[Stan Ockers]]
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[Bernardo Ruiz]]
|-
|[[Tour de France 1953|1953]]
|{{bandiera|FRA 1946-1958}} [[Louison Bobet]]
|{{bandiera|FRA 1946-1958}} [[Jean Malléjac]]
|{{bandiera|ITA}} [[Giancarlo Astrua]]
|-
|[[Tour de France 1954|1954]]
|{{bandiera|FRA 1946-1958}} [[Louison Bobet]]
|{{bandiera|CHE}} [[Ferdi Kübler]]
|{{bandiera|CHE}} [[Fritz Schär]]
|-
|[[Tour de France 1955|1955]]
|{{bandiera|FRA 1946-1958}} [[Louison Bobet]]
|{{bandiera|BEL}} [[Jean Brankart]]
|{{bandiera|LUX}} [[Charly Gaul]]
|-
|[[Tour de France 1956|1956]]
|{{bandiera|FRA 1946-1958}} [[Roger Walkowiak]]
|{{bandiera|FRA 1946-1958}} [[Gilbert Bauvin]]
|{{bandiera|BEL}} [[Jan Adriaensens]]
|-
|[[Tour de France 1957|1957]]
|{{bandiera|FRA 1946-1958}} [[Jacques Anquetil]]
|{{bandiera|BEL}} [[Marcel Janssens]]
|{{bandiera|AUT}} [[Adolf Christian]]
|-
|[[Tour de France 1958|1958]]
|{{bandiera|LUX}} [[Charly Gaul]]
|{{bandiera|ITA}} [[Vito Favero]]
|{{bandiera|FRA}} [[Raphaël Géminiani]]
|-
|[[Tour de France 1959|1959]]
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[Federico Bahamontes]]
|{{bandiera|FRA}} [[Henry Anglade]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jacques Anquetil]]
|-
|[[Tour de France 1960|1960]]
|{{bandiera|ITA}} [[Gastone Nencini]]
|{{bandiera|ITA}} [[Graziano Battistini (ciclista)|Graziano Battistini]]
|{{bandiera|BEL}} [[Jan Adriaensens]]
|-
|[[Tour de France 1961|1961]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jacques Anquetil]]
|{{bandiera|ITA}} [[Guido Carlesi]]
|{{bandiera|LUX}} [[Charly Gaul]]
|-
|[[Tour de France 1962|1962]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jacques Anquetil]]
|{{bandiera|BEL}} [[Joseph Planckaert]]
|{{bandiera|FRA}} [[Raymond Poulidor]]
|-
|[[Tour de France 1963|1963]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jacques Anquetil]]
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[Federico Bahamontes]]
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[José Pérez Francés]]
|-
|[[Tour de France 1964|1964]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jacques Anquetil]]
|{{bandiera|FRA}} [[Raymond Poulidor]]
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[Federico Bahamontes]]
|-
|[[Tour de France 1965|1965]]
|{{bandiera|ITA}} [[Felice Gimondi]]
|{{bandiera|FRA}} [[Raymond Poulidor]]
|{{bandiera|ITA}} [[Gianni Motta]]
|-
|[[Tour de France 1966|1966]]
|{{bandiera|FRA}} [[Lucien Aimar]]
|{{bandiera|NLD}} [[Jan Janssen]]
|{{bandiera|FRA}} [[Raymond Poulidor]]
|-
|[[Tour de France 1967|1967]]
|{{bandiera|FRA}} [[Roger Pingeon]]
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[Julio Jiménez]]
|{{bandiera|ITA}} [[Franco Balmamion]]
|-
|[[Tour de France 1968|1968]]
|{{bandiera|NLD}} [[Jan Janssen]]
|{{bandiera|BEL}} [[Herman Van Springel]]
|{{bandiera|BEL}} [[Ferdinand Bracke]]
|-
|[[Tour de France 1969|1969]]
|{{bandiera|BEL}} [[Eddy Merckx]]
|{{bandiera|FRA}} [[Roger Pingeon]]
|{{bandiera|FRA}} [[Raymond Poulidor]]
|-
|[[Tour de France 1970|1970]]
|{{bandiera|BEL}} [[Eddy Merckx]]
|{{bandiera|NLD}} [[Joop Zoetemelk]]
|{{bandiera|SWE}} [[Gösta Pettersson]]
|-
|[[Tour de France 1971|1971]]
|{{bandiera|BEL}} [[Eddy Merckx]]
|{{bandiera|NLD}} [[Joop Zoetemelk]]
|{{bandiera|BEL}} [[Lucien Van Impe]]
|-
|[[Tour de France 1972|1972]]
|{{bandiera|BEL}} [[Eddy Merckx]]
|{{bandiera|ITA}} [[Felice Gimondi]]
|{{bandiera|FRA}} [[Raymond Poulidor]]
|-
|[[Tour de France 1973|1973]]
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[Luis Ocaña]]
|{{bandiera|FRA}} [[Bernard Thévenet]]
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[José Manuel Fuente]]
|-
|[[Tour de France 1974|1974]]
|{{bandiera|BEL}} [[Eddy Merckx]]
|{{bandiera|FRA}} [[Raymond Poulidor]]
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[Vicente López Carril]]
|-
|[[Tour de France 1975|1975]]
|{{bandiera|FRA}} [[Bernard Thévenet]]
|{{bandiera|BEL}} [[Eddy Merckx]]
|{{bandiera|BEL}} [[Lucien Van Impe]]
|-
|[[Tour de France 1976|1976]]
|{{bandiera|BEL}} [[Lucien Van Impe]]
|{{bandiera|NLD}} [[Joop Zoetemelk]]
|{{bandiera|FRA}} [[Raymond Poulidor]]
|-
|[[Tour de France 1977|1977]]
|{{bandiera|FRA}} [[Bernard Thévenet]]
|{{bandiera|NLD}} [[Hennie Kuiper]]
|{{bandiera|BEL}} [[Lucien Van Impe]]
|-
|[[Tour de France 1978|1978]]
|{{bandiera|FRA}} [[Bernard Hinault]]
|{{bandiera|NLD}} [[Joop Zoetemelk]]
|{{bandiera|PRT}} [[Joaquim Agostinho]]
|-
|[[Tour de France 1979|1979]]
|{{bandiera|FRA}} [[Bernard Hinault]]
|{{bandiera|NLD}} [[Joop Zoetemelk]]
|{{bandiera|PRT}} [[Joaquim Agostinho]]
|-
|[[Tour de France 1980|1980]]
|{{bandiera|NLD}} [[Joop Zoetemelk]]
|{{bandiera|NLD}} [[Hennie Kuiper]]
|{{bandiera|FRA}} [[Raymond Martin]]
|-
|[[Tour de France 1981|1981]]
|{{bandiera|FRA}} [[Bernard Hinault]]
|{{bandiera|BEL}} [[Lucien Van Impe]]
|{{bandiera|FRA}} [[Robert Alban]]
|-
|[[Tour de France 1982|1982]]
|{{bandiera|FRA}} [[Bernard Hinault]]
|{{bandiera|NLD}} [[Joop Zoetemelk]]
|{{bandiera|NLD}} [[Johan van der Velde]]
|-
|[[Tour de France 1983|1983]]
|{{bandiera|FRA}} [[Laurent Fignon]]
|{{bandiera|ESP}} [[Ángel Arroyo]]
|{{bandiera|NLD}} [[Peter Winnen]]
|-
|[[Tour de France 1984|1984]]
|{{bandiera|FRA}} [[Laurent Fignon]]
|{{bandiera|FRA}} [[Bernard Hinault]]
|{{bandiera|USA}} [[Greg LeMond]]
|-
|[[Tour de France 1985|1985]]
|{{bandiera|FRA}} [[Bernard Hinault]]
|{{bandiera|USA}} [[Greg LeMond]]
|{{bandiera|IRL}} [[Stephen Roche]]
|-
|[[Tour de France 1986|1986]]
|{{bandiera|USA}} [[Greg LeMond]]
|{{bandiera|FRA}} [[Bernard Hinault]]
|{{bandiera|CHE}} [[Urs Zimmermann]]
|-
|[[Tour de France 1987|1987]]
|{{bandiera|IRL}} [[Stephen Roche]]
|{{bandiera|ESP}} [[Pedro Delgado]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jean-François Bernard]]
|-
|[[Tour de France 1988|1988]]
|{{bandiera|ESP}} [[Pedro Delgado]]
|{{bandiera|NLD}} [[Steven Rooks]]
|{{bandiera|COL}} [[Fabio Parra]]
|-
|[[Tour de France 1989|1989]]
|{{bandiera|USA}} [[Greg LeMond]]
|{{bandiera|FRA}} [[Laurent Fignon]]
|{{bandiera|ESP}} [[Pedro Delgado]]
|-
|[[Tour de France 1990|1990]]
|{{bandiera|USA}} [[Greg LeMond]]
|{{bandiera|ITA}} [[Claudio Chiappucci]]
|{{bandiera|NLD}} [[Erik Breukink]]
|-
|[[Tour de France 1991|1991]]
|{{bandiera|ESP}} [[Miguel Indurain]]
|{{bandiera|ITA}} [[Gianni Bugno]]
|{{bandiera|ITA}} [[Claudio Chiappucci]]
|-
|[[Tour de France 1992|1992]]
|{{bandiera|ESP}} [[Miguel Indurain]]
|{{bandiera|ITA}} [[Claudio Chiappucci]]
|{{bandiera|ITA}} [[Gianni Bugno]]
|-
|[[Tour de France 1993|1993]]
|{{bandiera|ESP}} [[Miguel Indurain]]
|{{bandiera|CHE}} [[Tony Rominger]]
|{{bandiera|POL}} [[Zenon Jaskuła]]
|-
|[[Tour de France 1994|1994]]
|{{bandiera|ESP}} [[Miguel Indurain]]
|{{bandiera|LVA}} [[Pëtr Ugrjumov]]
|{{bandiera|ITA}} [[Marco Pantani]]
|-
|[[Tour de France 1995|1995]]
|{{bandiera|ESP}} [[Miguel Indurain]]
|{{bandiera|CHE}} [[Alex Zülle]]
|{{bandiera|DNK}} [[Bjarne Riis]]
|-
|[[Tour de France 1996|1996]]
|{{bandiera|DNK}} [[Bjarne Riis]]
|{{bandiera|DEU}} [[Jan Ullrich]]
|{{bandiera|FRA}} [[Richard Virenque]]
|-
|[[Tour de France 1997|1997]]
|{{bandiera|DEU}} [[Jan Ullrich]]
|{{bandiera|FRA}} [[Richard Virenque]]
|{{bandiera|ITA}} [[Marco Pantani]]
|-
|[[Tour de France 1998|1998]]
|{{bandiera|ITA}} [[Marco Pantani]]
|{{bandiera|DEU}} [[Jan Ullrich]]
|{{bandiera|USA}} [[Bobby Julich]]
|-
|[[Tour de France 1999|1999]]<ref name=uci/>
|Non attribuito<ref name=armstrong>Il 22 ottobre 2012 l'UCI riconosce la sanzione imposta dall'USADA a [[Lance Armstrong]], accusato di aver utilizzato sostanze dopanti durante la sua permanenza alla US Postal Service, e conferma di fatto la cancellazione dei suoi piazzamenti e delle vittorie dall'agosto del 1998 fino al termine della carriera. Cfr. {{Cita news|lingua=en|autore=Laura Weislo|url=http://www.cyclingnews.com/news/usadas-reasoned-decision-on-lance-armstrong-follows-the-money-trail|titolo=USADA's reasoned decision on Lance Armstrong follows the money trail|pubblicazione=Cyclingnews.com|data=10 ottobre 2012|accesso=26 ottobre 2012}} {{Cita news|lingua=en|autore=|url=http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDetails2011.asp?id=ODgzNA&MenuId=MTYzMDc&LangId=1&BackLink=%2Ftemplates%2FUCI%2FUCI3%2Flayout.asp%3FMenuId%3DMTYzMDc%26LangId%3D1|titolo=The UCI recognises USADA decision in Armstrong case|pubblicazione=Uci.ch|data=22 ottobre 2012|accesso=26 ottobre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130318011052/http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDetails2011.asp?id=ODgzNA&MenuId=MTYzMDc&LangId=1&BackLink=%2Ftemplates%2FUCI%2FUCI3%2Flayout.asp%3FMenuId%3DMTYzMDc%26LangId%3D1|dataarchivio=18 marzo 2013}} {{Cita news|lingua=en|autore=|url=https://www.usatoday.com/story/sports/cycling/2012/10/22/uci-no-appeal-lance-armstrong-usada-decision/1648865/|titolo=UCI backs stripping Lance Armstrong of Tour de France wins|pubblicazione=Usatoday.com|data=22 ottobre 2012|accesso=26 ottobre 2012}} Il 26 ottobre la stessa UCI ufficializza la decisione di non attribuire ad altri corridori le vittorie ottenute dallo statunitense e nemmeno di modificare i piazzamenti degli altri corridori. Cfr. {{Cita news|lingua=en|autore=|url=http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDetails2011.asp?id=ODg0NQ&MenuId=MTYzMDQ&LangId=1&BackLink=%2Ftemplates%2FUCI%2FUCI8%2Flayout.asp%3FMenuId%3DMTYzMDQ%26LangId%3D1|titolo=Press release: UCI takes decisive action in wake of Lance Armstrong affair|pubblicazione=Uci.ch|data=26 ottobre 2012|accesso=26 ottobre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121029154953/http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDetails2011.asp?id=ODg0NQ&MenuId=MTYzMDQ&LangId=1&BackLink=%2FTemplates%2FUCI%2FUCI8%2Flayout.asp%3FMenuID%3DMTYzMDQ%26LangId%3D1|dataarchivio=29 ottobre 2012}}</ref>
|{{bandiera|CHE}} [[Alex Zülle]]
|{{bandiera|ESP}} [[Fernando Escartín]]
|-
|[[Tour de France 2000|2000]]<ref name=uci/>
|Non attribuito<ref name=armstrong/>
|{{bandiera|DEU}} [[Jan Ullrich]]
|{{bandiera|ESP}} [[Joseba Beloki]]
|-
|[[Tour de France 2001|2001]]<ref name=uci/>
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|{{bandiera|DEU}} [[Jan Ullrich]]
|{{bandiera|ESP}} [[Joseba Beloki]]
|-
|[[Tour de France 2002|2002]]<ref name=uci/>
|Non attribuito<ref name=armstrong/>
|{{bandiera|ESP}} [[Joseba Beloki]]
|{{bandiera|LTU}} [[Raimondas Rumšas]]
|-
|[[Tour de France 2003|2003]]<ref name=uci/>
|Non attribuito<ref name=armstrong/>
|{{bandiera|DEU}} [[Jan Ullrich]]
|{{bandiera|KAZ}} [[Aleksandr Vinokurov]]
|-
|[[Tour de France 2004|2004]]<ref name=uci/>
|Non attribuito<ref name=armstrong/>
|{{bandiera|DEU}} [[Andreas Klöden]]
|{{bandiera|ITA}} [[Ivan Basso]]
|-
|[[Tour de France 2005|2005]]<ref name=uci/>
|Non attribuito<ref name=armstrong/>
|{{bandiera|ITA}} [[Ivan Basso]]
|Non attribuito<ref>Il 9 febbraio 2012 il TAS/CAS in un arbitrato tra Ullrich e l'UCI ha dato ragione a quest'ultima circa le accuse di doping rivolte al corridore in seguito all'Operazione Puerto, squalificando retroattivamente Ullrich per due anni e revocando tutti i titoli vinti dal 1º maggio 2005 al suo ritiro. Si veda {{Cita web|titolo=Jan Ullrich found guilty...|autore=Court of Arbitration for Sport|url=http://www.tas-cas.org/d2wfiles/document/5692/5048/0/Media20Release202012.02.09.pdf|data=9 febbraio 2012|accesso=26 febbraio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120227051309/http://www.tas-cas.org/d2wfiles/document/5692/5048/0/Media20Release202012.02.09.pdf|dataarchivio=27 febbraio 2012}}</ref>
|-
|[[Tour de France 2006|2006]]
|{{bandiera|ESP}} [[Óscar Pereiro]]<ref name="Landis">La vittoria finale del Tour era andata allo statunitense [[Floyd Landis]], che perse il titolo a causa di positività al [[testosterone]], confermata dall'Agenzia Antidoping USA. L'UCI quindi assegnò la vittoria al secondo classificato, lo spagnolo [[Oscar Pereiro Sio]]. Si veda {{Cita news|url=http://www.gazzetta.it/Ciclismo/Primo_Piano/2008/06_Giugno/30/landis_3006.shtml|titolo=Landis, l'ultima condanna Addio al Tour del 2006|pubblicazione=gazzetta.it|giorno=30|mese=6|anno=2008|accesso=17 febbraio 2010}}</ref>
|{{bandiera|DEU}} [[Andreas Klöden]]
|{{bandiera|ESP}} [[Carlos Sastre]]
|-
|[[Tour de France 2007|2007]]
|{{bandiera|ESP}} [[Alberto Contador]]
|{{bandiera|AUS}} [[Cadel Evans]]
|Non attribuito<ref name=leipheimer>Levi Leipheimer fu squalificato nell'ottobre 2012 dalla USADA dal 1º settembre 2012 al 1º marzo 2013 per uso di sostanze dopanti nel corso della sua militanza nelle seguenti squadre: [[Discovery Channel Pro Cycling Team|US Postal Service]], [[Rabobank (ciclismo)|Rabobank]], [[Gerolsteiner (ciclismo)|Gerolsteiner]] e [[Discovery Channel Pro Cycling Team|Discovery Channel]]. L'agenzia antidoping americana gli revocò inoltre tutti i risultati sportivi conseguiti dal 1º giugno 1999 al 30 luglio 2006 e dal 7 al 29 luglio 2007, compreso il terzo posto al Tour de France 2007. Cfr. {{Cita news|lingua=en|autore=Daniel Benson|url=http://www.cyclingnews.com/news/six-former-armstrong-usps-teammates-receive-bans-from-usada|titolo=Six former Armstrong USPS teammates receive bans from USADA|pubblicazione=Cyclingnews.com|data=10 ottobre 2012|accesso=17 giugno 2015}}</ref>
|-
|[[Tour de France 2008|2008]]
|{{bandiera|ESP}} [[Carlos Sastre]]
|{{bandiera|AUS}} [[Cadel Evans]]
|{{bandiera|RUS}} [[Denis Men'šov]]<ref>In seguito alla squalifica di [[Bernhard Kohl]] per doping, all'austriaco sono stati annullati i risultati ottenuti al [[Tour de France 2008]].</ref>
|-
|[[Tour de France 2009|2009]]
|{{bandiera|ESP}} [[Alberto Contador]]
|{{bandiera|LUX}} [[Andy Schleck]]
|{{bandiera|GBR}} [[Bradley Wiggins]]<ref name=armstrong/>
|-
|[[Tour de France 2010|2010]]
|{{bandiera|LUX}} [[Andy Schleck]]<ref name="Contador">In seguito alla squalifica di Contador per doping, in base alla sentenza del [[Tribunale Arbitrale dello Sport]], allo spagnolo sono stati annullati i risultati ottenuti al [[Tour de France 2010]]. Si veda {{Cita news|lingua=en|url=http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDetails.asp?id=NzgzNA&MenuId=MTI2Mjc&LangId=1&BackLink=%2Ftemplates%2FUCI%2FUCI7%2Flayout.asp%3FMenuId%3DMTI2Mjc%26LangId%3D1|titolo=Press release: CAS decision in Contador case|editore=Uci.ch|giorno=6|mese=febbraio|anno=2012|accesso=11 febbraio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20121204135646/http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDetails.asp?id=NzgzNA&MenuId=MTI2Mjc&LangId=1&BackLink=/templates/UCI/UCI7/layout.asp%3FMenuId%3DMTI2Mjc%26LangId%3D1|dataarchivio=4 dicembre 2012}}, {{Cita news|lingua=en|url=http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDetails.asp?id=NzgzNg&MenuId=MTI2Mjc&LangId=1&BackLink=%2Ftemplates%2FUCI%2FUCI7%2Flayout.asp%3FMenuId%3DMTI2Mjc%26LangId%3D1|titolo=Alberto Contador case: the consequences of the CAS ruling|editore=Uci.ch|giorno=6|mese=febbraio|anno=2012|accesso=11 febbraio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20121204190500/http://www.uci.ch/Modules/ENews/ENewsDetails.asp?id=NzgzNg&MenuId=MTI2Mjc&LangId=1&BackLink=/templates/UCI/UCI7/layout.asp%3FMenuId%3DMTI2Mjc%26LangId%3D1|dataarchivio=4 dicembre 2012}} La vittoria fu dunque assegnata ad [[Andy Schleck]], secondo nella classifica generale. Si veda al riguardo {{Cita web|lingua=en|url=http://www.uci.html.infostradasports.com/cache/2/TheASP.asp@PageID%3D102006&SportID%3D102&CompetitionID%3D20433&SeasonID%3D478&ClassID%3D1&GenderID%3D1&EventID%3D12146&EventPhaseID%3D464849&PhaseID%3D464849&PhaseClassificationID%3D451472&TaalCode%3D2&StyleID%3D0&Cache%3D2.html?855968|titolo=Results Tour de France (FRA/HIS) - 2010|pubblicazione=Uci.ch|accesso=11 febbraio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121114175511/http://www.uci.html.infostradasports.com/cache/2/TheASP.asp%40PageID%3D102006%26SportID%3D102%26CompetitionID%3D20433%26SeasonID%3D478%26ClassID%3D1%26GenderID%3D1%26EventID%3D12146%26EventPhaseID%3D464849%26PhaseID%3D464849%26PhaseClassificationID%3D451472%26TaalCode%3D2%26StyleID%3D0%26Cache%3D2.html?855968|dataarchivio=14 novembre 2012}}</ref>
|{{bandiera|ESP}} [[Samuel Sánchez]]<ref name=Menchov>Il 12 luglio 2014 Denis Men'šov è stato squalificato per due anni (fino al 9 aprile 2015) per irregolarità nel suo passaporto biologico riscontrate nel corso delle edizioni del Tour del 2009, 2010 e 2012. In seguito a tali irregolarità il corridore russo è stato squalificato nelle tre edizioni della corsa francese e, per l'edizione 2010 dove era arrivato in origine terzo, ha perso il secondo posto ottenuto dopo la squalifica di Contador (v. {{cita web|url=http://www.uci.ch/Modules/BUILTIN/getObject.asp?MenuId=MTU3Mjg&ObjTypeCode=FILE&type=FILE&id=Nzk5OTY&LangId=1|data=12 luglio 2014|titolo=Athlete sanctions press release|accesso=25 luglio 2014|editore=UCI}}). Samuel Sánchez, in origine quarto, è stato classificato dall'UCI al secondo posto e il belga Jurgen Van Den Broeck al terzo (v. {{cita news|titolo=Passaporto biologico, due anni di squalifica per Denis Menchov: il russo perde il podio al Tour 2010|url=http://www.cicloweb.it/news/2014/07/12/passaporto-biologico-due-anni-di-squalifica-per-denis-menchov-il-russo-perde-il-podi|data=12 luglio 2014|pubblicazione=Cicloweb.it|accesso=25 luglio 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714024732/http://www.cicloweb.it/news/2014/07/12/passaporto-biologico-due-anni-di-squalifica-per-denis-menchov-il-russo-perde-il-podi|dataarchivio=14 luglio 2014}})</ref>
|{{bandiera|BEL}} [[Jurgen Van Den Broeck]]
|-
|[[Tour de France 2011|2011]]
|{{bandiera|AUS}} [[Cadel Evans]]
|{{bandiera|LUX}} [[Andy Schleck]]
|{{bandiera|LUX}} [[Fränk Schleck]]
|-
|[[Tour de France 2012|2012]]
|{{bandiera|GBR}} [[Bradley Wiggins]]
|{{bandiera|GBR}} [[Chris Froome]]
|{{bandiera|ITA}} [[Vincenzo Nibali]]
|-
|[[Tour de France 2013|2013]]
|{{bandiera|GBR}} [[Chris Froome]]
|{{bandiera|COL}} [[Nairo Quintana]]
|{{bandiera|ESP}} [[Joaquim Rodríguez]]
|-
|[[Tour de France 2014|2014]]
|{{bandiera|ITA}} [[Vincenzo Nibali]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jean-Christophe Péraud]]
|{{bandiera|FRA}} [[Thibaut Pinot]]
|-
|[[Tour de France 2015|2015]]
|{{bandiera|GBR}} [[Chris Froome]]
|{{bandiera|COL}} [[Nairo Quintana]]
|{{bandiera|ESP}} [[Alejandro Valverde]]
|-
|[[Tour de France 2016|2016]]
|{{bandiera|GBR}} [[Chris Froome]]
|{{Bandiera|FRA}} [[Romain Bardet]]
|{{Bandiera|COL}} [[Nairo Quintana]]
|-
|[[Tour de France 2017|2017]]
|{{bandiera|GBR}} [[Chris Froome]]
|{{Bandiera|COL}} [[Rigoberto Urán]]
|{{Bandiera|FRA}} [[Romain Bardet]]
|-
|[[Tour de France 2018|2018]]
|{{bandiera|GBR}} [[Geraint Thomas]]
|{{Bandiera|NLD}} [[Tom Dumoulin]]
|{{Bandiera|GBR}} [[Chris Froome]]
|-
|[[Tour de France 2019|2019]]
|{{bandiera|COL}} [[Egan Bernal]]
|{{Bandiera|GBR}} [[Geraint Thomas]]
|{{Bandiera|NLD}} [[Steven Kruijswijk]]
|-
|[[Tour de France 2020|2020]]
|{{bandiera|SVN}} [[Tadej Pogačar]]
|{{bandiera|SVN}} [[Primož Roglič]]
|{{bandiera|AUS}} [[Richie Porte]]
|-
|[[Tour de France 2021|2021]]
|{{bandiera|SVN}} [[Tadej Pogačar]]
|{{bandiera|DNK}} [[Jonas Vingegaard]]
|{{bandiera|ECU}} [[Richard Carapaz]]
|-
|[[Tour de France 2022|2022]]
|{{bandiera|DNK}} [[Jonas Vingegaard]]
|{{bandiera|SVN}} [[Tadej Pogačar]]
|{{bandiera|GBR sport}} [[Geraint Thomas]]
|-
|[[Tour de France 2023|2023]]
|{{bandiera|DNK}} [[Jonas Vingegaard]]
|{{bandiera|SVN}} [[Tadej Pogačar]]
|{{bandiera|GBR sport}} [[Adam Yates]]
|-
|[[Tour de France 2024|2024]]
|{{bandiera|SVN}} [[Tadej Pogačar]]
|{{bandiera|DNK}} [[Jonas Vingegaard]]
|{{bandiera|BEL}} [[Remco Evenepoel]]
|}

== Statistiche ==
{{Vedi anche|Statistiche del Tour de France}}
=== Vittorie per nazione ===
''Aggiornato al 2024''
{|class="wikitable" style="font-size:95%; text-align:center"
|-
!Pos.
!Nazione
!Vittorie (Vincitori)
|-style="background:#FFFACD"
|1
|align=left|{{FRA}}
|36 (21)
|-
|2
|align=left|{{BEL}}
|18 (10)
|-
|3
|align=left|{{ESP}}
|12 (7)
|-
|4
|align=left|{{ITA}}
|10 (7)
|-
|rowspan=1|5
|align=left|{{GBR}}
|6 (3)
|-
|rowspan=1|6
|align=left|{{LUX}}
|5 (4)
|-
|rowspan=3|7
| align=left |{{USA}}
|3 (1)
|-
|align=left|{{DNK}}
|3 (2)
|-
|align=left|{{SVN}}
|3 (1)
|-
|rowspan=2|10
|align=left|{{NLD}}
|2 (2)
|-
|align=left|{{CHE}}
|2 (2)
|-
|rowspan=4|12
|align=left|{{AUS}}
|1 (1)
|-
|align=left|{{COL}}
|1 (1)
|-
|align=left|{{DEU}}
|1 (1)
|-
|align=left|{{IRL}}
|1 (1)
|}

=== Vincitori ===
Sono i francesi, con 36 vittorie, ad essersi aggiudicati il Tour per più volte. Segue il [[Belgio]] con 18, poi distanziate [[Spagna]] a 12, [[Italia]] a 10, [[Lussemburgo]] a 5; seguono [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], [[Gran Bretagna]] e [[Slovenia]] a 3, poi [[Paesi Bassi]] e [[Svizzera]] a 2 e per finire [[Australia]], [[Danimarca]], [[Germania]], [[Irlanda]] e [[Colombia]] con un successo a testa<ref name="victories per nation">{{Cita web|url=http://www.letour.fr/HISTO/us/TDF/records/victoires_par_nation.html|titolo=The records - Victories per nation|editore=www.letour.fr|accesso=28 luglio 2013|lingua=fr|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121104045705/http://www.letour.fr/HISTO/us/TDF/records/victoires_par_nation.html|dataarchivio=4 novembre 2012|urlmorto=sì}}</ref>.

L'ultima vittoria di un ciclista belga risale al [[Tour de France 1976|1976]] vinto da [[Lucien Van Impe]], quella di un francese al [[Tour de France 1985|1985]], quando [[Bernard Hinault]] si impose per la quinta e ultima volta. Da quel momento una serie di nuove nazioni ha scritto il proprio nome nell'albo d'oro: nel [[Tour de France 1986|1986]] il primo statunitense, nel [[Tour de France 1987|1987]] il primo irlandese, nel [[Tour de France 1996|1996]] il primo danese e nel [[Tour de France 1997|1997]] il primo tedesco. Nel [[Tour de France 2011|2011]] si è imposto il primo australiano; nel [[Tour de France 2012|2012]] e nel [[Tour de France 2013|2013]] sono arrivate le prime vittorie di ciclisti britannici e nel [[Tour de France 2020|2020]] la prima vittoria di un corridore sloveno<ref name="victories per nation"/>.

Quattro corridori hanno ottenuto cinque vittorie:
* {{bandiera|FRA}} [[Jacques Anquetil]] nel [[Tour de France 1957|1957]], [[Tour de France 1961|1961]], [[Tour de France 1962|1962]], [[Tour de France 1963|1963]] e [[Tour de France 1964|1964]];
* {{bandiera|BEL}} [[Eddy Merckx]] nel [[Tour de France 1969|1969]], [[Tour de France 1970|1970]], [[Tour de France 1971|1971]], [[Tour de France 1972|1972]] e [[Tour de France 1974|1974]];
* {{bandiera|FRA}} [[Bernard Hinault]] nel [[Tour de France 1978|1978]], [[Tour de France 1979|1979]], [[Tour de France 1981|1981]], [[Tour de France 1982|1982]] e [[Tour de France 1985|1985]];
* {{bandiera|ESP}} [[Miguel Indurain]] nel [[Tour de France 1991|1991]], [[Tour de France 1992|1992]], [[Tour de France 1993|1993]], [[Tour de France 1994|1994]] e [[Tour de France 1995|1995]] (l'unico a vincere in cinque anni consecutivi).
Un solo corridore ha ottenuto quattro successi:
* {{Bandiera|GBR}} [[Chris Froome]] nel [[Tour de France 2013|2013]], [[Tour de France 2015|2015]], [[Tour de France 2016|2016]] e [[Tour de France 2017|2017]].
Quattro corridori hanno ottenuto tre successi:
* {{bandiera|BEL}} [[Philippe Thys]] nel [[Tour de France 1913|1913]], [[Tour de France 1914|1914]] e [[Tour de France 1920|1920]];
* {{bandiera|FRA}} [[Louison Bobet]] nel [[Tour de France 1953|1953]], [[Tour de France 1954|1954]] e [[Tour de France 1955|1955]];
* {{bandiera|USA}} [[Greg LeMond]] nel [[Tour de France 1986|1986]], [[Tour de France 1989|1989]] e [[Tour de France 1990|1990]];
* {{bandiera|SVN}} [[Tadej Pogačar]] nel [[Tour de France 2020|2020]], [[Tour de France 2021|2021]] e [[Tour de France 2024|2024]].

Il più giovane vincitore del Tour de France è il francese [[Henri Cornet]], che vinse l'edizione [[Tour de France 1904|1904]] a 19 anni. Il successivo è lo sloveno [[Tadej Pogačar]], che nel [[Tour de France 2020|2020]] ha vinto la gara a 21 anni e 364 giorni. Il più vecchio vincitore è invece il belga [[Firmin Lambot]], trentaseienne nel [[Tour de France 1922|1922]]. I successivi sono il francese [[Henri Pélissier]] ([[Tour de France 1923|1923]]), l'australiano [[Cadel Evans]] ([[Tour de France 2011|2011]]) e l'italiano [[Gino Bartali]] ([[Tour de France 1948|1948]]), tutti e tre trentaquattrenni. Lo stesso Gino Bartali detiene il più lungo tempo tra due vittorie, avendo vinto la prima volta nel 1938 e l'ultima nel 1948, a dieci anni di distanza.

Pochi corridori sono stati in grado di vincere nello stesso anno le due maggiori corse a tappe d'Europa, il Tour de France ed il [[Giro d'Italia]], e tra questi solamente [[Eddy Merckx]] è stato in grado di fare la doppietta per tre volte:

* {{bandiera|BEL}} [[Eddy Merckx]] nel [[Tour de France 1970|1970]], [[Tour de France 1972|1972]] e [[Tour de France 1974|1974]];
* {{bandiera|ITA}} [[Fausto Coppi]] nel [[Tour de France 1949|1949]] e [[Tour de France 1952|1952]];
* {{bandiera|FRA}} [[Bernard Hinault]] nel [[Tour de France 1982|1982]] e [[Tour de France 1985|1985]];
* {{bandiera|ESP}} [[Miguel Indurain]] nel [[Tour de France 1992|1992]] e [[Tour de France 1993|1993]] (l'unico a vincere in due anni consecutivi);
* {{bandiera|FRA}} [[Jacques Anquetil]] nel [[Tour de France 1964|1964]];
* {{bandiera|IRE}} [[Stephen Roche]] nel [[Tour de France 1987|1987]];
* {{bandiera|ITA}} [[Marco Pantani]] nel [[Tour de France 1998|1998]];
* {{bandiera|SVN}} [[Tadej Pogačar]] nel [[Tour de France 2024|2024]].

=== Classifiche accessorie ===
Un corridore ha vinto la classifica a punti sette volte:
* {{bandiera|SVK}} [[Peter Sagan]] nel 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2018 e 2019.

Un corridore ha vinto la classifica del gran premio della montagna sette volte:
* {{bandiera|FRA}} [[Richard Virenque]] nel 1994, 1995, 1996, 1997, 1999, 2003 e 2004.

Due corridori hanno vinto la classifica del gran premio della montagna sei volte:
* {{bandiera|ESP}} [[Federico Bahamontes]] nel 1954, 1958, 1959, 1962, 1963 e 1964;
* {{bandiera|BEL}} [[Lucien Van Impe]] nel 1971, 1972, 1975, 1977, 1981 e 1983.

Un corridore ha vinto la classifica giovani quattro volte:
* {{bandiera|SVN}} [[Tadej Pogačar]] nel 2020, 2021, 2022 e 2023.

Due corridori hanno vinto la classifica giovani tre volte:
* {{bandiera|DEU}} [[Jan Ullrich]] nel 1996, 1997, 1998. In questi anni comunque la classifica non aveva una maglia particolare;
* {{bandiera|LUX}} [[Andy Schleck]] nel 2008, 2009, 2010.

Un corridore ha vinto la classifica del gran premio della montagna, la classifica a punti e la classifica generale nello stesso anno:
* {{bandiera|BEL}} [[Eddy Merckx]] nel 1969. Merckx avrebbe vinto anche il premio come miglior giovane se fosse esistito.

I corridori con più partecipazioni al Tour de France sono lo statunitense [[George Hincapie]] e l'australiano [[Stuart O'Grady]], con diciassette presenze ciascuno; seguono in questa graduatoria il tedesco [[Jens Voigt]] e l'olandese [[Joop Zoetemelk]], con sedici presenze. Nella fattispecie Zoetemelk concluse tutti e sedici i Tour cui prese parte, e dodici volte si piazzò tra i primi dieci della classifica generale.

== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Prince of Asturias Foundation Emblem.svg
|nome_onorificenza=Premio Principe delle Asturie per lo sport (spagna)
|collegamento_onorificenza=Premio Principe delle Asturie
|motivazione=
|data=2003
}}

== Note ==
<references/>

==Bibliografia==
* {{Cita libro|titolo=L'anticavallo. Sulle strade del Tour e del Giro |autore=Gianni Brera |wkautore=Gianni Brera |editore=Baldini&Castoldi |città=Milano |anno=1997|ISBN= 88-8089-142-1 |LCCN=2012502708 |OCLC=797918731 |SBN=IT\ICCU\RAV\0292976}}
* {{Cita libro|titolo=Tour de France 1903. La nascita della grande boucle |autore=Paolo Facchinetti |wkautore=Paolo Facchinetti |editore=Ediciclo |città=Portogruaro |anno=2003 |ISBN=88-85318-88-6 |LCCN= 2003361151 |OCLC=930409047 |SBN=IT\ICCU\UBO\2181049}}
* {{Cita libro|titolo=Tour de France Tour de souffrance |autore=Albert Londres |curatore=Tommaso Labranca |editore=Excelsior 1881 |città=Milano |anno=2008 |ISBN=978-88-6158-064-0 |OCLC=799607891 |SBN=IT\ICCU\MIL\0750343}}
* {{Cita libro|titolo=La fiamma rossa |autore=Gianni Mura |wkautore=Gianni Mura |curatore=Simone Barillari |editore=Minimun fax |città=Roma |anno=2008 |ISBN=978-88-7521-190-5 |LCCN=2010358187 |OCLC=898591443 |SBN=IT\ICCU\RML\0228752}}

== Voci correlate ==
* [[Classifica generale (Tour de France)]]
* [[Classifica a punti (Tour de France)]]
* [[Classifica scalatori (Tour de France)]]
* [[Classifica giovani (Tour de France)]]
* [[Classifica combinata (Tour de France)]]
* [[Premio della Combattività (Tour de France)]]
* [[Grande Giro]]
* [[Giro d'Italia]]
* [[Vuelta a España]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto|n=Categoria:Tour de France|wikt|q}}

== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{cita web|1=http://www.letour.fr/|2=Sito ufficiale|lingua=fr|accesso=11 giugno 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110228034433/http://www.letour.fr/|dataarchivio=28 febbraio 2011|urlmorto=sì}}
* {{cita web|1=http://www.memoire-du-cyclisme.net/eta_tdf/presentation_tdf.php|2=Tour de France su ''memoire-du-cyclisme.net''|lingua=fr|accesso=19 luglio 2009|dataarchivio=28 dicembre 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20051228122610/http://www.memoire-du-cyclisme.net/eta_tdf/presentation_tdf.php|urlmorto=sì}}

{{Tour de France}}
{{Corse ProTour}}
{{Grandi Giri}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|ciclismo}}

[[Categoria:Tour de France| ]]

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Classifica giovani (Tour de France) (modifica)
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