X-Files - Il film

film del 1998 diretto da Rob Bowman

X-Files - Il film

Immagine The X-Files title logo.png.
Titolo originale

The X Files

Lingua originale inglese e arabo
Paese Canada, Usa
Anno 1998
Genere fantascienza
Regia Rob Bowman
Soggetto Chris Carter, Frank Spotnitz
Sceneggiatura Chris Carter
Produttore Chris Carter, Daniel Sackheim
Interpreti e personaggi

X-Files – Il film, film del 1998 con David Duchovny e Gillian Anderson, regia di Rob Bowman.

  • Qui è Bronschweig. Signore, quell'evento impossibile non previsto dai protocolli. È opportuno elaborare un piano. (Bronschweig)
  • Non è più di moda rompere gli schemi? Il fattore sorpresa... l'agire a casaccio dell'inopinabilità... Se non impariamo ad anticipare l'imprevedibile, o ad aspettarci l'inaspettato in un universo di infinite possibilità, ci ritroveremo alla mercé di qualsiasi persona o cosa che non possa essere programmata, catalogata, o facilmente codificata. (Fox Mulder)
  • Forse dovremmo annunciare una bomba a Houston. Stasera c'è una finalissima allo stadio. (Fox Mulder)
  • Cosa vuoi? Coca, Pepsi, una flebo di salina? (Fox Mulder)
  • Altro che piccoli omini verdi. (Bronschweig)
  • Teoricamente, tra undici ore dovrei essere a Washington per un'udienza, dal cui esito potrebbe dipendere una delle più grandi decisioni della mia vita, e dove mi ritrovo? Nel centro di Nientopoli, Texas, a caccia di autocisterne fantasma! (Dana Scully)
  • I suoi alieni, agente Mulder. I suoi omini verdi. Sono giunti qui milioni di anni fa. (Uomo dalle mani curate)
  • Sopravvivere. È la nostra unica parola d'ordine. (Uomo dalle mani curate)
  • Non si fidi di nessuno, Mulder. (Uomo dalle mani curate)

Dialoghi

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  • Mulder: Sono la figura chiave di un'intricata trama governativa, un complotto teso a occultare la verità sull'esistenza degli extraterrestri. È una congiura internazionale, per dirla tutta. Ha i suoi uomini di punta ai più alti livelli della politica e tocca da vicino la vita di ogni uomo, donna o bambino del pianeta. Eh, eh! E nessuno ci crede, naturalmente. Io sono la spina nel fianco dei miei superiori e lo zimbello dei colleghi. Mi chiamano "Spettrale". "Lo Spettrale Mulder", la cui sorella venne rapita dagli alieni quand'era ancora bambino, e ora dà la caccia agli omini verdi con pistola e distintivo, e grida ai quattro venti o a chiunque gli dia ascolto che è scoccata l'ora e il cielo sta crollando. E quando succederà, perché succederà, sarà la madre di tutte le catastrofi.
    Barista: Ho capito. Complimenti, hai fatto tredici, spettrale Mulder.
  • Scully: Ma sei ubriaco?
    Mulder: Sì, sì, fino a mezz'ora fa ero ubriaco, sì.
    Scully: Cioè prima o dopo avere deciso di venire qui?
    Mulder: È una domanda un po' impegnativa.
  • Detective: Scusi, lei. Desidera?
    Mulder: Abita qui il dottor Kurtzweil?
    Detective: Se vuole saperlo, ci sarà un motivo.
    Mulder: Sì, lo sto cercando.
    Detective: Se lo cerca, ci sarà un motivo.
    [...]
    Detective: Lo stanno cercando anche i Federali. Bel commercio ha messo su, eh?
    Mulder: Cioè?
    Detective: Vendeva porno foto di bambini via internet. Lo cerca per qualche altra ragione?
    Mulder: Sì. Sì, avevo appuntamento per un'ecografia dell'utero.
  • Mulder: Io dico a sinistra.
    Scully: Non so perché, io dico a destra, invece.
    Mulder: Cinque anni insieme, e quante volte mi sono sbagliato, Scully? Mai. Almeno riguardo alle strade.
  • Scully: Non ti viene in mente di chi può essere la trovata di coltivare granturco in pieno deserto?
    Mulder: Mah, quelle potrebbero essere confezioni giganti di popcorn apri-e-cuoci.
  • Mulder: Lei non era quello che sa tutto?
    Kurtzweil: Sì, cioè... quasi tutto.
  • Mulder: Che cos'hai?
    Scully: Salt Lake City, Utah, trasferita con effetto immediato. Ho già dato a Skinner la mia lettera di dimissioni.
    Mulder: Non puoi mollare proprio adesso, Scully.
    Scully: Sì che posso mollare. Sono stata incerta se dirtelo o no personalmente...
    Mulder: Scully, siamo a un passo dalla verità! L'abbiamo in pugno!
    Scully: No, tu sei ad un passo dalla verità. Ti prego, è già così difficile.
    Mulder: Ma come, dopo tutte le cose che hai scoperto, prendi e te ne vai?
    Scully: L'ho già fatto. E indietro non si torna.
    Mulder: Scully, ragiona, ho bisogno di te.
    Scully: Di me non hai alcun bisogno. Anzi, semmai è il contrario... sono stata una palla al piede. Ciao.
    Mulder: Se vuoi raccontartela così per andar via con la coscienza pulita, padronissima, però ti sbagli!
    Scully: Per quale altro motivo anni fa mi avrebbero assegnato a te? Se non per invalidare il tuo lavoro, per metterti un freno, per imbrigliarti?
    Mulder: Sei stata la mia salvezza. Per quanto odioso e frustrante mi apparisse talvolta, il tuo insopportabile razionalismo mi ha evitato di prendere migliaia di cantonate! L'onestà l'ho imparata da te. Mi hai fatto diventare adulto. Io ti devo tutto quello che sono, invece tu a me non devi niente. Non so se me la sento di andare avanti da solo. Non so neanche se ci riuscirei. E se mollo adesso, gliela do vinta.
  • Uomo dalle mani curate: Scenda, per favore.
    Mulder: Perché? Ormai la tappezzeria è rovinata.
  • Mulder: Quante volte ci siamo trovati a questo punto, Scully? Così vicini? Tanto vicini alla verità da sfiorarla? E per l'ennesima volta, nonostante quello che sappiamo, ci ritroviamo al punto di partenza.
    Scully: È diverso, stavolta.
    Mulder: È tutto uguale. Avevi ragione a voler mollare. Dovresti tenerti alla larga da me più che puoi. Vattene! Non voglio vederti morire, Scully, in nome di una folle causa che è soltanto mia. Torna a fare il medico. Finché sei in tempo, approfittane.
    Scully: Non riesco. Non voglio. Tornerò a fare il medico, ma il mio posto adesso è accanto a te. Io non ti lascio. Per il virus che mi ha infettata, di qualunque natura esso sia, c'è una cura efficace. Mulder, l'hai avuto tra le mani, il vaccino. Immagina quante vite si possono salvare. Se io mollo adesso, gliela do vinta.
  • Strughold: Il caldo l'ha messa a dura prova. Perché ha affrontato un viaggio così faticoso?
    Smoking man: Per parlare di una certa questione.
    Strughold: Ci sono anche i canali ordinari, volendo.
    Smoking man: Si tratta dell'agente Mulder.
    Strughold: Dio, ancora Mulder. È un'ossessione.
    Smoking man: Ha visto più di quanto doveva.
    Strughold: Cos'ha visto in realtà? Poche tessere di un immenso mosaico.
    Smoking man: Ha ripreso a indagare. E con che ostinazione.
    Strughold: È pur sempre isolato. E un uomo solo non può sfidare il futuro.

Voci correlate

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Altri progetti

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