Zaza (gruppo etnico)

Gli Zaza (conosciuti anche come Kirmanc, Kird o Dimili)[6] sono un popolo della Turchia orientale che parla la lingua zazaki. Il loro cuore è costituito dalle province di Tunceli e Bingöl e parti delle province di Elazığ, Erzincan e Diyarbakır[7]. Si considerano curdi[8][9][10] e sono spesso descritti dagli studiosi come curdi zaza.[6][11][12][13]

Zaza
 
Luogo d'origineTurchia (bandiera) Turchia
Diaspora:
Appros. 300.000[1]
Australia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Svezia, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti[2][3]
Popolazione2 - 3 milioni[4]
Linguazazaki, curdo[2] e turco
ReligionePredominante l'islam sunnita, minoranza alevita[5]

Dati demografici

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Il numero esatto degli Zaza è sconosciuto, a causa dell'assenza di recenti ed estesi dati censuari. L'ultimo censimento sulle lingue in Turchia si è tenuto nel 1965, dove 150.644 persone hanno segnato lo zazaki come prima lingua e 112.701 come seconda lingua.[14] I dati più recenti del 2005 suggeriscono che la popolazione di lingua zazaki varia da circa 2 a 4 milioni.[4] Molti Zaza parlano solo il curdo kurmanji e si è ritenuto che la lingua zazaki fosse una propaggine del Kurmanji.[2]

Dopo il colpo di stato turco del 1980, molte minoranze intellettuali, tra cui gli zaza, emigrarono dalla Turchia verso l'Europa, l'Australia e gli Stati Uniti. La maggior parte della diaspora zaza è in Europa, prevalentemente in Germania.[3]

Coscienza etnica

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Se gli Zaza si considerano in gran parte curdi, alcune ricerche considerano gli Zaza un gruppo etnico separato e sono trattati come tali nei loro lavori accademici.[15] Un rapporto scientifico del 2005 ha concluso che gli zaza condividono lo stesso modello genetico di altri gruppi curdi e non supporta l'ipotesi degli Zaza come originari dell'Iran settentrionale.[16]

Zaza e curdi di lingua kurmanji

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Zaza curdi a Diyarbakir (Kurdistan), da una fotografia del 1881[17]

I parlanti curdi kurmanji e zazaki hanno vissuto per secoli nelle stesse zone dell'Anatolia. Negli anni '20 e '30, gli zaza svolsero un ruolo chiave nell'ascesa del nazionalismo curdo con le loro ribellioni contro l'Impero ottomano e successivamente la Repubblica di Turchia. Gli zaza parteciparono alla ribellione di Koçgiri nel 1920,[18] e durante la ribellione dello sceicco Said nel 1925, lo sceicco zaza Said e i suoi sostenitori si ribellarono alla Repubblica di nuova costituzione a causa dell'ideologia nazionalista e secolarista turca.[19] Molti zaza in seguito si unirono al partito nazionalista curdo di lingua kurmanji Xoybûn, al Kürdistan Teali Cemiyeti e ad altri movimenti, dove spesso salirono alla ribalta.[20]

Nel 1937 durante la ribellione di Dersim, gli zaza si ribellarono ancora una volta contro i turchi. Questa volta la rivolta fu guidata da Seyid Riza e si concluse con un massacro di migliaia di curdi di lingua kurmanji e di civili Zaza, mentre molti rimasero sfollati interni a causa del conflitto.[21]

Sakine Cansız, una Zaza di Tunceli, fu un membro fondatore del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), e come lei molti Zaza si unirono ai ribelli, incluso il promettente Besê Hozat.[22][23] Molti politici Zaza si trovavano anche nei partiti fratelli curdi del Partito Democratico del Popolo (HDP) e del Partito delle Regioni Democratiche (DBP), come Selahattin Demirtaş, Aysel Tuğluk, Ayla Akat Ata e Gültan Kışanak.

D'altra parte, alcuni Zaza hanno dichiarato pubblicamente di non considerarsi curdi, incluso Hüseyin Aygün, un politico del CHP di Tunceli.[24][25]

  Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua zazaki.
 
Lingua zazaki e lingue iraniche.[26]

Lo zazaki è una lingua Zaza-Gorani, parlata nell'est dell'odierna Turchia, con circa 2-3 milioni di parlanti. Sussiste una divisione tra lo zazaki settentrionale e meridionale, in particolare nell'inventario fonologico, ma la lingua zazaki nel suo insieme forma un continuum dialettale, senza standard riconosciuti.[4] Le prime dichiarazioni scritte in lingua zazaki furono compilate dal linguista Peter Lerch nel 1850. Altri due importanti documenti sono gli scritti religiosi di Ehmedê Xasi del 1898,[27] e di Usman Efendiyo Babıc (pubblicati a Damasco nel 1933); entrambe queste opere sono state scritte in caratteri arabi.[28] La TRT Kurdî di proprietà statale va in onda in zazaki.[2]

Durante gli anni '80, la lingua zazaki è diventata popolare tra la diaspora Zaza, ed è stata seguita da pubblicazioni in zazaki in Turchia.[29]

Religione

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Una piccola minoranza della popolazione Zaza aderisce a un ramo dell'alevismo e vive prevalentemente intorno a Tunceli. Gli Zaza aderiscono prevalentemente all'Islam sunnita, sia Hanafi che Shafi'i,[30] mentre i seguaci Shafi'i sono per lo più della confraternita Naqshbandiyya.[31] Storicamente, a Gerger esisteva una piccola popolazione cristiana di Zaza.[32]

Nazionalismo zaza

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Il nazionalismo Zaza è un'ideologia che sostiene la conservazione del popolo Zaza tra turchi e curdi in Turchia. Il nazionalista turco Hasan Reşit Tankut propose nel 1961 di creare un corridoio tra coloro che parlavano lo zazaki e quelli che parlavano il Kurmanji per accelerare la turchizzazione. In alcuni casi nella diaspora, gli Zaza si sono rivolti a questa ideologia a causa delle differenze più visibili tra loro e i parlanti Kurmanji.[33] Il nazionalismo Zaza è stato ulteriormente rafforzato quando la Turchia ha abbandonato le sue politiche di assimilazione che hanno fatto sì che alcuni Zaza iniziassero a considerarsi un gruppo etnico separato.[34] Nella diaspora, alcuni Zaza si sono rivolti al nazionalismo Zaza nel clima politico europeo più libero. Su questo, Ebubekir Pamukchu, il fondatore del movimento nazionale Zaza ha dichiarato: "Da quel momento sono diventato Zaza".[35] I nazionalisti Zaza temono l'influenza turca e curda e mirano a proteggere la cultura e la lingua di zazaki invece di cercare qualsiasi tipo di autonomia all'interno della Turchia.[36]

Secondo il ricercatore Ahmet Kasımoğlu, il nazionalismo Zaza sarebbe un tentativo turco e armeno di dividere i curdi.[37]

  1. ^ (EN) Encyclopaedia Iranica Foundation, Welcome to Encyclopaedia Iranica, su iranicaonline.org. URL consultato il 1º agosto 2021.
  2. ^ a b c d TURKEY - Turkey's Zaza gearing up efforts for recognition of rights, su hurriyetdailynews.com (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2015).
  3. ^ a b (EN) Victoria Araicelova, The Zaza People as a New Ethno-Political Factor in the Region (XML), in Iran and the Caucasus, vol. 3, n. 1, 1º gennaio 1999, pp. 397–408, DOI:10.1163/157338499X00335. URL consultato il 1º agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2021).
  4. ^ a b c Zaza | Endangered Language Alliance, su web.archive.org, 1º agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2016).
  5. ^ Krisztina Kehl-Bodrogi, Barbara Kellner-Heinkele e Anke Otter-Beaujean, Syncretistic religious communities in the Near East : collected papers of the International Symposium "Alevism in Turkey and comparable sycretistic religious communities in the Near East in the past and present" : Berlin, 14-17 April 1995, E.J. Brill, 1997, p. 13, ISBN 90-04-10861-0, OCLC 37269742. URL consultato il 1º agosto 2021.
  6. ^ a b Malmîsanij, 1996), p. 1.
  7. ^ Victoria Arakelova, Iran & the Caucasus vol. 3, Brill, 1999, pp. 397-408.
  8. ^ Arakelova, 1999, p. 397.
  9. ^ Mosaki (2012).
  10. ^ Postgate (2007), p. 148.
  11. ^ Taylor (1865), p. 39.
  12. ^ van Bruinessen (1989), p. 1.
  13. ^ Kaya (2009).
  14. ^ Dündar (2000), p. 216.
  15. ^ Keskin (2015), pp. 94-95.
  16. ^ Nasidze et al. (2005).
  17. ^ Barry (1881).
  18. ^ Lezgîn (2010).
  19. ^ Kaya (2009), p. IX.
  20. ^ Kasımoğlu (2012), pp. 653-657.
  21. ^ Cengiz (2011).
  22. ^ Milliyet (2013).
  23. ^ (TR) Ferit DEMİR/TUNCELİ, (DHA), Bese Hozat'ın annesi: Kızım gelirse 7 kurban keseceğim, su hurriyet.com.tr. URL consultato il 1º agosto 2021.
  24. ^ Haber Vaktim (2011).
  25. ^ Haber Türk (2013).
  26. ^ Gippert (1999).
  27. ^ Malmîsanij (1996), pp. 1-2.
  28. ^ Keskin (2015), p. 108.
  29. ^ Bozdağ & Üngör (2011).
  30. ^ Werner (2012), pp. 24, 29.
  31. ^ Kalafat (1996), p. 290.
  32. ^ Werner (2012), p. 25.
  33. ^ Wladimir van Wilgenburg, Is Ankara Promoting Zaza Nationalism to Divide the Kurds?, in Terrorism Focus, vol. 6, n. 3, 28 gennaio 2009. URL consultato il 1º aprile 2017.
  34. ^ Indigenous Peoples: An Encyclopedia of Culture, History, and Threats to . Victoria R. Williams
  35. ^ Arakelova (1999), p. 401.
  36. ^ Zulfü Selcan, Grammatik der Zaza-Sprache, Nord-Dialekt (Dersim-Dialekt), Wissenschaft & Technik Verlag, Berlin, 1998, p. 23.
  37. ^ Kasımoğlu (2012), p. 654.

Bibliografia

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