San Cipriano Picentino

comune italiano

San Cipriano Picentino è un comune italiano di 6 466 abitanti della provincia di Salerno in Campania.

San Cipriano Picentino
comune
San Cipriano Picentino – Stemma
San Cipriano Picentino – Bandiera
San Cipriano Picentino – Veduta
San Cipriano Picentino – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Provincia Salerno
Amministrazione
SindacoSonia Alfano (lista civica Insieme possiamo) dal 27-5-2019 (2º mandato dal 10-6-2024)
Territorio
Coordinate40°43′N 14°52′E
Altitudine365 m s.l.m.
Superficie17,39 km²
Abitanti6 466[1] (31-3-2022)
Densità371,82 ab./km²
FrazioniCampigliano, Filetta-Pezzano, Vignale
Comuni confinantiCastiglione del Genovesi, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle Piana, Salerno, San Mango Piemonte
Altre informazioni
Cod. postale84099
Prefisso089
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT065118
Cod. catastaleH800
TargaSA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 499 GG[3]
Nome abitantisanciprianesi
Patronosan Cipriano
Giorno festivo16 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Cipriano Picentino
San Cipriano Picentino
San Cipriano Picentino – Mappa
San Cipriano Picentino – Mappa
Posizione del comune di San Cipriano Picentino all'interno della provincia di Salerno
Sito istituzionale

Geografia fisica

modifica

«Vi è tra i monti una valle bellissima sulla quale sovrasta, ergendosi al cielo la rupe Cerreta»[senza fonte]

Con queste parole il poeta Jacopo Sannazaro - il quale visse per circa 20 anni a San Cipriano Picentino - ha voluto esaltare la bellezza di questo paese situato a 15 km da Salerno.

Il paese è collocato su una collina alle pendici orientali del monte Monna; le sue frazioni, Vignale, Pezzano, Filetta, Campigliano, presentano antichi casali, borghi e masserie. Dal paese si può godere di un paesaggio della città di Salerno, del porto e da alcuni punti anche della costiera amalfitana e cilentana.

La vegetazione dominante è quella della frutta secca, nocciole e castagne in particolare; ma non di meno sono presenti ulivi e viti, che permettono la produzione di oli d'oliva e vini.

Come quasi tutti i paesi della zona dei Picentini, San Cipriano deve le sue origini alla distruzione di Picentia intorno all'anno 268 a.C. ad opera dei romani, che provocò la dispersione dei suoi abitanti nei territori circostanti. I vari centri che si crearono divennero, nel corso del medioevo, distretti amministrativi, detti gastaldati, prima di divenire, sotto il dominio normanno, contee e baronie.

Il nome del paese deriverebbe da Tascio Cecilio Cipriano, santo martire cristiano. Il primo documento in cui si ha notizia di una chiesa dedicata a tale san Cipriano, voluta dal principe Guaimario IV di Salerno, risale al 1049. La chiesa era situata in un luogo detto Venera, Vernera o Benera, che da allora si chiamò San Cipriano, divenendo un territorio concesso negli anni a feudatari ecclesiastici e laici. È probabile che fu scelto il nome di San Cipriano, in ricordo dell'antica alleanza con i Cartaginesi, dato che san Cipriano era cartaginese, ma soprattutto in virtù dei commerci avuti nei secoli con quelle popolazioni. Nel 1460 Ferdinando d'Aragona lo affidò al Barone di Santo Mango. Nel 1531, riuscendo a staccarsi dal Principato, San Cipriano costituì la propria libera Università con un governo eletto dalle popolazioni dei villaggi di tale territorio, ne fu approvata la costituzione e nel 1533 fu costruito perfino il palazzo 'della baronia' posto tra l'attuale capoluogo e la frazione alta di Vignale.

Dal 1811 al 1860 è stato capoluogo dell'omonimo circondario appartenente al Distretto di Salerno del Regno delle Due Sicilie.

Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia (1861-1946) è stato capoluogo dell'omonimo mandamento appartenente al Circondario di Salerno.

Con il Regio Decreto del 23 ottobre 1862, di Vittorio Emanuele II fu aggiunto l'appellativo "Picentino"[4]. Il territorio dei monti picentini è cosparso di chiese, conventi, basiliche e cappelline votive, testimonianza concreta della fede e della devozione che da sempre anima la gente del luogo.

Nel 1929 vi fu aggregato il comune di Giffoni Sei Casali, che recuperò l'autonomia nel 1944[5].

Simboli

modifica

Lo stemma e il gonfalone del comune di San Cipriano Picentino sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 novembre 2009.[6]

«Stemma interzato in palo: il primo e il terzo, di azzurro; il secondo, di verde, all'aquila con il volo abbassato, attraversante, d'oro, coronata con corona d'oro di cinque fioroni visibili, dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse

modifica

Società

modifica

Evoluzione demografica

modifica

Abitanti censiti[7]

Religione

modifica

La maggioranza della popolazione è di religione cristiana di rito cattolico[8]; il comune appartiene all'arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno ed è suddiviso nelle seguenti parrocchie:

  • San Francesco d'Assisi
  • Santi Andrea e Giovanni Battista
  • Santi Cipriano ed Eustachio

Cultura

modifica

Geografia antropica

modifica

Frazioni

modifica
  • Campigliano 1 099 abitanti
  • Filetta-Pezzano 2 600 abitanti
  • Vignale 546 abitanti

Infrastrutture e trasporti

modifica
  • Strada Provinciale 24/b Bivio Gaiano-Castiglione del Genovesi-S.Cipriano Picentino.
  • Strada Provinciale 71 Filetta-Campigliano.
  • Strada Provinciale 26/a San Mango Piemonte-San Cipriano Picentino-Giffoni Sei Casali-Giffoni Valle Piana.
  • Strada Provinciale 227 Tora-Bivio Altimari-Staglio.
  • Strada Provinciale 297 San Cipriano Picentino-Vignale.
  • Strada Provinciale 367 Innesto SP 25 (Ponte Molinello)-Prepezzano.

Amministrazione

modifica

Sindaci

modifica
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
12 maggio 1985 16 maggio 1990 Francesco Palamone Democrazia Cristiana Sindaco
16 maggio 1990 19 dicembre 1992 Attilio Naddeo Partito Socialista Italiano Sindaco
19 dicembre 1992 23 aprile 1995 Paolo Sabato Partito Democratico della Sinistra Sindaco
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Paolo Sabato L'Ulivo (PDS, DS) Sindaco
13 giugno 1999 13 giugno 2004 Attilio Naddeo Il Picchio (SDI) Sindaco
13 giugno 2004 7 giugno 2009 Attilio Naddeo Uniti per San Cipriano Picentino (SDI, PD) Sindaco
7 giugno 2009 25 maggio 2014 Gennaro Aievoli Insieme Protagonisti (PDL, FI) Sindaco
25 maggio 2014 26 maggio 2019 Gennaro Aievoli Insieme Protagonisti (FI, Lega) Sindaco
26 maggio 2019 9 giugno 2024 Sonia Alfano Insieme Protagonisti (FdI) Sindaco
10 giugno 2024 in carica Sonia Alfano Insieme Possiamo (FdI) Sindaco

Gemellaggi

modifica

Altre informazioni amministrative

modifica

Il comune fa parte della Comunità montana Monti Picentini.

Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'Autorità di bacino regionale Destra Sele.

Per quel che riguarda la gestione dell'irrigazione e del miglioramento fondiario, l'ente competente è il Consorzio di bonifica in Destra del fiume Sele.

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ La Storia di Cava Archiviato il 4 febbraio 2009 in Internet Archive.
  5. ^ Decreto legislativo luogotenenziale 10 agosto 1944, n. 172, in materia di "Ricostituzione del Comune di Giffoni Sei Casali."
  6. ^ San Cipriano Picentino (Salerno) D.P.R. 27.11.2009 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 12 dicembre 2021.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ Arcidiocesi di Salerno - Campagna - Acerno

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN249012680
  Portale Campania: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Campania