Ordine di San Giovanni del baliaggio di Brandeburgo
Il Baliaggio del Brandeburgo dell'Ordine dei cavalieri di San Giovanni dell'Ospedale di Gerusalemme (in tedesco Balley Brandenburg des Ritterlichen Ordens Sankt Johannis vom Spital zu Jerusalem), noto come Ordine di San Giovanni (in Germania der Johanniterorden), è un ramo protestante dei cavalieri ospitalieri tedeschi.[1]
Ordine di San Giovanni del baliaggio di Brandeburgo | |
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Balley Brandenburg des Ritterlichen Ordens Sankt Johannis vom Spital zu Jerusalem | |
Regno di Prussia, Impero tedesco | |
Tipologia | Ordine cavalleresco statale |
Status | attivo (concesso solo privatamente) |
Capo | Oscar di Prussia |
Istituzione | 1099 |
Gradi | commendatore cavaliere di giustizia cavaliere onorario candidato |
Precedenza | |
Ordine più alto | Pour le Mérite |
Ordine più basso | Ordine di Luisa |
Nastro dell'ordine | |
Esso appartiene, con gli altri rami dell'Ordine di San Giovanni oggi esistenti, all'Alleanza degli Ordini di San Giovanni di Gerusalemme.
Funzione
modificaL'Ordine è attualmente uno dei maggiori provveditori alla salute pubblica in Germania attraverso un sistema di ambulanza, simile ai corpi d'ambulanza promossi dall'Ordine di Malta.[senza fonte]
Storia
modificaLa controriforma
modificaA seguito della riforma protestante, gran parte della commenda tedesca dei cavalieri ospitalieri si trovò sotto la guida del baliaggio del Brandeburgo, accettando la teologia luterana di Gioacchino II di Brandeburgo, ma rimase subordinato alla chiesa di Roma, agli ordini di un gran maestro. I membri dell'Ordine vennero sollevati così anche dal voto di povertà e di castità.
Quando i tempi della controriforma si fecero più aspri, ed in particolare dopo la conclusione del Concilio di Trento, le tensioni tra il baliaggio di Brandeburgo e l'originale Ordine di San Giovanni di Gerusalemme con sede a Malta si fecero sempre più frequenti, a tal punto che il Gran Maestro maltese Jean de la Cassiere giunse a separare definitivamente le due istituzioni dal momento che le tendenze religiose non coincidevano più al medesimo scopo.
Dopo la pace di Vestfalia, ad ogni modo, anche il baliaggio brandeburghese perse gran parte dei propri possedimenti territoriali che passarono a diversi principi tedeschi e come tale la sua economia minacciò di crollare rovinosamente. All'epoca del magistero di Giovanni Maurizio di Nassau-Siegen le casse dell'istituzione contavano meno di 324 fiorini d'oro annui come entrate e l'Ordine era indebitato di 7.452 fiorini per cause belliche che non aveva potuto saldare nei trent'anni precedenti.
Un tentativo di riunione
modificaLa situazione economica rimase problematica sino alla metà del Settecento quando venne fatto un intervento che avrebbe potuto risanare le casse dell'Ordine e risolvere i problemi interni e di contrasto. Re Federico II di Prussia, infatti, prese personalmente a cuore la situazione dell'Ordine di San Giovanni nelle sue terre e prese contatti con Manuel Pinto de Fonseca, Gran Maestro dell`Ordine di Malta, proponendogli una riunione del Baliaggio del Brandeburgo con l'originale Ordine di San Giovanni di Gerusalemme a Malta. In cambio il re prussiano avrebbe offerto la propria protezione ad entrambi gli Ordini.
De Fonseca sembrò piuttosto propenso ad aderire a questa riunificazione, soprattutto in vista dell'accrescimento militare della Prussia e nel suo ruolo politico in Europa, ma maggiore fu l'opposizione di papa Clemente XIII che intimò a de Fonseca di non accettare la proposta del sovrano prussiano, in quanto il Baliaggio di Brandeburgo era da reputarsi come organizzazione eretica che avrebbe potuto corrompere anche l'Ordine di Malta.
Ad ogni modo i rapporti tra i due ordini furono sempre ottimi ed ancora oggi l'Ordine di San Giovanni del Baliaggio di Brandeburgo dispone di una compagnia di osservatori presso il Capitolo generale dell'Ordine di Malta.
La secolarizzazione dell'Ordine
modificaLa pace di Tilsit nell'ambito delle guerre napoleoniche aveva impegnato la Prussia in pesanti pagamenti da tributare alla Francia.
Come tale, si rese necessario secolarizzare molte delle istituzioni che godevano di beni immobili diffusi e così, il 23 maggio 1812, il Baliaggio di Brandeburgo venne abolito da re Federico Guglielmo III di Prussia. Agli aderenti all'Ordine che ora si trovavano senza più l'originaria istituzione, venne concesso l'Ordine Pour le Mérite come segno di riconoscimenti di merito civile [senza fonte]. L'ordine rimase comunque nominalmente attivo, ed il principe Enrico di Prussia, fratello di Federico Guglielmo, ne divenne nuovo Gran Maestro.
La rinascita nel 1852
modificaPer merito di re Federico Guglielmo IV di Prussia, l'Ordine di San Giovanni del Baliaggio di Brandeburgo venne restaurato nel 1852, nel tentativo di recuperare le antiche tradizioni che formavano la coscienza sociale del popolo tedesco. Questo fu possibile grazie anche al fatto che molti dei cavalieri che erano presenti all'abolizione del 1812 erano ancora vivi nel 1852 ma, malgrado le pretese di alcuni di essi, non fu possibile del resto ricreare quel patrimonio di beni materiali e possedimenti terrieri che l'Ordine possedeva prima della soppressione d'inizio Ottocento.
Il 17 maggio 1853 il principe Carlo di Prussia venne nominato quale primo nuovo Gran Maestro dell'Ordine, il quale provvide di fatto a notificare l'avvenuta rifondazione dell'Ordine a Malta nella speranza della ripresa di rapporti d'unione tra le due organizzazioni.
La prima riunione del capitolo dell'Ordine si tenne il 23 luglio 1853 ed elaborò di fatto gli statuti che vennero approvati l'8 agosto successivo: questi ponevano il re di Prussia come protettore dell'Ordine ed, analogamente alle istituzioni statali, per ogni provincia prussiana venne stabilita una commenda (Prussia, Brandeburgo, Pomerania, Posania-Prussia occidentale, Slesia, Sassonia e Renania-Vestfalia). Di conseguenza le varie commende iniziarono ad operare autonomamente con la costruzione di ospedali ed opere pubbliche come ad esempio l'ospedale di San Giovanni di Jüterbog del 1854 che ancora oggi si trova amministrato dall'Ordine.
Tra il 1864 ed il 1866, i cavalieri presero parte alla costituzione del servizio medico di guerra, nonché della Croce Rossa tedesca. Sotto il Gran Maestro principe Alberto di Prussia (1886-1906), l'ospedale di San Giovanni crebbe da 34 aziende ospedaliere con 1.400 posti letto, in 52 strutture con 2.937 posti letto.
L'Ordine e il nazismo
modificaL'ascesa del nazismo in Germania ebbe un atteggiamento ambivalente con la nobiltà. L'Ordine, infatti, ebbe riconosciuta la protezione del presidente della Repubblica tedesca Paul von Hindenburg e continuò, fin dopo la Repubblica di Weimar, ad avere una prerogativa di élite. L'Ordine di San Giovanni, in quanto istituzione legata strettamente alla chiesa evangelica ed all'aristocrazia tradizionale tedesca, rappresentava comunque un legame con un passato che minacciava di minare le basi del governo nazista quando questo prese il potere dal 1933 in Germania. Malgrado questo, nei primi anni del Terzo Reich, molti ufficiali (che provenivano anche da antiche famiglie nobili tedesche) appartenevano a questo Ordine cavalleresco, il che portò avanti una certa tolleranza verso l'onorificenza.
Il 29 novembre 1935, però, il ministro degli Interni della Prussia vietò nel Reich l'assegnazione di ulteriori onorificenze ed a partire dal 2 luglio 1938 Rudolf Hess stabilì l'incompatibilità dei membri del NSDAP con l'Ordine, vietando così l'adesione simultanea all'organizzazione ed al partito nazista e scoraggiando molti a prendere parte al baliaggio del Brandeburgo. L'Ordine non venne sciolto per evitare disguidi diplomatici, ma non poteva semplicemente accettare nuovi membri ed era destinato ad una lenta ma inesorabile fine. Circa il 10% dei membri dell'Ordine decise, dopo la proclamazione degli editti del 1938, di abbandonare l'Ordine perché iscritti al partito nazista.
Tra i militari nazisti che dovettero abbandonare l'Ordine nel 1938, ma che erano membri dell'organizzazione in precedenza, citiamo:
- Rudolph-Christoph von Gersdorff
- Eberhard von Breitenbuch
- Alexander von Falkenhausen
- Heinrich zu Dohna-Schlobitten (cavaliere di giustizia)
- Albrecht von Hagen (cavaliere onorario)
- Ulrich von Hassell (cavaliere di giustizia)
- Ewald von Kleist Schmenzin (cavaliere di giustizia)
- Fritz von der Lancken cavaliere onorario)
- Wilhelm zu Lynar (cavaliere di giustizia)
- Friedrich von Rabenau (cavaliere di giustizia)
- Adolf Friedrich von Schack (cavaliere di giustizia)
- Friedrich-Werner von der Schulenburg (cavaliere di giustizia)
- Ulrich Wilhelm von Schwerin Schwanenfeld (cavaliere di giustizia)
- Erwin von Witzleben (cavaliere di giustizia)
- Hans von Sponeck
L'Ordine e la sua diffusione
modificaQuesto Ordine ebbe diramazioni in Austria, Finlandia, Francia, Ungheria, nei Paesi Bassi, in Svizzera ed in Svezia, divenendo infine completamente indipendente dal Gran Maestro di Roma, e ponendosi sotto il patronato del re di Prussia e ponendo il proprio quartier generale al castello di Sonnenburg nella regione brandeburghese di Neumark, ad est del fiume Oder (oggi in Polonia). Dopo la Seconda guerra mondiale il quartier generale venne spostato nella Germania dell'Ovest. Attualmente esso ha sede a Potsdam/Berlino dopo la caduta del Muro di Berlino.
L'attuale Gran Maestro dell'Ordine è il Dr. Oscar di Prussia, discendente dell'imperatore tedesco Guglielmo II di Germania.
Le insegne
modifica- La medaglia dell'Ordine riprende la decorazione dell'Ordine di Malta e si presenta appunto come una croce maltese smaltata di bianco avente all'incavo delle sue braccia un'aquila araldica tedesca con le ali spiegate verso l'alto. La croce è sormontata dalla corona reale di Prussia in oro.
- Il nastro è completamente nero.
Elenco dei Gran Balì e dei Gran Maestri
modificaGran Balì (1323-1526)
modificadi fede cattolica
- 1323-1336: Gebhard von Bortefelde (Precettore generalis)
- 1341–1371: Hermann von Werberg
- 1371–1397: Bernhard von der Schulenburg
- 1397-1399: Detlev von Walmede
- 1399-1418: Reimar von Güntersberg
- 1419–1426: Busso V. von Alvensleben
- 1426–1437: Balthasar von Schlieben
- 1437–1459: Nicolaus von Thierbach
- 1459–1460: Heinrich von Redern
- 1460–1471: Liborius von Schlieben
- 1471–1474: Kaspar von Güntersberg
- 1474–1491: Richard von der Schulenburg
- 1491–1526: Georg von Schlabrendorff
Gran Maestri (1527-1846)
modificadalla Riforma protestante alla secolarizzazione
- Veit von Thümen (1527–1544)
- Joachim von Arnim (1544–1545)
- Thomas von Runge (1545–1564)
- Franz Neumann (1564–1569)
- Martin von Hohenstein (1569–1609)
- Federico di Brandeburgo (1610)
- Ernesto di Brandeburgo (1611–1613)
- Giorgio Alberto di Brandeburgo (1614–1615)
- Giovanni Giorgio di Brandeburgo (1616–1624)
- Gioacchino Sigismondo di Brandeburgo (1624–1625)
- Adamo di Schwarzenberg (1625–1641)
- Georgio di Winterfeld (1642-1652)
- Giovanni Maurizio di Nassau-Siegen (1652–1679)
- Giorgio Federico di Waldeck (1689–1692)
- Carlo Filippo di Brandeburgo-Schwedt (1693–1695)
- Alberto Federico di Brandeburgo-Schwedt (1696–1731)
- Carlo Federico Alberto di Brandeburgo-Schwedt (1731–1762)
- Augusto Ferdinando di Prussia (1762–1811)
- 1811, secolarizzazione del Baliaggio di Brandeburgo
- Enrico di Prussia (1813–1846)
Dalla restaurazione dell'Ordine nel 1852
- Carlo di Prussia (1853–1883)
- Alberto di Prussia (1883–1906)
- Eitel Federico di Prussia (1907–1926)
- Oscar di Prussia (1927–1958)
- Guglielmo Carlo di Prussia (1958–1999)
- Dr. Oscar di Prussia (dal 1999)
Note
modificaVoci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ordine di San Giovanni del baliaggio di Brandeburgo
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su johanniterorden.de.
- Sito ufficiale, su johanniterorden.at.
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