Neuromante
Neuromante (Neuromancer) è un romanzo di fantascienza di William Gibson, pubblicato nel 1984.[1]
Neuromante | |
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Titolo originale | Neuromancer |
Autore | William Gibson |
1ª ed. originale | 1984 |
1ª ed. italiana | 1986 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | fantascienza cyberpunk |
Lingua originale | inglese |
Serie | Trilogia dello Sprawl |
Seguito da | Giù nel ciberspazio |
Primo romanzo di Gibson, è unanimemente considerato il manifesto del genere cyberpunk e l'opera che ha imposto il medesimo all'attenzione del grande pubblico.[2] È stato inoltre il primo romanzo ad aggiudicarsi tutti i maggiori premi letterari dedicati alla science-fiction: Premio Hugo, Nebula e Philip K. Dick Award.[3][4][5]
Neuromante costituisce il primo volume della cosiddetta Trilogia dello Sprawl, completata dai successivi Giù nel ciberspazio (Count Zero, 1986) e Monna Lisa Cyberpunk (Mona Lisa Overdrive, 1988).
La prima edizione italiana risale al 1986, a cura della Editrice Nord.[6]
Storia editoriale
modificaNeuromante è il primo romanzo di William Gibson. Il libro fu inizialmente pubblicato in edizione economica all'interno della collana Ace Science Fiction Specials dalla Ace Books, casa editrice nordamericana.[1]
Fino ad allora lo scrittore si era cimentato in una serie di racconti brevi, pubblicati attraverso alcune riviste di fantascienza (soprattutto Omni)[7][8][9] e in seguito raccolti nell'antologia La notte che bruciammo Chrome (1986).[10]
In alcuni di essi (Johnny Mnemonico, La notte che bruciammo Chrome, New Rose Hotel) è possibile scorgere buona parte dell'universo immaginifico elaborato successivamente in Neuromante: in particolare il distopico underground urbano, l'"allucinazione consensuale"[11] del cyberspazio, l'egemonia di potere delle multinazionali (le cosiddette Zaibatsu).
Trama
modifica«Il cielo sopra il porto aveva il colore della televisione sintonizzata su un canale morto.»
Case è un "cowboy della consolle", un hacker. Il suo sistema nervoso è stato danneggiato, rendendogli impossibile il collegamento alla "Matrice", la rete informatica globale. Egli si trova a Chiba, in Giappone, nella vana ricerca di una cura che gli consenta di accedere nuovamente al cyberspazio. Quando ogni speranza sembra ormai perduta, Case viene reclutato da un misterioso personaggio che si fa chiamare Armitage. La cura tanto agognata gli viene offerta in cambio della sua collaborazione a una missione dai contorni oscuri. Armitage è accompagnato da una "samurai della strada", una combattente dal fisico artificialmente potenziato di nome Molly.
La prima tappa dell'operazione vede il trio volare verso lo Sprawl, un'immensa area metropolitana che si estende lungo la costa Est degli Stati Uniti, da Boston ad Atlanta. L'obiettivo è il furto del costrutto di Dixie Flatline, un celebre hacker ormai deceduto la cui personalità è stata memorizzata all'interno di una cartuccia ROM (dispositivo informatico in sola lettura): il supporto del Flatline è fondamentale per il prosieguo della missione. Nel frattempo Case e Molly scoprono che Armitage è manipolato da un'intelligenza artificiale nota come Invernomuto: l'enigmatico mercenario è solo un alias dietro il quale si cela l'instabile identità di Willis Corto, un colonnello delle Forze Speciali dal tragico passato.
Recuperato il Flatline, l'azione si sposta nella città turca di Istanbul: Armitage ha organizzato il rapimento di un ambiguo individuo di nome Peter Riviera, uno strano illusionista capace di generare incredibili visioni olografiche grazie ad alcuni impianti speciali. Il ruolo di Riviera è quello di infiltrarsi nella villa di Lady Tessier-Ashpool per carpirle una password e aprire la strada a Molly, che dovrà eliminare ogni ostacolo, e Case, che dovrà penetrare l'ICE della villa. Archiviato il reclutamento forzato dell'infido illusionista, l'insolito quartetto decolla alla volta del satellite artificiale di Freeside, una sorta di Las Vegas orbitale, dove si trova la dimora dei Tessier-Ashpool.
Su Freeside, Case scopre che tutta l'operazione è stata occultamente orchestrata dall'entità Invernomuto: il suo fine ultimo è quello di eliminare i controlli di Turing (limitazioni codificate nell'hardware) che gli impediscono di evolversi in un'intelligenza superiore. Villa Straylight, un'enorme dimora situata all'estremità del fuso di Freeside è il luogo del redde rationem: mentre Riviera tradirà i "colleghi", Case e Molly saranno gli unici a sopravvivere agli eventi (rispetto al quartetto iniziale) e a liberare infine l'I.A.
Personaggi
modificaPrincipali
modifica- Henry Dorsett Case
- L'antieroe protagonista del romanzo: è un "cowboy del cyberspazio", un hacker. Il suo sistema nervoso è stato danneggiato e ora non è più in grado di collegarsi alla Matrice. Viene reclutato dal misterioso Armitage che, in cambio delle sue abilità di hacker, gli offre una cura per il danno neurale.
- Molly
- Una "samurai della strada", una combattente. Il suo fisico è potenziato artificialmente attraverso l'impianto di lame retrattili poste sotto le unghie e lenti multifunzione che le coprono gli occhi. Anche lei, come Case, è stata ingaggiata da Armitage. È un personaggio ricorrente nei racconti e nei romanzi della "Trilogia dello Sprawl".
- Armitage
- Un misterioso personaggio dietro al quale si nasconde l'instabile identità di Willis Corto, un colonnello delle Forze Speciali sopravvissuto a un'azione militare finita nel sangue. Il suo obiettivo è creare un team per una missione dai contorni oscuri.
- Dixie Flatline
- Alias di McCoy Pauley, un celebre cowboy del cyberspazio ormai deceduto la cui personalità è stata memorizzata all'interno di un "costrutto ROM". Il suo ruolo è quello di assistere Case durante le sue incursioni nel cyberspazio.
- Peter Riviera
- Un ambiguo e sadico personaggio in grado di creare illusioni olografiche molto realistiche grazie ad alcuni impianti speciali. Viene rapito e reclutato con la forza nel team di Armitage.
- Invernomuto
- È il codice di riconoscimento di un'intelligenza artificiale al servizio del clan Tessier-Ashpool. È attraverso il suo operato occulto che Armitage riesce a mettere insieme il team composto da Case, Molly e Riviera. Il suo scopo finale è eliminare i "controlli di Turing" che gli impediscono di evolversi in un'intelligenza superiore. Si manifesta a Case e a Dixie attraverso "maschere" di personaggi reali: Deane e Finn.
- Lady 3Jane Marie-France Tessier-Ashpool
- L'ereditiera del clan Tessier-Ashpool. Vive isolata in un'enorme dimora, Villa Straylight, situata sul satellite artificiale di Freeside.
- Neuromante
- È la controparte di Invernomuto. Il suo mainframe è situato a Rio de Janeiro, in Brasile. Neuromante vuole impedire che Invernomuto raggiunga il suo obiettivo finale. Allo scopo, imprigiona Case in una realtà simulata nel cyberspazio, dove l'hacker scopre che l'IA aveva salvato la coscienza di Linda Lee, la sua ex compagna. Contrariamente al "fratello", Neuromante ha sviluppato una personalità propria e utilizza delle memorie RAM per copiare delle coscienze umane e farle evolvere nel cyberspazio (ad esempio Linda e, successivamente, Case stesso e Dixie Flatline).
Secondari
modifica- Finn
- Il "Finlandese" è un ricettatore di software e un vecchio amico di Molly. Viene ingaggiato nel team di Armitage come tecnico delle apparecchiature.
- Maelcum
- Un abitante di Zion, un insediamento spaziale nei pressi del Freeside costruito da una colonia di aderenti Rastafari, e pilota del rimorchiatore Marcus Garvey. Aiuta Case a penetrare a villa Straylight.
- Linda Lee
- Tossicodipendente e residente a Chiba City, è l'ex fidanzata di Case e provoca la serie iniziale di eventi della storia con una bugia sull'intenzione del suo datore di lavoro di ucciderlo.
- Julius "Julie" Deane
- Commerciante della città di Chiba, fornisce informazioni a Case su vari affari del mercato nero. Ha 135 anni. Quando Linda Lee viene uccisa, Case trova le prove che Deane ha ordinato la sua morte. Più avanti nella storia, Invernomuto assume le sembianze di Deane per parlare con Case nel cyberspazio.
- Hideo
- Ninja, servitore personale e guardia del corpo di Lady 3Jane.
Glossario
modifica- Cyberspazio/Matrice
- Rappresentazione grafica di dati ricavati dai database di ogni computer connesso alla rete.
- Hosaka
- Produttore di computer e microchip.
- Ono-Sendai Cyberspace 7
- Il più costoso computer dell'Hosaka: è l'hardware che consente di collegarsi al cyberspazio.
- I.C.E.
- Acronimo di "Intrusion Countermeasures Electronics" (Contromisure Elettroniche Anti-intrusione), rappresenta l'attuale concetto di firewall. Il termine è stato coniato dallo scrittore Tom Maddox.
- Costrutto R.O.M.
- Registrazione inalterabile della personalità di un soggetto, inserita all'interno di una cartuccia R.O.M. (Read Only Memory - Memoria di sola lettura).
- Microsoft
- Minuscoli chip contenenti software di varia natura.
- Simstim
- Sintesi di "Simulated Stimulation" (Stimolazione Simulata). È un'interfaccia che permette di condividere l'esperienza sensoriale di un soggetto terzo.
- Sprawl
- Sterminato agglomerato urbano che si estende lungo la costa Est degli Stati Uniti, da Boston ad Atlanta (indicato anche come "B.A.M.A.", acronimo di Boston-Atlanta Metropolitan Axis).
- Turing
- Una sorta di polizia informatica che si occupa di prevenire e reprimere la pirateria e impedire, tramite degli omonimi protocolli hardware e software, lo sviluppo delle IA.
- Zaibatsu
- Le multinazionali. Il termine appartiene al vocabolario giapponese con cui si indicavano i grandi gruppi industriali e finanziari controllati da singole famiglie.
Critica
modificaDa Chiba City allo sterminato Sprawl (un immenso agglomerato urbano che si estende lungo la costa Est degli Stati Uniti), passando per una decadente Istanbul fino al satellite artificiale di Freeside, l'affresco metropolitano dipinto da Gibson è un ambiente iper-antropizzato, caotico, spesso violento, dove gli "affari" sono un "costante ronzio subliminale e la morte la punizione accettata per la pigrizia, la negligenza, la mancanza di grazia, l'incapacità di badare alle esigenze di un intricato protocollo".[11] Il paesaggio è caratterizzato dalle enormi arcologie delle multinazionali, da periferie degradate e complessi industriali dismessi.
«Night City era come un esperimento dissennato di darwinismo sociale, concepito da un ricercatore annoiato che tenesse un pollice in permanenza sul pulsante dell'avanti-veloce. Smetti un attimo di farti largo a spintoni, e affonderesti senza lasciare traccia; muoviti un po' troppo velocemente, e finiresti per spezzare la fragile tensione superficiale del mercato nero; in entrambi i casi spariresti senza che di te rimanesse niente […] anche se il cuore, i polmoni o i reni avrebbero potuto sopravvivere per i serbatoi delle cliniche al servizio di qualche sconosciuto con un sacco di Nuovi Yen.»
Ma la danza degli affari[11] è soprattutto virtuale: il cyberspazio (o matrice) è un infinito spazio elettronico a cui è possibile accedere per archiviare, scambiare, carpire dati/informazioni. È forse la più lucida e profetica intuizione di Gibson: così carica di significato da elevare il neologismo a termine di uso comune.[12]
«Cyberspazio: un'allucinazione vissuta consensualmente ogni giorno da miliardi di operatori legali, in ogni nazione [...] Una rappresentazione grafica di dati ricavati dai banchi di ogni computer del sistema umano. Impensabile complessità. Linee di luce allineate nel non-spazio della mente, ammassi e costellazioni di dati. Come le luci di una città, che si allontanano...»
Il potere economico-finanziario, gli affari, il business, sono dominati dalle grandi Corporazioni, le Multinazionali, le zaibatsu: la loro egemonia travalica i confini dei singoli stati e determina il destino del mondo immaginato da Gibson.
«Il potere, nel mondo di Case, significava il potere delle grandi compagnie. Le zaibatsu, le multinazionali che plasmavano il corso della storia umana, avevano trasceso le antiche barriere. Visti come organismi, avevano raggiunto una specie d'immortalità. Non si poteva uccidere una zaibatsu assassinando una dozzina di dirigenti che occupavano i posti-chiave; ce n'erano altri che aspettavano di salire la scala, di occupare i posti rimasti liberi, di avere accesso ai vastissimi banchi di memoria della grande compagnia...»
La trama, pur affidandosi ad una struttura tradizionale noir/hard boiled, tende a rimanere sullo sfondo, quasi indecifrabile. I cambi di scena sono repentini, l'agire dei personaggi ermetico. La prosa risulta densa di dettagli, con riferimenti volutamente decontestualizzati, caratterizzata da un uso costante di neologismi e termini gergali: un inedito connubio tra il cosiddetto "linguaggio della strada" e vocaboli mutuati dal gergo informatico.[13][14] Diversi i richiami verso elementi tratti direttamente dalla cultura pop: dalla musica, al cinema, fino al fumetto.[15]
«Una foresta di neon, la pioggia che sfrigolava sul marciapiede arroventato. L'odore del cibo che friggeva. Le mani di una ragazza rinserrate dietro il fondo della sua schiena, nell'oscurità torpida di una bara sul lato del porto. Ma tutto ciò si allontanava, come si allontana il panorama di una città: una città come Chiba, come i dati allineati della Tessier-Ashpool S.A., come le strade e gli incroci inscritti sulla faccia di un microchip, il disegno creato dalle macchie di sudore su una sciarpa piegata e annodata...»
Opere derivate
modificaNel 1988 dal romanzo fu ricavato un videogioco omonimo sotto forma di avventura grafica, prodotto dalla Interplay Production per diverse piattaforme (Amiga, Apple II, Commodore 64, DOS): il videogioco includeva la canzone Some things never change della band post-punk Devo.[16]
Nel 1989, la Epic Comics Group pubblicò un Graphic Novel di 42 tavole che copriva i primi due capitoli del romanzo.[17] Nel 2004, all'interno dell'antologia The Ultimate Cyberpunk curata dalla scrittrice Pat Cadigan, fu pubblicata una nuova serie di tavole[18] (peraltro non ultimative dell'opera).
Nel 1992 una versione di Neuromante fu distribuita dalla Voyager Company's sotto forma di Expanded Book, una sorta di eBook ante litteram, per la piattaforma Apple PowerBook.[19]
Nel 1994 una versione accorciata del romanzo, letta da Gibson in persona, fu incisa in 4 musicassette dalla Time Warner Audio Books:[20] all'opera contribuì la rock band U2 con due tracce musicali.[21] Nel 1997 una versione audio completa fu letta da Arthur Addison.[22]
Nel 2003 l'inglese BBC Radio propose un adattamento audio per la serie Play of the Week.[23]
Per quanto riguarda il cinema, una bozza di sceneggiatura venne scritta dal regista inglese Chris Cunningham[24] ma il progetto non vide mai la luce; alcune indiscrezioni coinvolsero il regista statunitense Joseph Kahn.[25][26] Il regista canadese Vincenzo Natali (già autore de Il Cubo) ha lavorato alla realizzazione di un lungometraggio[27][28] per circa cinque anni,[29] anche in questo caso senza successo.[30][31]
Nel novembre 2022 si vociferava che Apple TV+ stesse cercando di iniziare a lavorare su un progetto per adattare Neuromante in una serie TV con Miles Teller nel ruolo principale e Graham Roland come showrunner.[32] Nel febbraio 2024 Apple TV+ ha annunciato[33] di aver dato il via libera alla serie, che sarà coprodotta da Skydance Television, Anonymous Content e DreamCrew Entertainment, per dieci episodi, con J. D. Dillard che si è unito a Roland come co-showrunner e regista dell'episodio pilota.[34] Callum Turner è stato annunciato nell'aprile 2024 per interpretare Case, mentre Briana Middleton si unisce al cast come Molly nel giugno 2024.[35]
Edizioni
modifica- Neuromancer, Ace Science Fiction Specials, Ace Books, 1984, ISBN 0-441-56956-0.
- Neuromante, traduzione di G. Cossato e S. Sandrelli, Cosmo Serie oro 80, Editrice Nord, 1986, p. 260. - Collana Tascabili, Nord, 1991; Collana di Narrativa, Nord, 1993, ISBN 88-429-0746-4, pp. 256; Collana I Libri-Mito, Nord, 1999, ISBN 88-429-1068-6, con uno scritto di Bruce Sterling, Collana Oscar Classici Moderni, Milano, Mondadori, 2003, ISBN 978-88-045-1644-6; Collana Narrativa, Nord, 2004, ISBN 88-429-1352-9.
- Neuromante, traduzione di Tommaso Pincio, Collana Oscar Moderni. Cult, Milano, Mondadori, 2023, ISBN 978-88-047-5223-3.
Note
modifica- ^ a b (EN) Edizioni di Neuromante, in Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- ^ (EN) Lawrence Person - Nova Express Vol. 4 Num. 4 (16), Winter/Spring 1998, Notes Toward a Postcyberpunk Manifesto, su Slashdot, 9 ottobre 1999. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ (EN) 1985 Hugo Awards, su The Hugo Award, 26 luglio 2007. URL consultato il 2 ottobre 2024 (archiviato il 7 maggio 2011).
- ^ (EN) 1984 Award Winners & Nominees, su Worlds Without End. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ (EN) Philip K. Dick Award, su Worlds Without End. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ Catalogo Vegetti della letteratura fantastica: Neuromante, su Fantascienza.com. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ (EN) William Gibson, Johnny Mnemonic, in Omni, maggio 1981. URL consultato il 2 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2012).
- ^ (EN) William Gibson, Burning Chrome, in Omni, luglio 1982. URL consultato il 2 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2012).
- ^ (EN) William Gibson, New Rose Hotel, in Omni, luglio 1984. URL consultato il 2 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2012).
- ^ La notte che bruciammo Chrome, su Fantascienza.com. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ a b c William Gibson, Neuromante, collana I libri mito, Editrice Nord, 1999, pp. 5, 7, 17, ISBN 8842910686.
- ^ (EN) Jay Clayton, Postmodernism and the Culture of Cyberspace, Vanderbilt University, 1996 (archiviato il 7 gennaio 2007).
- ^ (EN) Larry McCaffery, An Interview with William Gibson, su project.cyberpunk.ru. URL consultato il 2 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2003).
- ^ Larry McCaffery, Intervista a William Gibson, su intercom.publinet.it, 14 agosto 1986. URL consultato il 2 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2008).
- ^ Giovanni De Matteo - Delos Science Fiction n. 100, William Gibson: nessuna mappa per questi territori. La danza elettrica delle IA: Invernomuto e Neuromante, su Fantascienza.com, 7 gennaio 2007. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ (EN) Neuromancer, su Gamespot. URL consultato il 2 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2004).
- ^ (EN) Tom de Haven e Bruce Jensen, Neuromancer Grafic Novel, su William Gibson aleph. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ (EN) Franz Henkel e Givens Long, Neuromancer Graphic Novel, su Pat Cadigan (a cura di), William Gibson aleph. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ (EN) Minne Buwalda, Voyager, su Mediamatic, 27 maggio 2002. URL consultato il 2 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2008).
- ^ (EN) William Gibson, Neuromancer, Time Warnder Audiobooks, 1994, ISBN 1570421560 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ (EN) Angela Pancella, William Gibson: U2 connections [collegamento interrotto], su @U2. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ (EN) Neuromancer read by Arthur Addison, su Isbndb, 29 ottobre 1997. URL consultato il 2 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ (EN) Neuromancer, su My Science Fiction Life - BBC. URL consultato il 2 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2007).
- ^ (EN) What Chris is working on now, su director-file.com, 2006. URL consultato il 2 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2007).
- ^ Giovanni De Matteo, Neuromancer: lo Sprawl presto sui nostri schermi, su Fantascienza.com, 29 giugno 2007. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ (EN) Meredith Woerner, Check out concept art from the Neuromancer film that never was, su Io9, 8 ottobre 2010. URL consultato il 2 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2016).
- ^ (EN) Neuromancer up coming, su Seven Arts, 2012. URL consultato il 2 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2012).
- ^ (EN) Meredith Woerner, Natali Explains How He'll Adapt Two Classics: Neuromancer And High Rise, su Io9, 5 ottobre 2010. URL consultato il 2 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2016).
- ^ Vincenzo Natali [@Vincenzo_Natali], I worked on it for about five years (Tweet), su Twitter, X, 1º giugno 2015. URL consultato il 2 ottobre 2024.
- ^ Daniela Catelli, Vincenzo Natali non dirigerà Neuromancer, su Coming Soon, 21 maggio 2015. URL consultato il 2 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2015).
- ^ Matteo Boscarol, Immagini dal film mai realizzato su Neuromante postate dal regista Vincenzo Natali, su ScreenWEEK Blog, 8 giugno 2015. URL consultato il 2 ottobre 2024 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2015).
- ^ (EN) Finn Schiote, Neuromancer: Miles Teller Eyed For New Apple+ Sci-Fi Series, su The Illuminerdi, 29 novembre 2022. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Apple TV+ announces “Neuromancer,” new drama based on the multi-award-winning science fiction novel by William Gibson, su Apple TV+ Press, 28 febbraio 2024. URL consultato il 6 agosto 2024.
- ^ (EN) Rosy Cordero, Apple Greenlights New Sci-Fi Drama Series ‘Neuromancer’ Based On William Gibson Novel, su Deadline, 28 febbraio 2024. URL consultato il 3 agosto 2024.
- ^ (EN) Nellie Andreeva, ‘Neuromancer’: Briana Middleton Joins Callum Turner In Apple TV+ Series, su Deadline, 28 giugno 2024. URL consultato il 3 agosto 2024.
Bibliografia
modifica- (EN) Paul Brian, Study Guide for William Gibson: Neuromancer (1984) Archiviato il 24 dicembre 2006 in Internet Archive., 1994 - 2005
- Antonio Caronia e Domenico Gallo, Houdini e Faust, breve storia del Cyberpunk, 1997 [1]
- Edizioni di Neuromante, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. (aggiornato fino al gennaio 2010)
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni tratte da Neuromante
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Kevin Featherly, Neuromancer, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Edizioni e traduzioni di Neuromante, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Edizioni di Neuromante, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Neuromante, su Goodreads.
- Bibliografia italiana di Neuromante, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- (EN) Neuromante, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | BNE (ES) XX1994161 (data) |
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