Midnite Vultures

album di Beck del 1999

Midnite Vultures è il settimo album discografico in studio del cantautore statunitense Beck, di genere alternative rock, pubblicato nel novembre 1999 dalla DGC Records.

Midnite Vultures
album in studio
ArtistaBeck
Pubblicazione16 novembre 1999
Durata58:24
Dischi1
Tracce11
GenereRock alternativo
Funk
EtichettaGeffen Records, DGC
ProduttoreBeck Hansen, Dust Brothers, Tony Hoffer, Mickey Petralia
Registrazioneluglio 1998–giugno 1999
Soft Studio, Los Angeles
FormatiCD, MC, LP, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroGiappone (bandiera) Giappone[1]
(vendite: 100 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[2]
(vendite: 100 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti[3]
(vendite: 500 000+)
Dischi di platinoCanada (bandiera) Canada[4]
(vendite: 100 000+)
Beck - cronologia
Album precedente
(1998)
Album successivo
(2001)
Singoli
  1. Sexx Laws
    Pubblicato: 25 ottobre 1999
  2. Mixed Bizness
    Pubblicato: 7 marzo 2000
  3. Nicotine & Gravy
    Pubblicato: 22 luglio 2000

Nonostante fosse simile a molti degli album precedenti di Beck, nella sua esplorazione di vari stili musicali, Midnite Vultures non ottenne lo stesso successo del suo album di debutto, Odelay, ciononostante fu ben accetto dalla critica e ottenne buone vendite.

Accoglienza

modifica
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[5]     
Alternative Press[6]     
Entertainment Weekly[7]A−
Los Angeles Times    [8]
NME8/10[9]
Pitchfork8.5/10[10]
Q     [11]
The Guardian     [12]
Rolling Stone     [13]
Select     [14]

Midnite Vultures ha ottenuto l'acclamazione universale da parte dei critici musicali. Su Metacritic, sito che assegna un punteggio normalizzato su 100 in base a recensioni selezionate, l'album ha ottenuto un punteggio medio di 83 basato su diciannove recensioni.[15]

Testi e musiche di Beck Hansen, eccetto dove indicato.

  1. Sexx Laws – 3:39
  2. Nicotine & Gravy – 5:13
  3. Mixed Bizness – 4:10
  4. Get Real Paid – 4:20
  5. Hollywood Freaks – 3:59 (Hansen, John King, Michael Simpson)
  6. Peaches & Cream – 4:54
  7. Broken Train – 4:11
  8. Milk & Honey – 5:18 (Hansen, Buzz Clifford)
  9. Beautiful Way – 5:44
  10. Pressure Zone – 3:07
  11. Debra – 13:46 (Hansen, King, Simpson)
CD bonus nell'edizione limitata
  1. Salt in the Wound – 3:24
  2. This Is My Crew – 3:55
  3. Sexx Laws (Malibu remix) – 6:52

Curiosità

modifica
  • Il brano Mixed Bizness finisce con 25 secondi di rumore descritto come "robot che fanno i cattivi".
  • Beautiful Way si conclude con 9 secondi di effetti sonori simili a quelli delle bombolette spray.
  • Lo stesso brano Beautiful Way è ispirato al brano dei Velvet Underground Countess from Hong Kong, demo del 1995 presente nel box Peel Slowly and See.
  • Un sample di Beautiful Way è presente in Windows Media Player nell'edizione per Windows Me.
  • Debra contiene elementi tratti da My Love for You di Ed Greene (dall'album di Ramsey Lewis Funky Serenity del 1973).
  • Debra finisce con 7 minuti di silenzio e un minuto circa di rumore elettronico.

Formazione

modifica
  • Beck - synth, chitarra, piano, tastiere, programmazione, voce, coro, produzione, vocoder, arrangiamenti, missaggio
Altri musicisti
  • David Richard Campbell - viola, arrangiamenti archi, direzione archi
  • Larry Corbett - violoncello
  • Joel Derouin, Eve Butler - violino
  • Brian Gardner, Greg Leisz, Michael Patterson, Chris Bellman - masterizzazione
  • Greg Leisz, Jay Dee Maness - pedal steel guitar
  • Johnny Marr - chitarra elettrica
  • Herb Pedersen - banjo
  • Fernando Pullum - corno
  • David Ralicke - trombone
  • Joe Turano, Steve Baxter - corno, cori
  • Arnold McCuller, Beth Orton, Valerie Pinkston - cori
  • Smokey Hormel - chitarra
  • Joey Waronker - batteria, percussioni
  • Dust Brothers - scratching, programmazione, produzione, ingegneria
  • Robert Carranza - ingegneria archi
  • Justin Meldal-Johnsen - synth, basso, chitarra, percussioni, cori, battimani, shaker
  • Roger Joseph Manning Jr. - organo, synth, piano, tamburello, cori, clarinetto, percussioni, shaker, vocoder
  • Mickey Petralia - programmazione, produzione, ingegneria, missaggio
  • Shauna O'Brien - manager
  • DJ Swamp - scratching
  • Charlie Gross - fotografia
  • Arroyo Bombers, Arroyo Tabernacle Men's Chorale - coro
  • Derek Carlson - secondo ingegnere
  • Eye - artwork, direzione artistica, design
  • Gimbop - layout
  • Michael Gondry - collage
  • Tony Hoffer - chitarra, programmazione, produzione, ingegneria, editing, missaggio
  • David Arthur Brown - sax

Classifiche

modifica

Classifiche di fine anno

modifica
Classifica (2000) Posizione
Stati Uniti[19] 183
  1. ^ (JA) 有料音楽配信認定, su Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 24 marzo 2023. Selezionare "1999年12月".
  2. ^ (EN) Midnite Vultures, su British Phonographic Industry. URL consultato il 25 marzo 2023.
  3. ^ (EN) Beck - Midnite Vultures – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 25 marzo 2023.
  4. ^ (EN) Beck Midnite Vultures – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 25 marzo 2023.
  5. ^ (EN) Stephen Thomas Erlewine, Liberman, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 25 marzo 2023.
  6. ^ Beck: Midnite Vultures, in Alternative Press, n. 137, dicembre 1999, p. 81.
  7. ^ (EN) Chris Willman, Midnite Vultures, su Entertainment Weekly, 22 novembre 1999. URL consultato il 26 marzo 2023.
  8. ^ Richard Cromelin, Beck Reaches Deeper but Keeps Party Spirit, in Los Angeles Times, 21 novembre 1999. URL consultato il 7 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2016).
  9. ^ Keith Cameron, Beck – Midnite Vultures, in NME, 17 novembre 1999. URL consultato il 13 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2000).
  10. ^ Brent DiCrescenzo, Beck: Midnite Vultures, in Pitchfork, 25 novembre 1999. URL consultato il 13 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2006).
  11. ^ Tom Doyle, Beck: Midnite Vultures, in Q, n. 159, December 1999, pp. 124–25. URL consultato il 2 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2000).
  12. ^ Tom Cox, Arty like it's 1999, in The Guardian, 12 novembre 1999.
  13. ^ Jon Pareles, Midnite Vultures, in Rolling Stone, 9 dicembre 1999. URL consultato il 13 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2012).
  14. ^ Steve Lowe, Pretty fly for a white guy, in Select, n. 114, dicembre 1999, pp. 84–85.
  15. ^ (EN) Midnite Vultures, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 25 marzo 2023.
  16. ^ a b c d e f g h i j (NL) Beck - Midnite Vultures, su Ultratop. URL consultato il 26 marzo 2023.
  17. ^ (EN) Midnite Vultures - Full Official Chart History, su Official Charts Company. URL consultato il 26 marzo 2023.
  18. ^ (EN) Beck - Billboard 200 Chart History, su Billboard. URL consultato il 26 marzo 2023.
  19. ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2000, su Billboard. URL consultato il 26 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2021).

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock