La frontiera scomparsa
«Uno è di dove si sente meglio»
La frontiera scomparsa è una raccolta di racconti autobiografici di Luis Sepúlveda.
La frontiera scomparsa | |
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Titolo originale | La frontera extraviada |
Autore | Luis Sepúlveda |
1ª ed. originale | 1994 |
1ª ed. italiana | 1996[2] |
Genere | racconti |
Lingua originale | spagnolo |
Racconti
modifica- "Un viaggio da nessuna parte": Narra degli insegnamenti impartiti dal nonno al bambino, dei suoi due anni e mezzo di prigionia in un carcere del Chile, dove subirà torture fisiche da parte dei militari e dei rapporti di amicizia che stringe all'interno del carcere.
- "Ciao, vecchio": Inizia con il padre che lo saluta all'aeroporto senza che possa vederlo e prosegue con il racconto di un viaggio in treno di 1000 km e con un forte abbraccio finale.
- "L'emblema di Juanjo": Buffa storia sui giovani comunisti e le mutande gialle del colera.
- "La frontiera scomparsa"
- "Machala"
- "Il governatore Don Pedro de Sarmiento y Figueroa"
- "Martos"
Edizioni
modifica- Luis Sepúlveda, La frontiera scomparsa, traduzione di Ilide Carmignani, Ugo Guanda Editore, 1996, ISBN 88-462-0348-8.
Note
modifica- ^ Luis Sepúlveda, La frontiera scomparsa, Mondadori, Molano 1996, p.124
- ^ Catalogo SBN, su sbn.it. URL consultato il 28 maggio 2012.