Museo nazionale iracheno
Il Museo nazionale iracheno (in arabo المتحف الوطني العراقي?) è il principale museo di Baghdad, capitale dell'Iraq.
Museo dell'Iraq | |
---|---|
(AR) المتحف العراقي | |
Ubicazione | |
Stato | Iraq |
Località | Baghdad |
Coordinate | 33°19′41.88″N 44°23′07.44″E |
Caratteristiche | |
Tipo | archeologia |
Collezioni | sculture e oggetti dell'antica Mesopotamia |
Istituzione | 1926 |
Fondatori | Gertrude Bell |
Apertura | 2015 |
Chiusura | 1991 |
Direttore | Ahmed Kamil Muhammad |
Sito web | |
Fondazione
modificaIl museo fu creato dall'esploratrice e scrittrice britannica Gertrude Bell e aperto poco prima della sua morte nel 1926 come Museo archeologico di Bagdad nella zona centrale della città.
Collezioni
modificaGrazie alle ricchezze archeologiche della Mesopotamia, le collezioni del museo erano tra le più importanti al mondo, con reperti che risalgono a più di 5000 anni fa, suddivisi in 28 tra gallerie e sale, frutto di cospicui lavori di scavo anche internazionali.
Storia recente
modificaChiuso nel 1991 durante la guerra del Golfo, il museo non fu mai riaperto sotto il regime di Saddam Hussein. Nei mesi precedenti la Guerra in Iraq molti esperti mondiali chiesero al Pentagono e al governo britannico di proteggere il museo dai bombardamenti e di non perpetrare danni, ma il museo fu comunque soggetto al saccheggio e successivo incendio, tra l'8 aprile e il 12 aprile 2003, conseguente alla presa di Bagdad da parte delle truppe statunitensi, duramente criticate per non aver tutelato le collezioni del museo[1].
Diversi reperti furono in seguito ritrovati in Giordania, Stati Uniti, Svizzera, Giappone, Italia, in vendita perfino su eBay[1].
Note
modifica- ^ a b Robert Fisk, Cronache mediorientali, 1ª ed., Il saggiatore, collana Nuovi Saggi, 1180 pagine, copertina rigida, 9 novembre 2006, pag 1063, ISBN 8842811696.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Museo nazionale iracheno
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su iraqmuseum.org (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2016).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 127674555 · ISNI (EN) 0000 0001 2154 5796 · ULAN (EN) 500306573 · LCCN (EN) n50077804 · GND (DE) 64387-7 · BNF (FR) cb12321652h (data) · J9U (EN, HE) 987007256715905171 |
---|