Hit That

singolo dei The Offspring del 2003

Hit That è il primo singolo[3][5] estratto dall'album Splinter degli Offspring.

Hit That
singolo discografico
Screenshot tratto dal videoclip del brano
ArtistaThe Offspring
Pubblicazione16 dicembre 2003[1]
Durata2:49[2]
Album di provenienzaSplinter
GenerePunk revival[1]
Pop punk[1]
Rock alternativo[1]
EtichettaColumbia Records
ProduttoreBrendan O'Brien[3]
Registrazione2003
Certificazioni
Dischi d'oroAustralia (bandiera) Australia[4]
(vendite: 35 000+)
The Offspring - cronologia
Singolo precedente
(2001)

Ha raggiunto la prima posizione nella classifica Billboard Alternative Songs[5].

Si tratta del primo singolo del gruppo che include campioni di sintetizzatore[6][7][8][9], suonati da Ronnie King[6][9].

Significato

modifica

La canzone riguarda il non dar importanza alle conseguenze che possono derivare dalla promiscuità sessuale[10].

Il video musicale, pubblicato nel febbraio del 2004[11], mostra un uomo ed un accalappiacani realizzati in computer grafica che cercano di riacchiappare il cane dell'uomo che è scappato da casa per evitare l'incontro con l'accalappiacani. Quando finalmente riescono a raggiungerlo, si vede il cane in un vicolo insieme ad una cucciolata: il cane in un attimo si ricorda che quei cuccioli sono i suoi. Dopo averlo ritrovato, lo si vede successivamente passeggiare con il suo proprietario con una medicazione, a causa dell'intervento chirurgico che doveva fare, una castrazione.

Si tratta dell'unico video che non è stato commentato da Dexter Holland e Noodles nel DVD Complete Music Video Collection.

1ª versione[12]

modifica
  1. Hit That - 02:49
  2. The Kids Aren't Alright - 04:13 (live BBC Radio 1 Session)
  3. Long Way Home - 02:34 (live)
  4. Hit That - 01:51 (USC Marching band)
  5. Hit That (Video CD extra)

2ª versione[2][13]

modifica
  1. Hit That - 02:49
  2. Hit That - 01:47 (USC Marching band)

3ª versione[1]

modifica
  1. Hit That
  2. Da Hui (versione esplicita)
  3. Hit That (USC Marching band)

Formazione

modifica
Altri musicisti

Classifiche

modifica
Classifica (2003) Posizione
massima
Australia[14] 13
Austria[14] 21
Belgio (Vallonia)[14] 66
Finlandia[14] 13
Francia[14] 32
Germania[14] 31
Italia[14] 19
Nuova Zelanda[14] 24
Paesi Bassi[14] 60
Regno Unito[15] 11
Regno Unito (rock & metal)[16] 1
Stati Uniti[17] 64
Stati Uniti (alternative)[17] 1
Stati Uniti (mainstream rock)[17] 6
Stati Uniti (radio)[17] 62
Svizzera[14] 57
  1. ^ a b c d e (EN) Hit That, su AllMusic, All Media Network.
  2. ^ a b (EN) Hit That, su AllMusic, All Media Network.
  3. ^ a b southerntracks.com Archiviato l'11 aprile 2013 in Archive.is.
  4. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2003 Singles, su aria.com.au, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 25 luglio 2019.
  5. ^ a b (EN) Hit That, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 18 giugno 2012.
  6. ^ a b c Intervista a Noodles su Beat.com.au
  7. ^ (EN) Splinter, su AllMusic, All Media Network.
  8. ^ a b (EN) Splinter - Credits, su AllMusic, All Media Network.
  9. ^ a b c (EN) Offspring.com. URL consultato il 23/06/2012 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2012).
  10. ^ (EN) Joe D'Angelo, Lens Recap: The Story Behind The Offspring's 'Hit That', su mtv.com, MTV.com. URL consultato il 18 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2013).
  11. ^ Mvdbase.com. URL consultato il 16 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013).
  12. ^ (EN) Hit That, su Discogs, Zink Media.
  13. ^ Austriancharts.at
  14. ^ a b c d e f g h i j (NL) The Offspring - Hit That, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 25 luglio 2019.
  15. ^ (EN) Official Singles Chart Top 100: 25 January 2004 - 31 January 2004, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 25 luglio 2019.
  16. ^ (EN) Official Rock & Metal Singles Chart Top 40: 25 January 2004 - 31 January 2004, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 25 luglio 2019.
  17. ^ a b c d (EN) The Offspring – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 25 luglio 2019. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Punk: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di musica punk