Georges Wolinski
Georges David Wolinski (Tunisi, 28 giugno 1934 – Parigi, 7 gennaio 2015) è stato un fumettista francese.
Biografia
modificaNato in Tunisia da genitori ebrei, padre (Siegfried Wolinski) polacco e madre (Lola Bembaron) di origine italiana[1], perse il padre all'età di due anni, assassinato nel 1936. La madre fu ricoverata in un sanatorio per tubercolosi e fu cresciuto dai nonni.[2][3][4] Con la madre si trasferì in Francia, a Briançon,[5] nel 1945, poco dopo la seconda guerra mondiale. Nel 1952 si trasferì con la famiglia a Parigi dove studiò prima al liceo Marcellin Berthelot[5] e poi architettura. Dopo la laurea cominciò a lavorare come disegnatore.[6]
Wolinski esordì come disegnatore per la rivista Hara-Kiri; seguirono quindi Action, Paris-Presse, Hara-Kiri Hebdo, Charlie Hebdo, L'Humanité, e infine Paris Match. Fu capo redattore di Charlie Mensuel.
Furono i fatti del 1968 a farlo conoscere attraverso la rivista Action e a dargli popolarità.
È stato scritto che inizialmente il suo lavoro oscillava su tre diversi stili, «la sua maniera di disegnare era barocca e grottesca»[7] per fissarsi poi su un modo di disegnare che ricordava quello di Copi.[8] Caratterizzava i suoi personaggi concentrandosi sulla loro espressività. Similmente al suo collega Reiser «i loro personaggi sono sempre espressivi a differenza di altri i quali, nonostante tutti i virtuosismi, sono freddi e scolastici».[9]
Nei primi anni '70 Wolinski collaborò con Georges Pichard creando il personaggio di Paulette, a sfondo erotico e politico.[10] Si sposò nel 1972 con Maryse Wolinski da cui ebbe una figlia, Elsa (1974).
La satira di Wolinski faceva ampio uso di doppi sensi e aveva un taglio caustico nel rappresentare il cinismo quotidiano[11], ironizzando su tabù sociali e religiosi, e sul politicamente corretto:
«Il faut améliorer la condition féminine: par exemple agrandir les cuisines, baisser les éviers ou mieux isoler les manches des casseroles.»
«Bisogna migliorare la condizione della donna: per esempio ingrandendo le cucine, abbassando i lavelli o isolando meglio i manici delle casseruole.»
In Italia i suoi lavori apparvero tra gli altri sul mensile Linus (dove compare la versione tradotta di Paulette)[10] e sui settimanali Il Male e Cuore.[8]
Nel 2005 vinse il Grand Prix de la ville d'Angoulême.[12]
Fu ucciso a 80 anni il 7 gennaio 2015 in un attacco terroristico alla sede del giornale satirico francese Charlie Hebdo, compiuto da estremisti islamici.[13] È sepolto al cimitero di Montparnasse, gli è accanto la moglie Maryse.
L'asteroide 293499 Wolinski è stato intitolato in suo onore.
Il fumetto
modificaInserito nell'Enciclopedia Sansoni viene presentato come «uno dei più feroci e irriverenti giovani umoristi francesi che si scaglia contro i miti della società contemporanea».[7] Già Ranieri Carano in un numero di Linus del 1968 aveva parlato del disegnatore in questi toni: «Nei suoi stilizzati personaggi visti senza pietà, nei suoi raccontini agri e beffardi, c'è una ironia secca e spietata».[14] L'autore si colloca quindi nella storia del fumetto e della cultura di massa, quella cultura condivisa da tutti analizzata da Umberto Eco in Apocalittici e integrati. Wolinski ha parlato di autori che ritiene geniali e quindi maestri del genere, appartenenti alla storia del fumetto, quali Benito Jacovitti[15] o Elzie Crisler Segar, ritenuto dal disegnatore francese un autentico genio della Bande dessinée.[16]
Opere
modifica- Histories lamentables, Éditions Hara-Kiri, Paris 1965
- Carnet de croquis, Jean-Jacques Pauvert Éditeur, Paris 1966
- Ils ne pensent qu'à ça, Denöel, Paris, 1967
- Je ne pense qu'à ça, Jean Jacques Pauvert, Paris 1968
- Per il tuo bene cara, De Carlo Editore, Bologna 1968
- L'erotismo non passerà, Edizioni della vetra, Milano 1972
- Paulette di Georges David Wolinski, Georges Pichard, Milano Libri, Milano 1975
- È duro essere padroni, Bompiani, Milano 1978
- Il mio corpo è il loro, Milano Libri Edizioni, Milano 1980
- Non ci sono più uomini, Granata, Bologna 1990
- Tutto va troppo in fretta, Glénat Italia, Milano 1992
- Je montre tout. Ma vie historique, Charlie Hebdo Hors-Série n° 14 H, Préface de Philippe Val, Paris 2001
- Abbasso l'amore, Mare Nero, Roma 2002
Note
modifica- ^ Ada Treves, "Georges Wolinski (1934 – 2015)", Moked/מוקד il portale dell'ebraismo italiano, Gennaio 2015, http://moked.it/blog/2015/01/08/georges-wolinski-1934-2015/
- ^ Charlie Hebdo attack: Victim obituaries, in BBC, 8 gennaio 2015. URL consultato l'8 gennaio 2015.
- ^ Getting to Know Cartoonist Georges Wolinski, su The Jewish Daily Forward, 4 gennaio 2012. URL consultato l'11 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2015).
- ^ (IT) Moked – il portale dell´ebraismo italiano – Georges Wolinski
- ^ a b Daria Galateria, Le donne di Wolinski, La Repubblica, 11 gennaio 2015, pag. 40
- ^ Lucy Cormack, Charlie Hebdo: Daughter's Instagram post a reminder of the people behind the pencil, in The Sydney Morning Herald, 8 gennaio 2015. URL consultato l'8 gennaio 2015.
- ^ a b Gaetano Strazzulla. I fumetti, Vol°. 1 La storia gli autori, sta in Enciclopedie pratiche, n. 31, Sansoni, Firenze, marzo 1980 © maggio 1970
- ^ a b Addio a Wolinski, il papà di Paulette I suoi fumetti raccontarono il ‘68, articolo del Corriere della Sera, del 7 gennaio 2015
- ^ Massimo Presciutti, La bottega del fumetto, Vol. XI, Città di Castello, Marcon S.r.l. Editrice, marzo 1985, pp. 44-45.
- ^ a b Georges Wolinski, un fumettista tra politica ed erotismo, articolo de La Stampa, del 7 gennaio 2015
- ^ Chi era Georges Wolinski, ucciso a Charlie Hebdo
- ^ Le palmarès 2005, su toutenbd.com. URL consultato il 4 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2015).
- ^ Attentat à Charlie Hebdo: Cabu, Charb, Tignous et Wolinski parmi les victimes, su leparisien.fr.
- ^ Ranieri Carano, Hara-Kiri per Wolinski, in Linus, anno IV, n. 35, Milano, febbraio 1968.
- ^ (FR) Georges Wolinski, Charlie Mensuel, Journal plein d'humour et de bandes dessinées, n. 62, Paris, Éditions du Square, Mars 1974.
- ^ (FR) Georges Wolinski, Charlie Mensuel, Journal plein d'humour et de bandes dessinées, n. 49, Paris, Éditions du Square, Fevrier 1973.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Georges Wolinski
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Georges Wolinski
Collegamenti esterni
modificaControllo di autorità | VIAF (EN) 57143693 · ISNI (EN) 0000 0001 2280 4737 · SBN CFIV090146 · Europeana agent/base/101712 · ULAN (EN) 500356787 · LCCN (EN) n82090029 · GND (DE) 118912631 · BNE (ES) XX1020498 (data) · BNF (FR) cb11929368w (data) · J9U (EN, HE) 987007269992405171 · NDL (EN, JA) 00461343 |
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