Francesco Colonna di Sciarra, I principe di Carbognano

primo principe di Carbognano e principe di Palestrina

Francesco Colonna di Sciarra, I principe di Carbognano, noto anche come Francesco Colonna di Sciarra, II principe di Palestrina sino al 1630 (Roma, ... – Roma, 11 dicembre 1636), è stato un nobile italiano.

Francesco Colonna di Sciarra,
I principe di Carbognano
Principe di Carbognano
Stemma
Stemma
In carica1630 –
1636
PredecessoreTitolo inesistente
SuccessoreGiulio Cesare Colonna di Sciarra, II principe di Carbognano
NascitaRoma
MorteRoma, 11 dicembre 1636
DinastiaColonna di Sciarra
PadreGiulio Cesare Colonna di Sciarra, I principe di Palestrina
MadreArtemisia Orsini di Pitigliano
ConsorteErsilia Sforza di Valmontone
ReligioneCattolicesimo
MottoMole sua stat

Biografia

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Francesco nacque a Roma da Giulio Cesare Colonna e Artemisia Orsini di Pitigliano.[1]

Suo padre Giulio Cesare,[2] creato nel 1571 principe sul feudo di Palestrina,[2] feudo storico della sua famiglia, alla sua morte nel 1580 lo lasciò erede di vasti possedimenti e di questo titolo. Cercò da subito di far fruttare operosamente sia i beni ricevuti in eredità, sia i fruttuosi legami della sua famiglia con la società aristocratica romana dell'epoca: nel 1580 vendette il feudo di Castelnuovo alla Camera Apostolica e nel 1601 si accordò con sua cugina Giulia Colonna, incamerando parte dei di lei feudi.[2]

Nel 1627, decise di vendere alla potente famiglia dei Barberini i suoi feudi di Palestrina, Corcollo e Mezza Selva[2] con l'annesso titolo di principe, dal momento che papa Urbano VIII, avvezzo nepotista, era alla ricerca di un modo facile per nobilitare ed arricchire ulteriormente i suoi nipoti inseriti nella corte romana. Nel contempo, Francesco chiese di poter spostare il titolo principesco della sua famiglia sul feudo di Carbognano e ne ottenne il permesso il 15 gennaio 1630. Da quel momento in poi tutti i suoi discendenti primogeniti porteranno il titolo di principe di Carbognano, mentre per quattro generazioni il titolo di principe di Palestrina passerà ai Barberini, ritornando successivamente ancora una volta ai Colonna di Sciarra con l'estinzione della casata dei Barberini in quella dei Colonna.

Nel 1610 il re di Spagna lo nominò cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro.[2]

Morì a Roma l'11 dicembre 1636.[2]

Matrimonio e figli

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Francesco sposò Ersilia Sforza di Valmontone,[2] figlia di Federico, signore di Valmontone, e di sua moglie Beatrice Orsini dei duchi di San Gemini (morta nel 1633).[1] La coppia ebbe i seguenti eredi:

  • Artemisia[1] (m. 1616), sposò Federico Cesi, II duca di Acquasparta
  • Giulio Cesare[1] (1602 - 1681), II principe di Carbognano, sposò in prime nozze Isabella Farnese ed in seconde nozze Margherita Ravignani Sforza Manzuoli
  • Agapito[1]
  • Giacomo[1] (m. 1653), referendario del Supremo Tribunale della Signatura di Grazia e Giustizia.

Onorificenze

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Albero genealogico

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Francesco Colonna di Sciarra, signore di Palestrina Stefano Colonna di Sciarra, signore di Palestrina  
 
Eugenia Farnese  
Stefano Colonna di Sciarra, signore di Palestrina  
Orsina Orsini  
 
 
Giulio Cesare Colonna di Sciarra, I principe di Palestrina  
Niccolò Franciotti Della Rovere, signore di Gallese Gianfrancesco Franciotti  
 
Luchina della Rovere  
Elena Franciotti Della Rovere  
Laura Migliorati Orsini Orsino Migliorati Orsini  
 
Giulia Farnese  
Francesco Colonna di Sciarra, I principe di Carbognano  
Giovan Francesco Orsini, VIII conte di Pitigliano Ludovico Orsini, VII conte di Pitigliano  
 
Giulia Conti  
Niccolò Orsini, IX conte di Pitigliano  
Ersilia Caetani Guglielmo Caetani, signore di Sermoneta  
 
Francesca Conti  
Artemisia Orsini di Pitigliano  
Giovanni Antonio Orsini, conte di Nerola Francesco Orsini, IV duca di Gravina  
 
Maria Todeschini Piccolomini  
Livia Orsini  
Cornelia di Capua Bartolomeo III di Capua, IX conte di Altavilla  
 
Roberta Boccapianola  
 


  1. ^ a b c d e f Patrizia Rosini, Regesto di documenti della famiglia Franciotti Della Rovere, Lulu.com, 11 giugno 2015, ISBN 978-1-326-30277-1. URL consultato il 17 luglio 2022.
  2. ^ a b c d e f g Colonna Francesco, su treccani.it. URL consultato il 29 maggio 2024.

Collegamenti esterni

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