Eulophiinae

sottotribù di pianta della famiglia Orchidaceae

Eulophiinae Benth., 1881 è una sottotribù di piante appartenente alla famiglia delle Orchidacee (sottofamiglia: Epidendroideae, tribù Cymbidieae).[1]

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Eulophiinae
Eulophia guineensis
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
OrdineAsparagales
FamigliaOrchidaceae
SottofamigliaEpidendroideae
TribùCymbidieae
SottotribùEulophiinae
Benth., 1881
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
SottoclasseLiliidae
OrdineOrchidales
FamigliaOrchidaceae
SottofamigliaEpidendroideae
TribùCymbidieae
SottotribùEulophiinae
Generi

Distribuzione e habitat

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La sottotribù Eulophiinae ha una distribuzione pantropicale con la maggiore concentrazione di specie nel Vecchio Mondo[2]. I generi Eulophia e Oeceoclades, in cui si concentra la maggiore biodiversità, sono presenti nelle aree tropicali e subtropicali di America, Africa, Asia e Australasia. Quattro generi (Cymbidiella, Eulophiella, Grammangis e Paralophia) sono endemici del Madagascar e uno (Acrolophia) del Sudafrica. Limitato all'Asia sud-orientale e alle isole dell'oceano Pacifico occidentale è invece l'areale del genere Geodorum.

Descrizione

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Comprende piante erbacee terrestri, litofite ed epifite con fusto dotato di pseudobulbi.

Le foglie possono essere lineari, lanceolate, ovate, obovate o ellittiche, a seconda delle specie. In talune specie possono mancare del tutto o essere ridotte a brattee.

I fiori, resupinati, sono perlopiù riuniti in infiorescenze racemose, che originano dalle ascelle foliari o dalla porzione terminale del fusto. I petali e i sepali sono in genere dello stesso colore, questi ultimi in genere più piccoli dei primi. Il labello è trilobato, e può essere dotato o meno di sperone. La cavità stigmatica ospita in genere due pollinii (in alcune specie quattro). Il labello assieme ai due petali laterali circonda il gimnostemio, formando una camera dall'accesso più o meno stretto.

I semi sono di forma a bastoncello o filiformi, di colore dal bianco al bruno.

Biologia

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I meccanismi di riproduzione di molte delle specie di questa sottotribù sono ancora poco noti, anche se si pensa che la maggior parte delle specie si riproduca per impollinazione entomogama. La particolare conformazione del fiore di Eulophia indusse Dressler (1981) a considerare gli imenotteri apoidei del genere Xylocopa come i probabili insetti pronubi.[3]
Studi successivi hanno identificato una ampia varietà di insetti impollinatori che include diverse famiglie di apoidei (Apidae[4], Colletidae[5], Halictidae[6], Megachilidae[6], Sphecidae[7]) ma anche diverse specie di coleotteri (Cetoniinae[8], Elateridae[9]).

In almeno due specie (Eulophia alta e Eulophia graminea) è stato documentato un meccanismo di autoimpollinazione.[10]

Tassonomia

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La sottotribù Eulophiinae fu creata nel 1881 dal botanico inglese George Bentham che vi incluse tre generi: Eulophia, Lissochilus e Galeandra[11]. La classificazione di Dressler (1993) inquadra Eulophiinae come una delle sette sottotribù della tribù Cymbidieae includendovi 6 generi: Cyanaeorchis, Diplodium, Eulophia, Geodorum, Oeceoclades e Pteroglossaspis[2]. I confini del raggruppamento sono stati estesi da Chase (2003) che vi include i generi Acriopsis, Ansellia, Thecopus e Thecostele, da altri autori inseriti nella sottotribù Cymbidiinae[12].
Le revisioni filogenetiche più recenti (Pridgeon, 2009)(Chase 2015) hanno ulteriormente ridefinito i confini della sottotribù assegnandole i seguenti generi[1][13][14]:

Alcune specie

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  1. ^ a b (EN) Chase M.W., Cameron K.M., Freudenstein J.V., Pridgeon A.M., Salazar G., van den Berg C., Schuiteman A., An updated classification of Orchidaceae, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 177, n. 2, 2015, pp. 151–174, DOI:10.1111/boj.12234.
  2. ^ a b Dressler R.L., Phylogeny and Classification of the Orchid Family, Portland, OR, Dioscorides Press, 1993, ISBN 978-0-931146-24-4.
  3. ^ (EN) Dressler RL., The orchids: natural history and classification, Cambridge, MA, Harvard University Press, 1981..
  4. ^ (EN) Pollination biology of Eulophia alta (Orchidaceae) in Amazonia: effects of pollinator composition on reproductive success in different populations, in Ann Bot, 104(5), 2009, pp. 897-912.
  5. ^ (EN) Peter C.I., Johnson S.D., Reproductive biology of Acrolophia cochlearis (Orchidaceae): estimating rates of cross-pollination in epidendroid orchids, in Ann Bot, 104(3), 2009, pp. 573-581.
  6. ^ a b (EN) Peter CI, Pollination, floral deception and evolutionary processes in Eulophia (Orchidaceae) and its allies, in PhD thesis, University of KwaZulu-Natal, South Africa, 2009.
  7. ^ (EN) Nilsson LA, Jonsson L, Rason L, Randrianjohany E, The pollination of Cymbidiella flabellata (Orchidaceae) in Madagascar: A system operated by sphecid wasps, in Nordic Journal of Botany, 6(4), 1986, pp. 411–422.
  8. ^ (EN) Peter C.I., Johnson S.D., Pollination by flower chafer beetles in Eulophia ensata and Eulophia welwitschii (Orchidaceae), in South African Journal of Botany, 75(4), 2009, pp. 762-770, DOI:10.1016/j.sajb.2009.07.008.
  9. ^ (EN) Peter C.I., Johnson S.D., Anther Cap Retention Prevents Self-pollination by Elaterid Beetles in the South African Orchid Eulophia foliosa, in Ann Bot, 97(3), 2006, pp. 345-355.
  10. ^ (EN) Williamson G, Observations of a mechanism by which self-pollination may occur in Eulophia (Orchidaceae ), in J. of South Afr. Bot., vol. 15, 1984, pp. 417-423.
  11. ^ (EN) Bentham G, Notes on Orchideae, in Journal of the Linnean Society 1881; 18:281-360.
  12. ^ (EN) Chase M.W., Freudenstein J.F. & Cameron K.M., DNA Data and Orchidaceae systematics: a new phylogenetic classification, in K. W. Dixon, S. P. Kell, R. L. Barrett, & P. J. Cribb (eds.), Orchid Conservation, Kota Kinabalu, Sabah, Natural History Publications, 2003, pp. 69-89.
  13. ^ Genera Orchidacearum, pp. 91-94.
  14. ^ (EN) Li Ming-He et al., Subtribal relationships in Cymbidieae (Epidendroideae, Orchidaceae) reveal a new subtribe, Dipodiinae, based on plastid and nuclear coding DNA, in Phytotaxa, vol. 246, 2016, pp. 37-48.

Bibliografia

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Voci correlate

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