Cima della Caldiera
La Cima della Caldiera (Thor-helle o più semplicemente Thor in cimbro), è una montagna delle Alpi alta 2124 m e si trova nella parte settentrionale dell'Altopiano dei Sette Comuni, in provincia di Vicenza.
Durante la Grande Guerra, nella cartografia austriaca la montagna era indicata col nome di Cima Maora.
Cima della Caldiera | |
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Cima della Caldiera vista dalla strada militare italiana costruita tra il 12 ed il 15 settembre 1916 | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Vicenza |
Altezza | 2 124 m s.l.m. |
Catena | Alpi |
Coordinate | 46°00′40″N 11°31′23.99″E |
Altri nomi e significati | Monte Toro, Thor-helle, Thor, Cima Maora |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Orientali |
Grande Settore | Alpi Sud-orientali |
Sezione | Prealpi Venete |
Sottosezione | Prealpi vicentine |
Supergruppo | Gruppo degli Altipiani |
Gruppo | Altopiano dei Sette Comuni |
Sottogruppo | Dorsale Cima Dodici-Ortigara |
Codice | II/C-32.I-A.3.b |
Toponimo
modificaIl suo vecchio nome, Monte Toro, nasce da una storpiatura dell'antico nome cimbro della montagna, Thor, divinità scandinava a cui era stata dedicata la montagna[1] analogamente con quanto avvenne per altre cime dei Sette Comuni (ad esempio Cima XII).
Prima guerra mondiale
modificaCima della Caldiera è stata interessata da importantissimi eventi bellici durante la prima guerra mondiale. Si trova infatti posta a ridosso del Monte Ortigara, separato da quest'ultimo dal promontorio del Monte Campanaro.
Nell'estate del 1917 la 19ª compagnia del 5º reggimento Minatori costruì al di sotto dell'anticima della Caldiera un imponente osservatorio in caverna tuttora visitabile. Sulla quota 2109 della Caldiera vi si trovano inoltre i resti dell'osservatorio Torino[2], denominato in codice militare "ELSA G".
«Il 10 giugno, la nostra artiglieria aprì il fuoco alle 5 del mattino. La grande azione che andava, per 50 chilometri, da Val d’Assa a Cima Caldiera, era iniziata. Sull'Altipiano, comprese le bombarde pesanti da trincea, non v’erano meno di mille bocche da fuoco. Un tambureggiamento immenso, fra boati che sembravano uscire dal ventre della terra, sconvolgevano il suolo. La stessa terra tremava sotto i nostri piedi. Quello non era tiro d’artiglieria. Era l'inferno che si era scatenato.»
Il 6 ottobre 1917 un colpo di artiglieria sparato dalla Cima della Caldiera colpì a morte il comandante della 6ª Divisione di Fanteria A.U. di Graz, Artur Edler von Mecenseffy, che si trovava nei pressi della base logistica di Campo Gallina.
Caratteristiche
modificaDalla sommità della cima si può scorgere l'orizzonte di tutte le Alpi Orientali, dalle Dolomiti di Brenta alle Pale di San Martino.
Note
modifica- ^ Tarcisio Bellò, Montagne e ville dei Sette Comuni, in Alta via dell'Alpi Vicentine, storie di confine, La Serenissima ed., Vicenza, 2006, pp. 187-200. ISBN 88-7526-026-5.
- ^ Ecomuseo Grande Guerra, Ortigara - Cima Caldiera "Il campo di battaglia", su ecomuseograndeguerra.it. URL consultato il 13-02-2011.
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