Chiusa di Salorno
La Chiusa di Salorno o Stretta di Salorno (Salurner Klause in tedesco) è un settore della val d'Adige in una zona di confine tra l'Alto Adige ed il Trentino. Tra Salorno e Roveré della Luna, all'altitudine di 207 m s.l.m., l'Adige, che fino a quel punto taglia la Bassa Atesina in direzione nord-sud, piega verso sud ovest, formando una strettoia tra il Monte Alto (Geiersberg) a sinistra e l'altopiano di Favogna (Fennberg) a destra. La Chiusa di Salorno rappresenta un confine linguistico tra le aree germanofone e italofone, indipendente dai confini politici odierni. Un seppur labile confine linguistico tra nord e sud si sviluppò in questo territorio intorno al 1600 (dapprima a sinistra dell'Adige) e si consolidò solo nel XIX secolo. Nel contesto del diffuso nazionalismo ottocentesco, la Chiusa di Salorno acquistò un nuovo significato di luogo simbolo del conflitto etnico, di difesa o di conquista. Ancora in prima età moderna, invece, l'area che dal XIII secolo era passata sotto il controllo dei Conti di Tirolo si poteva considerare tutt'al più «una linea di passaggio premoderna»[1].
Note
modificaBibliografia
modifica- Martin Schweiggl e Franz Hauser, Bassa Atesina, Bolzano, Tappeiner, 1988, ISBN 88-7073-053-0.
- Hannes Obermair, Diritto come produzione sociale? Riflessioni su uno statuto rurale alpino della Val d’Adige del primo Quattrocento, in Giovanni Ciappelli (a cura di), Corona Alpium II. Miscellanea di studi in onore di Carlo Alberto Mastrelli, Firenze, Leo S. Olschki, 2004, pp. 337-367, ISBN 978-3-85256-618-4.
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