Carlo Leone Grandi
«Ma ben sapevano gli enciclopedisti, ben sapevano Rousseau e Voltaire dove miravano quando scrivevano, che tutti gli uomini nascono liberi ed eguali, che una violazione flagrante de' loro diritti naturali si fosse l'assolutismo nel principato, un'usurpazione ai diritti sociali, un attentato alla famiglia il privilegio di casta ed il feudalismo negli ottimati, un sacrilegio orribile nel chiericato l'adulterio suo con Cesare, il traffico della stola, la temporale sua lussuria ed autorità.»
Carlo Leone Grandi (Asti, 25 gennaio 1818 – Asti, 1872) è stato uno scrittore e giornalista italiano.
Biografia
modificaSi diplomò presso il Civico Collegio di Asti, rivelando subito una spiccata propensione alle materie letterarie.
Entrò in Seminario ma, al termine del secondo corso di studi di teologia, abbandonò la carriera ecclesiastica per passare alla giurisprudenza.
Si diplomò con il titolo di causidico.
Vicino ai fermenti patriottici dell'epoca, compose un sonetto che gli valse una condanna ad alcuni mesi di prigionia.
Nel 1848, salutò la prima guerra di indipendenza con alcuni scritti politici.
Venne eletto più volte come consigliere del Comune di Asti, come membro della Giunta, si adoperò nel settore commerciale ed industriale locale.
Diresse alcuni giornali locali ( Il Crivello, L'Astigiano ed Il Corriere Astigiano).
Il 2 maggio 1893 il Municipio di Asti, in cerimonia solenne, fece collocare nel porticato delle ex scuole elementari G.Carducci, un busto in marmo scolpito da D. Dini con la seguente iscrizione:
AL PATRIOTA
CARLO LEONE GRANDI
CAUSIDICO INSIGNE
VALOROSO PUBBLICO AMMINISTRATORE
LETTERATO ARGUTO PUBBLICISTA VIVACE
STORICO ACCURATISSIMO
LA CITTADINANZA ASTESE
MDCCCXVIII-MDCCCLXXII
Opere
modifica- Scrisse La repubblica d'Asti nel 1797 (pubblicata nel 1851).
- Tradusse le Storie di Erodoto.
- Compose due tragedie: Parisma e Demetrio.
Bibliografia
modificaAA.VV. Asti risorgimentale, Asti, 1961
Voci correlate
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