Canterano

comune italiano

Canterano è un comune italiano di 358 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.

Canterano
comune
Canterano – Stemma
Canterano – Bandiera
Canterano – Veduta
Canterano – Veduta
Canterano dal Monte Ruffo
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Amministrazione
SindacoSindaco Giorgio Catarinozzi

Vice sindaco: Fabio Censi Assessore: Roberto Rustici Cons: Alessia Dionisi Cons: Piermarino Proietti Cons: Jordan Dionisi Cons: Ilaria Amadei Cons: Angelo Onorati dall'08-06-2024

Territorio
Coordinate41°56′25.84″N 13°02′13.7″E
Altitudine602 m s.l.m.
Superficie7,37 km²
Abitanti358[1] (31-8-2021)
Densità48,58 ab./km²
FrazioniMadonna della Pace
Comuni confinantiAgosta, Gerano, Rocca Canterano, Rocca Santo Stefano, Subiaco
Altre informazioni
Cod. postale00020
Prefisso0774
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT058017
Cod. catastaleB635
TargaRM
Cl. sismicazona 2B (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 328 GG[3]
Nome abitanticanteranesi
Patronosan Mauro Abate e Madonna degli Angeli
Giorno festivo15 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Canterano
Canterano
Canterano – Mappa
Canterano – Mappa
Posizione del comune di Canterano nella città metropolitana di Roma Capitale
Sito istituzionale

Geografia fisica

modifica

Territorio

modifica

Il paese sorge nell'Alta Valle dell'Aniene, al confine con Subiaco e i Monti Simbruini, su una costa di monti Ruffi, ricoperti da ulivi e dalla macchia mediterranea.

Origini del nome

modifica

Altre ipotesi riguardano l'origine del nome Canterano: alcuni suppongono che deriverebbe da un certo barone, "Giovanni di Camorrano", il quale, avendo perso una scaramuccia contro Gerano, ne fece dono al vescovo di Tivoli. Tale tesi è stata presa in considerazione da più autori, tra i quali Livio Mariani. Secondo altri, invece, il nome deriverebbe dalla gens di origine ebraica Cantoria, dal latino Cantorianum, vale a dire, che tale fondo, era affidato ai Cantori di chiesa.

Le origini dell'abitato porta a tempi leggendari, sui quali il Lanciotti, nel libro intitolato I padri della civiltà occidentale (Subiaco, 1911), racconta che il nome del paese verrebbe da "kan" capostipite della razza pelasgica e da "terapne" che sta ad indicare abitazione. Quindi "dimora di Kan". Un'origine pelasgica gli fu data per la prima volta proprio dal Lanciotti nel 1911 e trova conforto nella presenza a Canterano presso la Via Empolitana II, in prossimità dell'attuale cimitero, di resti di antiche mura poligonali, abbattute in parte nel 1880 per la costruzione della strada che le costeggia.

Questo sistema venne utilizzato da più popolazioni, nell'arco dei secoli, o per edificare un tempio o in chiave difensiva. La popolazione dei Pelasgi, nomadi provenienti dalla Mesopotamia che, passando dalla Siria, si stabilirono sulle coste laziali fino alle alture della Valle dell'Aniene, sono famose per averne perfezionato la tecnica a scopo di difesa e per i propri insediamenti abitativi. Sembra non essere un caso, del resto, che Canterano abbia nel proprio stemma una nave a vele spiegate, richiamando, secondo un'ipotesi suggestiva, l'imbarcazione che in tempi remoti condusse i Pelasgi sino in Italia. In effetti, stando ad una siffatta ipotesi, Canterano sarebbe stato uno dei primi insediamenti dei Pelasgi, i quali si stabilirono sulle alture della valle dell'Aniene per respingere l'attacco delle popolazioni Sicule, tra le prime ad insediarsi su questo territorio. Alcuni vocaboli nel dialetto del luogo non a caso hanno origine sicule ad es. Sacciu.

Ritornando ai Pelasgi, questi furono sopraffatti dagli Equi, sotto la cui giurisdizione, quindi, passò anche Canterano. Gli Equi, una popolazione italica che abitava tra il lago del Fucino e l'alta Valle dell'Aniene, erano così descritti da Silio Italico: «Vivevano di pastorizia, di agricoltura e di caccia, gente rozza, forte, fiera, tremenda ai nemici, sempre armati anche quando coltivavano i campi». Furono vinti ma non distrutti dai Romani nel 458 a.C. sotto Cincinnato, successivamente nel 389 a.C. da Camillo, ed infine furono sottomessi da Publio Sempronio Sofo nel 304 a.C. Tito Livio (Lib. 9 c. 33) descrive la storia del quinto secolo di Roma narrando che in quel tempo furono incendiati 41 castelli degli Equi, e fu quasi del tutto cancellato il nome di quella gente, nemica dei romani, e le loro terre passate in dominio dei vincitori.

Va menzionato il fatto che a Canterano si sono ritrovate, nel 1884, all'interno di un ripostiglio naturale in località "La Sportelletta", sette asce di bronzo conservate nel museo delle Terme di Roma (piazza delle Repubblica). La presenza dell'uomo a Canterano è testimoniata anche da un altro ritrovamento: due asce del periodo Neolitico (5000 a.C.) una rinvenuta in località "Capo la Valle" di cloromenanite verde scura, l'altra scoperta in contrada "Cotoccia" ritenuta di gabbro o di roccia analoga essa presenta un fondo verde, non molto scuro sul quale spiccano macchie giallo chiare e macchie scure. Le foto del ritrovamento furono pubblicate nel 1897 da Gioacchino De Angelis d'Ossat, al quale è dedicata una via del paese. Le due asce sono conservate al museo "Luigi Pigorini" in Roma.

Simboli

modifica

Lo stemma, riconosciuto con D.C.G. del 19 dicembre 1941[4], raffigura una nave fenicia sul mare, a testimoniare le antiche origini del comune. Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di azzurro.[5]

Monumenti e luoghi d'interesse

modifica

Architetture religiose

modifica
  • Chiesa di Santa Maria e San Mauro
  • Chiesa di San Rocco
  • Chiesa di Sant'Antonio
  • Santuario della Madonna degli Angeli (sito in località "Maonna")

Architetture militari

modifica
  • Mura poligonali in località Croce

Aree naturali

modifica
Grotte in località Bucia Cucera

Non lontano dalle mura poligonali presenti in Canterano è possibile addentrarsi in grotte sotterranee assai profonde, probabilmente utilizzate per riparo nell'arco dei millenni. Il tragitto da percorrere è boschivo, ma viene indicato da una serie di muretti a secco, in pietra, i quali hanno struttura similare alle mura poligonali e presentano un semicerchio frontale costituito anch'esso da pietre. Questi antichi muri sono stati visionati dalla soprintendenza ai beni culturali e dichiarati come un antico luogo di sepoltura.

In tempi assai remoti qui scorreva un corso d'acqua, ed ancor oggi si riesce a distinguerne il letto dell'antico fiume, del quale alcune sorgenti sono ancora presenti e danno luogo a piccole cascate e rapide. La contrada viene chiamata dalla gente del luogo "Acqua Via". Gli abitanti di Canterano hanno utilizzato queste grotte durante il periodo della seconda guerra mondiale per trovarne riparo durante i bombardamenti, la località ricordata con il nome di "Bucia Cucera". Ritrovamenti simili sono stati effettuati anche nei paesi limitrofi, come Rocca Canterano, Rocca di mezzo, Ciciliano, Cervara, Roiate, Bellegra etc., ad ulteriore testimonianza della presenza dell'uomo fin da epoche antiche.

Società

modifica

Evoluzione demografica

modifica

Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere

modifica

Secondo i dati ISTAT[7] al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 39 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Amministrazione

modifica

Sindaci

modifica
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
6 giugno 1993 27 aprile 1997 Enrico Lollobrigida DC Sindaco
27 aprile 1997 28 maggio 2006 Pietro Segatori lista civica Sindaco
29 maggio 2006 15 maggio 2011 Piero Proietti lista civica Sindaco
16 maggio 2011 5 giugno 2016 Pierluca Dionisi lista civica Per Unire Sindaco
5 giugno 2016 3 ottobre 2021 Mariano Teodori lista civica Insieme per Canterano Sindaco
4 ottobre 2021 23 Giugno 2023 Aldo Todini lista civica Canteranesi Sindaco

Altre informazioni amministrative

modifica
  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2021 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Canterano, su araldicacivica.it. URL consultato il 27 maggio 2023.
  5. ^ Statuto del Comune di Canterano, Allegati A) e B) Bozzetto e descrizione dello stemma e del gonfalone (Art. 5).
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 20 gennaio 2012 (archiviato il 22 giugno 2013).

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Lazio: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Lazio