Calderara di Reno

comune italiano

Calderara di Reno (Caldarèra in dialetto bolognese[4][5]) è un comune italiano di 13 674 abitanti della città metropolitana di Bologna in Emilia-Romagna. Dal gennaio 2012 fa parte dell'Unione dei comuni Terre d'acqua.

Calderara di Reno
comune
Calderara di Reno – Stemma
Calderara di Reno – Bandiera
Calderara di Reno – Veduta
Calderara di Reno – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Emilia-Romagna
Città metropolitana Bologna
Amministrazione
SindacoGiampiero Falzone (lista civica di centro-sinistra) dal 27-5-2019 (2º mandato dal 9-6-2024)
Territorio
Coordinate44°33′50″N 11°16′19″E
Altitudine30 m s.l.m.
Superficie40,75 km²
Abitanti13 674[1] (30-6-2024)
Densità335,56 ab./km²
FrazioniBargellino (Al Barżléin), Castel Campeggi (Castèl Canpèż), Lippo (Al Lépp), Longara (La Lunghêra), Sacerno (Sazêran), Tavernelle Emilia (Al Tavarnèl)
Comuni confinantiAnzola dell'Emilia, Bologna, Castel Maggiore, Sala Bolognese
Altre informazioni
Cod. postale40012
Prefisso051
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT037009
Cod. catastaleB399
TargaBO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 225 GG[3]
Nome abitanticalderaresi
Patronosan Vitale
Giorno festivo4 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Calderara di Reno
Calderara di Reno
Calderara di Reno – Mappa
Calderara di Reno – Mappa
Posizione del comune di Calderara di Reno nella città metropolitana di Bologna
Sito istituzionale

Il 16 dicembre 2019 a Calderara di Reno è stato concesso il titolo di Città.[6]

Geografia fisica

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Calderara di Reno si estende in una area essenzialmente piana che costeggia il fiume Reno a Nord ovest di Bologna.

La località Sacerno, appartenente all'attuale territorio comunale, denominata un tempo Mezzomondo, è indicata come il luogo in cui si incontrarono, nel 43 a.C., Ottaviano Augusto, Marco Emilio Lepido e Marco Antonio, per stabilire la divisione dei territori appartenenti all'Impero Romano [senza fonte].[7]

Nella stessa località è presente, inglobata nella chiesa di impianto settecentesco, una Rotonda costruita dai Benedettini attorno al IX secolo.

Nella località Longara, invece, si insediarono i Longobardi.

Il Comune fu fondato nel 1802, sotto il governo napoleonico, col nome di “San Vitale e Calderara”.

Il primo sindaco del neonato Comune, appartenente al Cantone di Bologna, fu Agostino Carpi. Pochi anni dopo, Longara e Sacerno furono annessi al Comune di Calderara.

A partire dalla metà del XX secolo, a causa della vicinanza con le infrastrutture del capoluogo provinciale, Calderara passò da un'economia prevalentemente agricola ad una in prevalenza industriale ed artigianale.

Simboli

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«Stemma d'azzurro, al rincontro di cervo d'argento, sormontato da una rosa d'oro; al capo d'azzurro, carico di tre gigli d'oro, posti fra i quattro pendenti di un lambello di rosso (capo d'Angiò). Ornamenti esteriori da Città.»

Lo stemma di Calderara di Reno fu adottato dopo la costituzione del Regno d'Italia del 1861. Vennero scelte le insegne degli antichi feudatari: la testa di cervo d'oro su fondo azzurro degli Ubaldini, importante famiglia originaria del Mugello. I loro eredi assunsero il nome di "Calderini", mantenendo nello stemma inquartato con aquile imperiali, azzurro e oro, le teste di cervo sormontate da una rosa d'oro al posto della stella a otto punte degli Ubaldini. Il capo d’Angiò, simbolo della fazione guelfa, testimonia il legame del territorio con l'antico Comune di Bologna.[8][9]

Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di azzurro.

Onorificenze

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Calderara di Reno è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della croce di guerra al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale:[10]

«Comune agricolo di tradizioni antifasciste, offerse asilo e protezione a numerosi perseguitati politici durante la dittatura. Dopo l'8 settembre 1943, non esitò a scegliere l'opposizione armata contro l'invasore tedesco, dando un considerevole contributo alla costituzione delle formazioni partigiane della zona. Ogni casa colonica divenne punto di sicuro riferimento, grazie anche al notevole apporto delle donne nel rischioso incarico di garantire vitto, informazioni, armi e munizioni alle forze combattenti. Più volte i piani tedeschi di edificazione di opere di difesa nel suo territorio vennero ostacolati e interrotti, malgrado che molti dei suoi cittadini subissero perciò arresti, processi e deportazioni. Più volte la razzia del bestiame e del grano venne impedita dalla coraggiosa sollevazione di tutta la popolazione. Per l'elevato numero di patrioti, per le perdite umane ed i gravi danni sofferti, Calderara di Reno pagò un elevato tributo alla liberazione. Calderara di Reno, 8 settembre 1943 - aprile 1945»
— 9 maggio 1994
— D.P.R. del 16 dicembre 2019[11]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Architetture civili

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  • Villa Bassi, nella frazione Sacerno
  • Cippo di Sacerno

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[12]

Cultura

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  • Casa della Cultura Italo Calvino, centro culturale aperto nel 2018[13]
  • Anniversario della Parrocchia Santa Maria di Calderara di Reno, festa che si tiene il secondo fine settimana di settembre, durante la quale l'intero paese scende in processione al seguito dell'immagine di Santa Maria, oltre alla processione sono presenti altri eventi come: concerto musicale, lotteria, torneo calcio a 7, torneo di briscola, altre attività di svago per tutte le età. A concludere fuochi d'artificio.
  • Settimana Calderarese, festa della durata appunto di una settimana durante la quale vengono organizzati vari eventi, come proiezioni di film su mega schermo o allestimento di mostre
  • Fiera di Primavera
  • Carnevale
  • Pasqua
  • Le sagre
  • Mercato settimanale: Lunedì mattina

Economia

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Importantissima realtà industriale, Calderara è sede di diverse aziende, tra le quali Datalogic, Italeri, Malossi e Motori Minarelli, Vision Tech.[15]

Infrastrutture e trasporti

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Il servizio di trasporto pubblico è assicurato dalle autocorse suburbane e interurbane svolte dalla società TPER. Il comune è inoltre servito dalle stazioni suburbane di Calderara Bargellino, anche a servizio dell'Aeroporto di Bologna, e Osteria Nuova, entrambe parte della rete del Servizio Ferroviario Metropolitano di Bologna. Da gennaio 2014 la stazione di Calderara Bargellino è collegata da un servizio navetta alla frazione di Longara[16] (sospeso a partire dal 1º gennaio 2017).

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
19 luglio 1985 25 maggio 1993 Valerio Armaroli PCI, PDS Sindaco [17]
29 giugno 1993 14 giugno 1999 Massimo Reggiani PDS, lista civica Sindaco [17]
14 giugno 1999 8 giugno 2009 Matteo Prencipe L'Ulivo Sindaco [17]
8 giugno 2009 27 maggio 2019 Irene Priolo lista civica: Rigenerazione del futuro Sindaco [17]
27 maggio 2019 in carica Giampiero Falzone lista civica: SiAMO Futuro Sindaco
  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 116, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Luigi Lepri, Daniele Vitali (a cura di), Dizionario Bolognese Italiano / Italiano-Bolognese, Bologna, Pendragon, 2007, pp. 348-354, ISBN 978-88-8342-594-3.
  6. ^ Calderara diventa "Città": ecco il decreto del Presidente della Repubblica Mattarella, su comune.calderaradireno.bo.it. URL consultato il 16 aprile 2021.
  7. ^ Rino Battistini, Il Cippo di Sacerno, su Culturara. URL consultato il 31 maggio 2024 (archiviato il 12 novembre 2021).
  8. ^ Storia dello stemma comunale, su comune.calderaradireno.bo.it. URL consultato il 16 aprile 2021.
  9. ^ Comune di Calderara di Reno – (BO), su araldicacivica.it. URL consultato il 16 aprile 2021.
  10. ^ Gazzetta Ufficiale, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 5 dicembre 2018.
  11. ^ Presidenza della Repubblica, Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) 16 Dicembre 2019 (PDF).
  12. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  13. ^ Casa della Cultura, su Culturara. URL consultato il 3 marzo 2024.
  14. ^ Museo Archeologico Ambientale, su cittametropolitana.bo.it, Città metropolitana di Bologna. URL consultato il 13 febbraio 2021.
  15. ^ Bonfiglioli SPA: siglato accordo quadro riguardante il futuro stabilimento EVO di Calderara di Reno, su FIOM-CGIL Bologna, 22 marzo 2019. URL consultato il 31 maggio 2024 (archiviato il 28 gennaio 2022).
  16. ^ http://www.comune.calderaradireno.bo.it
  17. ^ a b c d http://amministratori.interno.it/

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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