Beppino Disertori

politico italiano (1907-1992)

Giuseppe Disertori detto Beppino[1] (Trento, 19 giugno 1907Trento, 5 maggio 1992) è stato uno psichiatra, filosofo, politico, partigiano e scrittore italiano.

Biografia

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Nato a Trento il 19 giugno 1907, si trasferisce subito a Innsbruck, dove a soli tre anni contrae la poliomielite che lo segnerà per tutta la vita.[2][1]

Dopo la prima guerra mondiale rientra a Trento, dove frequenta il Ginnasio liceo Prati. Si iscrive poi alla Facoltà di medicina e chirurgia a Firenze e quindi si trasferisce a Genova, dove si laurea nel 1931 con una tesi di fisiopatologia del sistema nervoso centrale. Successivamente si trasferisce a Milano e si specializza in neurologia e psichiatria con Carlo Besta. Torna poi a Trento, dove esercita la libera professione: la carriera pubblica e ospedaliera gli era preclusa in quanto privo della tessera del Partito Nazionale Fascista.[2]

Nel 1939 sposa Rosita Banfi, dalla quale ha due figli, Donatella e Marcello.[2]

Antifascista da sempre, negli anni quaranta partecipa attivamente alla Resistenza, incontrando fra gli altri Egidio Reale, Randolfo Pacciardi, Gigino Battisti, Egidio Bacchi, Giannantonio Manci. Nel 1943 è costretto a riparare in Svizzera. Finita la guerra ritorna in Italia e, a Trento, diventa primario nel reparto di neurologia dell'ospedale Santa Chiara e docente sia di neurologia e psichiatria all'Università di Padova, sia di sociopsichiatria e criminologia presso la Facoltà di sociologia dell'Università di Trento.[2]

Pubblica più di 300 contributi in ambito scientifico, letterario e filosofico.[2]

Per tutto il secondo dopoguerra si occupa attivamente di politica, ricoprendo la carica di presidente regionale del Partito Repubblicano Italiano. Diventa inoltre presidente della Croce Rossa Italiana. Muore a Trento il 5 maggio 1992.[2]

(elenco parziale)

  • Gandhi, 1931.
  • Fisiologia del liquido cefalo-rachidiano, 1935.
  • Il libro della vita, 1947.
  • Itinerari Pitagorici, 1954.
  • Trattato delle nevrosi, 1956.
  • De anima, 1959.
  • Mazzini filosofo, 1961.
  • Il messaggio del Timeo, 1965.
  • Pellegrinaggio in Egitto, 1965.
  • Esperienze dell'India, 1966.
  • Cronache di un safari, 1967.
  • Le personalità caratteropatiche, 1967.
  • La sfinge olmeca, 1968.
  • Trattato di psichiatria e socio-psichiatria, 1970.
  • La montagna di Vishnu, 1971.
  • Sfida al secolo, 1975.

Archivio

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Il fondo Giuseppe Disertori, conservato presso la Fondazione Museo storico del Trentino, a Trento, contiene documentazione dal 1926 al 1990.[3] Il fondo è pervenuto al Museo storico in Trento con atto di donazione nel luglio 1988; nel 2007 la proprietà è passata alla Fondazione Museo storico del Trentino. Al momento del versamento la documentazione si trovava già chiaramente ordinata e organizzata dal Disertori stesso. L'archivio è stato dichiarato di notevole interesse storico locale (NISL).[4] Il materiale pervenuto è costituito dall'archivio, da numerosi periodici e da una biblioteca di circa 5.000 titoli. Il fondo conserva un ricco carteggio con scienziati, personalità politiche e del mondo della cultura, documenti sull'attività scientifica e pubblicazioni; cronache e materiali raccolti durante i viaggi; recensioni alle sue opere e materiali di ricerche scientifiche.

  1. ^ a b Coppola, Passerini, Zandonati.
  2. ^ a b c d e f SIUSA.
  3. ^ Fondo Disertori Giuseppe, su SIUSA - Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 16 marzo 2018.
  4. ^ In base alla Legge provinciale 14.02.1992, n. 11, art. 18, con deliberazione della Giunta Provinciale di Trento, 22 ottobre 1993, n. 14971.

Bibliografia

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  • G. Coppola, A. Passerini e G. Zandonati (a cura di), Un secolo di vita dell'Accademia degli Agiati (1901-2000) (PDF), vol. 2, Rovereto, Accademia roveretana degli Agiati, 2003, pp. 436-439. URL consultato il 16 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2016).
  • Biblioteca comunale di Trento (a cura della), Sotto il segno dell'uomo: Beppino Disertori. Atti del convegno di studio, Trento, Palazzo Geremia, 11 febbraio 1995, Comune di Trento, Trento, 1995.
  • S. Demarchi, Pensiero e opera letteraria di Beppino Disertori, Manfrini, Calliano (TN), 1993.
  • L. Menapace et al. (a cura di), Note biografiche e bibliografia di Beppino Disertori 1907-1987 nell'80º compleanno, TEMI, Trento, 1987.
  • R. Bacchi et al. (a cura di), Biografia e bibliografia di Beppino Disertori nel 70º compleanno, Accademia del Buonconsiglio, Trento, 1977.
  • Disertori Giuseppe, su SIUSA - Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 16 marzo 2018.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN28386727 · ISNI (EN0000 0000 8211 4570 · SBN CFIV049191 · LCCN (ENn80164517 · J9U (ENHE987007270936905171