Benedetta Craveri
Adele Benedetta Craveri (Roma, 23 settembre 1942) è una critica letteraria, scrittrice e saggista italiana.
Biografia
modificaFiglia di Raimondo Craveri ed Elena Croce (figlia a sua volta di Benedetto Croce), allieva di Giovanni Macchia, si laurea in lettere (1969) all'università di Roma, divenendo una delle massime studiose italiane di lingua e letteratura francese, materia che insegnerà prima presso l'Università della Tuscia (Viterbo) e successivamente presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa (Napoli). Ha insegnato, in qualità di professoressa invitata, all'Università della Sorbona nel 2007.
Dopo avere curato il programma culturale Spazio Tre - Terza Pagina per Rai Radio 3, acquista notorietà internazionale come autrice di saggi e monografie sulla vita intellettuale dei salotti francesi che, in età moderna, hanno ruotato attorno alla corte di Versailles (Madame du Deffand e il suo mondo e La civiltà della conversazione). Il successo e la diffusione anche all'estero delle sue opere, in cui spiccano sempre i ruoli femminili, poggia sull'abile connubio di un'esposizione brillante con il rigore della trattazione storica. Profonda conoscitrice del neoclassicismo transalpino del Settecento e dei primi anni dell'Ottocento, ha curato per Einaudi un'edizione delle poesie di André Chénier.
Dal 2016 Socia Corrispondente dell'Accademia dei Lincei e già membro del Consiglio Scientifico dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, è membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Benedetto Croce a Napoli e integra l'attività accademica con la collaborazione alle pagine culturali di quotidiani e periodici internazionali, fra cui La Repubblica, la New York Review of Books e la Revue d'histoire littéraire de la France.
È stata insignita dell’Ordine al Merito di Commendatore della Repubblica italiana, e in Francia del riconoscimento di "ufficiale" dell'Ordre des Arts et des Lettres , Nel 2017 ha ricevuto dall'Académie Française il prestigioso Prix mondial Cino del Duca.
e di quello di Officier des Arts et des Lettres della Repubblica francese.
Nel 2022 è stata insignita del prestigioso Premio Bagutta per il romanzo La contessa ispirato alla vita della nobildonna Virginia Oldoini.[1]
Vita privata
modificaMadre di Margherita e Isabella d'Amico, nate dal matrimonio con il critico e saggista Masolino d'Amico, Benedetta Craveri ha poi sposato un diplomatico francese, Benoît d'Aboville. Vive dividendosi fra Napoli, Roma e Parigi.
Opere
modificaLibri
modifica- Madame du Deffand e il suo mondo, Milano, Adelphi, 1982, ISBN 88-459-1614-6. Premio Speciale Viareggio Opera prima di Saggistica[2]
- La civiltà della conversazione, Milano, Adelphi, 2001, ISBN 88-459-1617-0. Premio Nazionale Letterario Pisa per la Saggistica;[3]
- Amanti e regine. Il potere delle donne, Milano, Adelphi, 2005, ISBN 88-459-1999-4.
- Maria Antonietta e lo scandalo della collana, Milano, Adelphi, 2006, ISBN 978-88-459-2105-6.
- Gli ultimi libertini, Milano, Adelphi, 2016, ISBN 978-88-459-3036-2.
- La contessa. Virginia Verasis di Castiglione, La Collana dei casi n.141, Milano, Adelphi, 2021, ISBN 978-88-459-3619-7.
Curatele, prefazioni, traduzioni
modifica- André Chénier, Poesie, introduzione e traduzione di B. d'Amico Craveri (testo originale a fronte), Torino, Einaudi, 1976.
- Charlotte Aïssé, Lettere di mademoiselle Aïssé a madame C, a cura di B. Craveri, Milano, Adelphi, 1984, ISBN 978-88-459-0572-8.
- Vita privata del maresciallo di Richelieu, a cura di B. Craveri, Milano, Adelphi, 1989, ISBN 978-88-459-0700-5.
- Bernard Minoret e Claude Arnaud, Salotti, a cura di B. Craveri, Torino, Einaudi, 1990, ISBN 978-88-06-11795-5.
- Élisabeth Vigée Le Brun, Memorie di una ritrattista, introduzione di B. Craveri, Milano, Mursia, 1990, ISBN 88-425-0716-4. - Milano, Abscondita, 2006, ISBN 88-8416-135-5.
- Denis Diderot, Il sogno di d'Alembert, introduzione e nota bibliografica di B. Craveri (testo originale a fronte), Milano, Rizzoli, 1996, ISBN 88-17-17119-0.
- Madame de Staël, Dieci anni d'esilio, introduzione di B. Craveri, Locarno, Armando Dadò, 2006, ISBN 88-8281-203-0.
- Isabelle de Charrière, Lettres de Lausanne. Et autres récits épistolaires, suivis d'un essai de Sainte-Beuve, Préface de B. Craveri, Paris, éditions Rivages, 2006.
- Madame de Duras, Ourika, a cura di B. Craveri, Milano, Adelphi, 2009, ISBN 978-88-459-2459-0.
Onorificenze
modifica— 5 ottobre 2004[4]
Note
modifica- ^ Premi: Bagutta 2022 a Benedetta Craveri per 'La contessa', in ANSA, 26 gennaio 2022. URL consultato il 26 gennaio 2022.
- ^ Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
- ^ Albo d'oro, su premionazionaleletterariopisa.onweb.it. URL consultato il 7 novembre 2019.
- ^ Onorificenze Craveri d'Aboville Prof.ssa Benedetta, su quirinale.it.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Benedetta Craveri
Collegamenti esterni
modifica- Opere di Benedetta Craveri, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Benedetta Craveri, su Open Library, Internet Archive.
- (FR) Pubblicazioni di Benedetta Craveri, su Persée, Ministère de l'Enseignement supérieur, de la Recherche et de l'Innovation.
- Profilo sul sito dell'Università Suor Orsola Benincasa, su unisob.na.it.
- Benedetta Craveri, l'arte di conversare, sul sito dell'Archivio storico del Corriere della Sera, su archiviostorico.corriere.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 37040792 · ISNI (EN) 0000 0000 8372 9825 · SBN CFIV027593 · BAV 495/45397 · LCCN (EN) n83229499 · GND (DE) 133407004 · BNE (ES) XX897303 (data) · BNF (FR) cb12711335k (data) · J9U (EN, HE) 987007443927005171 · CONOR.SI (SL) 99749475 |
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