Barnim X di Pomerania
Barnim X di Pomerania, secondo l'antico metodo di conteggio della discendenza (cioè contando anche i discendenti defunti in tenera età) Barnim XII di Pomerania (Wolgast, 15 febbraio 1549 – Stettino, 1º settembre 1603), appartenente al casato dei Greifen fu duca di Pomerania. Dal 1569 amministratore di Rügenwalde e dal 1600 regnò sul ducato di Pomerania-Stettino.
Barnim X | |
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Ritratto del duca Barnim X di Pomerania | |
Duca di Pomerania-Wolgast con Giovanni Federico, Boghislao XIII ed Ernesto Ludovico | |
In carica | 14 febbraio 1560 – 23 maggio 1569 |
Predecessore | Filippo I |
Successore | Ernesto Ludovico |
Duca di Pomerania-Stettino | |
In carica | 9 febbraio 1600 – 1º settembre 1603 |
Predecessore | Giovanni Federico |
Successore | Boghislao XIII |
Nascita | Wolgast, 15 febbraio 1549 |
Morte | Stettino, 1º settembre 1603 (54 anni) |
Dinastia | Greifen |
Padre | Filippo I, duca di Pomerania |
Madre | Maria di Sassonia |
Consorte | Anna Maria di Brandeburgo |
Religione | Protestantesimo |
Era il sesto figlio del duca di Pomerania-Wolgast, Filippo I di Pomerania e della di lui consorte Maria di Sassonia.
Biografia
modificaAlla morte di Filippo I di Pomerania, avvenuta nel 1560, erano sopravvissuti al defunto cinque figli: oltre a Barnim, i fratelli maggiori Giovanni Federico, Boghislao ed Ernesto Ludovico, e il fratello minore Casimiro. Per tutti i fratelli ebbe inizio il periodo di tutela. Questa fu affidata al maresciallo di corte Ulrico di Schwerin, quale reggente, coadiuvato da uno staff di reggenza di undici persone.
Barnim studiò, insieme al fratello Ernesto Ludovico dal 1563 presso l'Università di Wittenberg,[1] ove essi abitarono dal 1565, nella casa di Martin Lutero, figlio del riformatore Martin Lutero. A Wittenberg, nel semestre estivo del 1564, egli fu anche Rettore.
Nel 1569 ebbe luogo un nuovo ordine nel governo della Pomerania: il duca Barnim IX di Pomerania-Stettino, che non aveva figli a lui sopravvissuti, abdicò in favore dei pronipoti Barnim X e del di lui fratello maggiore Giovanni Federico.
Barnim X rinunciò a sua volta al governo a due e si accontentò dell'amministrazione di Rügenwalde. Il 25 luglio del 1569 fu stipulato il trattato di Jasenitz.
Nel 1569 fu progettato il matrimonio di Barnim con una principessa polacca, che tuttavia non ebbe luogo. Barnim governò Rügenwalde conducendo una vita ritirata e con assennata parsimonia. Nel 1581 sposò Anna Maria di Brandeburgo (1567 – 1618), una delle figlie del Principe elettore Giovanni Giorgio di Brandeburgo. Dal matrimonio non nacquero figli.
Dopo la morte del fratello Giovanni Federico, avvenuta nel 1600, Barnim gli successe nel governo del ducato di Pomerania-Stettino, ma solo nel 1602 egli trasferì la sua residenza a Stettino. Nell'amministrazione di Rügenwalde gli successe il fratello minore Casimiro.
Nel governo di Pomerania-Stettino Barnim ebbe scarse soddisfazioni. Giovanni Federico vi era vissuto al di sopra delle proprie possibilità, contraendo considerevoli debiti e impegnando beni del ducato. Barnim, con la sua parsimonia, si creò molte ostilità. Egli morì il 1º settembre 1603 a Stettino e la sua salma venne inumata nella chiesa del castello della città.
Privo di eredi diretti, Barnim lasciò la Pomerania-Stettino al fratello minore Casimiro VI, il quale tuttavia vi rinunciò a favore del fratello maggiore Boghislao, che a sua volta insediò come capo dello Stato il figlio Filippo. La vedova di Barnim X morì nel 1618 nella sua sede vedovile di Wolin nell'omonima isola.
Conteggio
modificaIl conteggio dei numeri ordinali dei membri del casato dei Greifen è stato da sempre intricato. Da tempo immemorabile domina una disparità che crea un bel po' di confusione[2] Dal più moderno metodo di conteggio dei Barnim, come Barnim X, risulta che vengono contati solo gli antenati del casato, che hanno raggiunto la maggiore età. Invece (con altro metodo, antico) vengono contati anche coloro che sono deceduti bambini, così risulterebbe per questo Barnim X il nome di Barnim XII, che si ritrova frequentemente nell'antica letteratura.
Ascendenza
modificaNote
modifica- ^ Oggi Università "Martin Lutero" di Halle-Wittenberg
- ^ Martin Wehrmann: Genealogie des pommerschen Herzogshauses. Verlag Leon Sauniers Buchhandlung, Stettin 1937, S. 15.
Bibliografia
modifica- (DE) Martin Wehrmann: Genealogie des pommerschen Herzogshauses. Verlag Leon Sauniers Buchhandlung, Stettin 1937, S. 122–123.
- (DE) Martin Wehrmann: Geschichte von Pommern. Band 2. 2. Auflage. Verlag Friedrich Andreas Perthes, Gotha 1921. (Nachdruck: Augsburg 1992, ISBN 3-89350-112-6)
Altri progetti
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