Aion (mitologia)

personaggio della mitologia fenicia
Voce principale: Eone (cosmologia).

Aion, nella tradizione cosmologica greca, era la personificazione del Tempo, insieme a quella più celebre di Chronos e, a differenza di quest'ultimo, rappresenta il Tempo Infinito, l'Eternità, nonché il susseguirsi delle ere, il tempo vitale e il destino. In ambito misterico/orfico era venerato come "Signore della luce".[1]

Statuetta del Cronocratore, o Signore del Tempo, che riunisce le caratteristiche degli dèi Dioniso (dio greco del vino), Osiride (dio egizio degli Inferi e della fertilità), ed Eone (dio greco dell'eternità).
Aion alato, rilievo frontale sulla base della colonna di Antonino Pio (161 d.C.)

Nella mitologia fenicia, è lo scopritore del nutrimento degli alberi, secondo Filone di Biblo.[2] È stato equiparato al dio del tempo persiano Zurvan.[1]

In alcuni culti misterici veniva festeggiata ad Alessandria d'Egitto, il 6 gennaio, la sua nascita in una festa presso il santuario di Kore, alla quale era attribuita la maternità.[3]

In tale occasione l'immagine di un bambino veniva portata in processione dal tempio al Nilo per raccogliere acqua che poi si sarebbe trasformata in vino.

  1. ^ a b Marie-Louise von Franz, Psiche e materia, Torino, Bollati, 2014, p. 52, ISBN 978-88-339-0712-3.
  2. ^ Sergio Ribichini, Le credenze e la vita religiosa, in Sabatino Moscati (a cura di), i Fenici, Milano, Bompiani, 1997, p. 135.
  3. ^ Epifanio di Salamina, Panarion, LI, 22, 3–11, citato in: Johannes van Oort (ed.), Gnostica, Judaica, Catholica. Collected Essays of Gilles Quispel, Leidne, Brill, 2008, pp. 258-259.

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