Giacomo Cavillier
Giacomo Cavillier (Andria, 8 novembre 1969) è un archeologo ed egittologo italiano.
Biografia
Laureato in Lettere Classiche (indirizzo archeologico, tesi in Egittologia), specializzato in Archeologia Orientale (Egittologia e Vicino Oriente) e specializzato in Archeologia Classica (Rilievo e Analisi Tecnica dei Monumenti Antichi) presso l'Università "La Sapienza" di Roma.
Collaborazioni e specializzazioni
Dal 1994 al 2001 è collaboratore scientifico del Museo Egizio di Torino (sotto il coordinamento di Enrichetta Leospo) e dal 2000 è collaboratore scientifico del Museo Archeologico Nazionale di Firenze (Museo Egizio); prende parte a varie missioni archeologiche in Egitto e Italia. Dal 2000 è membro dell’Egypt Exploration Society, della Société française d'égyptologie, dell'International Association of Egyptologists e dal 2007 è membro dell'International Association of Coptic Studies e collabora con musei ed istituti nazionali ed esteri e partecipa come relatore ai principali convegni e congressi di settore.
Nel periodo di formazione nel settore archeologico si è specializzato in architettura militare, rapporti tra Egitto e i popoli stranieri, Popoli del Mare - con particolare riferimento agli Shardana e nell'architettura e sviluppo della necropoli tebana in età ramesside, mentre nel settore filologico è specialista di testi ieratici della XX e XXI dinastia e in particolare delle origini dello ieratico anormale.
Nel campo dell'archeologia subacquea, dal 1994 al 2008 ha collaborato con lo STAS del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed anche per l'egittologia ha svolto studi nel campo della navigazione antica e delle strutture portuali[1][2].
È a capo di vari progetti di ricerca nel settore dell'Egittologia, Museologia e Archeologia del mediterraneo in Italia, in Egitto e in Sudan.
Dal 2010 è direttore della missione archeologica italiana (progetto Butehamon) presso la necropoli di Tebe a Luxor e dal 2014 della missione archeologica italiana (progetto Shardana) in Corsica meridionale e in Sardegna settentrionale.
Docenza e ricerca
Docente di Egittologia e Civiltà Copta (L-OR/02) presso varie sedi universitarie (fra cui l'università di Genova dal 2005 al 2009), musei ed istituzioni culturali varie e dal 2013 al 2015 ha tenuto corsi di Egittologia presso l'Università Internazionale Uninettuno di Roma, l'Università del Cairo, la Biblioteca d'Alessandria d'Egitto e l'Ufficio Culturale dell'Ambasciata d'Egitto a Roma; docente di civiltà orientali (Egittologia e Vicino Oriente) all'Università P. del Mediterraneo di Taranto (istituzione universitaria privata) e docente di Archeologia Subacquea presso l'Università di Bari (sede di Taranto) nel biennio 2006-2008.
Dal 2014 tiene corsi di Egittologia e Museologia (con moduli didattici Storia dell'Archeologia in Egitto e di Turismo) all'Università del Cairo (Faculty of Arts).
È direttore del Centro Studi di Egittologia e Civiltà Copta "J.F.Champollion", presidente dell'Academia Aegyptica (Accademia Egizia) di Genova e direttore didattico dell'Unipmed di Taranto.
Opere
- Il faraone guerriero: i sovrani del Nuovo Regno alla conquista dell'Asia, mito, strategia e archeologia, Tirrenia, Torino, 2001
- Tuthmosi III: immagine e strategia di un condottiero, Tirrenia, Torino, 2003
- La tutela del patrimonio archeologico sommerso, Tirrenia, Torino, 2005[3]
- Gli shardana e l'Egitto ramesside, BAR n.1438, Archaeopress, Oxford, 2008
- Introduzione allo studio dell'Antico Egitto, Nuova Editrice Apulia, Martina Franca, 2007
- La battaglia di Qadesh, Tirrenia, Torino, 2007
- Il migdol di Ramesse III a Medinet Habu, BAR n.1755, Archaeopress, Oxford, 2008[4]
- Elementi di magia egizia, Nuova Editrice Apulia, Martina Franca, 2009
- Sulle tracce di Champollion: viaggio nell'egittologia, Tirrenia, Torino, 2009
- Egittologia: nozioni e appunti per un corso di base, Ananke, Torino, 2010
- Ushabti di militari del Museo Egizio di Firenze, BAR n.S2032, Archaeopress, Oxford, 2009
- (con AA.VV.), La culla di erodoto, Ananke, Torino, 2001
- (con AA.VV.), Il carro e le armi del Museo Egizio di Firenze, Giunti, Firenze, 2002
- Sulle tracce di Champollion: archeologia, sguardi ed esperienze nella valle del Nilo, Ananke, Torino, 2010
- Corso di neoegiziano con elementi di scrittura ieratica, Ananke, Torino, 2012
- Aegyptica I: l'Egitto di Champollion e Rosellini, Ananke, Torino, 2011
- Aegyptica II: la Nubia, il Fayyum e le oasi, Ananke, Torino, 2012
- Aegyptica III: ricerche nella valle del Nilo e Mediterraneo, Ananke, Torino, 2013
- Aegyptica IV: Erodoto in Egitto, Ananke, Torino, 2014
- Egiziano classico: elementi e nozioni di grammatica, Ananke, Torino, 2014
- Appunti di viaggio nell'egittologia, Ananke, Torino, 2014
- Aegyptica V: dal papiro al monumento, Ananke, Torino, 2015
- Aegyptica VI: Butehamon: scriba reale della necropoli, volume primo, Kemet, Torino, 2016
- Aegyptica VII: Sacerdoti, Templi e Dèi, Kemet Torino, 2016
- Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze - Volume I (III Periodo Intermedio-Nuovo Regno), BAR 2828, Archaepress, Oxford 2016
- Quaderni di Egittologia: Egiziano classico con elenco di segni e termini utili, Kemet, Torino, 2017
- Catalogo degli Ushabti del Museo Egizio di Firenze - Volume II (Nuovo Regno), BAR 2872, Archaepress, Oxford 2017
- Quaderni di Egittologia: Testi Magico-rituali, Kemet, Torino, 2017
Note
- ^ M. Cristina Guidotti, Lungo il Nilo e sul mare. La navigazione nell'Antico Egitto, su comune.firenze.it. URL consultato l'08-09-2009.
- ^ M. Cristina Guidotti, Museo Archeologico Nazionale di Firenze - Mostra "Lungo il Nilo e sul mare. La navigazione nell'Antico Egitto", su archaeogate.org. URL consultato l'08-09-2009.
- ^ rec. Recensione di "La tutela del patrimonio archeologico sommerso" , su archeologiasubacquea.it, Archeologia Subacquea, 28-12-2006. URL consultato l'08-09-2009.
- ^ (EN) Catalogo (PDF), su oxbowbooks.com, Davis Brown Book Co.. URL consultato l'08-09-2009.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giacomo Cavillier
Collegamenti esterni
- Centro Studi Champollion, su sites.google.com.
- UNIPMED Taranto, su unipmed.it.