Contro Marcione: differenze tra le versioni
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Tertulliano citò Marcione già nel suo trattato "''[[Le prescrizioni contro gli eretici|De praescriptiones haereticorum]]",'' dove quest'ultimo appare come uno tra i più pericolosi eretici del tempo. Il ''Contro Marcione'' risulta essere oggi una autorevole fonte per la ricostruzione della dottrina marcionita<ref>{{Cita libro|titolo=Tertulliano. Opere scelte. Italia, UTET, 2013, p.26}}</ref> che, come in casi analoghi che riguardano eretici del tempo, è stata tramandata e poi ricostruita a partire dalle citazioni contenute nelle opere dei [[Padri della Chiesa]].
Questo trattato può essere ragionevolmente ritenuto come strettamente collegato ad un'altra opera di Tertulliano, ossia ''l'Adversus Iudaeos'' (Contro i Giudei), che mostra assai sospette somiglianze con il terzo libro del trattato ''Contro Marcione,'' tanto da far pensare che di quest'ultimo si fosse servito un anonimo redattore per completare la seconda parte del trattato ''Contro i Giudei,'' non attribuita a Tertulliano stesso<ref>{{Cita libro|titolo=Tertulliano. Opere scelte. Italia, UTET, 2013, p.23}}</ref>.
== Contenuto ==
Genericamente, il contenuto del trattato è costituito per tre quarti dall’esegesi delle sacre scritture, come il [[Vangelo secondo Luca]]<ref>{{Cita libro|titolo=Tertulliano. Opere scelte. Italia, UTET, 2013, p.25}}</ref> (che Marcione non attribuiva direttamente a [[Luca (evangelista)|Luca evangelista]], ma bensì direttamente all’insegnamento di Gesù) e le [[Lettere di Paolo|Lettere di San Paolo]]. Il terzo libro presenta elementi della cristologia tertullianea, opposta a quella marcionita, oltre che una polemica contro il giudaismo. All'interno del quarto e del quinto libro del trattato viene ribadito che non esiste alcuna contraddizione dottrinale tra l’insegnamento del Vangelo secondo Luca e delle Lettere paoline e l'insegnameto
== Note ==
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