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Cielo Quotes

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Julio Cortázar
“La rayuela se juega con una piedrita que hay que empujar con la punta del zapato. Ingredientes: una acera, una piedrita, un zapato, y un bello dibujo con tiza, preferentemente de colores. En lo alto está el Cielo, abajo está la Tierra, es muy difícil llegar con la piedrita al Cielo, casi siempre se calcula mal y la piedra sale del dibujo. Poco a poco, sin embargo, se va adquiriendo la habilidad necesaria para salvar las diferentes casillas (rayuela caracol, rayuela rectangular, rayuela de fantasía, poco usada) y un día se aprende a salir de la Tierra y remontar la piedrita hasta el Cielo, hasta entrar en el Cielo, (Et tous nos amours, sollozó Emmanuèle boca abajo), lo malo es que justamente a esa altura, cuando casi nadie ha aprendido a remontar la piedrita hasta el Cielo, se acaba de golpe la infancia y se cae en las novelas, en la angustia al divino cohete, en la especulación de otro Cielo al que también hay que aprender a llegar. Y porque se ha salido de la infancia (Je n'oublierai pas le temps des cérises, pataleó Emmanuèle en el suelo) se olvida que para llegar al Cielo se necesitan, como ingredientes, una piedrita y la punta de un zapato.”
Julio Cortázar, Hopscotch

Björn Larsson
“Ho visto il sole tramontare in un mare di fuoco liquido e sorgere come una sfera di rame incandescente. Ho visto la luna far risplendere i veli del cielo notturno come fuochi fatui e rispecchiarsi nel lento respiro delle onde. Ho visto il mare così liscio e l'aria così trasparente che la volta stellata sembrava sdoppiarsi al punto che non si capiva più qual era il sotto e quale il sopra, e pareva di veleggiare dentro a un globo splendente di luci. Ho visto cieli e nubi che un artista avrebbe impiegato un'esistenza intera a cercare di riprodurre.”
Björn Larsson, La vera storia del pirata Long John Silver

Mark Haddon
“A scuola la signora Forbes mi disse che quando mia madre era morta era volata in cielo. Mi aveva raccontato questa cosa perché la signora Forbes è molto vecchia e crede nell’aldilà. Porta sempre i pantaloni della tuta perché sostiene che sono molto più comodi dei pantaloni normali. E ha una gamba leggermente più corta dell’altra a causa di un incidente in moto.
Quando mia madre è morta, però, non è andata in cielo perché il cielo non esiste.

Il marito della signora Peters è un prete che tutti chiamano il Reverendo Peters, e ogni tanto viene a trovarci a scuola per parlare un po’ con noi; un giorni gli chiesi dove fosse il cielo. - Non è nella nostra galassia. È un luogo a sè, - rispose.

Qualche volta il Reverendo Peters emette uno strano verso mentre pensa, una specie di ticchettio con la lingua. E fuma e si sente l’odore delle sigarette mentre tespira e a me dà fastidio.

Dissi che non c’era niente fuori dall’universo e che non poteva esistere un luogo a sè. A meno che non si attraversi un buco nero, ma un buco nero è ciò che si definisce una Singolarità, che significa che è impossibile scoprire cosa c’è dall’altra parte perché la forza di gravità di un buco nero è talmente potente che persino le onde elettromagnetiche come la luce non riescono a sfuggirle, e le onde elettromagnetiche sono il mezzo attraverso il quale riceviamo le informazioni su tutto ciò che è lontano da noi. Se il cielo si trovasse dall’altro lato di un buco nero i morti dovrebbero essere scaraventati nello spazio su dei razzi per arrivare fin lassù e così non è, altrimenti la gente se ne accorgerebbe.

Penso che le persone credano nell’aldilà perché detestano l’idea di morire, perché vogliono continuare a vivere e odiano pensare che altri loro simili possano trasferirsi in casa loro e buttare tutte le loro cose nel bidone della spazzatura.

Il Reverendo Peters spiegò: - Be’, quando dico che il cielo è fuori dall’universo è solo un modo di dire. Immagino che ciò che significa veramente è che i defunti sono con Dio.

- Ma Dio dov’è?

Allora il Reverendo Peters tagliò corto dicendo che avremmo fatto meglio a discuterne in un altro momento, quando avessimo avuto più tempo a disposizione.

Ciò che di fatto avviene quando una persona muore è che il cervello smette di funzionare e il corpo si decompone, come quando morí Coniglio e noi lo seppellimmo in fondo al giardino. E tutte le sue molecole si frantumarono in altre molecole e si sparsero nella terra e vennero mangiate dai vermi e defluirono nelle piante, e se tra 10 anni andremo a scavare nello stesso punto non troveremo altro che il suo scheletro. E tra 1000 anni anche il suo scheletro sarà scomparso. Ma va bene ugualmente perché adesso lui è parte dei fiori e del melo e del cespuglio di biancospino.

Quando una persona muore qualche volta viene messa in una bara, che significa che il suo corpo non si unirà alla terra per moltissimo tempo, finché anche il legno della bara non marcirà.

Mia madre però fu cremata. Questo vuol dire che è stata messa in una bara e bruciata e polverizzata per poi trasformarsi in cenere e fumo. Non so cosa capiti alla cenere e non potei fare domande al cimitero perché non andai al funerale. Però so che il fumo esce da lcamino e si disperde nell’aria e allora qualche volta guardo il cielo e penso che ci siano delle molecole di mia madre lassù, o nelle nuvole sopra l’Africa o l’Antartico, oppure che scendano sotto forma di pioggia nelle foreste pluviali del Brasile, o si trasformino in neve da qualche parte, nel mondo.”
Mark Haddon, The Curious Incident of the Dog in the Night-Time

Pierre Szalowski
“Miré al cielo. Estaba gris y negro. No aparte la vista. Yo era tan pequeño, él era tan grande... Y recé para que me ayudara.”
Pierre Szalowski, El frío modifica la trayectoria de los peces
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Mehmet Murat ildan
“Quando il cielo è totalmente coperto da nuvole scure,
sii abbastanza forte da vedere le stelle luminose al di là di quelle nubi!”
Mehmet Murat ildan
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Alejandro Mos Riera
“Toda vida es breve,
como las visiones de una estrella
brillando en la noche,
en un diminuto cielo, la muerte
parece lejana para nosotros.

La vida es un misterio,
como una flor se abre al viento;
así en un corazón comienza
la ceremonia del amor y de la vida,
porque temer al amor, es temer
la vida, a convertirnos en olvido
en la noche, en un espejo de cenizas.”
Alejandro Mos Riera, La memoria de los días

Mircea Eliade
“La simple contemplación de la bóveda celeste basta para desencadenar una experiencia religiosa.”
Mircea Eliade, The Sacred and the Profane: The Nature of Religion

Nathalie Léger
“Todo termina en una pieza fría, en una pieza gris. Tu cuerpo abandonado ahí como una piedra. Y después. En esa pieza fría, tu cuerpo. Qué. Tu cuerpo. Le damos vueltas al asunto. Ya nada te pertenece, y no logramos hacernos a la idea. Dudamos, suponemos. Si eso ya no eres tú, ¿Por qué sería "el"? Tu cuerpo. No puede ser él porque tú ya no eres tú. Estamos ahí, en calma, en una calma aparente, porque se puede mantener la calma mientras se enloquece por dentro. Silenciosamente hechos pedazos (no lo sabíamos, no lo supimos hasta ese día), estamos en calma, aturdidos por esa inexistencia espectacular, a la vez inexpresiva y exorbitante, saberte ahí, en ningún lado. Esa distancia brutal. Quisiéramos llevarte, no sabemos por dónde empezar, no podemos resignarnos a que te conviertas en una mera idea, por grande que sea, estamos de pie ante ti, sabemos que es la última vez, la última, debería tener un sentido, no puede tenerlo. ¿Después qué? Los ritos. Deslicé contra tu piel un papel plegado, con palabras balbuceadas en un beso. Y mis lágrimas rápidas sobre tus párpados.”
Nathalie Léger , En busca del cielo

Louisa May Alcott
“No les preocupaba lo que pensaran los demás, ya que para ellos había llegado ese momento de felicidad que sólo se conoce una vez en la vida. Un instante mágico que proporciona juventud al viejo, belleza a la persona corriente, riqueza al pobre, y que da al corazón humano una muestra de lo que se siente estar en el cielo.”
Louisa May Alcott, Mujercitas

E.M. Forster
“Él y el amado se desvanecerían totalmente, no se prolongarían ni en el cielo ni en la tierra.”
E.M. Forster, Maurice

E.M. Forster
“¿No es mejor, después de todo, un infierno real que un cielo prefabricado?”
E.M. Forster, Maurice

Elizabeth Jane Howard
“Sull'aeroplano ci sentiamo membri di un organismo gigantesco: tutto sotto di noi si fa piccolo, maneggevole e lezioso come un giocattolo, finché ogni cosa si scioglie in una distanza indistinta sotto di noi e la nostra casa diventa il cielo, che ci appare pieno di dettagli e di cose da osservare.”
Elizabeth Jane Howard, Cambio di rotta

Simonetta Agnello Hornby
“Il tempo stava cambiando. Nuvoloni grigi spuntavano minacciosi dietro la cerchia dei monti alle spalle della città; lì il cielo era livido. Una grossa nuvola coprì il sole e la terrazza si oscurò all'improvviso. Il barone sollevò gli occhi malati e li puntò su Monte Pellegrino. Lo vedeva sfocato in lontananza, stagliato contro il cielo: ma il monte aveva già cambiato colore. Nuove sfumature - blu, viola - lo rendevano austero e minaccioso. Quella montagna dalle proporzioni perfette e dalla solida bellezza era il guardiano del golfo: una mitica fiera accovacciata e immersa a metà nel mare - groppa e gambe emergevano nelle loro forme angolose -, ma pronta a trarsi dal sonno e a drizzarsi contro chi osasse avvicinarsi alla città. Domenico Safamita amava Palermo d'una passione quasi fisica. "Si distruggono monasteri, palazzi, si sventrano quartieri. Non importa che manchi l'acqua, che le fognature siano rudimentali o inesistenti, che il popolino viva in tuguri e muoia di fame e malattie: i palermitani vogliono un nuovo grandioso teatro lirico. Sempre più bella e più abietta, mai come ora Palermo si rivela magnifica e compiaciuta di aver mantenuto la sua identità di città superlativamente cortigiana. A Palermo anche le pietre sudano sensualità." Sulla sinistra la nuova strada, larghissima, finiva a mare.
Lì sembrava essere calata la notte e l'acqua era cosparsa di puntini luccicanti: le prime lampare dei pescatori. La nuvola scivolò dal sole e tutto ritornò come prima: il mare era una macchia scura senza bagliori, Monte Pellegrino, appena rosato, si stagliava netto e benigno.”
Simonetta Agnello Hornby, La zia marchesa

“Le pregunté una vez dónde va la mayoría de la gente cuando muere. Dijo que la mayor parte va al Purgatorio antes de pasar al Cielo. Luego hay otro grupo grande de gente que va al infierno y unos pocos van directamente al Cielo. Siempre me resultó difícil entender el concepto de infierno. Ella me explicó que ellos se han convertido en parte del infierno. Dios no envía a la gente al infierno. Ellos eligen estar allí. También hay niveles de purgatorio - como el tercer cielo de 2 Corintios 12 - El término no indica el lugar, sino la condición de la existencia.”
Mirjana Soldo, My Heart Will Triumph

“Cuando la gente fallece «demasiado joven», nos preguntamos por qué Dios no les dejó vivir una vida plena. Pero recordad: nosotros no morimos. Nuestra Señora sabe cómo uno se siente cuando se pierde un hijo, pero ella se reunió con Cristo en el Cielo y ha estado con Él desde entonces. Estamos destinados a ver de nuevo a nuestros seres queridos que murieron, pero no siempre es fácil entender la voluntad de Dios. ¿Quién dice que una vida breve vale menos que una vida larga? «Si un día es como mil años» para nuestro eterno Dios, la diferencia entre una década y un siglo es infinetesimal.”
Mirjana Soldo, My Heart Will Triumph

Guido Tonelli
“La sensación de asombro frente a un cielo estrellado supone, todavía hoy, una emoción intensa, en la que se escucha el eco del antiguo estupor que marcó a las miles de generaciones que nos han precedido.”
Guido Tonelli, Genesis: The Story of How Everything Began

Raff Minzer
“Se preguntó si allí arriba contarían con una versión celestial de Monopoly y qué barrio del cielo sería el más costoso de todos.”
Raff Minzer, Asesino de Santas

Antonella Vigliarolo
“Le parve per un momento che anche le stelle lottassero per continuare a brillare, a vivere, bruciando più disperate contro l’attacco del buio.”
Antonella Vigliarolo, La bella Vasilisa, Baba Yaga e la bambola benedetta

C.S. Lewis
“Pero esa no era la verdadera Narnia. Esa tenía un principio y un fin. Era sólo la sombra o la copia de la verdadera Narnia, que siempre ha estado aquí y siempre estará aquí: igual que nuestro mundo, Inglaterra y todo lo demás, es sólo una sombra o una copia de algo en el verdadero mundo de Aslan. No tienes que Llorar por Narnia, Lucía (...)

“Todo esto lo ha dicho Platón, todo lo ha dicho Platón; Dios me ampare, ¡qué les enseñan en esos colegios!", los mayores rompieron a reír. Era tan exactamente igual a lo que le habían escuchado decir hacía tanto tiempo en aquel otro mundo donde su barba era gris en vez de dorada. Él comprendió por qué se reían y se puso a reír también. Pero muy pronto se pusieron serios otra vez: porque, como tú sabes, hay una clase de felicidad y de admiración que te hace ponerte serio. Es demasiado buena para malgastarla en chistes (...)

La diferencia entre la antigua Narnia y la nueva Narnia era así. La nueva era una tierra más profunda: cada roca y cada flor y cada brizna de pasto parecía significar más. No puedo describirla mejor que eso. Si algún día llegas a ella, entenderás lo que quiero decir.”
C.S. Lewis

“Las guerras y las conquistas, o el temor a ellas, suelen abrir las puertas del cielo y el infierno, del desarrollo y el atraso, de la abundancia y las miserias, pero tarde o temprano serán innecesarias.”
Martín Balarezo García

“Las gaviotas que desprecian la perfección por el gusto de viajar, no llegan a ninguna parte, y lo hacen lentamente. Las que se olvidan de viajar por alcanzar la perfección, llegan a todas partes, y al instante.”
ricardo bach, Juan Salvador Gaviota / Ilusiones

“Recuerda, Juan, el cielo no es un lugar ni un tiempo, porque el lugar y el tiempo poco significan.”
ricardo bach

Christopher R. Mattix
“El momento más feliz de tu vida, extendido por siempre e infinitamente mejor. Eso es el cielo.”
Christopher R. Mattix

Felisberto Hernández
“Aquella noche tuve una repentina antipatía por los tanques y una apasionada simpatía por el cielo.”
Felisberto Hernández, Cuentos reunidos
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Frida Kahlo
“Me hace tanto bien saber que tu realmente me quieres y que no importa dónde andes tu me CIELAS (de cielo).”
Frida Kahlo, Querido doctorcito. Lettere a Leo Eloesser
tags: amor, cielo

Matilde Asensi
“¡No entiendes nada, pobre tonta! [...] ¡Lo más importante de la vida es la felicidad! ¿De qué te sirve la salud o la longevidad si eres desgraciada? Aspira siempre y ante todo a la felicidad. Sea tu vida larga o corta, saludable o enfermiza, procura ser feliz.”
Matilde Asensi, Todo bajo el cielo

“Y que el virtuoso merece ir al cielo. Pero, como psicólogos, sabes que la virtud no es la condición única o suficiente de la experiencia visionaria bienaventurada. Saben que las obras nada puede por sí solas y que es la fe, o acaso la amorosa confianza, lo que garantiza la bienaventuranza de la experiencia visionaria.
Las emociones negativas -el miedo, que es la falta de confianza, el odio, la ira o la malicia, que excluyen al amor- garantizan en cambio que la experiencia visionaria, si es que llega a producirse, será aterradora. El fariseo es un hombre virtuoso, pero de virtud que es compatible con la emoción negativa. Es probable, pues, que sus experiencias visionarias sean más visionarias sean más infernales que bienaventuradas.”
HUXLEY, Aldous (Godalming, 1894 - Los Angeles, 1964),
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Jón Kalman Stefánsson
“Bella parola, "intenzione", e fa bene pronunciarla a voce alta mentre la terra sfreccia senza meta per tutto l'universo. È la parola più bella di una lingua, tranne forse "vieni".
Intenzione, dice uno tra sé, vieni, ed è come se qualcuno ti lanciasse una corda. Mi aggrappo al suo capo immaginario e la terra continua a girare. Il cielo si fa scuro intorno a noi, è sera; s'illumina e poi diventa azzurro, è arrivato il giorno. Ma questo cielo, dimora di Dio e tetto sopra le nostre vite, non esiste da nessuna parte, se non nelle nostre teste. Il cielo è solo il termine con cui indichiamo una distanza incomprensibile.”
Jón Kalman Stefánsson, Crepitio di stelle
tags: cielo

Jón Kalman Stefánsson
“Cerchi il principio e intanto racconti una storia, forse per non pensare che non esiste nessun cielo. Nessun inizio, nessuna fine, solo un moto incessante, una distanza infinita e nient'altro.
Certo, può essere un assurdo malinteso, un errore scientifico, e allora forse c'è ancora qualcosa che non comprendiamo.”
Jón Kalman Stefánsson, Crepitio di stelle
tags: cielo

“e siano maledette tutte le cose che fanno innalzare gli occhi dell’uomo a quel cielo, che può solo bruciarlo col suo ardente splendore, come questi vecchi occhi sono bruciati, anche adesso, dalla tua luce, o sole! Gli sguardi degli occhi dell’uomo sono livellati dalla natura all’orizzonte di questa terra; non saettano dalla sommità della testa, come sarebbe stato se se Dio avesse inteso fargli fissare il firmamento.”
Melville, Henry

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