Vol. 1

Spesso si dice che "l'arco incordato è come una falce di luna e studiare la lama è come un cerchio di giada trasparente".

Si narra che quando Narukami si manifestò dinanzi al suo popolo, portò con sé la conoscenza della forgiatura delle spade. Dopo migliaia di anni e centinaia di abbondanti raccolti, i fabbri mortali riuscirono infine a creare delle spade in grado di soddisfare Narukami stessa. Pertanto, il Gran Santuario e lo Shogunato organizzarono questa cerimonia divina: raccolsero le migliori spade di tutto il mondo e le offrirono al santuario, nominando tali armi "goshintou". Questa cerimonia fu molto sentita, e viene tenuta ancora oggi. Tuttavia, vi sono molte problematiche nascoste in merito alle goshintou che ben pochi conoscono.

Nessun artigiano famoso forgia una lama in una sola sessione. Le opere più raffinate sono chiamate "shinuchi" e viene dato loro un bellissimo nome dopo essere state offerte alla divinità o al signore dell'artigiano. Non vengono create per togliere la vita a nessuno e devono rimanere pure. Le altre sono dette "kageuchi" e vengono donate ai servitori per essere usate come armi. Queste vengono spesso adoperate per spargere sangue e si macchieranno quindi di impurità e sozzura.

Dal giorno in cui Narukami Gongen, la prima Shogun, diede inizio al proprio dominio sulla terra di Inazuma, era accompagnata dalla sua sorella gemella più piccola. Erano "Shin" e "Kage", luce e ombra, le quali facevano da mediatrici e tenevano udienza, davano ordini e scendevano in battaglia. La più giovane si chiamava Ei, un nome che, se scritto, significherebbe "ombra" e che rappresenta la sua relazione con la prima Shogun, della quale sarebbe diventata l'erede.

Come molti sanno, solo i Sette emersero dalle rovine della guerra che travolse il mondo dei mortali come una tempesta cremisi. Sebbene la Shogun dell'ombra fosse divinamente abile nelle arti marziali e insuperabile nella scherma, riteneva di essere ben poco più di una mortali come una tempesta cremisi. Sebbene la Shogun dell'ombra fosse divinamente abile nelle arti marziali e insuperabile nella scherma, riteneva di essere ben poco più di una guerriera, con una conoscenza del cuore degli uomini molto limitata. Pertanto, decise di abbandonare le proprie vesti corporee per aiutare sua sorella ad ascendere alla cittadella celeste e ottenere il dominio su Inazuma. Poco dopo, la vera Shogun, Makoto, fondò il suo Shogunato e iniziò a governare la terra. Ricordandosi del loro legame, si rammentò della volontà divina di Ei e forgiò nuovamente il suo corpo, riportando sua sorella al proprio fianco come sua kagemusha.