di Federico Greco

Il cineasta australiano Rolf De Heer è intervistato durante il Festival di Venezia 2002, dove ha presentato The Tracker. Il film parla dello sfruttamento degli Aborigeni australiani da parte della popolazione bianca. Il protagonista del film The Tracker è infatti un Aborigeno nativo dell’Australia che si ribella al dominio dell’uomo bianco.
Durante l’intervista il regista parla della produzione filmica dal suo punto di vista. Ammette di avere una lista di circa 100 film che considera meravigliosi, e che ognuno di essi abbia influenzato la sua produzione: dice che “tutti i film non hanno un’influenza di per sé, ma il loro insieme produce l’influenza filmica”. De Heer descrive con il termine “evoluzione” l’intero processo che il film attraversa durante la sua realizzazione fino alla postproduzione, sempre facendo riferimento alla sua ultima opera “The Tracker”.