Svelato il programma della 17ma Festa del Cinema di Roma
- La nuova direttrice Paola Malanga reintroduce il concorso. Nuove sezioni, spazio alle opere prime e ai film italiani. 130 titoli in tutto in programma dal 13 al 23 ottobre
Film popolari e di ricerca, spazio ai nuovi talenti, generi come il western e la commedia romantica rinnovati, una presenza femminile diffusa (sui 16 titoli in concorso, 7 sono diretti da donne) e tanto cinema italiano, “voluto e meritato”. Presenta così la sua prima Festa del Cinema di Roma Paola Malanga, la neodirettrice artistica che raccoglie dopo sette anni lo scettro di Antonio Monda alla guida della manifestazione capitolina, giunta quest’anno alla sua 17ma edizione. Nuove sezioni, ma soprattutto il ritorno del concorso internazionale, “che tutti volevano”, caratterizzano il nuovo corso del festival, che quest’anno si svolgerà dal 13 al 23 ottobre, all’Auditorium Parco della Musica e su altri 28 schermi della città, tra cui il Nuovo Sacher, il cinema di Nanni Moretti, che selezionerà personalmente i film della Festa da mettere in cartellone.
Il nuovo Concorso Progressive Cinema include 16 titoli, tra film di finzione, documentari e film di animazione. Tra questi, i titoli europei sono i francesi La Tour [+leggi anche:
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scheda film] di Guillaume Nicloux, e Houria [+leggi anche:
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scheda film] de Mounia Meddour, il franco-ucraino Shttl di Amy Walter, il tedesco In a Land That No Longer Exist di Aerun Goette, gli italiani La cura di Francesco Patierno e I morti rimangono con la bocca aperta di Fabrizio Ferraro; e poi ancora, i spagnoli Ramona [+leggi anche:
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intervista: Andrea Bagney
scheda film] di Andrea Bagney ed El caso Padilla di Pavel Giroud, il lettone January [+leggi anche:
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scheda film] di Viesturs Kairiss, lo svizzero Foudre [+leggi anche:
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intervista: Carmen Jaquier
scheda film] di Carmen Jaquier e la coproduzione tra Francia, Tunisia, Palestina, Arabia Saudita e Qatar Alam [+leggi anche:
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scheda film], di Firas Khoury. Gli statunitensi Causeway di Lila Neugebauer, Raymond & Ray di Rodrigo García e Sanctuary di Zachary Wigon, e anche il coreano Jeong-sun di Jeong Ji-hye e l’hongkonghese The Hotel di Wang Xiaoshuai completano la selezione.
Grand Public, la sezione non competitiva composta da 16 titoli per il grande pubblico, schiera titoli italiani molto attesi come Il colibrì [+leggi anche:
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intervista: Benedetta Porcaroli
scheda film] di Francesca Archibugi (film d’apertura), L’ombra di Caravaggio [+leggi anche:
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scheda film] di Michele Placido (nel cast anche Louis Garrel e Isabelle Huppert), La stranezza [+leggi anche:
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scheda film] di Roberto Andò, e inoltre War - La guerra desiderata [+leggi anche:
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scheda film] di Gianni Zanasi, Rapiniamo il duce [+leggi anche:
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scheda film] di Renato De Maria, Il principe di Roma [+leggi anche:
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scheda film] di Edoardo Falcone, Era ora di Alessandro Aronadio, Astolfo [+leggi anche:
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scheda film] di Gianni Di Gregorio; tra gli europei, The Lost King [+leggi anche:
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scheda film] di Stephen Frears, La signora Harris va a Parigi di Anthony Fabian, What’s Love Got to Do With It [+leggi anche:
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scheda film] di Shekhar Kapur e Rheingold [+leggi anche:
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scheda film] di Fatih Akin.
Da segnalare tra i titoli della sezione Freestyle, composta da 25 opere di formato e stile liberi, Bassifondi [+leggi anche:
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scheda film] di Francesco Prividori, scritto dai fratelli D’Innocenzo, Django - la serie di Francesca Comencini, con Matthias Shoenaertz e Noomi Rapace, la seconda stagione di Romulus di Matteo Rovere, la serie Sono Lillo di Eros Puglielli, il documentario italo-spagnolo Daniel Pennac: ho visto Maradona! di Ximo Solano, il doc italo-tedesco Trained to See - Three Women and the War di Luzia Schmid, e Jane Campion, la femme cinéma della francese Julie Bertuccelli.
In proiezione speciale, fra gli altri, A Cooler Climate di James Ivory (che riceverà il Premio alla carriera), Kill Me If You Can di Alex Infascelli, Polanski, Horowitz. Hometown [+leggi anche:
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scheda film] di Mateusz Kudla e Anna Kokoszka-Romer. La sezione Best of 2022 riunirà 11 film provenienti da altri festival internazionali, tra cui la Palma d’Oro Triangle of Sadness [+leggi anche:
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intervista: Ruben Östlund
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scheda film] di Ruben Ostlund, Cut! Zombi contro zombi [+leggi anche:
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intervista: Michel Hazanavicius
scheda film] di Michel Hazanavicius, Le vele scarlatte [+leggi anche:
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intervista: Pietro Marcello
scheda film] di Pietro Marcello, L’Innocent [+leggi anche:
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scheda film] di Louis Garrel, il candidato ucraino all’Oscar Klondike [+leggi anche:
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intervista: Maryna Er Gorbach
scheda film] di Maryna Er Gorbach, As bestas [+leggi anche:
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intervista: Rodrigo Sorogoyen e Isabel…
scheda film] di Rodrigo Sorogoyen, Les Amandiers [+leggi anche:
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intervista: Valeria Bruni Tedeschi
scheda film] di Valeria Bruni Tedeschi.
Gli incontri con il pubblico schierano Mario Martone, Luc Besson, Stephen Frears, Paolo Virzì e James Gray, che parleranno dei loro primi film. Omaggi e retrospettive saranno dedicati ai protagonisti del manifesto di quest’anno Joan Woodward e Paul Newman, a Marisa Paredes e a Jean-Luc Godard. Numerosi infine i restauri, tra cui La grande abbuffata di Marco Ferreri, Il ladro di bambini di Gianni Amelio e La porta del cielo di Vittorio De Sica.
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