April and the Extraordinary World: un’avventura intelligente, folle e moderna
- Il vincitore del Cristallo del miglior lungometraggio ad Annecy è una creazione originale molto riuscita, allegra e sottile, che riflette l’universo del suo creatore, Tardi
Un’eroina solitaria, affreschi di una Parigi industriale, un commissario un po’ tonto e molto testardo, scienziati pazzi, il tutto in un’avventura ecologico-pacifista che gioca con i riferimenti storici… Non c’è dubbio, è l’universo di Tardi! Per la precisione, April and the Extraordinary World [+leggi anche:
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scheda film] (Avril et le monde truqué) è una creazione originale della maison Je Suis Bien Content, diretta da Franck Ekinci e Christian Desmares, la cui concezione grafica è stata affidata a Tardi. Il film ci immerge in un mondo immaginario in cui la seconda rivoluzione industriale – quella dell’elettricità – non ha avuto luogo. Perché? Perché gli scienziati più talentuosi spariscono misteriosamente dal 1870, anno che segna la morte di Napoleone III nell’esplosione di un laboratorio dove si sperimentava il siero della vita. E’ la guerra mondiale per l’energia. In questo mondo bloccato all’età del vapore, gli scienziati che "restano", i meno talentuosi, sono arruolati dagli Stati per aiutare nella ricerca militare. In una Parigi grigia e metallica, Avril (con la voce di Marion Cotillard) prosegue clandestinamente i lavori di famiglia sul siero della vita. Quando tenta di resuscitare il suo vecchio gatto, Darwin (interpretato da un Philippe Katerine molto ispirato), attira l’attenzione e i guai… Segue un’avventura tra l’angosciante e il burlesco.
Il "mondo truccato" è immaginato con minuzia e talento. Tutto si intreccia e si incastra in un universo noir, quello noto di Tardi, ma anche quello proprio dei film di fantascienza. Nessuna campagna, nessuna porzione di aria respirabile. In questo, la scenografia e la luce del film sono riuscitissime. E quando l’aereo di Avril sorvola il mare, unico momento di tregua nell’azione, si apprezza ancor di più la bellezza del quadro. Ci si diverte anche con ogni dettaglio storico-immaginario. Tutto è talmente plausibile da aver voglia di saperne di più sulla Francia sotto Napoleone V, ma sicuramente non di viverci.
L’animazione, dal canto suo, aggiunge qualcosa di ancora più malizioso all’opera di Tardi. Se Avril è Adèle Blanc-Sec, il commissario Pizzani è l’ispettore Caponi e Posper (detto "Pops") è il professor Ménard, tanto hanno tutti espressioni prossime al manga. Pare anche di riconoscere Miyazaki nell’inseguimento sui tetti con gli agenti napoleonici un po’ scemi. D’altronde, l’umorismo dei personaggi e il tono sono degni di questi riferimenti. Il film non prende il suo spettatore per un bambino, tanto meno per un ingenuo, e ogni scena è sapientemente orchestrata.
Il "cattivo" all’origine delle sparizioni regge perfettamente il suo ruolo. Folle ma efficace. April and the Extraordinary World è un’avventura alla Jules Verne, une favola universale e moderna, delicatamente moraleggiante, delicatamente hippie.
Il film è una coproduzione francofona (Francia, Belgio, Canada) venduta da StudioCanal.
(Tradotto dal francese)
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