Nos héros sont morts ce soir: giochi di ruolo sul ring
- Denis Ménochet e Jean-Pierre Martins sono due lottatori di catch degli anni '60 nel primo lungometraggio di David Perrault, guidato da Mille et Une Productions
L'astro nascente Denis Ménochet (foto - rivelatosi con Bastardi senza gloria [+leggi anche:
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scheda film] e attualmente sugli schermi in Dans la maison [+leggi anche:
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scheda film]) e Jean-Pierre Martins (il Marcel Cerdan di La vie en rose [+leggi anche:
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scheda film], ammirato anche in Ma part du gâteau [+leggi anche:
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scheda film] e Une nuit [+leggi anche:
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scheda film]) sono i protagonisti di Nos héros sont morts ce soir di David Perrault, le cui riprese sono cominciate il 15 ottobre. Al loro fianco figurano Constance Dollé, Philippe Nahon, Pascale Demollon e Alice Barnole.
Scritta dal regista, la sceneggiatura è ambientata in Francia a inizio anni '60. Gli incontri di catch scatenano gli animi. Simon e Victor sono amici e si affrontano sul ring. Nel loro numero ben collaudato, Simon detto "Lo Spettro" porta una maschera bianca, mentre Victor impersona "lo Squartatore di Belleville" e attira l'odio del pubblico. Ma la sua maschera di boia comincia a stargli stretta. Vorrebbe, almeno una volta nella vita, essere quello applaudito. Simon propone allora a Victor di scambiare le maschere. Ma invertire i ruoli avrà le sue conseguenze.
Prodotto da Farès Ladjimi per Mille et une productions, Nos héros sont morts ce soir è stato pre-acquistato da Canal+ e Ciné+. Sostenuto dalle regioni Aquitania e Centro, il film è anche appoggiato dalla Sofica Hoche Image. Le sette settimane di riprese si svolgeranno a Tours e a Bordeaux (a partire dal 7 novembre). L'uscita nelle sale francesi sarà assicurata da UFO Distribution, mentre le vendite internazionali sono state affidate a SND.
Mille et Une Productions ha anche in post-produzione Drift Away, opera prima di Daniel Sicard tratta dal racconto Objets dérivants dello svizzero Peter Stamm. Nella filmografia della società, di cui fanno parte anche i produttori Edouard Mauriat e Anne-Cécile Berthomeau, si distinguono quattro titoli del duo libanese Joana Hadjithomas - Khalid Joreige (tra cui il recente The Libanese Rocket Society), El Premio di Paula Markovitch (premiato alla Berlinale 2011), L'incubo di Darwin di Hubert Sauper, L’Afrance e Andalucia [+leggi anche:
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scheda film] di Alain Gomis, Le plaisir de chanter di Ilan Duran Cohen e lungometraggi firmati Mehdi Ben Attia e Brice Cauvin.
(Tradotto dal francese)
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