Recensione serie: Tú también lo harías
di Olivia Popp
- In questa serie Apple Original di David Victori e Jordi Vallejo, tra sei testimoni e tre vittime, il mistero di una rapina a mano armata su un autobus va fuori controllo
Una chiamata d'emergenza conduce la polizia a un autobus dell'aeroporto sull'autostrada che porta alla città catalana di Manresa, a un'ora da Barcellona. Lì trovano ciò che sembra portare a un caso aperto e già chiuso: tre rapinatori morti a terra, cinque passeggeri terrorizzati e un autista dell'autobus altrettanto in preda al panico. Tutti i passeggeri soprevvissuti riferiscono che un vigilante ha sparato ai rapinatori e si è dato alla fuga, ma nessuno di loro, stranamente, riesce a ricordare l'aspetto del vigilante. Niente è come sembra in Tú también lo harías, una serie in lingua spagnola che debutta oggi su Apple TV+, creata e scritta da David Victori e Jordi Vallejo, con tutti gli episodi diretti da Victori. L'opera a episodi cerca di interrogare il confine tra giusto e sbagliato e chi abbia davvero il diritto di fare da giudice, giuria e boia. Sono le autorità, i cittadini o nessuno?
Incontriamo subito il nostro cast di testimoni: Manuel (Paco Tous, di Money Heist), l'autista dell'autobus; Balter (Viti Suárez), un addetto alle cucine antisociale; Margarita (Elena Irureta), un'anziana nonna; Elisa (Michelle Jenner, di Berlin), cameriera e sedicente anarchica; il signor Pineda (Xavi Sáez), un disoccupato irascibile e Miren (Pilar Bergés), una dog sitter. Victori e Vallejo introducono anche gli investigatori, attraverso una classica storia tra gli ex amanti, e gli abili agenti di polizia Fran (Pablo Molinero, de La peste [+leggi anche:
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scheda series]) e Rebeca (Ana Polvorosa, di Cable Girls), costretti a lavorare insieme al caso. In questo intreccio si inseriscono anche il misterioso vigilante Passenger (José Manuel Poga, di Money Heist), la giovane e ambiziosa reporter Leyre (Mirela Balic) e il capo della polizia (Ana Wegener). Questi ultimi due sanno come piegare la situazione a proprio vantaggio, senza badare a spese.
Nei primi episodi, la serie si svolge più come un poliziesco convenzionale, anche se il caso in sé è particolare. Ma le cose iniziano a scaldarsi e a farsi sentire a metà della serie, quando i creatori tirano fuori tutti i crismi per entusiasmarci con inganni ed espedienti narrativi che ricordano gli strumenti e le tattiche utilizzate nella serie statunitense thriller cospirativa Quantico. Se all'inizio tutto questo funziona, come in Quantico, comincia successivamente a diventare un espediente, in cui i colpi di scena sembrano spuntare dal nulla senza preavviso, lasciando lo spettatore incapace di fidarsi della narrazione. Victori e Vallejo riescono a tenere desta l'attenzione grazie alla durata considerevolmente breve degli episodi (la maggior parte si aggira intorno ai 30 minuti), ma la spirale di eventi inizia a diventare sempre meno realistica negli ultimi episodi, soprattutto a causa di scelte poco credibili dei personaggi.
La fotografia di Elías M. Félix spicca comunque fin dal primo episodio, quando le scene sull'autobus sono tese e tetre, con un'illuminazione contrastante blu e arancione utilizzata per accentuare un'atmosfera spessa e pericolosa. Inoltre impiega una divertente tecnica di ripresa spesso utilizzata nella pubblicità, in cui la telecamera appare sistemata sulla canna di un'arma da fuoco, generando un senso di vertigine mentre l'arma viene fatta roteare. Tecniche simili per rievocare il momento del crimine sull'autobus sono impiegate nel quinto episodio, insieme a efficaci whip-pan, delle rapide panoramiche. L'abilità di Félix di dedicarsi a un'emozionante forma di gioco con la macchina da presa aumenta drasticamente il tasso di intrattenimento della serie.
Poiché gran parte di Tú también lo harías è dedicata al mistero volutamente contorto, anche la trama emotiva tra Fran e Rebeca non viene mai approfondita, lasciando un vuoto evidente nel vero nucleo della storia. Ci vengono lasciati solo incontri casuali tra le due, che non forniscono alcun tipo di interesse nella loro relazione, né personale né professionale. La mancanza di legami emotivi con i protagonisti principali per i quali dovremmo fare il tifo rende la serie molto più arida di quanto potrebbe essere, con tutto il suo potenziale di ribaltamento.
Tú también lo harías è prodotto da Legendary Television (Stati Uniti) e ESPotlight Media (Spagna). Debutta a livello mondiale come serie originale Apple dopo essere stata trasmessa in anteprima su Disney+ in Spagna.
(Tradotto dall'inglese)
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