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VENEZIA 2009 Selezione

Ondata francese sul Lido

di 

Cinque produzioni maggioritarie francesi e altrettante minoritarie concorrono per il Leone d'Oro della 66ma Mostra di Venezia, al via da domani. In corsa ci sono la produzione franco-italiana 36 vues du Pic Saint Loup [+leggi anche:
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di Jacques Rivette (news), ma anche Patrice Chéreau, che torna in competizione a Venezia (dopo Gabrielle [+leggi anche:
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nel 2005) con Persécution [+leggi anche:
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(news)e i suoi protagonisti Charlotte Gainsbourg  - Romain Duris. Seconda caccia al Leone d'oro anche per Claire Denis (in lizza con L’intrus [+leggi anche:
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nel 2004) con White Material [+leggi anche:
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(Why Not Productions, coprodotto da France 3 Cinéma), con protagonista Isabelle Huppert. Ad affiancarli in competizione altre due produzioni maggioritarie francesi: Mr. Nobody [+leggi anche:
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intervista: Jaco Van Dormael
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del belga Jaco van Dormael (interview - produzione delegata Pan-Européenne) e Between Two Worlds del cingalese Vimukthi Jayasundara (produzione Les Films Hatari, coproduzione Unlimited).

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Per quanto riguarda le coproduzioni minoritarie, la competizione veneziana comprende Lourdes [+leggi anche:
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intervista: Jessica Hausner
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dell'austriaca Jessica Hausner (coprodotto da Société Parisienne de Production e Arte France Cinéma) con Sylvie Testud, Léa Seydoux e Bruno Todeschini, Lebanon dell'israeliano Samuel Maoz (coproduzione Arsam International), Women Without Men [+leggi anche:
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dell'iraniano-americana Shirin Neshat (Parisienne de Production) e altri due titoli italo-francesi: Baarìa [+leggi anche:
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di Giuseppe Tornatore (Quinta) e Il grande sogno [+leggi anche:
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di Michele Placido (Babe Film).

Fuori concorso, la Mostra proporrà Yona Yona Penguin del giapponese Rintaro (coproduzione di Denis Friedman Productions) e Green Days di Hana Makhmalbaf (coproduzione Wild Bunch), mentre la sezione Orizzonti conta una coproduzione maggioritaria (il documentario La Danse - Le Ballet de l’Opéra de Paris) e due minoritarie: La Berceuse della tunisina Raja Amari (coproduzione Les Films d'Ici) con Hafsia Herzi, e Adrift del vietnamita Thac Chuyen Bui (coproduzione Acrobates Films).

Il programma dei Venice Days include Je suis heureux que ma mère soit vivante [+leggi anche:
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di Claude e Nathan Miller (news), il lungometraggio franco-algerino Harragas [+leggi anche:
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di Merzak Allouache (guidato da Libris Films e coprodotto da France 2 Cinéma), La Horde [+leggi anche:
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del duo Yannick Dahan - Benjamin Rocher (news), Qu’un seul tienne et les autres suivront [+leggi anche:
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intervista: Qu'un seul tienne et les a…
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di Léa Fehner (produzione Rezo), la coproduzione ibero-francese Cell 211 [+leggi anche:
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intervista: Daniel Monzón
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di Daniel Monzón (La Fabrique de Films) e Desert Flower [+leggi anche:
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di Sherry Hormann (coproduzione Bac Films). Infine, la Settimana della Critica veneziana ha selezionato Domaine [+leggi anche:
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di Patric Chiha e Tehran [+leggi anche:
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dell'iraniano Nader T. Homayoun (coproduzione Alias Films).

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(Tradotto dal francese)

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